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Autore: Laila    23/01/2008    4 recensioni
Questa è una mia vecchia storia, andata perduta...storia turbolenta e ooc su Ranma e Akane, sentendo che qualcuno la cercava la riposto!E tanto ci sono posterò presto anche altre vecchie storie di mia competenza^^!
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Kodachi Kuno, Nabiki Tendo, Ranma Saotome, Ryoga Hibiki
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Follia pura…

Una mano afferrò la spalla di Ranma facendolo sobbalzare…era Shampoo.

Shampoo: Ranma, non sei mai riuscito a dimenticale Akane anche standole lontano, gualda se tolni senza di lei, ti giuro non ti darò più tregua fino alla fine del mondo, disse con la fierezza d’un amazzone mai vinta, anche se in quell’istante Shampoo sentiva un sapore amaro gorgheggiarle in gola…

Mousse dietro di lei, la fissava incredulo, che gli stesse dando una possibilità di cacciarlo via dal suo cuore? Che cominciasse a capire che per lei Ranma nutrisse solo una bell’amicizia?

Un’altra voce parlò allora in quel giro amorevole di sguardi.

Ukyo: vai allora, prima che decida di seguirti…i suoi occhi erano commossi, Ranma allora l’abbracciò dicendole “grazie”…

A quella vista anche Shampoo saltò in collo ai due, per quello che le sembrava il loro ultimo abbraccio, un attimo felice da sigillare nell’album dei ricordi, sempre pieno, di calde immagine ingiallite…ricordi che le scaldavano il cuore ridandole le stesse emozioni e allo stesso tempo un po’ di malinconia.

Era ormai sera, in quella tanto amata città e Ranma scese dal bus blu che l’aveva riportato a Tokio, mentre si muoveva senza pensarci neppure, gli era tutto così familiare, la case a tetto basso, il super mercato, il fiume la ringhiera *come può una cosa tanto stupida, come quest’ammasso di ferro darmi tanta malinconia?* Al trovarsela innanzi, quante volte era salito e ridisceso per quell’arnese inseguendo la sua Akane verso la scuola? Un brivido risalì la sua schiena, ora si sentiva spaesato, solo come l’ultima foglia d’autunno, non aveva finito la scuola con lei, non sapeva nulla delle ultime novità in casa Tendo anche se “una di queste” lo riguardava da vicino, da molto vicino…e avvertiva come un sasso pungergli in petto e senza spiegarselo corse in tutta fretta da lei.

Sobbalzò nel vedere il giardino così affollato di compagni e gente festosa, dei palloncini multicolore adornavano i quattro angoli delle mura di recinzione, un grosso cartello simile a quelli di suo padre ma molto più grande diceva:

Festa di fidanzamento!!! “W Akane & Ryoga”…*Ryoga?che diavolo centra Ryoga???quel maiale stavolta l’ha fatta grossa…*

Ranma continuò a camminare e cercare finche, non si fermò e non trovò quel che cercava…

Akane alzò lo sguardo, quel giorno doveva essere il più felice, allora perché non vedeva l’ora che tutta quella gente sparisse e che arrivasse il mattino?non se lo spiegava e arrivò a pensare d’essere davvero da ricovero, aveva tutto!!!una grande famiglia, la palestra, un fidanzato…*fidanzato* si ripeteva, ma era quello giusto? Come poteva esserne certa? lo frequentava solo da 5 mesi, eppure lui era così dolce e gentile…gli avrebbe staccato la luna, dal cielo se ne fosse stato capace e con Ryoga , lei si sentiva “protetta”, ma allora cosa non andava? Era come se un bambino cercasse in tutti i modi di mettere una formina di triangolo nel foro d’un cerchio, non poteva forzarlo…*e invece si che posso, posso dimenticare Ranma!* bei propositi, ma svanirono tutti come neve al sole…nel vederlo poco più in la, Akane si sentì svenire…era diventato ancora più bello, con un’espressione più seria e malinconica, non indossava più, la solita casacca cinese, aveva addosso una liabel nera a collo alto e senza maniche e pantaloni larghi da tuta.

Lei era lì seduta sul gradino ligneo, che dava al giardino, era con un top rosso fuoco con una sola spallina portava un pullover stretto in vita e una gonna slavata d’arancio e bianco, lunga fino alle caviglie, le scarpe da ginnastica le davano un tocco sportivo per altro mai negato dalla ragazza… qualunque cencio indossasse per Ranma stava bene comunque, fu il resto della scena a farlo rabbrividire, attaccato con le braccine al collo della sua ex che lo sorreggeva, c’era un bimbo di forse 3 mesi, il tutto era contornato da un Ryoga in rigoroso smoking bianco e nero, che discorreva beato e felice con lei.

