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Autore: b r i c i o l a    08/07/2013    2 recensioni
[Dalla Shot]
Harry Styles decise che, da quella notte, avrebbe mangiato solo lamponi. Lamponi a colazione, lamponi a pranzo e cena, tutta la sua vita sarebbe ruotata attorno ai lamponi. E Louis Tomlinson decise invece che si sarebbe dedicato al culto del cioccolato, ma solo quello con tanto zucchero.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di cioccolata, lamponi e Biancaneve.

Sentiva l’odore della cioccolata calda. Piena di zucchero, come piaceva a lui. Sentiva anche l’odore dei biscotti appena sfornati, ricoperti di glassa o zucchero a velo. Chiuse gli occhi.

Quando era bambino, biscotti e cioccolata calda servivano a riprendersi dopo una febbre, un brutto voto a scuola, una giornata particolarmente triste. Anne glieli faceva trovare sul tavolino del soggiorno, con un bel cartone animato alla tivù. Era il loro modo per lasciarsi tutte le cose brutte alle spalle, sorridere al futuro e promettere di impegnarsi al meglio.

Riaprì gli occhi.

La sua medicina contro la tristezza era sul vassoio che usava per la colazione, accanto a lui. Ed oltre all’odore della cioccolata calda e dei biscotti, forse un po’ bruciati, c’era nell’aria anche odore di lamponi.

Odore desiderato, inspirato con forza.

Sbattè le palpebre un paio di volte, mentre una mano delicata, femminea quasi, gli sfiorava la fronte, scompigliando ciocche di capelli indorate dal sole. Sollevò il busto, mettendosi a sedere.

Aveva freddo.

- Sono riuscito a salvare solo questi, tra tutti quelli che avevo infornato. Credo che Lux e quell’altro bambinone troppo cresciuto di Niall abbiano fatto a gara per vedere chi ne mangiasse di più.-

- Grazie …-

- Ti va di parlarne?-

- No … almeno, non ora.-

La tazza piena fino all’orlo di liquido scuro e denso bruciava tra le mani gelide che la tenevano, ma riusciva almeno in parte a dargli calore. Se la sarebbe volentieri poggiata sul cuore, se solo avesse potuto. Afferrò un biscotto dal piatto, mordicchiandolo ai bordi. Era morbido, burroso. Come quelle labbra che avrebbe voluto assaggiare, che sognava la notte, mentre si rigirava tra le lenzuola senza pace. Quelle labbra rosee, delicate, che fungevano da cornice a delle piccole perle bianche, dentini minuscoli simili a quelli di un bambino. Sentiva una strana sensazione all’altezza dello stomaco, una morsa che gli stringeva le viscere e lo rendeva debole. Avrebbe voluto urlare, ordinare a quella morsa troppo forte di lasciarlo in pace, di andare a mietere le sue vittime altrove. Poi lui arrivava, lui e il suo odore di lamponi appena colti, e tutto passava. La morsa spariva, il cielo si rischiarava e stava bene. Ma, ahimè, nulla dura per sempre. Era un circolo vizioso, dal quale gli sembrava impossibile uscire. 

- Senti, con gli altri avevamo intenzione di andare a fare un giro …-

Harry alzò la testa verso di lui, ridestandosi dai suoi pensieri.

- Non andare, resta con me.-

Lo vide abbassare lo sguardo, improvvisamente lucido. Non voleva rimanere solo, non in quel momento. Aveva bisogno di lui, dei suoi abbracci, che significavano così tanto per il suo cuore spaventato.

- Mamma mi faceva guardare un cartone animato quando ero triste. Ne vediamo uno insieme. Sceglilo tu, hai carta bianca. Resta con me, perché …- perché da solo non ce la faccio.

- Va bene, Haz.- sorrise. - Vado ad avvisare gli altri … e a prendere un buon dvd.-

 

Ad Harry Styles il cuore batteva forte. Talmente forte che faceva quasi male. E tutto perché Louis Tommo Tomlinson gli aveva fatto posare la testa sulla sua spalla. E perché lo teneva per mano, tracciando ghirigori astratti con il pollice su quelle manine sottili. E il suo odore di lamponi era sempre più forte, tanto che gli girava la testa. E Dio, ora sì che si sentiva bene.

