Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: emme30    07/07/2013    10 recensioni
La vita di Sebastian sarebbe molto più semplice se riuscisse a capire che chi comanda in casa Smythe non è lui, ma la sua gelosissima gatta.
Bastet odia i possibili fidanzati di Sebastian, nessuno può mettersi in mezzo a lei e al suo padrone, nemmeno il belloccio di turno che Sebastian si sbaciucchia sul divano e che diventa a metà serata un posto perfetto per farsi le unghie.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Questa Fanfiction è in risposta alla sfida lanciata da violetsugarplum sul gruppo Seblaine Events.

 

Il prompt per la prossima sfida è: GATTO.
Sono seria. Ho il bisogno fisico di vedere interagire Sebby e Blaine con una palla di pelo di qualsiasi colore, razza, etc. Possono essere bambini, sposati, veneti che li mangiano, AU ambientato nell'Antico Egitto, tutto quello che volete. Basta che ci sia un micetto che, tipo, sbuchi da qualche stanza che partecipi alle coccole sul divano dopo averlo fatto a pezzi LOL Siccome non sono nessuno per limitare la fantasia, potete anche cimentarvi nelle hybrid!fic **
Non importa se sia angst, commedia, fluff o altri generi. Mi piacerebbe solo leggere una storia con Seblaine + gatto e, quindi, il vincitore sarà colui che caratterizzerà meglio i personaggi.”

 

 

 

 

 

 

 

Miao?

 

Capisco che é una di quelle serate quando noto che Sebastian non si prepara per uscire, ma fischietta felice mettendo a posto casa.

Dannazione, e io che pensavo che non sarebbe arrivato a tanto con questo qua.

E' un paio di settimane che é più felice, più allegro, non si è neanche arrabbiato quando l'altro giorno ho fatto cadere il bicchiere dalla mensola. Mi ha lanciato un'occhiataccia, ma non mi ha fatto la ramanzina come suo solito quando rompo stoviglie per attirare la sua attenzione.

Alla terza volta che passa per il corridoio con della roba in mano, perdo la pazienza, mi stiracchio e mi vado a sistemare sul mobiletto all'ingresso, il mio posto quando vengono ospiti.

Non dovrebbe mancare molto, Sebastian non fa altro che sistemarsi i capelli davanti allo specchio e a lisciarsi i vestiti.

Arriccio il naso, é davvero snervante.

Poi, finalmente, arriva il suono squillante del campanello. Rimango immobile al mio posto a fissare Sebastian accostare l'uscio e voltarsi verso di me, puntandomi un dito contro.

Mi raccomando, fai la brava.”

Sorrido sotto i baffi quando volta il capo, perchè lui non lo sa, ma il mio solito piano per cacciare possibili pretendenti è appena cominciato; altro che gomitolo di lana, questo é il mio gioco preferito.

Rimango immobile sebbene un po' disgustata quando vedo il mio Sebastian scambiarsi quelle solite effusioni da umano con il belloccio di turno.

Belloccio! Parliamone! Ho visto uomini più belli entrare in questa casa. O più alti e con spalle più toniche... sarà un gioco da ragazzi farlo scappare a gambe levate.

Li fisso, cercando di attirare la loro attenzione, ma sono sempre più presi da quelle effusioni che sembra non vogliano lasciare posto ad altro o a me.

A mali estremi, estremi rimedi.

Si staccano quando sentono il rumore della ciotolina delle chiavi che ho fatto cadere per attirare la loro attenzione. Arrotolo la coda attorno alle zampe e li guardo dall'alto al basso, insomma, non si fa aspettare una signora.

Blaine, vorrei presentarti Bastet,” Sebastian ridacchia per poi accucciarsi e prendere le cose che ho fatto cadere, “Il mio egocentrico e possessivissimo gatto.”

Oh, ma è davvero bello!” il Belloccio allunga una mano per accarezzarmi, ma, senza neanche dovermi muovere, digrigno i denti e gli soffio contro, facendolo indietreggiare.

... non vuole essere accarezzato?”

Soffio nuovamente contro di lui, ma accetto di buon grado la mano di Sebastian che va ad accarezzarmi dietro le orecchie.

Diciamo che non vuole essere definita un lui quando invece é una lei.”

Accompagno la mano di Sebastian con la testa quando lo sento ridere e vedo il Belloccio tutto imbarazzato.

Ops, scusa gatta, ma pensavo che Bastet fosse un nome maschile e quindi-”

No, è il nome della divinità egizia che aveva le forme di un gatto, ed era una lei.”

Miagolo contenta, adoro sentire Sebastian parlare del mio nome, come la racconta bene lui la storia di Bastet non la racconta nessuno, e vedere i volti mortificati di tutti quelli che mi hanno dato del maschio è impagabile, anche perchè vuol dire che in vantaggio ci sono io.

Mi allungo per farmi prendere in braccio, ma, sfortunatamente Sebastian si volta e io mi ritrovo ad agitare una zampa a mezz'aria, guardandolo che prende il belloccio per mano e lo trascina in salotto.

