Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: niky999    07/07/2013    1 recensioni
E se esistesse un'elfa capace di governare i cinque elementi?
E se il re dell'oscurità volesse ucciderla per avere i suoi poteri?
E se un esercito fosse mandato in suo attacco?
E se l'elfa venisse aiutata dagli animali di tutto il mondo?
E se esistesse un sesto elemento?
E se l'elfa volesse impossessarsi di quell'elemento per evitare che cada in mani sbagliate?
E se gli Dei creassero un gioco di lotta e tortura?
E se a quel gioco parteciperanno sei Eredi?
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 L'Erede

Cap.4
Insidie










 

 
Dei rombi intensi attraversarono le mura dell’edificio.
Arwen aprì lentamente gli occhi e fu subito percorso da un brivido lungo la schiena. La testa gli doleva terribilmente.
Una lunga fascia ricopriva la sua fronte e ai suoi margini c’era una striscia di sangue secco. Aveva la vista un po’ annebbiata; probabilmente dopo lo svenimento aveva picchiato la testa.
Si trovava in una piccola stanza dalle pareti bianco latte; rivolte verso quella opposta c’erano tre scrivanie di legno di ciliegio e qualche poltrona.
A quanto pare l’arredamento era abbastanza scarno, ma dopotutto essenziale!
Si alzò dal letto con le poche forze rimaste e, zoppicando, raggiunse la fonte di tutti quegli strani rumori.
Entrò in un’enorme sala priva di alcun ornamento; vide Hydra che tirava pugni a mani nude sulle pareti di acciaio puro e si domandò un po’ preoccupato se anche lui avrebbe dovuto affrontare un tale allenamento.
“ Oh, Arwen, va tutto bene? “ chiese l’elfa, vedendolo sulla soglia della porta.
“ Sì, più o meno. “ rispose, massaggiandosi le tempie “ Ma dove ci troviamo? “ s’incuriosì lui, alzando lo sguardo.
“ Siamo ad Altair, nella sede del mio allenamento. “
“ E come mai mi hai portato fin qui? Devo iniziarlo subito? “ pensò, slegando pian piano la fascia.
“ No, non esattamente. Prima volevo farti conoscere qualcuno .. “ fece lei, lasciando la frase in sospeso.
Subito dopo, sulla soglia apparvero i volti di quattro elfi.
“ Piacere, io sono Eron “ si fece avanti il primo. Aveva i capelli bianchi un po’ scompigliati e le iridi grigiastro che gli conferivano un aria misteriosa. Le tute aderenti sottolineavano un fisico forte e allenato. “ Loro invece sono Neira, Mia e Jack. “
Neira era un’elfa decisamente affascinante; aveva lunghi capelli neri che terminavano a metà schiena e un fisico snello e dalle linee sinuose.
Mia aveva lisci e corti capelli rossi, il viso punteggiato da lentiggini e un piccolo naso un po’ all’insù che le dava un’aria simpatica.
E infine Jack, con capelli biondo platino piuttosto curati e iridi giallo chiaro.
“ Piacere mio. “ rispose, stringendo la mano a ognuno di loro.
“ Ci prendiamo una pausa? “propose Mia con aria stanca.
“ Buona idea! “ acconsentirono tutti all’unisono.
Dopo aver girato un po’ le vie affollate della città, Eron, Hydra e Arwen si sdraiarono sull’erba fresca e bagnata, poco distante da lì, e rivolsero i loro sguardi al cielo.
Era una giornata decisamente promettente, al contrario di quelle precedenti; il cielo era limpido e privo di nuvole e il sole splendeva radioso illuminando ogni angolo della città.
“ Speriamo che continui così per un po’ di giorni; odio il brutto tempo! “ ammise Eron ammirando la bella giornata.
“ Credo che non durerà a lungo .. “ gli rispose l’elfa, indicando delle nuvole che giungevano dall’estremo est. “ Perlomeno, se i giochi si svolgeranno sotto la pioggia sarà più facile scovare i nostri avversari! “ pensò lei, che a quanto pare non sembrava per nulla preoccupata per l’imminente lotta.
