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Autore: Demon Heart    09/07/2013    4 recensioni
[Questa fan fiction partecipa al contest “différent” di doresu no shoujo e _Aurara]
Un angelo è un essere spirituale che assiste e serve gli dei o è al servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e la sua esistenza terrena.
C'è chi non crede alla loro esistenza, chi crede in queste creature ma vogliono sfruttarle a loro vantaggio ed infine chi crede nella "realisticità" di questi esseri magici cercando di non "ferirli".
Un ragazzo, la terra, un angelo. Cosa accadrebbe se un angelo scenderebbe sulla terra?
E se comincerebbe ad avere relazioni con gli esseri umani? Scoprirete tutto questo e molto altro in una One Shot diversa dalle solite storie che scrivo!
Genere: Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harley/Jousuke, Victoria/Touko
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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INTRODUZIONE

[Questa fan fiction partecipa al contest “différent” di doresu no shoujo e _Aurara]

Un angelo è un essere spirituale che assiste e serve gli dei o è al servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e la sua esistenza terrena.

C'è chi non crede alla loro esistenza, chi crede in queste creature ma vogliono sfruttarle a loro vantaggio ed infine chi crede nella "realisticità" di questi esseri magici cercando di non "ferirli".

Un ragazzo, la terra, un angelo. Cosa accadrebbe se un angelo scenderebbe sulla terra?

E se comincerebbe ad avere relazioni con gli esseri umani? Scoprirete tutto questo e molto altro in una One Shot diversa dalle solite storie che scrivo!





Autore/Autori: Demon Heart
Titolo della storia:
Amore magico
Rating:
Giallo
Prompt (nel caso inseriate canzoni o banner):
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Personaggi:
Touko Zaizen; Jousuke Tsunami
Pairing:
Het
Numero di parole:
1605 parole compreso questo specchietto, 10332 caratteri.
Disclaimer:
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Level 5; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. Eventuali note: Nessuna (o almeno credo). Altro: Ho usato il presente nela Fic dato che in questo modo posso immedesimarmi nei personaggi mentre scrivo.




E' una fredda giornata d'inverno. La neve scende lenta fino a poggiarsi delicatamente sul suolo terrestre. Tutto sembra calmo, fin troppo calmo. Oramai è calata la sera; ognuno cerca di rintanarsi nella propria casa e lo stesso vale per Jousuke Tsunami.

Ha passato ore ed ore a perfezionare il suo Tornado Intrepido e, solo dieci minuti prima è riuscito ad abbattere la Raffica Esplosiva di Mamoru, percorre la strada di casa fischiettando allegri motivetti.


Io mi siedo e aspetto che un angelo guardi il mio destino loro conoscono i posti dove andremo quando saremo vecchi e coi capelli grigi perché mi hanno detto che la salvezza fa aprire le loro ali. (Robbie Williams)


Oramai deve solo svoltare l'angolo per potersi considerare “at home, sweet home” però il destino sembra voler rallentare il percorso del ragazzo. Infatti, Jousuke, nota una figura sanguinante dirigersi verso di lui. All'inizio si allontana d'istinto ma, non appena la vede accasciarsi al suolo, si avvicina velocemente allo sconosciuto e, solo all'ora, nota che è una ragazza.



Milioni di creature spirituali si muovono, non viste, sulla terra, quando siamo svegli come quando dormiamo. (John Milton)



Senza pensarci due volte la prende in braccio e la porta in casa per poi chiamare l'ospedale in cerca d'aiuto.

Nell'attesa che un medico arrivi a destinazione, comincia a togliere il mantello bagnato dal corpo ferito: la ragazza sembra essere molto giovane. Ha i capelli rosa, abbastanza lunghi e lisci, gli occhi chiusi non lasciano intravedere il colore, le labbra sono di un colore roseo e il viso ha dei lineamenti morbidi. In poche parole la fanciulla “rosa” sembra un vero angelo.