Muovo la coda arrabbiata e tiro fuori le unghie. E' il momento di usare le maniere forti.

Scendo dal mobiletto con un salto e li raggiungo in salotto, per poi constatare che sono seduti sul divano davanti alla scatola parlante. E sono vicini, troppo vicini.

Miao!” provo a farmi sentire dall'entrata del salotto, ma sono troppo impegnati in quelle effusioni così da umani per badare a me. Mi avvicino a loro facendo ticchettare le unghie sul parquet.

Miao?” provo di nuovo, estremamente vicina alla gamba del Belloccio, ma non mi ascolta, nessuno mi ascolta.

Lo mordo.

Faccio due passi indietro e noto soddisfatta come finalmente mi diano l'attenzione che merito.

Sebastian, la tua gatta mi ha morso!”

Beh, forse non dovevi darle del lui prima.”

Sebastian!

Dai, vuole solo giocare!”

Mi ha quasi staccato un piede!

Eh ora, cosa vuoi che sia, non é mica una tigre.”

Magari lo fossi. Magari. Ti avrei già staccato la testa, Belloccio di turno, e in questo momento vicino a Sebastian ci sarei io, non tu.

Ti insegno un modo per fare in modo che non ti morda ogni volta che ti vede? Devi darle da mangiare, i gatti amano a prescindere chi da' loro del cibo. Nel mobiletto nero in cucina ci sono le sue scatolette con il cibo, mettigliene una nella ciotola mentre ti vede ed é fatta, migliori amici per sempre.”

Non sono tanto d'accordo con quello che dice Sebastian, io non sono mica come tutti gli altri gatti. Sono una stronza, sono gelosa e possessiva, e chiunque prova a toccarmi Sebastian si merita un braccio graffiato, come minimo. Quando diventerò una tigre, potrò prendermi la vendetta che sogno da sempre.

Vedo il Belloccio alzarsi e dirigersi in cucina e, nonostante io non voglia seguirlo, Sebastian che mi fa segno di andargli dietro mi convince a farlo. Non mi piace mai disobbedirgli, e poi ho perfino l'occasione di stare da sola con questo belloccio che rischia di portarmi via Sebastian, occasione perfetta per scoprire i suoi punti deboli.

Mi fermo davanti alla mia ciotola e lo guardo armeggiare con le scatolette, fino a quando non svuota il contenuto di un barattolino nel mio piattino di ceramica. Pollo. Io odio il pollo. Guardo quella poltiglia rosa disgustata per poi alzare lo sguardo sul Belloccio e mostrargli i denti. Non é proprio in grado di fare niente.

Dai, mangia! E' buono il pollo, no?”

Gli soffio contro quando allunga la mano per accarezzarmi e no, il pollo mi fa schifo, grazie.

Sebastian, non vuole mangiare!” lo guardo voltare il capo verso il salotto alla ricerca d'aiuto e mi sento soddisfatta di me stessa. Sebastian capirà presto che con uno così non vale la pena perdere del tempo, ne sono sicura.

Dai piccola, mangia il pollo! Non farmi fare brutte figure con Sebastian!”

Sorrido sotto i baffi alla sua disperazione, povero stolto. Questa è la prima e ultima volta che vedrai questa casa.

Miao?”

Dai, mangia, facciamo Sebastian contento e facciamogli vedere che non mi odi più di tanto!”

Sono abbastanza sicura che Sebastian sarebbe più felice con me, che con te. Tu non lo conosci e non sai neanche comportarti con me, razza di idiota!

Miao?”

Sai che ti dico? Fa lo stesso,” lo vedo alzarsi dalla sua posizione in ginocchio e tornare in salotto, ma io rimango immobile dove sono, sicura che tra poco arriverà il mio padroncino a coccolarmi e a cacciare via di qui quell'usurpatore. Aspetto, immobile, facendo ondeggiare la coda e leccandomi le zampe, ma non arriva nessuno. In realtà, non sento altre voci oltre a quelle della scatola parlante. Sembra che non stiano neanche litigando e la cosa non mi piace.

Attendo ancora, ma sono costretta ad andare a vedere cosa sta succedendo quando scocciata mi rendo conto che Sebastian non ha intenzione di farsi vedere.

Entro in salotto e inorridita mi accorgo di quello che sta succedendo sul divano. Effusioni, effusioni così sporche e con così tanta saliva che mi viene da rimettere una palla di pelo. Quanto sono disgustosi gli umani. Per non parlare del fatto che il Belloccio sta seduto in braccio a Sebastian. Ma come si permette? Non lo sa che quello è il mio posto? Finisce male questo, oh come finisce male!

Li osservo per un poco dalla porta del salotto. Miagolo, mi faccio le unghie sullo stipite della porta, ma loro non mi sentono, allora faccio la cosa che in queste occasioni funziona meglio.

Salgo sul divano e li fisso.

Sono disgustosi, ma so per certo che gli umani odiano una cosa del genere, infatti, dopo poco, vedo il Belloccio voltarsi verso di me e guardarmi imbarazzato.

