Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: Hasya    08/07/2013    0 recensioni
Seventeen.
“Martina, la fidanzata diciassettenne di Harry Styles segue il suo idolo oltreoceano raggiungendolo nel suo tour Americano. Alcune fonti molto vicine alla ragazza sostengono che questa decisione sia stata presa dopo l’uscita della precedente news che sosteneva il tradimento di Styles con una giovane fan incontrata al meet and greet in una delle molte tappe Americane. “Hai così poca fiducia nel tuo ragazzo? Renditi conto che è un ragazzo d’oro.” Affermano alcune fans della band, insomma ragazze ma come biasimare la giovane ragazza? Non dimentichiamo che Harry Styles ha la nomina del sexy simbol. “
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
«Ho solo il timore che tu ti possa accorgere che puoi avere di meglio e potresti lasciarmi ed io non voglio perderti.»
«La cosa è reciproca.» disse mentre mi guardava negli occhi «E comunque tanto per dirti non devi aver paura di perdermi, perché senza di te io morirei lentamente.»
«Non mi piace.»
«Cosa?» chiese stranito
«Vivere con la paura di perderti.» ammisi.
«Io sono incatenato al tuo fianco, piccola.»
Indubbiamente lo amavo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Al tuo fianco incatenato.

 

 
Seventeen.
“Martina, la fidanzata diciassettenne di Harry Styles segue il suo idolo oltreoceano raggiungendolo nel suo tour Americano. Alcune fonti molto vicine alla ragazza sostengono che questa decisione sia stata presa dopo l’uscita della precedente news che sosteneva il tradimento di Styles con una giovane fan incontrata al meet and greet in una delle molte tappe Americane. “Hai così poca fiducia nel tuo ragazzo? Renditi conto che è un ragazzo d’oro.” Affermano alcune fans della band, insomma ragazze ma come biasimare la giovane ragazza? Non dimentichiamo che Harry Styles ha la nomina del sexy simbol. “
 
«Basta leggere queste cose, Marty.» 
«Ma come diavolo fanno a pensare che io lo stia raggiungendo solo per paura che lui mi tradisca, diamine lo amo e difficile da capire?»
Evidentemente non sono mai stata così arrabbiata.
Ne ho passate molte da quando abbiamo, o meglio ha ufficializzato la nostra relazione, insulti dopo insulti arrivavano per posta, tramite facebook e twitter, ma non ci ho mai dato peso, insomma in un certo senso comprendevo le ragazze, ma adesso sono davvero stufa!
Stufa della rivista e delle ragazze che mi insultano.
«Non dare peso alle parole di una rivista.» mi consiglia la mia amica
«Scherzi, vero? Hanno detto che io lo seguo perché ho paura che mi tradisca, perché non capiscono che lo seguo perché lo amo? E poi le ragazze che hanno scritto quella frase orrenda, lo so meglio di voi che è un ragazzo d’oro.»
«Forse stai un po’ esagerando, non credi Martina?»
«Ho solo paura di perderlo.» sussurro mentre i miei occhi si riempiono di lacrime
 