Ranma stentò a crederci e si avvicinò con passo pesante verso i due, vide Akane osservarlo e subito riabbassare lo sguardo…qualcun altro si accorse di lui, oltre ai vecchi compagni…

Ryoga: Ranma sei tornato…come vedi qui non c’è più posto per te da quando te ne sei andato! disse scrocchiandosi le dita.

Ranma: Ryoga fatti da parte non sono qui per te, devo parlare con lei…fissò Akane sempre più sbianca.

Akane chiamò le sorelle, la folla ora si era divisa in gruppetti e discuteva sui tre ragazzi, commenti come “era il suo ex, povera Akane come deve soffrire” o “è l’amante d’Akane?povero Ryoga…*

Akane dette il bimbo alla maggiore delle sorelle e si alzò per dirigersi dai due, ma in quel mentre di nuovo il silenzio si ruppe…

Kuno con spada: Ryoga Hibiky!!! Io Tatewaky Aristocrat Kuno, non ti darò mai il consenso a sposare la dolce Akane!!!

Ryoga: e chi te l’ha mai chiesto, deficiente!? I due cominciarono una lotta che li trascinò fuori casa, rompendo le mura…* almeno Kuno, qualcosa di buono l’ha fatto, fortuna che non vedo sua sorella!!!* pensò Ranma, che or ora si girò, verso le Tendo.

Ranma: Nabiki! Disse tirandole un pacchetto di soldi, guadagnati lavorando con Shampoo e gli altri, la media agguantò quei fogli come fa un cane con la pallina di 10’000yen…poi Ranma prese per mano la sua ex e finì il discorso: “porta questa gente in casa”infine trascinò Akane nel dojo.

Nabiki: bene signori è aperta la lotteria dei biscotti, ogni biscotto costa 500yen chi trova il dente di Happosay nel biscotto vince 10’000yen!!!naturalmente tutti entrarono dentro.

Kasumi sussurrò alla sorellina: Nabiki, ma non c’è nessun dente…la media le sorrise” lo so…”

Intanto nel dojo…”lasciami, mi fai male”disse Akane tirata di forza dal ragazzo, poi in un sussurrò:

Perché sei qui?

Ranma roteo gli occhi al cielo: bell’accoglienza, dopo un anno che m’allontano, ti ritrovo fidanzata con Ryoga e con un bimbo per giunta!!!

Akane corrucciò la fronte e sorrise interiormente *crede sia figlio mio?* “Non è mio figlio! Kofu é di Kasumi e il dottore, si sono sposati, l’avresti saputo se…poi protestò, anche lei era arrabbiata: Ti sembra poco un anno, senza una telefonata, una riga, uno straccio di lettera?

Gli occhi d’Akane s’erano ridotti a due fessure luccicanti che stentava a trattenere.

Ranma, non s’accorse e stette sulle difensive:

Nabiki sapeva dov’ero avresti potuto chiederglielo!finì con una punta d’amarezza…erano entrambi così cocciuti e orgogliosi che non l’avrebbero mai ammesso che si amavano? O almeno per Ranma era così, non poteva essere altro a flagellargli così affondo all’animo…

“Cosa?” rispose la ragazza incredula, mentre le lacrime scendevano copiosamente dal suo volto *per quanto tempo doveva continuare così? Accettare i pochi lampi felici che gli donava per poi di nuovo sprofondare nell’ombra della sua insensibilità? *E’ inutile Ranma non mi capisce…*

Akane strinse i pugni come se parlare ora, fosse uno sforzo immane e fra i singhiozzi riprese:

Sai quanto tempo ho aspettato che fossi tu a farti avanti?

Nella semioscurità della stanza finalmente Ranma notò le sue lacrime, che una volta tanto l’avevano fatto sperare *allora lei…*e il suo cuore prese a battere come non ricordava da tempo…

Intanto alla fermata di un bus, a Tokyo nel quartiere di Nerima…

Shampoo: presto, dobbiamo vedere Lanma!!!

Mousse: ma non avevi detto che…un bastone in testa gli fece morsare le lingua…

Obaba: dimentica tutto! Non sai che noi donne cambiamo spesso idea?

Mousse: * forse è questo uno dei motivi per cui non vi capisco…* Shampoo amore aspettami, si aggrappò come al solito al corpo sbagliato…

Ucchan: Mousse, sono lusingata ma rimettiti gli occhiali! Disse così per vedere la reazione della cinese che non tardò, Ciaff!!!

