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Autore: Bertu    10/07/2013    18 recensioni
Lui: Giacomo Jack Zanni, 19 anni, capitano e unica punta della squadra di calcetto della scuola, rappresentante di classe, presidente del consiglio di istituto e sogno erotico di tutte le studentesse del Leonardo. Migliore amico di Giorgia e perdutamente innamorato di lei da sempre.
Lei: Giorgia Marton, ragazza semplice a cui piace giocare a pallavolo, cantare, ballare e spettegolare con Alessandra. Anche se lo nega è alla ricerca del grande amore, ma intanto si consola con la compagnia di Jack.
L’altro: Gianluca Tinti, 28 anni, architetto sexy con quel qualcosa in più che affascina ogni essere di sesso femminile. Conosce Giorgia per caso e non riesce più a fare a meno di lei.
La sua caratteristica: ottiene sempre quello che vuole.
Chi sceglierà Giorgia?
Il ragazzo o l’uomo?
Il migliore amico o l’ignoto?
Pronte a scegliere con lei?
Trailer : http://www.youtube.com/watch?v=7Zzeh2dmMA4
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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GRAZIE AD ANEROL PER IL BELLISSIMO BANNER *^*

CAPITOLO 1

Trailer --> http://www.youtube.com/watch?v=7Zzeh2dmMA4


Giorgia diceva sempre che dal suo banco, quello in fondo a destra, riusciva ad avere una buona visuale del mondo.
Ok, forse era un po’ esagerato, però poteva osservare tutti i suoi compagni di classe, senza nessuna eccezione.
C’era Amanda, la secchiona della classe, che dal suo banco in prima fila prendeva appunti, rispondeva alle domande e si offriva volontaria come tributo nei momenti di bisogno, cioè quasi sempre. Poi c’era Laura, la sfigata del gruppo, che perdeva il suo tempo a osservare il suo compagno di banco, Flavio, il suo grande amore da ben quattro lunghi anni. C’era Elisa, una versione femminile di Brontolo, (talmente bassa da non avere un collo, le tette attaccate al mento e le sopraciglia senza forma), tutta presa ad ammirarsi nello specchietto appoggiato all’astuccio.
Si credeva la ragazza più bella della scuola? Povera illusa, non lo era affatto…

Toccandosi distrattamente gli occhiali nuovi, Giorgia pensò che erano un bel gruppetto, anche se non molto affiatato. Aveva sempre pensato che la colpa fosse solo ed esclusivamente di Elisa, considerato che aveva cercato di avere una relazione con tutti i ragazzi della classe… e con i fidanzati delle sue compagne.

Anche con il suo.
Solo perché la dava via come il pane e aveva fatto suo il detto in tempo di guerra ogni buco è trincea, i ragazzi sembravano adorarla.
“Che schifo” pensò Giorgi.

La ferita si era rimarginata totalmente, in fondo erano passati ben tre anni, ma Elisa continuava a tenere quel comportamento che la mandava fuori di testa.
Tanto la nana era insignificante per lei, tanto la ragazza che le stava vicino era importante.
Giorgia sorrise guardando Alessandra, la sua migliore amica. Si erano conosciute il primo giorno delle superiori e, accomunate dalla grande passione per i Green Day, avevano stretto un forte legame.

Passando quasi tutti i pomeriggi insieme, l’una a casa dell’altra, erano diventate inseparabili.
Giorgia vedeva in Alessandra la sorella che non le era mai arrivata per Natale, nonostante le continue richieste, e l’altra diceva spesso che avrebbe preferito lei ad Alberto, il fratello quindicenne.
Alessandra diceva che si completavano a vicenda e Giorgia non credeva che mai nessuno avesse detto un’affermazione più vera.
Se Ale preferiva le materie umanistiche, prendendo appunti preziosi per entrambe, Giorgia, invece, era un drago in tutto quello che aveva a che fare con i numeri e si trovava presa d’assalto prima di ogni verifica d’economia.

Giorgia appoggiò la testa sul banco pregando che l’ora di storia, in assoluto la più noiosa, passasse il prima possibile.

Si risvegliò dal suo torpore quando sentì il banco vibrare.
Le era arrivato un messaggio.