L’aero parte alle dieci e devo essere in aeroporto alle otto.
Sono divisa in due parti, una parte di me non vede l’ora di poter abbracciare di nuovo Harry, l’altra parte invece vorrebbe poter portare con se anche la mia famiglia e la mia amica, ma so che non è possibile; Harry ha già dovuto faticare per far si che Simon Cowell acconsentisse.
«Sei agitata?» mi chiede Francesca, la mia amica
«Non sai quanto.»
«Andrà tutto bene.»
Mi rassicura mentre io annuisco e le sorrido. Mia madre arriva e con una mano trascina mio padre mentre nell’altra stringe una bottiglina d’acqua.
Quando stamattina arrivate all’aeroporto mi  ha chiesto della bottiglina d’acqua ed io le ho risposto che non l’avevo portata poiché sull’aero ne avevano mi aveva categoricamente vietato di accettare l’acqua dalle hostess dicendo che sarebbe andata a comprare una bottiglina d’acqua in un bar dell’aeroporto e cosi ha fatto.
«Grazie.» le dico mentre mi porge la bottiglina di acqua che metto nello bagaglio a mano.
Mentre io e Francy mangiamo il nostro cornetto, mia madre e mio padre bevono il loro caffè e quando sentiamo annunciare il mio volo, ci alziamo contemporaneamente tutti e quattro.
Abbraccio mio padre per primo che mi sussurra ‘Fai la brava.’ mentre mi da un bacio sulla fronte.
Poi passo a Francesca che mi guarda ed inizia a piangere facendo piangere anche me.
«Lui ama te, ricordalo.» mi dice mentre ci abbracciamo in modo che solo io possa sentirlo «Per qualsiasi cosa, telefona, messaggia, contatta ed io ci sarò.» continua mentre io rido e la ringrazio
Mi sciolgo dall’abbraccio di Francesca e mi dirigo verso mia madre.
«Non parlare con gli sconosciuti sull’aereo, non muoverti dall’aeroporto se non è Harry a venirti a prendere, non stare troppo tempo al sole, stai attenta a ciò che mangi, non ti allontanare mai da Harry »
«Ho capito mamma, ho diciassette anni, non sette.»
«Si ma sei sempre la mia bambina.» esclama mentre mi abbraccia iniziando a piangere
Diamine questo non sarebbe dovuto succedere, rimaniamo abbracciate per una manciata di minuti e poi sono costretta ad andare via, afferro il mio bagaglio a mano e inizio a camminare nella direzione opposta a quella della mia famiglia.
«Mannaccia a te che mi hai convinto di mandarla, me ne sto amaramente pentendo.» sento mia madre esclamarlo prima di andare via.
Dopo una mezz’ora abbondante sono seduta al mio posto sull’aereo e il pilota annuncia il decollo.
 
«Signorina, signorina.»
Sento qualcuno scuotermi, probabilmente devo essermi addormentata. Apro lentamente gli occhi e mi accorgo che è l’hostess a svegliarmi.
«Stiamo per atterrare, allacci la cintura di sicurezza.»
Mi dice sorridendo prima di controllare che gli altri passeggeri abbiano la cintura allacciata, velocemente afferro la cintura e unisco i due capi in modo da restare ferma.
L’atterraggio è abbastanza calmo e dopo aver spento i motori, iniziano a farci scendere.
Dopo aver preso la mia mega valigia inizio a camminare nella piazzetta dell’aeroporto dove le persone aspettano che i loro cari arrivino.
Intravedo Paul e istintivamente sorrido, mi è mancato anche lui.
Mi dirigo verso di lui e lui mi nota sorridendo mentre io alzo la mano destra e la muovo a mo’ di saluto.
«Ciao!» urlò abbracciandolo
«Ciao, come stai?» mi chiede sorridendo
«Adesso benissimo. »
«Andiamo Martina, sono tutti nervosi per il tuo arrivo.»
«Non volevano che venissi?» chiesi
«No al contrario, soprattutto Harry non vede l’ora di vederti, continua da una settimana a ripeterlo a tutti.»
Sentendo quelle parole sorrido.
«Anche io voglio vederlo, cioè voglio vederli.» 
«Si lo immagino.» ride lui «Voleva venire lui a prenderti, ma è stato impegnato.»
 «Non fa nulla, sono più che felice che sia venuto tu.»
Lui mi sorride e afferra la mia valigia iniziando a trascinarla.
 
