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Autore: White Dreamer    07/07/2013    6 recensioni
“Nii san vuoi che ti massaggi la schiena?”
L’interpellato interruppe la sua lettura e inarcò un sopracciglio, sospettoso “Che hai combinato?”.
Doveva essere successo qualcosa di grave o non sarebbe venuto da lui improvvisandosi fisioterapista.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Di Uchiha e domande scomode'
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“Nii san vuoi che ti massaggi la schiena?”
L’interpellato interruppe la sua lettura e inarcò un sopracciglio, sospettoso “Che hai combinato?”.
Doveva essere successo qualcosa di grave o non sarebbe venuto da lui improvvisandosi fisioterapista.
“Niente nii san! Non ho fatto niente. Niente di niente”. Teneva le mani unite, nervoso.
 
Brividi di freddo corsero lungo la spina dorsale. La situazione era peggiore di quanto si aspettasse.
“Hai incendiato di nuovo il pavimento?”. Inspirò l’aria, non c’era puzza di bruciato.
Rispose isterico. “E’ stato un incidente!”. Scosse la testa. “Non è stata colpa mia”.
Si alzò dubbioso. “Stiamo parlando del disastro di un mese fa o del danno attuale?”. Si avvicinò al terremoto che batté un piede a terra, ribadendo il concetto. “Io non ho fatto niente”.
 
Ammiccò, saputo. “Sei la persona più opportunista che io conosca otouto”.
 “Che vuol dire?”. Prese a scavare una buca immaginaria.
“Vuol dire che tu sei dolce e gentile solo quando fa comodo a te”. Incrociò le braccia e attese, paziente.
 
Il bambino allora sospirò e con aria cospiratoria sbirciò fuori dal corridoio.
Chi pensava che ci fosse? I loro genitori erano fuori casa. Grazie a Dio.
 
Bisbigliò “Non devi dirlo alla mamma”.
Le sue parole fecero nascere scene apocalittiche – la sua mente era già in funzione.
Sasuke era un maestro a far danni.
 
Un anno prima, dopo aver preso in prestito il rossetto della madre, si era dato all’arte, utilizzando i preziosi kimono della famiglia Uchiha come tele da disegno.
C’era stata la volta che aveva intinto le paperelle nella vernice per poi farci il bagno insieme. Una volta invece si era congedato dall’Hokage commentando “Siete proprio un buffo vecchietto”.
E tra incendi dolosi, ciucci intinti nella tazze di caffè, e piedate fangose sul tatami, lui era sempre lì, a tirarlo fuori dai guai.
 


Il marmocchio gli prese la mano incerto. L’espressione di un martire al patibolo.
Lo condusse nelle stanze della genitrice.
 
E lì, tra il kotatsu e la statua in resina del samurai, si trovavano i resti di un vaso.
Itachi sospirò, afflitto. Non era un vaso, era quel vaso. Dono di nozze degli zii e, in sostanza, venerato dalla madre.
“Otouto sei un imbranato”. Il bambino divenne rosso. Rispose scandalizzato “Io non sono imbranato!”.
 
Ignorando i lamenti del fratello si diresse verso l’armadio, cacciando dentro la testa. La pulce continuava a saltellargli al fianco. “Che fai ora?”.
“Occulto le prove”. Armato di ramazza si dedicò a quel lavoro umiliante. Ovviamente Sasuke gli stava attaccato alle sottane. “Stai lontano, non vorrai tagliarti”.
Il piccolo gonfiò le guance, non gli piaceva essere ignorato.
Supervisionò tutta la procedura. Fino al completo dissolvimento del “fattaccio”.
 
Un’idea geniale lo illuminò. Sorridendo angelico disse “Non dico alla mamma che lo hai rotto se stasera mi racconti due fiabe invece di una”.
Alzò un sopracciglio “Tecnicamente otouto sei stato tu a romperlo”.
E lui alzò le spalle. Come per dire: Sono io il più piccolo. Sono io l’artista degli sguardi languidi. Sono io quello che ottiene sempre quello che vuole.
 
E si tecnicamente aveva ragione. Lo guardò di sottecchi. Sorrideva sornione. Maledetto ragazzino che era in grado di plagiarlo ogni volta.
Sconfitto da quegli occhi d’onice rispose “D’accordo, d’accordo”.
Si passò una mano tra i capelli, doveva trovare una soluzione e in fretta. L’improvvisa sparizione del pezzo d’antiquariato li avrebbe messi entrambi sotto torchio. Anzi probabilmente solo lui.
Il marmocchio se la cavava sempre, qualunque fosse la catastrofe.

Era la sua abilità innata.
 
 
 
 



Angolo Autrice
E’ quasi una flash. Con sto caldo non posso scrivere niente di più lungo.
Vorrei condividere con voi una mia teoria – lettori tremano.
Sasuke avrà notevoli capacità nel taijutsu e nel genjutsu, e tra l’Amaterasu e sharingan vari è un ninja incredibile non c’è dubbio, ma personalmente ritengo che la sua faccia di bronzo sia tuttora la sua arma più potente. ^_^

A voi i commenti.
  
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