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Autore: Sprotte98    08/07/2013    4 recensioni
C'era qualcosa, nell'aria, il giovedì sera verso le otto.
Taeyeon non avrebbe saputo dire precisamente cosa fosse di preciso, ma, mentre se ne stava distesa sul letto, sentiva una fragranza dolce intorno a lei.
La ragazza non lo sapeva, ma quel profumo denso nell'aria non era altro che il risultato dell'unione tra bagnoschiuma, shampoo, dopo doccia e deodorante. Tutto di due tipi rigorosamente diversi: i primi, più acri, erano odori maschili, mentre i secondi, dall'aroma al miele, più femminili.

Super Generation~TaeTeuk.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Taeyeon
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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NB: Il contenuto della storia è completamente frutto della mia fantasia, soprattutto i rapporti tra i personaggi - i quali invece sono persone reali che non mi appartengono. -




Thursday



C'era qualcosa, nell'aria, il giovedì sera verso le otto.
Taeyeon non avrebbe saputo dire precisamente cosa fosse di preciso, ma, mentre se ne stava distesa sul letto, sentiva una fragranza dolce intorno a lei.
La ragazza non lo sapeva, ma quel profumo denso nell'aria non era altro che il risultato dell'unione tra bagnoschiuma, shampoo, dopo doccia e deodorante. Tutto di due tipi rigorosamente diversi: i primi, più acri, erano odori maschili, mentre i secondi, dall'aroma al miele, più femminili.
Questo perché, di giovedì, i due gruppi musicali della SM Entertainment - Super Junior e Girls' Generation - staccavano con le prove di ballo esattamente alle sei e venti. I ragazzi si incontravano lungo i corridoi della palestra, si salutavano, prestandosi a vicenda asciugamani e borracce d'acqua, e proseguivano ognuno verso la strada di casa, da soli.
Beh, quasi tutti. Si disse Taeyeon, alzando la mano sinistra sopra il viso e osservando come l'oro bianco della sua fede nuziale luccicasse sotto la luce del lampadario della camera da letto.
« Cosa guardi? »
Chiese una voce alla sua destra. La ragazza si voltò verso la persona che aveva parlato: quanto era bello il suo Leeteuk! Se ne stava disteso sul letto di fianco a lei, con la pelle ancora umida dell'acqua della doccia, e dormicchiava.
Lo facevano sempre, di giovedì: arrivavano a casa, facevano la doccia - prima lei - e si stendevano in mutande sul letto - lei in canottiera - a dormicchiare, guardare la televisione e raccontarsi quello che avevano fatto in giornata, finché ad uno dei due non veniva fame e chiudevano la sessione ozio per preparare la cena.
« Niente, riflettevo. »
Si decise a rispondere lei, girandosi sul materasso e abbracciando il ragazzo, appoggiando la testa sul suo cuore, che, con il suo battito profondo e regolare, sapeva di casa.
« Su cosa? »
Chiese ancora lui, accarezzandole i capelli.
« Su quanto sia bello essere con qui con te. »
Rispose ancora lei. Non era del tutto vero, ma se avesse provato a spiegargli che stava pensando alla routine del giovedì, all'odore che c'era in quella stanza e alla soffice sensazione che le alloggiava nel petto... Probabilmente lui si sarebbe addormentato, e lei non voleva che questo accadesse, visto che era tanto bello stare lì distesi a parlare.
Parlavano sempre tanto, in quei momenti, dei loro pazzi amici, del lavoro che aumentava sempre di più, degli spettacoli in programma e di quanto fossero pettegoli i giornalisti. Si dicevano tante parole dolci, si prendevano in giro, si arrabbiavano e facevano pace. Tutto finché...
« Cosa si mangia per cena? »
