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Autore: Laila    23/01/2008    3 recensioni
Questa è una mia vecchia storia, andata perduta...storia turbolenta e ooc su Ranma e Akane, sentendo che qualcuno la cercava la riposto!E tanto ci sono posterò presto anche altre vecchie storie di mia competenza^^!
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Kodachi Kuno, Nabiki Tendo, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Premessa: i pensieri sono tra le *stelline* la trama è impostata come un copione teatrale.Buona Lettura Laila.



Sera tarda, in casa Tendo si avvertono rumori molesti, nel pian terreno, Akane scende dalla sua stanza per controllare…

Akane: Ranma! Lascia stare il mio P-chan!

Lui sembra non degnarla e continua a parlare col porcellino…

Akane: Smettila di prendertela col mio povero P- chan!. Gridò più forte.

Il ragazzo continuava a non curarsi della fidanzata finché Akane gli tira il codino, facendolo girare verso di lei.

Akane: lascialo in pace, non sarai geloso?chiese con aria furbesca…

Ranma: geloso, io? Di una che ha il sex-appeal d’un elefante e i fianchi più larghi di tutta Nerima? Ranma non amava venire punzecchiato e riusciva sempre a rispondere a tono alla ragazza! Ma da quella sera, qualcosa sarebbe cambiato…

A quelle crudeli parole su Akane, il porcellino si scaraventò con le sue zampette sul collo di Ranma.

Ranma: Ryoga sei un porco, vuoi dormire con Akane anche sta sera?

Akane: ma sei cieco forse? dove lo vedi Ryoga?

Ranma: E’ qui proprio sotto i tuoi occhi, e dorme con…ahi!(era P-chan che lo stava graffiando e prima che Ranma potesse afferrarlo uscii di corsa fuori).

Akane: P-chan!Baka che non sei altro, sta piovendo si beccherà un malanno! Detto questo la ragazza uscì di casa con l’ombrello in mano, correndo a più non posso per raggiungere quel disperso di Ryoga.

Ranma le urlò contro: stupida! é tardi, dove vai? La minore dei Tendo intanto, era già scomparsa all’orizzonte della strada e Ranma preoccupato le corse dietro, ma non aveva la più pallida idea di quale strada avesse imboccato la fidanzata…

Anche Akane cercava P-chan invano, dato che il “ragazzo” col suo debole senso orientativo si era spinto fino al ristorante di Shampoo…Akane invece no, lei aveva imboccato una strada poco frequentata, un vicolo cieco per l’esattezza! senza accorgersene era giunta in un sobborgo malfamato di Nerima, Ranma o meglio Ran-chan perché s’era mollato sotto quel diluvio, la trovò distesa per terra con il suo ombrello a pochi passi da lei, la sua pelle d’un rosa pallido era marchiata da numerosi lividi, la bocca serrata e violacea…doveva essere svenuta, ma aveva dei mesti occhi semiaperti, forse aveva pianto?o forse era la pioggia, fatto sta, che Ranma a quella vista indietreggiò d’un passo e se non fosse stato che, osservandola meglio notò il torace respirare faticosamente forse non si sarebbe mosso da tale posizione…

Ranma: Akaneee, chi ti ha fatto tutto questo me la pagherà cara!!! Disse deciso, mentre sollevandola la prese tra le braccia e la portò alla clinica di Tofu.

Il dottore la osservò severamente, infine disse a Ran-chan.

Tofu: non sono segni gravi, sembrerebbero superficiali, ma ho un sospetto…Ranma devi lasciarmi un attimo da solo con lei.

Ran-chan: Ok dottore, io intanto chiamo a casa…saranno preoccupati e…e la ringrazio.

Tofu: Non chiamarli finché non avrò scoperto cos’ha, rischi solo d’agitarli di più!

Ma nella casa s’erano già tutti accorti dell’assenza dei ragazzi…

Ran-chan annuì col capo e uscì dalla sala, il tempo che seguì, sembrava non finire o ripetersi di continuo Ran-chan girovagava nella sala d’attesa, era quasi possibile rintracciare l’orma dei sui piccoli piedi lasciare un solco sul pavimento…

Finalmente Tofu uscì.

Ran-chan: dottore come sta?