Non occorre dunque che tu passi attraverso l'inferno per incontrare un angelo. (Kahlil Gibran)



Ad un un tratto qualcuno suona il campanello di casa Tsunami e il “padrone” va ad accogliere l'ospite che, come si aspettava, è un medico. Dopo essersi accertato delle condizioni della ragazza, l'uomo lascia delle medicine a Jousuke per poi continuare a dargli delle istruzioni per come prendersi cura della “malata”.

Appena varca la soglia della camera da letto, il surfista si accorge di essere osservato.

«Chi sei tu?»


Non sono un angelo e non pretendo di esserlo. (Maria Callas)


Una voce angelica desta il ragazzo dai suoi pensieri che si volta verso la sua provenienza ed esclama «Meno male! Ti sei svegliata! Come ti senti?»

«Un po' meglio ma...»

Il giovane si scompiglia i capelli per l'imbarazzo «Ah, scusa!! Non mi sono presentato. Io sono Jousuke Tsunami e dato che eri ferita ti ho fatto curare da un medico. Ora sei a casa mia.»

«Io sono Touko Zaizen. Ah...ma io non posso parlare con un umano!» La ragazza comincia ad agitarsi.

«Eh? Ma di cosa parli?»

«Niente!» Detto questo la ragazza si nasconde sotto le coperte lasciando il povero Jousuke senza parole.


Nei primi giorni dell'infanzia ho sentito spesso parlare gli angeli che barattano le sublimi gioie del cielo con il sole della terra, che dove un cuore impaurito si strugge nell'ansia nascosto dal mondo, dove si dissangua in silenzio sciogliendosi in fiotti di lacrime, dove innalzando la sua preghiera solo la liberazione implora, laggiù l'angelo scende volando e dolcemente lo porta in cielo. (Mathilde Wesendonck)



Qualche settimana dopo, Touko è riuscita ad aprirsi con Jousuke ed a fare amicizia con tutti i componenti della Inazuma ma solo pochi esseri umani, oltre a Tsunami, sono a conoscenza dell'identità dell'angelo.

«Torniamo a casa, Touko?»

E' il surfista a porre il quesito.

«Non saprei. Da quando hanno ucciso i miei veri genitori non ho più voglia di fare niente...»


************Flashback************

«Muovetevi!! Se non avremo i genitori, prenderemo la ragazza!!»

Il giovane angelo continua a correre nonostante le ferite. Da lontano sente degli spari seguiti da urla e, alla fine, un silenzio innaturale comincia a circondare Touko.

«Mamma...papà...»

Le lacrime cominciano a rigare il viso della ragazza che, dopo aver seminato i suoi inseguitori torna nel luogo in cui tutto ha avuto inizio.

Raggiunta la destinazione, rallenta il passo e, una volta entrata in un vicolo osserva con orrore il luogo nella quale sono state strappate ingiustamente due vite.

«N-non è...possibile...»

Oramai non riesce più a reggersi in piedi e, accasciandosi al suolo, la sofferenza aumenta sempre di più. Il dolore che le infliggono le ferite sono niente a confronto di quello che prova nel profondo del cuore in quel momento.

«Come è potuto succedere?!?! Gli umani non fanno altro che uccidere... tutto per ottenere il potere... perchè?»

Le lacrime continuano a scorrere copiose sulle guance arrossate della giovane alata e non sembrano volersi fermare.

«Mamma....papà...perchè mi avete protetta fino a questo punto? Perchè non mi avete lasciata andare? Perchè?»

Un'alone bianco compare di fronte della ragazza.

«M-mamma?!?!»

La figura sorride teneramente a Touko per poi prendere parola «Ti abbiamo salvata perchè ti amiamo, Koko. Ignora quegli esseri. Evitali. Non rendere il nostro sacrificio vano. Trova il tuo amore e dimostra agli umani quanto vali. Siamo angeli, ma non custodi. Proteggi l'umano che amerai dai demoni e rafforzati. Ma soprattutto, impara ad amare i mortali nonostante tutto.»

«Ma.. dopo quello che vi hanno fatto...»

«Touko-chan. Devi essere felice. Trova l'amore e combatti per difenderlo. Non dimenticare queste parole...»