Ecco, pensò Taeyeon, tutto finché uno di noi non pronuncia queste parole. A volte era lei che, dopo una giornata fitta di impegni con le ragazze, sentiva lo stomaco fare rumori strani, altre volte, come in questo caso, era lui ad avere voglia di mangiare, e in alcuni casi non facevano altro che guardarsi negli occhi l'un l'altra e capire che, se non avessero mangiato qualcosa velocemente, sarebbero morti entrambi di fame.
« Stasera non si cena, » disse lei, strusciando la guancia contro il suo petto, « ho troppo sonno per cucinare. »
Lo sentì ridere, tirando la testa indietro sul cuscino, e anche lei sorrise, senza farsi vedere.
« Avanti nana, non dirmi che tu non hai fame. »
La prese in giro lui, tirandosi a sedere sul letto e costringendola a fare lo stesso, dandole un pizzicotto sul braccio.
« Chi è che hai chiamato nana?! »
Gli rispose scandalizzata lei, tirandogli una cuscinata e prendendolo dritto in viso.
Tiffany le diceva sempre che era una ragazza intelligente, che sapeva fiutare il pericolo, e probabilmente aveva ragione. Taeyeon scese dal letto di corsa, infatti, e corse fuori dalla stanza, sentendo un cuscino sbattere contro il muro nel punto dove lei si era trovata un attimo prima.
« Se ti prendo... »
Lo sentì esclamare dalla camera. Non era davvero arrabbiato, la stava solo prendendo in giro. Si prendevano sempre in giro, loro, si facevano le boccacce e si davano nomignoli strani. Sapevano cosa dava fastidio all'altro e, quando erano soli, non perdevano occasione per prendersi a frecciatine o rincorrersi per casa, come stavano facendo in quel momento.
Taeyeon rise, coprendosi la bocca con le mani e scappando in soggiorno. Le mattonelle del pavimento erano fredde sotto le piante nude dei piedi, ma era una sensazione piacevole, che si mischiava all'aria fresca del condizionatore e le ghiacciava sulla pelle l'acqua e il sudore. I capelli umidi, asciugati solo parzialmente con il phone per via del caldo, si attaccavano alle spalle e al collo mentre, sempre ridendo, correva per casa scappando dal suo inseguitore.
Passò in mezzo al corridoio, ben lontana dagli spigoli dei mobili assassini, ed entrò in sala da pranzo.
« Tanto non mi prendi! »
Disse, mettendosi al sicuro dietro il tavolo e facendogli la linguaccia. Lui la guardò male, appoggiandosi con le braccia al piano di legno del tavolo, dalla parte opposta a lei. Sapevano entrambi che, non appena uno dei due avesse mosso un passo, avrebbero ricominciato a rincorrersi fino allo sfinimento.
« Sei stanco, vecchio? »
Gli chiese lei, sperando di farlo arrabbiare. C'erano sei anni di differenza tra loro due, ma parevano avere la stessa età, tanto erano infantili.
« No, non sono stanco, » rispose Leeteuk, incrociando le braccia al petto e fulminandola con lo sguardo, « e non sono vecchio. »
Taeyeon approfittò di quel momento di distrazione per scappare verso la cucina, o almeno, quella era l'intenzione. Scivolò, infatti, in modo acrobatico e un po' goffo, rimanendo per un lungo istante distesa in aria prima che un paio di braccia la prendessero al volo.
« Presa. »
Non era sicura se Leeteuk si stesse riferendo al fatto di averla presa mentre cadeva o di essere riuscito a prenderla dopo averla rincorsa per mezza casa.
« Grazie, Oppa. »
Mormorò, voltandosi e abbracciandolo forte. Magari così avrebbe evitato che lui la prendesse in giro per via dello scivolone assurdo che aveva fatto, e poi si stava così bene, abbracciati a lui. Sentiva il suo cuore battere veloce nel petto, a ritmo serrato, probabilmente per via della corsa - che li aveva lasciati entrambi con il fiatone - oppure perché lei gli era così vicina, in quel momento.