Silenzio…

Tofu: Ora si è ripresa e si rimetterà presto, ma come temevo lei é…

Al finire della Frase Ran-chan sbiancò, com’era potuto succedere?

Tofu: Non te ne fare una colpa Ranma, è successo, tu non puoi sorvegliarla sempre, tieni. (Gli porse una teiera calda.)

Ran-chan: ma io…dovevo.

La sua voce si strozzò sulla gola…Ranma si sentiva in un misto fra indignazione e dolore.

Vado a parlare con Akane, è un momento difficile per lei è ad un soffio tra la realtà che deve fronteggiare e rischia d’impazzire è in bilico in un filo sottile, tu devi essere forte e aiutarla come puoi, ora puoi avvertire i familiari…commentò Tofu, tornando nella stanzina.

Un Ranma inconsolabile, levò il coperchio alla teiera e mirandosi nello specchio d’acqua del contenitore, non poté fare a meno di distruggere disgustato la sua immagine con un pugno…

Soun: pronto?

Un sospiro.

Soun: Ranma? Akane? Siete voi? La sua voce si faceva sempre più ansiosa…

Ranma (tornato“lui”): Sono Ranma.

Soun: Ranma! O grazie al cielo. Urlò e in breve le figlie, Genma e persino Happosay, si accostarono alla cornetta con Soun.

Soun:dove…(Venne interrotto)

Ranma: dal Dottor Tofu, Akane è, lei é…stata violentata. Disse in un soffio il ragazzo.

Intanto nella camera dov’era situata Akane.

Akane: * Dove sono…ah dal dottore…*

Tofu: ti sei svegliata finalmente piccola Akane…sorrise comprensivo lui.

Akane: * c’è poco da ridere, stanotte, io…maledizione!che ribrezzo, mi fanno ancora male le gambe! *

Tofu tornò serio: Akane quello che è accaduto…

Akane: non voglio parlarne…

Tofu: devi farlo prima o poi. Tossì il dottore.

Akane: *ah, ah, mi sembra di averlo già fatto, si ieri sera! Akane calma, sta cercando di aiutarti*

Tofu riprese: ora stai male, è normale sono cose che succedono e non sai neanche quanto spesso…

Akane: non mi consola saperlo (si rigirò su un fianco lei).

Al telefono, Nabiki: Cosa?

Ranma: dov’è finito Soun?

Nabiki: è svenuto, che credevi restasse lì?conosci mio padre…Kasumi le è andata a prendere dell’acqua, aspettaci arriviamo subito, o quasi, papà?. Tu-Tu-Tu aveva chiuso il telefono.

Ranma: posso entrare?

Tofu: entra pure, io vi lascio soli.(poi verso il ragazzo) dopo ti devo parlare, è importante.

Ranma annuì, poi seguì con lo sguardo il dottore mentre lasciava la sala.

Ranma: come ti senti?

Akane: male * Baka, come dovrei sentirmi? queste domande me le ripeteranno ancora…?*

Ranma: già, che stupido che sono…Akane, scusami io avrei dovuto proteggerti…

Akane: Cosa ne sapevi…sono cose (sospirò)che succedono.

Ranma divenne rosso in viso: * già ma non vorresti mai accadessero a te, tutte sognano il momento giusto, il tipo giusto…tu…* ti ho portato questa. Le mostrò una margherita gigante

Ranma: Beh, veramente l’ho tolta da un vaso del dottore…

Gra..zi..e, la voce d’Akane era interrotta, qualcosa la soffocava nel petto e cominciò a piangere girandosi dall’altra parte per non farsi vedere, poggiò il fiore sul comodino.

* vattene ora voglio star sola…su Akane diglielo, perché non glielo dici?*

In quel mentre nella sala entrarono tutti gli altri…

Ranma: devo andare un attimo dal dottor Tofu, ci vediamo dopo. Ranma si trattenne dall’accarezzarle la guancia, non voleva ricordarle null’altro e uscì tacitamente.

Soun: Akane bimba mia come ti senti? Stava per metterle una mano in spalla Soun, ma quella lo scansò di riflesso *Papa, non voglio che nessuno mi tocchi non ora…scusa*

   
 
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