Siamo da più di venti minuti in macchina e quando finalmente vedo che Paul ferma la macchina sul retro di un Hotel sorrido felice.
«Allora, sei nervosa?» mi chiede mentre scendiamo
«Tanto.»
Saliamo con un ascensore e Paul apre la porta di una camera con una card magnetica, lasciandomi entrare.
«Simon potremmo annunciare le prossime date del tour con una twitcam.»
Propose una voce e subito la riconobbi, era Liam.  
«E’ troppo scontato.» ribatte Zayn.
«Concordo con Zayn.»
E questo era Louis.
«Niall non hai nulla da proporre tu?» domandò Simon a Horan. 
«Decidete voi per me è uguale.»  
Ed ecco anche Niall, probabilmente stava mangiando qualcosa.
«Simon potremmo aggiungerle alla fine di This is us.»
Propose un’altra voce, quella voce, quanto mi era mancato.
«Siamo tornati, ragazzi.»
Interruppe i miei pensieri Paul e appena finì la frase dodici paia di occhi si posarono su di me, ma io ero troppo presa dai suoi occhi.
Ci guardammo e sorridemmo insieme e nel frattempo si alza dal divano sul quale era seduto.
Senza pensarci su prendo una piccola rincorsa e gli salto in braccio circondandolo con le mie braccia.
«Mi sei mancato tantissimo.» gli dico mentre lo bacio sulla guancia
«Anche tu piccola.» sussurra lui mentre mi mette giù e mi guarda «Sei sempre più bella.»
A sentire quel complimento, le mie guance si tingono di rosso facendo ridere Harry che mi abbraccia di nuovo senza prendermi in braccio questa volta e posso sentire benissimo il battito del suo cuore.
«Mi sei mancato tantissimo.»
Dice qualcuno imitando la mia frase precedente, mi stacco dall’abbraccio di Harry in modo da poter vedere la scena che stanno interpretando Louis e Liam.
«Anche tu piccolo.» dice Payne imitando Harry.
«Hai sbagliato, era piccola.» lo coregge Niall.
«Ma Louis è maschio però.» ragiona Liam
E mentre io ed Harry ridiamo, in stanza inizia un dibattito tra i tre ragazzi.
«Non è che lo spettacolo non mi piaccia, ma Marty è appena arrivata.»
«Giusto!» pronunciarono all’unisono Louis,Liam e Niall venendomi ad abbracciare e di conseguenza staccandomi dall’abbraccio di Harry.
 
Eravamo stesi in camera io ed Harry, avevamo pranzato e ci stavamo baciando. Interruppe il bacio e mi guardo mentre io cercavo di sfilargli la camicia, lui con un gesto da vero maestro tolse la mia maglia e la gettò a terra. Quando finalmente tolsi la camicia, sorrisi soddisfatta.
«Tu non immagini quanto mi sei mancata.»
«Si invece, perché tu mi sei mancato al quadrato.»
Dissi facendolo ridere, poi tutto d’un tratto tornò serio e mi guardò.
«Facciamo l’amore.»
«Si.»
«Non era un richiesta piccola, lo so che tu vuoi sempre fare l’amore con me perché ti faccio impazzire.»
«Sei un presuntuoso.» dissi mentre mi abbassavo sul suo collo baciandolo
«Mmh come vuoi.» mi liquida slacciandomi il reggiseno e lanciandolo con la maglia.
Subito inizio una danza appassionata di baci e carezze, Harry partendo dalle labbra, si sposta al collo, dove si ferma per un bel po' perché sostiene che sia la parte più bella di me da baciare mentre facciamo l'amore, lentamente arriva al seno e inizia a torturare prima l'uno e poi l'altro e sono brividi dopo brividi. La sua avanzata continua lungo la pancia, spostandosi sui fianchi, toglie il bottone dall’asola e lo abbassa piano accarezzandomi le gambe, poi risale arrivando alle cosce, prosegui baciando prima tutta la gamba destra dalla coscia alla caviglia e poi quella sinistra, ripetendo le stesse mosse, solo al contrario, arrivando alla mia femminilità. 
«Ti amo.»
Mi sussurrò prima di immergere la testa tra le mie cosce.
Mi bacia da per tutto e sento le sue carezze, d’un tratto si interrompe e accarezzandomi la gamba destra affonda con un dito dentro di me.
«Sei cosi bagnata.»
Mi dice facendomi arrossire.
Continua per un po’ ad alternare dentro e fuori con il dito e piano ne aggiunge un altro, muovendoli ritmicamente.
Sono quasi vicina al limite quando lui interrompe tutto, per una manciata di secondi mi sento vuota, svuotata, ma quando sento la sua lingua avventarsi dove poco prima c’erano le sue dita, sussulto dal piacere.
Alterna alla lingua le dita facendomi letteralmente impazzire, sono quasi al limite e quando lui se ne accorge non si ferma, anzi continua con più irruenza, facendomi finalmente esplodere.
Mentre riprendo fiato lo sento togliersi i pantaloni e subito dopo i boxer e quando alzo di poco il busto lui mi fa abbassare di nuovo e si appoggia su di me. Gli accarezzo il petto e porto la mia mano sul suo bacino arrivando poi alla sua erezione che stringo tra le mani ed inizio a muoverla su e giù lentamente quando sto per aumentare la velocità della mano, sento la sua che mi afferra e che m’impedisce di continuare.
«Basta, non resisto più.»
Mi afferra per i fianchi e lentamente si fa strada in me, iniziando a muoversi prima lentamente e poi sempre più velocemente. 
«Sei cosi bella.» ansima mentre continua a spingere mentre io mi sento in paradiso «Ti desidero così tanto, Marty.»
E quel suo sussurro sincero mi fa scoppiare un ennesima volta e senza pudore vengo urlando il suo nome e dopo poche spinte lui mi segue prolungando il mio piacere.
 