La figura immacolata comincia a scomparire ma non prima di lasciare un ultimo sorriso alla giovane che, asciugatasi le lacrime agli occhi esclama

«Ci riuscirò!!! Realizzerò i nostri sogni, dovesse costarmi la vita!»


Siate devoti agli Angeli Custodi! È molto umana l'amicizia, ma è anche molto divina: come la nostra vita, che è divina e umana. (Josemaría Escrivá de Balaguer)



*********Fine Flashback************

«Mi dispiace...» Il nuovo migliore amico dell'angioletta abbassa lo sguardo dispiaciuto.

«Tranquillo, oramai è acqua passata. Poi non è colpa tua.»

Dopo un sorriso consolatorio, la “scenetta” viene interrotta da un uomo piuttosto alto e muscoloso dai capelli grigi e gli occhi di un verde intenso «Ma che scenetta patetica! Gli angeli non dovrebbero avere relazioni con gli umani!»

Touko si ferma di colpo e sbianca alla vista dello stesso essere umano che, mesi fa, uccise i genitori della giovane.

«Dovevano catturarti molto tempo fa. Mi chiedo come fai ad essere ancora viva...»

Jousuke, senza un attimo di esitazione, si sovrappone tra la sua amica e lo sconosciuto «Se vuoi Touko, dovrai passare prima sul mio cadavere!»

Sul volto dell'omicida compare un ghigno sadico «Con vero piacere...»

Uno sparo, delle grida, poi tutto nero.


$$$$$$$$$$$$ Due mesi dopo $$$$$$$$$$$

Touko è intenta a preparare la colazione quando Jousuke entra in cucina «Buongiorno...»

«Buongiorno surfista. Sai che ore sono?»

«E tu sai che dovresti stare ancora a letto? Non sei ancora guarita del tutto per colpa mia.»

«No, mi sento a meraviglia! Poi, ti ho protetto volentieri.»


**********Flashback***********

«Touko!!! Touko!! Rispondi, ti prego!!!»

Oramai la ragazza ha perso conoscenza a causa degli spari dell'uomo: per assicurarsi dell'incolumità di Jousuke, la ragazza si è fatta colpire al posto del suo amico.

Dopo l'estrazione dei proiettili e accurate analisi...

«Allora? Dottore, come sta?»

«Stia tranquillo, signor Tsunami. Si riprenderà presto ma le ferite si rimargiranno solo tra un mese.»

«Capisco, ma non mi chiami signor. Ho solo 16 anni.»


*************Fine Flashback***********


Tutti abbiamo un angelo. Un custode che veglia su di noi. Non sappiamo che forma prenda. Un giorno è un vecchio, un altro giorno una ragazzina. Ma non fatevi ingannare dalle apparenze: possono essere feroci quanto un drago. Eppure non combattono le nostre battaglie, ma ci bisbigliano dal nostro cuore per ricordarci che siamo noi. È ognuno di noi che ha in mano il potere sui mondi che creiamo. [...] Possiamo negare che i nostri angeli esistano. Convincerci che non possono essere reali. Ma loro si mostrano ugualmente... in posti strani... e in momenti strani. E parlano per bocca di uno qualunque dei personaggi. Quella urlante di un demone se devono. Sfidandoci. Incitandoci a combattere. (Sucker Punch)


Delle braccia muscolose si apprestano a cingere la vita di Touko da dietro e delle calde labbra si poggiano sul morbido collo della giovane, facendola arrossire.

«J-jousuke...»

«Tranquilla...»

La ragazza si volta per poi ritrovarsi il viso del surfista ad un palmo dal naso; Tsunami poggia delicatamente le sue labbra su quelle morbide e rosee di lei e, leccandole il labbro inferiore, chiede il permesso di approfondire quel casto bacio.

Una volta dischiuse le labbra, Touko allaccia le braccia attorno al collo di Jousuke per approfondire il contatto e così, dopo molte “difficoltà”, nasce un amore immortale e piuttosto particolare.




  
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