Pairing: Kyoko/Sayaka
Rating: verde
Genere: Slice of Life/Fluff/Introspettivo
Avvertenze: shoujo ai/OOC
Note: Prima di tutto saluto tutti (?). Io sono Camy e questa è la prima fic che posto nel fandom di Madoka Magica c:
La KyoSaya è la mia otp <3
Ero indecisa sul mettere Au o no, poi ho pensato che comunque non ho accennato ad una realtà diversa, ecc.. (?). Poi non so :c
Così come l’OOC, però quello ho preferito metterlo, poi giudicherete voi, io posso sempre toglierlo, ma è per essere sicura (?).
L’introspettivo l’ho scelto come genere dell’ultima flash direi.
Il titolo è un’accozzaglia di cose (?) ma non è male su—sarebbe “mela, panna, parrucca e tulipano lol, che originalità :’D
Ora vi lascio alle tre flashfic qua sotto, fatemi sapere come le trovate, ne sarei contenta c:
ora vado, a presto –spero.
Chocobanana_
 

Apple, Cream, Wig and Tulip
| Mela&Panna | Parrucca | Tulipano |

 
1# Mela&Panna{ 267 parole}
 
Kyoko le aveva lanciato uno sguardo perplesso, chiedendosi cosa stesse facendo.
Aveva tra le mani una bomboletta bianca, dai disegni azzurrini e blu.
Sayaka, poco prima, l’aveva agitata per qualche secondo, poi aveva rimosso il tappetto, piccolo e ruvido.
“Cosa stai facendo?” Chiese la rossa, curiosa.
L’altra prese una mela matura dal frigo e la tagliò a pezzi, togliendo accuratamente la buccia rosso scuro.
Kyoko allungò la mano per prenderne alcuni spicchi, ma fu fermata dall’altra ragazza, che gli lanciò uno sguardo severo. “Sta ferma e aspetta.”
La compagna sbuffò. Odiava aspettare.
Sayaka riprese in mano la panna spray e la distribuì sul frutto, che giaceva sul piatto.
Dopo aver osservato soddisfatta quell’esperimento, fece segno all’amica di potersi servire.
Kyoko prese la forchetta che aveva davanti.
Era riluttante di dover mangiare una mela rovinata con quella cosa senza sapore.
Dopo qualche secondo addentò un pezzo di quel frutto dolciastro, condito con soffice crema densa e bianca.
Non era male.
Anzi, appena ebbe ingoiato il primo boccone, ne prese subito un altro.
“Visto che avevo ragione?” Disse Sayaka, con aria trionfante. “La panna e la frutta sono sempre perfette assieme.” Dichiarò.
Poi si mise a mangiare anche lei, appagata da quell’idea geniale che l’aveva fulminata improvvisamente, e fiera di aver sorpreso Kyoko.
Ma mise di pensare nel momento in cui si ritrovò l’altra, china su di lei, che aveva appoggiato le labbra, morbide e dal sapore dolce, sulle proprie.
“La panna non è perfetta solo sulla frutta.” Affermò dopo la più grande, mentre si leccava le labbra divertita dall’espressione imbarazzata che era apparsa sul volto di Sayaka.
 

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2# Parrucca {176 Parole}
 
L’aveva guardata per un paio di secondi, indecisa: non sapeva se ridere oppure rimanere in silenzio.
Sapeva soltanto che quando aveva visto Kyoko era rimasta parecchio perplessa.
Si era data un pizzico sulle guance arrossate, sicura che quello fosse un sogno, o meglio, un incubo.
Sayaka era rimasta quasi delusa non vedendo i lunghi capelli bordeaux dell’altra, sempre legati in una disordinata coda di cavallo che le ricadeva sulla schiena.
Era rimasta a bocca aperta quando aveva notato lunghi boccoli neri che le ricadevano sulle spalle.
“Cos’hai fatto?” Chiese, curiosa e ancora stupita.
Kyoko si guardò la capigliatura, poi notò l’espressione crucciata dell’altra.
“Tranquilla, è solo una parrucca.” Spiegò, poi le sorrise.
La ragazza con i capelli azzurri, corti e lisci, si sentì quasi sollevata nel sentire quella notizia.
Anche perché amava i capelli di Kyoko, aveva sempre pensato che avessero un bel colore.
“Ti eri preoccupata?” la canzonò la più grande. Sayaka arrossì leggermente. “Per me puoi anche diventare pelata.”
Kyoko rise, togliendosi la parrucca e sciogliendo la sua chioma di quel colore così particolare.
 

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3# Tulipano {230 parole}
 
La ragazza con gli occhi azzurri si chinò sull’aiuola, sfiorando con le dita un piccolo fiore rosso.
Stava crescendo piano piano, così fragile, in quel mondo pieno di paura e cattiveria.
Le faceva quasi pena.
Le persone non meritavano di vedere un fiore così bello e di vederlo crescere, per poi strapparlo dal terreno, pensando che fosse troppo bello per lasciarlo vivere così, a contatto con tutti.
Bastava la mano di un bambino e tutto finiva.
Sayaka accarezzò delicatamente i petali.
Sentì qualcuno alle sue spalle, girò lo sguardo e si ritrovò faccia a faccia con Kyoko.
La squadrava con curiosità, osservando prima lei, le sue dita e, poi, il piccolo tulipano rosso.
“È carino, anche se infinitamente fragile e piccolo.” Mormorò la ragazza con i capelli lunghi e bodeaux.
“Sta crescendo.” Spiegò Sayaka.
Kyoko fece un’espressione pensierosa. “Ma chissà se riuscirà a crescere…” disse a bassa voce.
L’azzurra fece spallucce. “Spero di sì, perché è davvero bello.”
“Non sempre le cose belle sono quelle che vivono, se sei debole non vai da nessuna parte.”
La più piccola sospirò  e pensò che forse, per i fiori, quel ragionamento aveva senso.
O forse no.
Nemmeno la rosa, che ha le spine, può vivere se incontra un uomo stolto. Per quanto il suo fusto sia forte o protetto, un fiore, non può difendersi dal vento, dalla pioggia, da una mano che vuole coglierlo.
 

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