Siamo entrambi stesi mentre riprendiamo fiato, velocemente mi alzo e vado in bagno non so perché ma ho voglia di piangere e non sono riuscita ad impedire che una lacrime solcasse le mie guance e quindi mi ero alzata sperando che Harry non se ne fosse accorto.
Dopo aver sciacquato la faccia, ritorno in stanza e mi stendo.
«Cosa ti succede?»chiese Harry
«Nulla.»cercai di sorridere io provando ad abbracciarlo.
«Martina.» disse soltanto in tono autoritario
«Okay, okay.» esclamai sedendomi in mezzo al letto «Ieri ho letto l’articolo di Seventeen.»
«E allora?»
«Allora? Harry lo hai letto?» domandai mentre lui annuiva «E non hai niente da dire?» chiesi innervosita
«Pensi che ti abbia tradito?» domando lui stranito mentre io dissentivo con la testa vedo lui rilassarsi visibilmente «Allora no, non ho niente da dire.»
«Quella stupida rivista ha detto che io sono venuta da te perché ho paura che tu mi tradisca, ti rendi conto?»
«Marty ti calmi? Lo hai detto anche tu, è una stupida rivista e tra l’altro sia io che tu sappiamo che tu non sei venuta qui perché hai paura che io ti tradisca, anche perché non lo farei mai.»
«Lo so, però io» con un gesto nervoso mi passo le mani tra i capelli «Diamine!»
«Ne scrivono tanti di articoli, perché te la stai prendendo per cosi poco?»
Mi chiese Harry mentre mi circondava con le braccia.
«Tu sei in tour da febbraio ed io non ti vedo da tanto tempo, fai molti concerti, vedi molte ragazze e non fraintendermi non ho paura che tu mi tradisca, ho solo il timore che tu ti possa accorgere che puoi avere di meglio e potresti lasciarmi ed io non voglio perderti.»
«La cosa è reciproca.» disse mentre mi guardava negli occhi «E comunque tanto per dirti non devi aver paura di perdermi, perché senza di te io morirei lentamente.»
«Non mi piace.»
«Cosa?» chiese stranito
«Vivere con la paura di perderti.» ammisi.
«Io sono incatenato al tuo fianco, piccola.» 

Indubbiamente lo amavo.


Read me, please.
Salve a tutte :)
Ennesima one short ispirata alla canzone
Miedo a perderte 
Allora cosa ne pensate? Sono davvero curiosa di sentire i vostri pareri. 
So, scrivetemi. 

Much love, Aly.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Hasya