Sebastian, il tuo gatto ci fissa.”

E allora?”

E allora non sono a mio agio, non mi piace sapere che gli animali ci fissano mentre pomiciamo.”

Ignorala.”

Mi aspetto quasi che il Belloccio provi a ribattere, ma fa esattamente quello che gli dice Sebastian, e no, ora abbiamo superato il limite, nessuno può ignorami così palesemente, nemmeno se è il mio padroncino a chiederlo.

Mi avvicino e tiro fuori le unghie, ancora non si accorgono della mia presenza, rimangono a scambiarsi saliva ed effusione e che schifo gli umani.

Miao?”

Non mi sentono e allora perdo la pazienza: è arrivato il momento di far sentire alle cosce del Belloccio quanto siano affilate le mie unghie.

Sentirlo urlare è quasi paradisiaco, come anche vedere quei puntini rossi nei suoi pantaloni esattamente vicino ai buchi che gli ho lasciato sulla stoffa.

Sebastian, guarda cosa mi ha fatto il tuo gatto!”

Dai, te l'ho detto che vuole giocare, non l'ha fatto apposta!”

Oh, tu credi? Io sono abbastanza sicuro che mi odi con tutto il suo malvagio cuore felino.”

Blaine, stai esagerando.”

Niente affatto, credo... credo sia meglio che io vada a casa prima che il tuo gatto mi scortichi vivo.”

Oh dolcissime parole, vittoria! Mi acciambello sul divano e li guardo discutere leccandomi i baffi e le zampe, fiera che come al solito il mio piano sia stato assolutamente perfetto.

Addio Belloccio, a mai più rivederci!

Lo guardo scomparire dal salotto con Sebastian alle calcagna e mi godo finalmente la pace e la consapevolezza di aver ancora una volta fatto capire a quegli stupidi umani chi comanda in casa Smythe.

Almeno fino a quando Sebastian non mi compare davanti con un cipiglio arrabbiato.

Miao?” gli dico avvicinandomi al bordo del divano per farmi prendere in braccio.

Oh no, non ci provare, ruffiana che non sei altro, io te dobbiamo farci una bella chiacchierata.”

Miao?” non capisco perchè sia così arrabbiato, in fondo ho solo evitato che corresse dietro a uno stupido sacco di carne e ormoni che non lo amerà mai come lo amo io. Per quale motivo dovrebbe essere irato con me?

Trotterello dietro di lui mentre sistema le cose in casa prima di andare a dormire, in attesa di sentirlo parlare, ma lui rimane muto, e io mi preoccupo.

Mi fermo solo quando lui entra nella sua camera da letto. Quella stanza é proibita, Sebastian non vuole che ci entri.

Vieni qui signorina, io e te dobbiamo discutere.”

Sono quasi tentata di andare a nascondermi dietro il cesto della biancheria, ma odio disobbedire a Sebastian, quindi entro nel vano in penombra e salto sul letto, avvicinandosi alla sua figura sdraiato sotto le lenzuola e con la schiena appoggiata ai cuscini. Mi faccio prendere in braccio e posizionare sul suo grembo, e accetto persino i grattini dietro le orecchie. Mi lascio scappare un paio di fusa, prima che Sebastian dica qualcosa.

Devi smettere di fare così la stronza con i miei possibili ragazzi.”

Non lo ascolto, continuo a seguire con il capo la sua mano che mi coccola.

Guarda che dico sul serio, Blaine mi piace, non voglio che lo fai scappare di qui come fai sempre con chiunque. Devi comportarti bene con lui.”

Arriccio il naso e mi passo una zampa sui baffi. Lo ignoro.

Lo sento sospirare e poco dopo scivolo sulle lenzuola mentre lui si sdraia per mettersi a dormire, fortuna che non la smette di coccolarmi. Mi metto più vicina a lui contro il suo fianco e lo avverto ridere.

Sei proprio una ruffiana.”

Vero.

Però voglio che ti comporti meglio con Blaine, é importante per me,” mi bacia il capo come fa tutte le sere per darmi la buonanotte. “Certo, non prenderà mai il tuo posto, ma per me é importante.”

Rimango sveglia mentre il suo respiro si fa più pesante e si addormenta, ripensando a quello che mi ha appena detto e al fatto che come me non ci sarà mai nessuno. Non mi aveva mai detto quelle cose, forse allora questo Belloccio non è come tutti gli altri.

Blaine.

Forse potrei farci un pensierino.

 

 

 


Ho adorato tantissimo scrivere questa fanfiction e spero che vi sia piaciuta :3

Eli, spero davvero di essere stata all'altezza della sfida e che Bastet abbia rispettato i canoni che hai richiesto. Il gatto di Sebastian io non me lo vedo in nessun altro modo LOL <3

Grazie a tutti quelli che hanno letto, spero di avervi strappato un sorriso :3

E grazie alla mia metà per la correzione super <3

A prrrresto :3

Marti

   
 
Leggi le 10 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: emme30