Erano entrambi un po' sudati e freddi, ma la vicinanza li riscaldava, come sempre. Nonostante fossero una coppia sposata, anche se da poco, continuava ad alloggiare tra loro quel senso di pudore che hanno i ragazzini alla prima cotta, quando l'amore è così nuovo e strano e difficile da capire. I loro compagni dicevano che avevano fatto bene a sposarsi, che erano i leader e dovevano dare l'esempio, mostrandosi maturi agli occhi del pubblico e dei membri più giovani. Quando erano soli, però, Leeteuk e Taeyeon tornavano ad essere quei due ragazzi infantili che erano sempre stati fin dai tempi del debutto. Lei non era chiamata Kid Leader per nulla.
« Ti ho presa, » sussurrò lui, stringendo le braccia attorno a lei, « adesso non ti lasciò andare più, sei tutta mia. »
Lei sorrise, mentre le guance si coloravano di un rosso acceso, nascondendo il viso dietro i capelli, ormai quasi del tutto asciutti. Poi lui si staccò dolcemente dall'abbraccio e, poggiandole due dita sotto il mento, la obbligò a guardarlo. Taeyeon sentì le guance andare a fuoco di nuovo e lui sorrise, nel vederla così titubante e imbarazzata. Si fece vicino e la baciò con dolcezza. Non uno di quei baci che vanno ad esplorare ogni centimetro della bocca dell'altra persona, no, ma un bacio puro, semplice, che ti lascia una sensazione di calore che si trasmette dalle labbra a tutto il resto del corpo, mandandoti in trance. Le braccia di lei, che fino ad un momento prima le pendevano lungo i fianchi senza un compito preciso, si resero conto di non essere prive di vita, e si strinsero attorno al collo del ragazzo, annullando le distanze che prima c'erano state tra loro, mentre quelle di lui le cingevano i fianchi.
I loro corpi aderivano come uno solo e Taeyeon era sicura che si sarebbe sollevata in aria da un momento all'altro, tanto si sentiva leggera e felice. Erano quelli, in fondo, i momenti che ti tengono su di morale, quelli che ti fanno capire che, se un giorno il mondo dovesse cadere, non ci sarebbero stati rimpianti o cose da non rifare, perché tutto, anche gli errori, fanno parte della tua strada verso la felicità.
Poi, dolcemente come era iniziato, quel bacio - abbastanza bramato da entrambi, oltretutto - svanì, lasciando dietro di se cuori che battevano forte, respiri affannati e sorrisi. Leeteuk si sciolse da quell'abbraccio, le diede un bacio sulla guancia e scappò via ridendo.
« Ce l'hai! »
Lo sentì gridare, mentre correva via da lei. Taeyeon si mise a ridere e, prima di corrergli dietro, pensò che, in fondo, non dovevano avere poi così tanto fame.
 
Angolo dell'Autrice:
Ebbene sì, amici miei, sono tornata - anche se dubito di essere mai esistita - con una nuova storia. Non credo ci sia molto da dire, è una oneshot in cui uno dei miei sogni più grandi (vedere Taeyeon e Leeteuk sposati) si realizza.
C'è il fluff che spunta ovunque, come vi sarete accorti, ma ho letto troppe fanfiction angst ultimamente ed ho bisogno di riprendermi.
Non ho avvertimenti da fare a voi che leggete riguardo alla trama della storia, spero solo che non sia noiosa a leggersi, perché ci starei molto male se così fosse.
Il banner della storia l'ho fatto io, ed infatti è uno sgorbio inguardabile - meno male che loro sono due fighi assurdi e lo fanno sembrare decente lol.-
Credo che scriverò altre oneshot sulla Super Generation, perché ci sono molte coppie che a dir poco AMO.
Ah, giusto, vi faccio infine sapere che l'ho pubblicato nella sezione Girls' Generation perché è dal punto di vista di lei.
Adieu, statemi bene,
Sprotte98.

  
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