Giorgi! Non devi tenere la testa sul banco in quel modo. Chi non ti conosce bene come me penserebbe che ti sei fatta prima dell’inizio della lezione! So bene che per te ascoltare la Pia è come ascoltare una ninnananna, ma cerca di sembrare impegnata… sai che è particolarmente permalosa quella donna. Tanto love :D:D

Giorgia rispose subito.
Adorava Ale in ogni momento della sua vita, ma particolarmente quando cercava di tirarla su di morale e aiutarla a superare questi momenti “difficili”.

Piuttosto devi ricominciare a riprendere appunti, Ale. E attenta che quella brutta nana che ti ritrovi come vicina continua a spiare tutto quello che fai. Io intanto ripasserò economia, qualcuno deve tenere su la parte matematica delle nostre vite ;) dai alla nana un calcio nei denti da parte mia. Tanto amore solo per te <3 <3

Le tirerò un calcio nei denti la prossima volta che ti ruba il ragazzo, ma adesso no. Io non sono vendicativa come te :P
 
Non sarai vendicativa, ma una stronza si. Ricomincia a prendere appunti, schiava! Se no addio alla media dell’otto e mezzo ;) 

Tu mi sfrutti brutta cacca! Ti abbandonerò alla Pia, non aspetta che un’occasione per coglierti impreparata xD muahahahahahhahah!!!

Hai ragione, ma finchè ho te non succederà mai :D:D ti adoro cicci <3 <3

Aveva appena sistemato il cellulare nella borsa, quando la prof la chiamò.
- Giorgia, era un cellulare quello che avevi in mano? -
- Sì, prof. Stavo guardando l’ora, poi mi sono incantata un attimo. Ma ora è tutto a posto – disse la ragazza con un sorriso.
La Pianon sembrava così contenta della risposta, ma non proseguì nella discussione. In fin dei conti Giorgia aveva un’ottima media in ogni materia, non poteva accompagnarla dalla preside solo per un cellulare.
Quindi preferì continuare la lezione.

Giorgia sorrideva sotto i baffi, ma sapeva che doveva fare qualcosa per di morire di noia.
Tirò fuori il quaderno di economia della tracolla e iniziò a sfruttare quell’ora controllando un esercizio particolarmente ostico. La voce della prof di storia era solo un flebile sussurro che l’accompagnava mentre digitava i numeri sulla calcolatrice.

Giorgia amava l’economia. Era stato amore a prima vista: non c’era fattura, apertura di bilancio o mastrino che la ragazza non amasse. Quando gli amici le chiedevano come faceva ad amare una materia così odiosa, Giorgia scuoteva il capo e dava sempre la stessa risposta, ridendo “è una materia per persone intelligenti. Dubiti della mia intelligenza?”, per poi dare un bacio sulla guancia alla persona in questione.

Giorgia non amava i litigi e la violenza, a meno che non si trattasse della nana.
Quella era un discorso a parte.

L’ora era quasi alla fine, quando la ragazza finì di controllare i diversi appunti. Usando il corpo massiccio di Baba come scudo, prese il cellulare e controllò il profilo FB. Ale le aveva scritto in bacheca un semplice “vecchia, che risposta” e Giorgia si affrettò a mettere “mi piace”.

Poi si ricordò della missione che stava portando avanti da una settimana e si affrettò ad aprire la casella di posta.

Dieci giorni prima, la sua adorata nonna era andata a messa. Niente di strano, ci andava tutte le settimane, solo che quel giorno era inciampata sul marciapiede dissestato che conduceva alla chiesetta del paese. Fortunatamente non si era rotta nulla, solo una distorsione alla caviglia, ma per una donna di 67 anni, anche una piccola caduta poteva rappresentare un pericolo.

Quando aveva saputo cos’era successo, Giorgia si trovava a scuola. Un messaggio della madre l’aveva avvertita di ciò che era accaduto.

Sono con la nonna al pronto soccorso, è caduta su quel cazzo di marciapiede. Ci sono delle crespelle nel frigo, mettile nel forno nel caso non dovessi essere a casa. Un bacione.

La ragazza era riuscita malapena a resistere dall’uscire da scuola in anticipo e precipitarsi da loro; sapeva che la mamma si sarebbe arrabbiata molto e raggiungerle in ospedale non era la scelta migliore.
Il giorno dopo, però, arrivò a scuola con due ore di ritardo: era andata in comune a lamentarsi con il sindaco.