“ Smettila di pensare a quegli stupidi giochi! Non riesco a sopportare l’idea di poterti perdere senza che io possa muovere un dito .. “ fece Eron amareggiato.
“ Sopravviverò, vedrai! “ lo rassicurò Hydra; subito dopo l’elfo la abbracciò tanto forte da rotolare insieme a lei sul prato.
Arwen a quella scena si sentì sorpreso quanto forse geloso. Non sapeva di provare qualcosa per lei, ma quella situazione lo aveva provato. Abbassò lo sguardo e si girò, cercando di far finta di niente, ma una strana sensazione gli stava corrodendo l’anima!
“ E smettila! “ fece Hydra, che dopo qualche secondo si staccò e gli scompigliò tutti i capelli. Lui, come per risposta, rise di gusto.
“ Oh, Arwen, andiamo a iniziare l’allenamento! “ disse, per sdrammatizzare un po’ la situazione. L’elfo annuì e subito dopo si alzarono e raggiunsero in poco tempo la sede.
Aprirono il portone principale e raggiunsero Mia.
“ Potresti creare l’ambientazione? “ le chiese Hydra.
“ Subito! “ fece lei, scrivendo dei dati su un piccolo computer. “ Ecco fatto, è pronta. “ concluse sorridendo.
Gli Eredi, attraversata la porta adiacente, si ritrovarono in una grande foresta popolata da animali di ogni genere e tipo.
Un odore pungente d’erba fresca li avvolse.
“ Questa è un’ambientazione creata a computer. Servirà per allenarti in vista del gioco. Ora ti spiego come funziona: all’inizio ci troveremo tutti e sei su una rampa. Di fronte troverai viveri e armi per la sopravvivenza, perché ti ricordo che il gioco può durare anche più di un giorno, il più delle volte è così. Perciò, non appena sentirai un suono di tamburi, tutti si fionderanno lì; fai attenzione! Il luogo sarà una foresta come questa più o meno e ti avverto che non sarà affatto una passeggiata! “ spiegò l’elfa. “ Partiamo subito dopo aver recuperato ciò che ci serve, dopo i tamburi, cosa fai? “ domandò.
“ Mi nascondo nella foresta. “
“ Esatto, ma mettiamo il caso che io sono una tua nemica .. “ fece lei. Subito delle erbacce avvolsero i suoi piedi facendolo cadere a terra e inciampare.
“ Non ci siamo, i riflessi sono troppo poco sviluppati! Riproviamo! “
“ Di nuovo? “
“ Fin quando non avrai imparato a contrastarmi. “ rispose.
Lo ripeterono per una decina di volte, finché Arwen riuscì a tirare fuori i suoi poteri: i suoi occhi divennero improvvisamente grigi e lanciando uno sguardo alle erbacce, quelle si fermarono all’istante.
“ Bene, ma non è finita qui! “ lo avvisò lei, che con uno scatto fulmineo gli si ritrovò dietro afferrandolo per un braccio e buttandolo a terra.
“ E adesso cosa vorresti fare? “ gli chiese Hydra, dalla cui mano si procreò del fuoco. Lui rotolò su un lato evitando il colpo per un soffio, poi direzionò delle onde scure su di lei. L’elfa le evitò con una velocità a dir poco straordinaria, poi saltò e si ritrovò sopra di lui, ancora spaesato. Al momento giusto gli si piombò addosso con un calcio che gli fece strofinare la faccia per una breve distanza sui sassi.
Arwen afferrò il suo piede e le storse la caviglia, facendole provare un minimo di dolore per la prima volta.
“ Fai progressi, ma ancora questo non basta! “ Esclamò decisa, poi fece una capriola e gli tirò un pugno tramutato in roccia dritto in pancia.
Arwen cadde rovinosamente a terra, ritrovandosi a sputare sangue con alcuni rivoli sul volto, ancora pieno di terra.
“ Ehi .. vacci piano! “ fece l’elfo, pulendosi dal sangue.
“ Questo non è ancora niente .. non credere che gli altri Eredi siano solo una passeggiata perché ti stai sbagliando di grosso! Su, alzati! “ lo intimò lei.
L’elfo fece una piccola smorfia, poi si tirò su.
