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Autore: xwilliamseyes    07/07/2013    11 recensioni
Louis, era sempre stato un ragazzo piuttosto vigliacco e in quell'occasione capì che doveva mettere da parte questa sua caratteristica e prendere una volta per tutte la giusta decisione.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- A CHOICE -

Louis si guardò allo specchio. Non era mai stato così bello, pulito, perfetto. Il nodo della cravatta lo stava strozzando e tutto quel profumo che era stato costretto a mettersi lo stava letteralmente asfissiando. Per tutti gli uomini e le donne del mondo, il giorno del matrimonio dovrebbe essere il giorno più bello, indimeticabile, unico della propria vita. Il giorno in cui si può finalmente rendere eterno un amore. L'atto che ti permette di non separarti ma più, neanche dopo la morte, dalla persona che ti è affianco. Ma Louis non la pensava esattamente così. Lo vedeva più come un orribile giorno in cui diventi improvvisamente un prigioniero eterno. Forse, se avesse sposato qualcuno che amava per davvero non l'avrebbe giudicato così. Non doveva pensare più, si sa che pensare, distrae l'uomo dal suo giusto obiettivo e il matrimonio con Eleanor era il giusto obiettivo.
 
"Sei bellissimo." Johannah era dietro di lui, i loro occhi si incrociarono nello specchio. Abbozzò un sorriso e posò una mano su quella della madre che era delicatamente poggiata sulla sua spalla. Chissà se Johannah riusciva a capire se c'era qualcosa negli occhi di Louis che non andava. Chissà se riusciva a capire la sua paura, la sua paura di sbagliare e di essere costretto per sempre a vivere una vita infelice. Johannah, molto probabilmente, percepiva la sua paura ma non per quello che esattamente era. Era solo quella paura che colpisce tutti gli sposi il giorno del proprio matrimonio. Questa era sicuramente la sua deduzione.
 
Continuò instacabilmente a guardarsi in quello specchio. Il coraggio non era mai stata una sua caratteristica e questo lui lo sapeva bene e lo ammetteva. Eppure, in quel momento si odiava, si odiava più di qualunque altra persona al mondo. Voleva picchiarsi da solo. Se solo non fosse stato così vigliacco, codardo a quest'ora forse sarebbe stato davvero felice. Felice come un uccello che cinguetta per l'arrivo della primavera. Felice come un corridore che arriva primo ad una maratona. Felice come un uomo che si ritrova per la prima volta fra le braccia, il proprio figlio. Felice come un uomo il giorno del proprio matrimonio. Infatti, Louis doveva essere felice, era una legge della natura, dell'uomo, tuttavia non lo era, non lo era per niente. All'improvviso si rese conto che non era davvero felice da molto tempo. Troppo addirittura. Provò a cercare nei sui ricordi quel qualcosa o quel qualcuno che era riuscito a farlo sorridere. Non si stupì affatto quando capì che l'unica persona che lo aveva reso felice per davvero, era stato lui, Harry. Si ricordò di quel giorno a casa del suo patrigno, insieme agli altri ragazzi. Erano giovani, spensierati, entusiasti per tutte quelle belle cose che la vita stava per donargli. Fu proprio quello il giorno in cui Louis capì che amava Harry. Stavano giocando a pallavolo in piscina. Si stavano divertendo da matti. In una frazione di secondo accadde quello che molto probabilmente non sarebbe mai dovuto accadere. Urtò per sbaglio Harry, avvicinandosi a lui in una maniera inimmaginabile. Louis sentì il suo cuore battere a più non posso, quasi sul punto di uscire dalla gabbia toracica. Sentiva il sangue scorrere e le vene pulsare. I loro sguardi si incrociarono. I loro corpi bagnati erano una combinazione incredibile. I loro capelli appiccicati sulla fronte e i loro respiri affannosi. Louis lo aveva capito, amava Harry e avrebbe fatto qualsiasi cosa per averlo tutto per se. Il destino aveva voluto che si incontrassero, che la loro amicizia si trasformasse in amore. Era sicuro che non si sarebbe mai dimenticato di quella sensanzione che solo Harry era riusciuto a trasmettergli. Quella sensazione di felicità immensa, impareggiabile, nel momento in cui i loro sguardi si incrociavano, le loro mani si intrecciavano e...le loro labbra si univano. Era sicuro che al mondo non esistessero labbra più belle e morbide delle sue. Così morbide che morderle era una goduria a dir poco paradisiaca. Peccato che mettere in pratica quelle sue iniziali parole era un'impresa impossibile per lui. Si era fatto mettere i piedi in testa dalla Modest e da tutti i suoi collaboratori. Aveva rinunciato alla sua felicità per il denaro, il successo e la fama. Che mossa vergognosa, da persone egoiste, quel genere di persone che Louis non sarebbe mai voluto diventare. 
 
Era arrivato il momento, mancavano 15 minuti all'inizio della celebrazione e Louis doveva immediatamente reggiungere la chiesa. Mentre scendeva le scale si chiese se Harry serebbe mai venuto. 
 
"So, che questo non è quello che vuoi."
"Cosa?"
"So che non sei felice, Louis..." Ribattè sua sorella Charlotte, che poichè aveva fatto tardi era stata costretta a raggiungere la chiesa in macchina con lui.
"E' inutile che lo nascondi, lo sappiamo tutti e due."
"Charlotte, non dire stupidaggini, io amo Eleanor è per questo che fra meno di un quarto d'ora la sposerò."
"Potrai prendere in giro mamma, papà, le nostre sorelle, ma non me."
Louis rimase per un attimo impietrito e le sue mani iniziarono a sudare. Forse era anche sul punto di piangere ma lui non avrebbe mai permesso alle sue lacrime di presentarsi in quello momento, davanti la sorella.
"Ti consiglio solo di non prendere questa decisione se non ne sei convinto, potresti pentirtene."
Louis non avrebbe mai voluto reagire in quel modo, ma in quell'istante la rabbia si unì alla paura, creando un mix di emozioni spaventose. Le urlò contro. Sbraitò e agitò le mani come non aveva mai fatto prima. Quella non era di certo la persona che sarebbe voluta diventare. 

