Hai perso i colori della vita

Apri gli occhi di colpo, dama distesa sull’erba. Ti alzi, ma una parte di te resta lì, accasciata al suolo.

Il Barone è sporco di sangue, del tuo sangue. Ha lasciato cadere la spada ed osserva il tuo cadavere con orrore.

Non parli, dama morta. Il tuo assassino è a pochi passi da te, ma sai che non è rimasto nulla da dire. Hai gridato, prima di morire; con tutto il fiato che avevi nei polmoni, l’ultimo fiato della tua vita, e sei morta comunque. Li hai sprecati, quegli ultimi respiri.

Osservi silenziosamente il Barone nascondere il viso tra le mani e piangere.

Sai perché t’ha uccisa. E sai perché ora sta piangendo: l’amore.

Sei riuscita solo ad amare te stessa, quando eri viva. Hai ferito tutti quelli che ti hanno voluto bene e quelle ferite ora sono tagli sanguinanti sul tuo cadavere. È da quei tagli che la tua vita è fuoriuscita, dando forma al fantasma che sei diventata.

Non sentivi di meritare il riposo eterno, dama morta.

Il Barone ti vede, pallido almeno quanto te. Supplica il tuo perdono restando in ginocchio, come se pregasse il proprio Dio. C’è più sangue su di lui che nel cadavere accasciato sull’erba.

Ti chiama per nome, Helena, ma per te non ha alcun significato. Helena Corvonero è morta, è distesa sulla terra e non si alzerà mai più.

Se solo avessi sposato il Barone, ora saresti ancora viva. Tutti, perfino tua madre, ti avevano detto di dire “sì” a quella proposta di matrimonio. Eppure hai rifiutato, ignorando il fatto che il Barone t’amasse, t’amasse davvero, profondamente. Gli hai spezzato il cuore ed ora lui ha fermato il tuo.

Il Barone è disperato, sempre più folle, ma non dici una sola parola. Non la merita.

Lo osservi mentre toglie il pugnale dalla cintura. Si rivolge ancora a te, chiedendoti il perdono, e poi si pugnala dritto al cuore.

Osservi le tue mani, dama fantasma, ma non c’è traccia del sangue del Barone su di esse, ciò che vedi è solo il grigio. Non ti senti colpevole.

Hai perso i colori della vita ed ora sei una dama grigia, un’anima errante che non troverà mai pace. L’eternità e la pena saranno i tuoi mariti devoti. Tornerai a casa, a Hogwarts, e non l’abbandonerai mai più: sarà la tua condanna eterna.

Sei stata una donna intelligente, ma non abbastanza da comprendere una cosa grande come l’amore.

Adesso più nessuno ti amerà né ti sposerà, o dividerà l’eternità con te. Nessuno tranne il Barone Sanguinario, tornato fantasma per espirale la sua colpa e tormentarti per sempre.

Se solo l’avessi sposato, prima o poi sarebbe finita, mentre adesso non potrai mai liberarti della sua presenza.

Sei morta, condannata per sempre,  e di te non è rimasto altro che una sfumatura grigia nel mezzo di un mondo colorato.

Hai perso i colori della vita, Dama Grigia, e nemmeno con il Diadema di tua madre potresti mai ritrovarli.