“ I tuoi riflessi sono ancora un po’ scarsi .. però con un po’ di allenamento dovresti riuscire a fare grandi progressi! “
“ Bene allora, diamoci una mossa. “ concluse, con determinazione.
I due continuarono il proprio allenamento per ore e ore finché la porta della sala di ambientazione si aprì.
“ Hydra, Arwen, è da ben sedici ore che vi state allenando! “ esclamò Mia preoccupata, ma i due non la degnarono di uno sguardo e continuarono a lottare.
Arwen aveva la camicia completamente macchiata di sangue e rivoli colavano ininterrottamente dalla sua bocca e dal suo naso. Alla spalla aveva un’enorme ferita aperta da dove ne sanguinava la carne.
Hydra era ridotta un po’ meglio ma pareva che il suo avversario principiante le avesse inflitto parecchi colpi.
“ Ehi, volete ascoltarmi?! “ si innervosì la rossa corrugando la fronte.
“ Cosa vuoi?? “ sbuffò Hydra, che evitò di un soffio un’onda d’urto.
“ Dovete riposarvi, così peggiorerete la situazione! “ si spaventò lei.
“ E va bene! “ esclamarono all’unisono.
“ Ma non più di qualche minuto. “ aggiunse il corvino.
I due Eredi attraversarono qualche corridoio sino a raggiungere la stanza di medicazione, poi si sdraiarono sfiniti sul letto e lasciarono che Mia curasse tutte le loro ferite.
“ Si sono allenati a sufficienza. “ pensò la rossa. “ Un sano riposo non potrà fare altro che bene! “ ma con sua grande sorpresa, terminate le cure tornarono di nuovo nella sala di ambientazione.
“ Ehi, aspettate un secondo! “ gridò lei, ma i due erano già in fondo al corridoio a fare gara per chi raggiungeva per primo la sala. “ Non cambieranno mai .. “ si arrese, tornando ai suoi lavori.
“ Evviva ho vinto io! “ esclamò Arwen, entusiasta di aver vinto la corsa.
Hydra gli rispose lanciandogli una sfera di energia verde acido che il corvino prontamente evitò, facendole la linguaccia.
“ Ma precisamente, quando inizieranno i giochi? “ s’incuriosì l’elfo.
“ Tra una settimana. “ gli rispose sorridendogli.
“ Cosa?? Non pensavo mancasse così poco! “ si spaventò lui, strabuzzando gli occhi.
“ Bene, allora ricominciamo! “ esclamò Hydra, mettendosi in posizione.
“ Aspetta, forse Mia ha ragione. Se continuiamo così parteciperemo ai giochi al minimo delle nostre forze .. “ rifletté.
“ E va bene, ma non sostiamo troppo! Il tempo è quello che è! “ lo avvertì, poi si sdraiarono sull’erba.
“ Senti .. se i giochi vogliono un vincitore, qualcuno di noi .. morirà. “ fece Arwen balbettando.
Hydra rimase in silenzio senza proferire parola.
“ Significa che se non ci uccideranno gli altri, saremo noi a ucciderci! “ esclamò, voltandosi verso di lei con le lacrime agli occhi.
“ E’ vero, ma trovare una soluzione a questo problema è difficile.. “ sospirò. “ I giochi sono solo una pazzia, una stupida scommessa che da secoli uccide vittime innocenti. Dobbiamo trovare il modo di fermarli, di far sì che il gioco non possa più continuare .. “ pensò la mora.
“ Se ho capito bene, gli Dei vogliono un vincitore .. ma se non lo avessero? I giochi non potrebbero più continuare perché gli elementi non potranno più procrearsi! Ma non avere un vincitore, significa che … moriremo tutti. “ 


ANGOLO AUTRICE

Ciao a tuttiiiii rieccomi qui! Sorpresi? Dovreste, lo sono anch'io xD Ho trovato un modo per la connessione e finalmente rieccomi alla carica!
Ringrazio Silver Star per avermi recensito allo scorso capitolo ( ora sei contenta del primato? xD );
purtroppo non ho molto tempo a disposizione e devo lasciarvi, comunque grazie anche ai lettori silenziosi.. :)
Alla prossima!

-Inside to a Dream
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: niky999