06/07/2013
1 recensioni
Qui inizia il vostro addestramento
storia scritta un pó di tempo fá se trovate errori nel testo segnalateli thanks ^^
campo di addestramento 4.. arrivai piuttosto in orario per i miei standard...solo 10 minuti di ritardostoria scritta un pó di tempo fá se trovate errori nel testo segnalateli thanks ^^
uau! oggi ho veramente suparato me stesso!!! vediamo un po...
pensai, entrando nel area di allenamento. vidi subito un ragazzino, corporatura esile, aspetto allegro... speriamo non sia un rompiballe...li odio...
mi avvicinai salutandolo con la manouè giovane! buongiorno! sono Kazushi muteki e sarò il tuo maestro.
lui mi saluto con un cenno e si alzò in piedi.
allora, visto che non mi piace la teoria, dovrai solo spiegarmi qualcosa di molto veloce: differenza da bushin e kage bushin hehe ci è cascato...lo sapevo,, funziona sempre
pensai. certamente, quello che dici è giusto, ma io voglio sapere qual'è la vera differenza che le contraddistingue...ti do alcuni indizi: non è il numero, ne il grado del ninja, ma è inerente alle copie stesse...vediamo!
come da programma mi aveva risposto quello che sapeva...era sempre una domandina trabocchetto fantastica... volevo vedere come se la sarebbe cavata...non era difficile, ci voleva solo del ragionamento, e il ragionamento serve, ad un ninja... esattamente! dissi contento. stavo per continuare, quando vidi arrivare un altro ragazzino...mi presentai, doveva essere probabilmente quello che si era iscritto all'ultimo momento...huhu, bene, sarà ancora più divertente...
esortai i due giovini a presentarsi, poi rivolsi una domanda teorica anche al nuovo giovane:
prima di tutto, come ti chiami, secondo di tutto, una domanda a freddo: se un ninja alto 1.50 metri lancia un kunai contro l'albero con un inclinazione di 30 gradi, sapendo che quell'albero non è utilizzabile per fare un kawa rimi no giuzzu, e che mia zia ha appena compiuto i 45 anni ma non li dimostra, quanto pesa il ninja? diche colore è l'orso?? giustificami la risposta
attesi impassibile.
ascoltai la risposta dell'alunno...assunsi un aria sempre più corrucciata.
uhm...non è che sia molto esatto...innanzitutto, il kauarimi no giuzzu è un altra tecnica che permette di spogliare le belle donzelle con lo schiocco delle dita, secondo di tutto, la risposta era 8. comunque possiamo andare avanti. seguitemi, adesso lavoreremo un po sul controllo del chakra.
feci cenno di seguirmi, visto che ormai ero abbastanza distante e i due erano ancora immobili. mi portai di fianco ad un'albero.
forza! allora, in questo esercizio dovrete concentrare la esatta quantità di chakra nei piedi, così da poter avanzare ben saldi anche in verticale sul tronco dell'albero. come me mi feci una passeggiatina e poi tornai a terra, sotto lo sguardo sbigottito dei giovani. provate, basta concentrare il chakra nella giusta quantità. non è molto difficile ma bisogna fare pratica...
stetti a guardare per quasi un quarto d'ora, senza dire una parola...volevo che i piccoli giovani ninja capissero da soli quant'era il chakra necessario per fare questo esercizio, così in ogni momento non avrebbero avuto difficoltà a farlo, e ci si sarebbero abituati prima.
quando vidi che entrambi, con qualche caduta anche spaventosa, erano riusciti ad arrivare sul ramo preposto, mi alzai tranquillo:
bene, ragazzi, ottimo. avete capito come dosare bene il chakra per camminare su pareti solide...ma adesso passiamo a qualcosa di più difficile...come ve la caverete con le superfici liquide?? forza, provate!
indicai un laghetto (più una pozzanghera, che un vero laghetto) e diedi ai due una pacca sulla spalla di incoraggiamento.
ovviamente i ragazzi non riuscirono al primo colpo, e neanche dopo ripetuti tentativi.
mi era passata per la testa l'idea di lasciarli provare all'infinito senza dire una parola, ma da soli era difficile che ci arrivassero. quindi, mi alzai e mi rivolsi a loro.
ragazzi, non è come andare su un solido...la superficie dell'acqua cambia continuamente, e per questo dovete continuare a regolare la quantità di chakra...capito?? forza, riprovate
questa volta ce l'avrebbero fatta, ne ero sicurissimo. d'altronde erano miei allievi...
molto bene, ma adesso si che viene il bello pensai, allungando le labbra in un sorriso stanco.
mi alzai dalla roccia su cui mi ero seduto, e andai verso il laghetto, a passo lento e flemmatico.
ci andai sopra e mi rivolsi ai due ragazzi: ragazzi, grazie, basta. vedo che avete imparato in fretta, di questo sono contento. c'è ancora tanta roba da mettere a posto, ma potrete allenarvi per bene in seguito.
guardai il cielo...ormai era il crepuscolo, e in effetti la stanchezza si faceva sentire, anche se non avevo fatto niente...
i ragazzini che mi avevano affidato sembravano messi abbastanza bene...
feci per andarmene, tornando sulla terra e facendo qualche passo. poi dissi, fermandomi: domani alle 9, sempre qui. non fate tardi.
me ne andai chissà perchè molto meno allegro del solito.