Prima classificata al contest "Perché a noi piacciono le sfide" di Alyssia Black
 
Payton_ con Hai perso i colori della vita
 

• Nickname sul forum: PaytonSawyer
• Nickname su EFP: Payton_
• Titolo della storia: Hai perso i colori della vita
• Genere: introspettivo, triste
• Avvertimenti: flashfic, missing moment
• Rating: giallo
• Prompt: matrimonio
• Ambientazione temporale: ai tempi dei fondatori
• Introduzione: “Non parli, dama morta. Il tuo assassino è a pochi passi da te, ma sai che non è rimasto nulla da dire.Hai gridato, prima di morire; con tutto il fiato che avevi nei polmoni, l’ultimo fiato della tua vita, e sei morta comunque. Li hai sprecati, quegli ultimi respiri.”
• Note dell’autore: Questa flash parla del momento in cui il Barone Sanguinario uccide la Dama Grigia. Sappiamo che il Barone la uccide perché prova rancore nei suoi confronti per averlo rifiutato. Rancore che, al rifiuto anche di tornare a casa scortata da lui, sfocia nell’omicidio. Ho inserito il matrimonio, oltre che come motivazione del rancore, allo stesso tempo come condanna e liberazione. Come condanna molto semplicemente perché se la Dama avesse sposato il Barone lui non l’avrebbe uccisa. Come liberazione perché entrambi tornano come fantasmi, e sappiamo che la Dama non sopporta l’idea d’avere il Barone costantemente vicino per l’eternità, e quindi se l’avesse sposato prima o poi la sua condanna sarebbe finita.Durante la flash inoltre i nomi dei personaggi mutano, si evolvono, fino ad arrivare ad essere Dama Grigia e Barone Sanguinario, scritti in maiuscolo come nomi propri. Preciso quindi che quando sono scritti in minuscolo non sono errori di battitura, ma è voluto. Come, ultimo appunto, è voluto lo scrivere in modo quasi impersonale i pensieri della Dama Grigia, in modo freddo. Ho scelto questo stile perché la Dama ha appena attraversato il confine tra i vivi ed i morti ed è sconvolta per la propria morte. È ferita e piena della consapevolezza sia degli errori fatti in vita che della propria morte. Ho cercato di renderla come un fantasma neonato, che deve riprendere a vivere in un modo completamente diverso.

 
 
 
 
-Grammatica/Sintassi/Punteggiatura 14.5/15
 
La grammatica è pressoché perfetta, ci sono solamente due imperfezioni.
 
-“Hai gridato, prima di morire; con tutto il fiato che avevi nei polmoni, l’ultimo fiato della tua vita, e sei morta comunque.” --> il punto e virgola separa la frase dal complemento di unione ed è, quindi, errato.  -0.25 P
 
-“Adesso più nessuno ti amerà né ti sposerà, o dividerà l’eternità con te.” --> manca una virgola prima del “né”. -0.25 P
 
Grammatica 5/5
Sintassi 5/5
Punteggiatura 4.5/5
 
 

-Lessico e stile 10/10
 
Nulla da dire, sei stata veramente impeccabile. Lo stile è ottimo, adatto alla situazione, composto da frasi concise e non troppo brevi. Il lessico è forbito, si evince una ricercatezza nella scelta delle parole. Complimenti
 
Lessico 5/5
Stile 5/5

-Attinenza al contest 11/15  
 
Per quanto riguarda l’introspezione e il Missing Moment non ho nulla da dire; hai usato i due generi in modo impeccabile.
Per quanto riguarda il prompt, devo essere sincera, mi aspettavo un po’ di più. Il matrimonio all’interno della storia ha un ruolo molto marginale, nonostante, probabilmente, ti ha ispirato.
 
Introspezione 5/5
Uso del prompt 6/10
 
 

-Titolo 5/5   
 
Bellissimo anche il titolo, hai usato una delle frasi più significative della flash.
 

-Impaginazione 4/5   
Per quanto riguarda l’impaginazione, ci siamo quasi. Solo un paio di cose andrebbero modificate. In primis manca un po’ di spazio tra specchietto e storia e, poi, il font è troppo piccolo. Avresti dovuto mettere un 12 o di TNR o Georgia (che sono fondamentalmente più grandi) o un 14 del font usato.
 

-Caratterizzazione ed IC del protagonista scelto 10/10  
 
Mi è piaciuta moltissimo la caratterizzazione di Helena. Perfetta è dir poco. Sappiamo che era scontrosa ed egoista, tu l’hai descritta alla perfezione. Impeccabile!
 
 
-Originalità 13/15 
 
Come puoi vedere il punteggio è di 13 su 15 perché, parlando di Helena Corvonero, la prima cosa che viene in mente è il Barone. Probabilmente se non avessi usato lo stratagemma dei nomi ti avrei dato un 10, ma l’idea dell’evoluzione stilistica dei vari appellativi è geniale, complimenti.
 
 

-Gradimento personale 10/10   
 
Se non si era capito nel corso del giudizio, ripeto che ho veramente adorato la tua storia. Ho assaporato ogni singola parola, mi hai fatto veramente appassionare. Ho adorato il tuo stile, il ripetersi dei nomi e le descrizioni accurate. Non mi resta, quindi, che farti i miei più sinceri complimenti. Punteggio pieno!
                   
 
Totale: 77.5/85