"Volevo solo farti capire che quello che stai per fare, è solo un fottuto errore."
Girò il volto dall'altra parte, provando a osservare qualcosa fuori dal finestrino. Strinse le mani in pugni, cercando di ottenere da quel gesto quanta più forza possibile. All'improvviso, però, si voltò verso la sorella, abbracciandola.
"Scusami...vedo che mi conosci troppo bene. Hai ragione, non è la cosa più bella che io voglia fare, ma devi capire che a volte si devono fare delle scelte.Delle scelte brutte e tristi ai nostri occhi, ma che sono un'ottima soluzione per risolvere un pò di problemi, ecco."
Una lacrima rigò il suo viso e cercò di asciugarla il più in fretta possibile affinchè Charlotte non la vedesse. In quell'istante lei si strinse di più al corpo di Louis, lasciandolo per un attimo senza fiato.
"Ti voglio bene."
"Anch'io."
 
Al loro arrivo la chiesa era già tutta piena. Appena mise un piede al suo interno, il cuore di Louis iniziò a battere velocissimo e cercò di avvicinarsi all'altare con quanta più calma possibile. Erano presenti tutti tutti i suoi parenti e quelli di Eleanor e nella prima fila c'erano i ragazzi e con un'emozione a cui neanche lui sapeva dare un nome, c'era Harry. Sguardo cupo, fisso sul pavimento. Stava davvero per fare quello che stava per fare?
 
La musica del pianoforte iniziò e dal fondo di quella chiesta si intravise Eleanor, avvicinarsi, con quel tipico vestito bianco. Louis l'aveva sempre considerata bella ma i suoi occhi richiedevano un altro tipo di bellezza.
 
"Vuoi tu, Eleanor Calder, sposare il qui presente, Louis Tomlinson?"
"Si, lo voglio."
"Vuoi tu, Louis Tomlinson, sposare la qui presente, Eleanor Calder?"

In quel momento il tempo per Louis sembrò fermarsi, tutto intorno a lui scomparve ad eccezione di Eleanor ed Harry. Il cuore perse dei battiti e in conseguenza davanti ai suoi occhi, apparsero vecchi ricordi. Ricordi tristi, in cui era stato costretto a dire addio ad Harry tramite un tweet. Ricordi felici, dove per la prima volta i suoi occhi color oceano incontrarono quelli color smeraldo di Harry. 
 
"No, non lo voglio."
 
Ma cosa stava facendo? In un istante il silenzio di quella chiesa si trasfomò in chiasso. Louis iniziò ad allontanarsi, slacciandosi nervosamente la cravatta. Aveva fatto la scelta giusta o la sua vita dopo questo gesto sarebbe diventata ancora più infelice di quello che non fosse già?
 
Prese un autobus, per arrivare il più presto possibile a casa. Fu molto sorpreso della sua reazione. Non provava nessuna sensazione particolare, se non quella di libertà. 
 
Era lì, davanti a quello specchio a fissarsi. "Cosa ne sarà ora della mia vita? Cosa succederà?" Mille domande, ma nessuna risposta.
 
"Perchè hai detto di no?"
Lo voce più bella, dolce, profonda che le sue orecchie avessero mai sentito, era alle sue spalle. Si girò. Harry, era dietro di lui, che lo osservava, con uno sguardo al quanto interrogativo. Un sorriso alleggiò sulle labbra di Louis.
"Perchè non ero innamorata di lei, lo sono di un'altra persona."
Si guardò nuovamente nello specchio, facendo incotrare i loro sguardi in quel riflesso.
"Capisco."
Si girò verso di lui, per dirgli tutta la verità e confessare i suoi reali sentimenti una volta per tutte. Era troppo tardi, Harry era già andato via. "...amava Harry e avrebbe fatto qualsiasi cosa per averlo tutto per se." Si gettò fuori da quella stanza con il cuore in gola. Stava per aprire la porta d'ingresso quando Louis gli si avvicinò. 
"Sai chi è quella persona che amo veramente?"
"No, chi è?"
Ed è lì, in quell'occasione che Louis fece il gesto più convinto e sincero che avesse mai fatto. Lo baciò. Non un bacio qualsiasi, preferiva definirlo IL bacio. Le loro labbra si unirono e le loro lingue si cercarono, trovando il giusto punto di incrocio. Harry, si staccò e prese il suo viso tra le mani.
"Sai, lo sapevo che quella persona, sono io."
Avvicinarono i loro nasi, sorridendosi a vicenda.
Louis capì che quella era davvero la scelta giusta. Niente sarebbe stato più tanto orribile, malinconico con Harry al suo fianco. Finalmente dopo tantissimo tempo era tornato ad essere davvero felice
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-SPAZIO AUTRICE
Questa è stata in assoluto la os più faticosa che io abbia mai scritto. Per finirla, correggerla e creare il banner, ci ho messo la bellezza di un giorno intero. L'idea di questa storia l'avevo già da un pò e solo ieri ho deciso di prendere carta e penna e di iniziarla. So che molto probabilmente vi avrà fatto schifo, ma io avevo il desidero di pubblicarla ed eccola qui. Non mi aspetto niente di che, spero solo in qualche vostra opinione e perchè no, un vostro consiglio. Se non vi è chiaro qualcosa o avete dei dubbi, potete tranquillamente dirmeli. Un bacio.
-Manu 
  
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