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Autore: Giuls_BluRose    07/07/2013    3 recensioni
Videl crede che Gohan abbia dimenticato il loro anniversario, ma una sorpresa del giovane le farà cambiare idea. storia accompagnata dalla bellissima canzone A te di Jovanotti
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco la mia prima song-fic spero vivamente che vi piaccia! La canzone è A te del bravissimo Lorenzo Jovanotti. Recensite in molti mi raccomando!! Baci :*
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A te

 

Videl se ne stava rinchiusa in camera sua, non voleva mangiare o ricevere visite, stava tutto il giorno a piangere. Quella volta Gohan l'aveva proprio fatta grossa: erano due anni che stavano insieme e quello era il giorno del loro anniversario, Videl si era svegliata allegra e aveva comprato un sacco di regali per il suo amato, ma lui sembrava che se ne fosse dimenticato. Non ci poteva credere! Gohan non si era mai dimenticato un piccolo particolare della vita dei familiari e amici, non si poteva essere scordato del LORO anniversario! A quanto pare però....

Mr. Satan bussò varie volte alla porta della figlia ma lei lo respingeva sempre con violenza. La giovane sentiva un po' di trambusto fuori dalla finestra ma non ci fece molto caso perchè pensava che si trattasse dei soliti bambini che giocavano a palla la sera, ma improvvisamente il suono di un pianoforte catturò la sua attenzione. Non aveva la minima voglia di alzarsi per vedere cosa stesse accadendo, credeva che fosse uno dei tanti musicisti ambulanti che la sera suonava per raccimolare qualche soldo, ma una voce familiare le fece cambiare idea.

 

A te che sei l'unica al mondo
L'unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro”

 

Non ci poteva credere, quella era la voce di Gohan! La corvina si alzò lentamente dal letto e pian pian si avvicinò alla finestra, non si voleva far vedere dal ragazzo, così si mise dietro la tenda.

 

A te che mi hai trovato
All' angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te”

 

Videl stava lottando con se stessa: ascoltare il suo cuore o il suo orgoglio? Non aveva mai dubitato nemmeno per un secondo del suo ragazzo, ma quell'ultimo colpo era stato molto pesante da buttare giù. Quei versi però le ricordavano qualcosa: Gohan era sempre stato uno studente modello e tutti lo prendevano in giro, Videl era una delle poche persone che si erano schierate dalla sua parte. Gohan era un ragazzo timido e non aveva la voglia di rispondere, non voleva creare confusione nel gruppo, ma Videl era sempre pronta e non se lo faceva dire due volte di prendere le sue difese. Si ricordava che in modo giocoso prendeva in giro il Saiyan di questo suo difettuccio e entrambi si mettevano a ridere di gusto, stando con lei aveva formato un po' di carattere! Sul viso della giovane cominciava ad intravedersi un piccolo sorriso.

 

A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all'aria
Come bollicine”

 

Videl ebbe un tuffo al cuore. Più volte aveva fatto a Gohan una precisa domanda : “Qual è il regalo più grande che tu mi possa fare?” Il giovane rispondeva sempre allo stesso modo: “Ma che domande! Sai che non abbiamo molti soldi e il meglio che io possa offrirti è una canzone che esprima tutto il mio amore per te!” La corvina rideva sempre di questa risposta, non credeva possibile che un ragazzo come lui le scrivesse una canzone d'amore, invece quella sera si stava ricredendo. Improvvisamente ebbe un altro ricordo: la prima volta che spiccarono un volo insieme fu davvero magico, si ritrovava nell'ultima parte di questa strofa, quella volta si era sentita libera e frizzante, si proprio come una bollicina!

 

A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore”

 

Forse Videl si era sbagliata, forse Gohan se ne era ricordato! Cominciava a sentirsi una stupida per quello che aveva pensato, non si può scrivere una cosa così bella di punto in bianco, solo per farsi perdonare, ci vuole del tempo. Cominciava a capire perchè in quei giorni usciva poco di casa e sua madre diceva di trovare nella sua camera stracci di fogli accartocciati. Lacrime di gioia uscivano dagli occhi della giovane, ma decise di non farsi vedere così da Gohan, si asciugò le lacrime e iniziò a prepararsi per sembrare almeno guardabile, infatti segni rossi oscuravano il suo viso stanco e ormai quasi senza più lacrime negli occhi.

 

A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po'
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo”

 

Si, quella volta Videl non si era trattenuta: la minaccia di Majin bu era appena finita e lei aveva sofferto molto per Gohan, era stato uno strazio non vederlo mai tornare; eppure le aveva promesso che sarebbe tornato presto sano e salvo! Si era messa a piangere come una bambina quando lo aveva visto in carne e ossa accanto a se, non ce l'aveva fatta a trattenersi, la gioia era immensa. Eppure in altre situazioni era stata coraggiosissima, molto attaccata alla vita e non aveva fatto trasparire i suoi sentimenti, come nello scontro con Spopobich, aveva perso ma non si era ritirata, anche se per tutti sembrava la cosa più giusta da fare in quel momento. Mentre si preparava per andare dal suo amato sorrideva pensando alla sua testardaggine e alle dolci parole della canzone che stava ascoltando; era proprio scritta sul loro rapporto!