Mousse: Aih, che o fatto di male…

Zitto e cammina ordinò l’amazzone, la comitiva si imbeccò in Ryoga che dopo aver sistemato l’Aristocrat s’era perso.

Ryoga: dove andate?

Ukyo: da Ranma…

Ryoga: aspettate vengo anch’io! E si diresse con loro per la strada.

Torniamo a casa Tendo, nel dojo per la precisione…

Le guancie di Ranma divennero rosa pastello nel sentirla poi a stento disse:

Basta così, ho capito…e smettila di piangere.* non voglio vederti così a terra*

Akane non credeva alle sue orecchie * Ah, si basta è finita…tanto vale tornare ognuno ai suoi posti, no?Stupido baka…*

Lei fece per girarsi ma quel braccio l’afferrò con rinnovato vigore e riportandola a se, Ranma ebbe il coraggio di fare quello per cui forse era tornato…baciare Akane, baciare quella che era sempre stata la sua unica ragazza, la ragione per cui era tornato era tornare a vivere con lei.

Un bacio a fior di labbra che poi aveva preso decisamente un’altra piega, come a rimarcare la lontananza si erano uniti in un profondo abbandono, così Ranma rovistava con le dita fra le sue ciocche come a scovarne un regalo più che prezioso, la sua immagine, la sua presenza che non lasciava tempo al suo respiro affannoso.

Akane era sconvolta,una mano teneva la sua, l’altra lungo un fianco ancora inerme per la sorpresa…Ranma era tornato si o no da 5 minuti nella sua vita e come la prima volta che l’aveva visto, l’aveva ribaltata completamente, come ci riusciva a farla sentire sempre così?un fremito la scorse, quel bacio non le bastava, voleva di più ma sapeva cosa…

Akane poggiò il suo braccio al petto del ragazzo e spingendo faticosamente come a non volerlo fare s’allontanò “Ranma, io devo essere pazza per averti amato veramente ma…”vide l’espressione cortese di lui e faticò a continuare…scrollò il capo”Non posso rimettermi con te…” l’espressione di Ranma mutò al seguire delle sue labbra arrossate “…Se prima non prometti che resti” finì lei.

Ranma tirò un sospirò di sollievo, aveva temuto il peggio e ora invece presentò uno dei suoi migliori sorrisi “certo, per chi sarei tornato sennò?”disse.

Akane: lo so, ma vorrei una prova da te…per esserne certa.

Fuori del dojo Shampoo, Mousse, Ryoga, Obaba e Ucchan assistevano alla lugubre scena con facce a dir poco sbalordite…Ryoga tirò su il naso e frugò dalla tasca dei pantaloni, una vecchia foto strapazzata, c’era una cow-girl che aveva conosciuto anni fa…

La gente era quasi scomparsa, in salotto erano rimasti due o tre amici di famiglia e in cucina Kasumi aiutava Nabiki a preparare la cena, ormai era da un anno che la media si cimentava, in cucina…i suoi piatti erano mangiabili non proprio buoni come quelli di Kasumi, ma sicuramente migliori di quelli d’Akane.

Nabiki indossava un imbracatura sulla quale all’altezza della pancia stava beato Kofu, il suo primogenito e chiese alla sorella: Nabiki, secondo te, Ranma e Akane…

La media intenta sui fornelli l’interruppe brandendo un mestolo per aria: e me lo chiedi, quei due sono sempre stati sulla stessa lunghezza d’onda, devono solo trovare la stazione giusta.

Kasumi non capì precisamente cosa le disse Nabiki, si voltò e esclamò:

Buona sera signora Saotome…La donna aveva con se il marito sotto forma di panda, il pover uomo non aveva avuto il coraggio di rivelare la sua “doppiezza” alla moglie, e viveva in casa sua, da panda.

Nodoka: buona sera, vedo che ve la cavate bene…posso darvi qualche consiglio?

Nabiki annui e la signora riprese “io terrei la fiamma più bassa rischi di bruciare il fondo…poi ho portato un regalo tirò fuori una boccetta cilindrica dal borsone “è un olio, che sta benissimo sul minestrone”

Kasumi lo prese e ne lesse l’etichetta “olio miracoloso”

Nodoka: si è molto buono, miracoloso sui piatti!sorrise la donna…

Nabiki: posso chiederle dove l’ha preso?

Nodoka: me l’ha dato una guida cinese, finii in Cina per cercare mio marito e mio figlio, la guida diceva che un solo cucchiaio serviva per curare un malaccio ed era ottimo in cucina e siccome alle sorgenti non veniva mai nessuno da anni…

Cartello Genma: sorgenti???datemi l’olio!!!