- Quel marciapiede è in pessime condizioni da un anno, ormai! Non potete fare qualcosa per sistemarlo? Non sembra, ma è davvero trafficato! Inoltre conduce anche alla pensilina dello scuola-bus! Non crede sarebbe meglio se fosse sistemato? – per avvalere delle sue tesi, Giorgia aveva portato anche una documentazione che comprendeva, una raccolta firme, e le foto del marciapiede e della caviglia della nonna.
Il sindaco, però, non sembrava particolarmente colpito.
- Signorina Marton, non ci sono i fondi sufficienti per riparare quel tratto di strada. Magari tra due o tre anni. Ma certamente non adesso -
- E se qualcun altro dovesse farsi male? –
- Beh, basterà stare più attenti. Ora, mi dispiace, ma devo andare. Ho un appuntamento in concessionaria. Arrivederci –
 
La ragazza era tornata a scuola furente. Si era consultata con Alessandra, che le aveva suggerito di mandare una mail al giorno all’ufficio lavori pubblici, fino a quando non avessero iniziato i lavori.
- Incatenarti nuda alla porta del municipio non mi sembra la soluzione migliore. Se mandi una mail rischi solo di rompere le palle a qualcuno. Ma è quello che fai di solito, quindi… - disse dandole un pugnetto sul braccio.

Giorgia aveva seguito il consiglio della sua migliore amica, mandando quotidianamente una mail al carissimo ingegnere Uboldi, che non si era degnato di risponderle.
Ma Giorgi non era una ragazza che si dava per vinta facilmente.

Aveva un obiettivo, e avrebbe fatto di tutto per portarlo a termine.

Anche quel giorno non aveva ricevuto nessuna risposta, però c’era un nuovo messaggio. Il mittente era un certo gianluca.tnt e per oggetto aveva un semplice “ciao”.
Giorgia l’aprì incuriosita.

Ciao Gio,
scusa se ti rompo le palle mandandoti una mail dopo neanche una settimana che ci conosciamo, ma devo chiederti un consiglio enorme. Voglio dare una cena a casa mia per i membri dell’ufficio sabato. Non voglio che si creino problemi: vorrei iniziare il mio nuovo lavoro nel migliore dei modi. Quindi, ecco il domandone: è meglio servire da bere alcolici (birra, vino e chi più ne ha più ne metta) o rimanere sul leggero con bitter, acqua e bibite? Non vorrei apparire un alcolizzato, ma neanche un bacchettone. Tu lavori in quest’azienda da un bel po’, quindi posso fare affidamento su di te! Te ne parlerei in ufficio, ma rientri giusto il giorno dopo la festa, quindi…
Grazie, vecchio, mi salveresti le palle.
Rimettiti presto.
Gianluca              

Giorgia strabuzzò gli occhi.
Non conosceva nessuno che si chiamasse così. E poi nessuno aveva l’indirizzo mail privato che usava per mandare lettere formali, come al comune, alle università o alla biblioteca.

- Ciao Gianluca – disse a bassa voce allo schermo del telefono – piacere di fare la tua conoscenza. Credo che ci divertiremo insieme -

Mai scherzare con il can che dorme. Specialmente dopo che si è annoiato per un’ora intera.

Ciao ragazze :D:D
Ecco una delle idee che mi frullano in testa da un po’ :D
Una situazione un po’ surreale, ma che avrà un seguito divertente :D:D 
Se è degna della vostra attenzione, fatemi sapere cosa ne pensate :) 
Ѐ davvero importante per me :)
Se volete aggiungermi su FB cercate Bertu Efp https://www.facebook.com/bertu.efp :) spero di fare tante chiacchiere con voi :D:D
Un’altra cosa importantissima: in ogni capitolo di questa originale ci sarà una “citazione nascosta”. Chi tra voi la trova e me la farà sapere (attraverso una recensione, un messaggio personale su EFP o FB) avrà in cambio uno spoiler: mi potrà porre una domanda alla quale risponderò sinceramente, a vostro pericolo, naturalmente xD
Naturalmetne la citazione non è assolutamente MIA, ma appartiene ai diversi autori / traduttori (cioè...! i traduttori sono importantissimi!)
Fatevi sotto :)
Un bacione :*
Robi

P.s: per ci potesse pensare “ma io un inizio del genere l’ho già letto” spiego tutto. >Ѐuna storia mia, che avevo pubblicato già con il titolo “Check the mail” alcuni mesi fa, ma non mi convinceva, quindi l’ho cancellata e riscritta :D tutta farina del mio sacco, giuro :D:D un bacione :*
   
 
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