 

A te che mi hai insegnato i sogni
E l'arte dell'avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa”

 

Videl adorava gettarsi nell'avventura e questo Gohan lo sapeva benissimo, era stata proprio lei a spronare il ragazzo ad essere più istintivo e non dare sempre retta alla ragione: alle volte fa bene lasciarsi andare. Videl non credeva a ciò che sentiva, ogni strofa era più bella dell'altra, sapeva che l'amava e che i suoi sentimenti erano ricambiati, anche per lei lui era la cosa più bella che le fosse successa! Suo padre era sempre fuori e non le dava le giuste attenzioni e sua madre era mora quando era ancora molto piccola. Se ne stava sempre sola in quella grandissima casa e quando finalmente aveva incontrato Gohan era rinata, la voglia di vivere era ritornata e tutto sembrava rose e fiori. La ragazza aveva bruschi cambiamenti di umore improvvisi, ecco perchè l'ultima frase, ma Gohan era riuscito ad amarla per quella che era, una ragazza molto dolce che andava scoperta pian piano.

 

A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei”

 

Ancora quelle dolci parole, Videl si era già innamorata del ritornello della canzone! Sperava che in futuro quella canzone gliela avrebbe cantata milioni e milioni di volte, era bellissima e lo era ancora di più perchè l'aveva scritta il suo amore,il suo Gohan!

 

A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano”

 

Non si era mai preoccupata del suo aspetto, si era sempre vestita come voleva e non le importavano i commenti che facevano su di lei, infondo era la figlia del salvatore del mondo. Ma da quando conosceva Gohan qualcosa in lei era cambiato: sentiva il bisogno di apparire più carina e non capiva il perchè. Non voleva accettare il fatto che si era innamorata di lui, ma alla fine dovette ammetterlo, i suoi occhi la tradivano sempre davanti al Saiyan. Era rimasta la stessa ragazza coraggiosa e determinata, ma cercava di apparire un po' più femminile agli occhi di Gohan, certamente non avrebbe indossato una gonna, ma cercava di fare del suo meglio. Al giovane lei piaceva così com'era ma si divertiva a vederla arrossire sotto i suoi occhi quando le faceva un complimento. Videl era pronta, ma non voleva farsi vedere da Gohan finché non avesse finito di cantare.

 

A te che sei l'unica amica
Che io posso avere
L'unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere”

 

Inizialmente aveva legato molto e in pochissimo tempo erano diventati ottimi amici, ma sentivano che da dopo il torneo di arti marziali qualcosa nel loro rapporto era cambiato, non si vedevano più come semplici amici, ma come qualcosa di più. Ci avevano messo del tempo ma alla fine si erano dichiarati formando la bella coppia che erano in quel momento.

Videl amava molto Gohan e non lo avrebbe mai tradito e sapeva che la stessa cosa valeva per lui. Da quando stava con il Saiyan ogni cosa era puro piacere e stando con lui la fatica riusciva a non assalirla, magari una volta tornata a casa era stravolta, ma era felice di aver passato una giornata con lui.

 

a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...”

 

Gohan smise di cantare e il pianoforte smise di suonare. Gohan era deluso che Videl non si fosse affacciata alla finestra, sapeva che era in casa perchè sentiva la sua aura. Credeva di non avere più possibilità con lei solo perchè aveva fatto finta di non ricordarsi dell'anniversario per prepararle questa sorpresa. Senza dire una parola si alzò e fece per spiccare il volo e andarsene, quando una voce che conosceva fin troppo bene attirò la sua attenzione:

Ehi tu dove credi di andare? Mi hai dedicato una canzone così bella e adesso scappi senza dirmi nulla? Questa è maleducazione bella e buona e io credevo che tua madre ti avesse insegnato le buone maniere!” Videl cercava di mantenersi il più seria possibile, ma non poteva nascondere un dolcissimo sorriso e tutta la luce che faceva brillare i suoi occhi color del mare.

Videl ma cosa?”

Vieni qua muoviti!”

Gohan si avvicinò alla camera della ragazza in volo che lo invitò ad entrare.

Senti Videl so che sei arrabbiata con me ma volevo solo dirti che non mi sono dimenticato dell'anniversario, volevo solo che non ti accorgessi di quello che ti stavo preparando. Io ti amo e non farei mai qualcosa che ti possa ferì..”

Non potette concludere la frase perchè Videl lo baciò dolcemente sulle labbra per farlo zittire. Aveva capito tutto e non voleva che lui si scusasse, in fondo era lei che aveva frainteso la situazione.

So di aver sbagliato, ho frainteso tutto. Ti amo Gohan!”

Anche io tesoro, buon anniversario!”

Anche a te”

Si baciarono nuovamente ma Gohan si staccò e con aria divertita chiese”

Ehm Videl quale sarebbe il mio regalo scusa?”

La ragazza lo guardò stravolto poi iniziò a rincorrerlo per tutta casa e per tutto il giardino gridando: “Se ti prendo ti uccido, vieni qua fermati!”

I due amanti erano proprio una coppia affiatata non c'è che dire!

   
 
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