Erano sdraiati sul letto di Harry, una coperta sulle gambe, le tazze di cioccolata ormai vuote accanto a loro. Il piccolo televisore attaccato al muro dava le ultime scene di Biancaneve, il cartone che Louis aveva scelto come rimedio. I sette nanetti piangevano raccolti attorno alla bara di cristallo, la principessa splendeva in quel sonno di morte. Ad Harry, Biancaneve era sempre piaciuta. I capelli neri come l’ebano, il viso pallido e le labbra rosse facevano di lei la sua principessa preferita. Sorrise, guardando il Principe arrivare per trarre in salvo la sua promessa e una domanda gli sorse spontanea dalla bocca.

- Lou, credi che se mangiassi una mela avvelenata, verrebbe il mio vero Amore a salvarmi?- chiese, socchiudendo le palpebre, mentre un tenero rossore gli colorava le guance.

- Sì, credo proprio di sì.-

Con la coda dell’occhio, Louis vide il sorriso del piccolino che gli si premeva addosso e sorrise anche lui, non visto. Era dolce, il suo piccolo Haz. Aveva quella voce che sapeva farlo emozionare come poche, quei sorrisi ormai sempre più rari, quell’odore di cioccolato che aveva preso a sognare anche la notte. Non si accorse che il cartone era finito, se non quando vide il riccio alzarsi dal loro giaciglio per togliere il dvd dal televisore. Gli venne a mancare il calore.

 

Era notte fonda. Nessuno degli altri tre era tornato, probabilmente erano andati a divertirsi chissà dove.

Louis Tomlinson non riusciva a dormire. Il cioccolato lo distraeva.

Cercando di fare meno rumore possibile si alzò a sedere e quando la coperta scivolò via dal suo busto nudo, rabbrividì dal freddo. Trascorse i dieci minuti successivi a guardare un punto indefinito del tour bus, poi si alzò del tutto per andare a sedersi sul letto di Harry.

Sentiva il leggero respiro del ragazzo andare ad infrangersi contro il cuscino e pensò che no, era meglio non svegliarlo. Dormiva di rado in quell’ultimo periodo, sempre perso nei suoi pensieri. Ma voleva farsi stringere, stringere forte. Gli sfiorò delicato il braccio e lo vide aprire gli occhi all’istante.

Occhi lucidi, nei quali poteva specchiarsi. Occhi pieni di quel qualcosa che vedeva anche nei suoi allo specchio, quando il pensiero cadeva su quel ragazzo. Che fosse … ?

- Harry, se tu dovessi mangiare una mela avvelenata, verrei io a salvarti.- sussurrò, stringendogli la mano.

- Perché, Louis?-

- Credo di essere io il tuo vero Amore. Anzi no, ne sono certo, perché tu sei il mio.-

 

Harry Styles decise che, da quella notte, avrebbe mangiato solo lamponi. Lamponi a colazione, lamponi a pranzo e cena, tutta la sua vita sarebbe ruotata attorno ai lamponi. E Louis Tomlinson decise invece che si sarebbe dedicato al culto del cioccolato, ma solo quello con tanto zucchero.

Perché sì, cioccolato e lamponi insieme stavano maledettamente bene.

 

 

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Non scrivo da … beh lo sa solo il cielo da quanto non scrivo.

Ho provato ad iniziare un qualcosa tante di quelle volte che ho perso il conto. Se oggi ce l’ho fatta (in un periodo di tempo spropositato) è perché tutte le scrittrici del mio account facebook efpiano, senza volerlo né tantomeno saperlo, mi hanno spinta ancora una volta verso il foglio di word.

Quindi grazie ragazze (se non erro sono tutte femminucce lol) e vi prego, non smettete mai di scrivere delle vostre storie, che siete un amore.

Per quanto riguarda questa one shot, di cui sono particolarmente orgogliosa benchè mi renda conto che non sia un granchè, spero vi abbia fatto sorridere almeno un po’. È la prima slash che scrivo sui Larry che riesco a portare a termine c:

niente, evaporo.

Bye c:

   
 
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