Nodoka: che ti prende panda-chan, t’ho una nocciolina, Genma era mansueto e di fronte alla signora, prese la nocciolina, un po’ seccato.

Nabiki: questo lo prendo io, disse sfilando dalle mani della maggiore l’olio e dirigendosi fuori dove trovò i vecchi amici di Ranma.

Nabiki: cos’è fate una riunione all’aperto?

Tutti gli altri gli fecero shh col dito, Nabiki non curante entrò.

Akane: Nabiki…noi

Nabiki: tranquilla sister, sono qui solo per dare questo a lui, mise nelle mani di Ranma l’olio, poi sussurrò bevi un sorso di questo e tornerai normale…Silenzio, la scena era statica, nessun movimento ne rumore Akane guardò Ranma con una richiesta nel cuore, mentre fece cenno di no con la testa.

* Come può chiedermi una cosa simile?tutti i miei problemi sarebbero risolti in un sorso!*pensò Ranma mentre con la bocca stappò il tappo di sughero e guardò il contenuto della fiala, sollevandola, di rimando Akane abbassò lo sguardo, ciò gli fece mancare un battito.

Nabiki: che fai!urlò la media con tutto il fiato che aveva in corpo, mentre Ranma versava l’olio nel parché che l’assorbiva velocemente quanto crudelmente sotto i suoi occhi.

Akane si sentì la ragazza più felice della terra *E’ arrivato a tanto solo per salvare il nostro amore!* e l’abbracciò.

Nabiki uscì fuori interdetta, Genma tornato umano andava gridando: prendete quell’olio è miracoloso!!!! Solo allora tutta la combriccola ebbe il timore di capire…

Anche Nodoka e Tofu uscirono…genma si tuffò appena in tempo nel laghetto.

Tofu: così era un olio miracoloso, ne ha più signora Saotome?

Nodoka: sicuro, in garage, ce n’è una cassa piena, l’ho presa come souvenir, mi piaceva troppo…

Nabiki: cosa?

Shampoo, Mousse e Ryoga si girarono freneticamente…

Tofu: oh, comincia a piovere, apro l’ombrello, l’accompagno a casa signora, disse il dottore porgendo gentilmente il braccio, un panda, una gatta, un porcellino e una papera li seguivano verso casa Saotome.

Soun, s’affacciò e richiamo le figlie per rientrare.

Nabiki: papa’ io accompagno Kasumi e il piccolo, prima che diluvi…

Kasumi: ciao pa’ uscirono in tutta fretta le due.

Qualcun altro quella sera aveva una gran fretta era il maestro Happosay…

Happy:pistaaaa, Soun aiutamiiiii….il maestro aveva due sacche di biancheria, bottino della giornata e ne tirò una all’alievo.

Soun: cos’é…ma presto lo capì perché fu circondato da un orda di ragazze con bastoni e scope…e se la diede a gambe.

Anche Akane e Ranma uscirono dal dojo verso l’abitazione…Al vedere la sua ragazza col codino Akane strinse le spalle, una lacrima solitaria scese fino al collo:

Scusa-mi, non dovevo disse d’un fiato…ero offesa e…

Ran-chan le mise in dito sulle labbra zittendola: tu sei più importante della mia maledizione…sospirò, infondo il prezzo da pagare era stato altino…

Akane: prese la teiera e la verso sul suo capo reclino…”sai mi piace mollarti…”disse con un pizzico d’ironia.

Ranma alzò il volto su di lei: ricordi quella sera al mare? Se tornassi indietro non ti farei più uscire da quella stanza, il voltò d’Akane arrossì copiosamente.

Akane sorrise: stasera sembra strano, non c’è nessuno…Vieni in camera con me, disse prendendogli la mano. Ranma la fissò coi suoi occhi cobalto nel modo che faceva impazzire Akane, semprava che gli leggesse nel pensiero, poi mano nella mano salirono le scale, verso la sua camera.

5anni dopo…

“mamma” gridò una bimba dalla pancia rotondetta che correva verso Akane, aveva i capelli ondulati rossi, rossi che ricordavano lei…e gli occhi della madre.

Akane: Kadma quante volte ti devo ripetere di non sporcarti il vestito buono! Disse cercando di pulire la macchia di fango nel vestitino verde della piccola.

Kasumi: sorellina, dalla a me ci penso io a cambiarla…

“Ti ringrazio Kami,” rispose la minore, “se non venissi a trovarmi tu…sarei persa”

*Questa casa è immensa e così diversa da quella che avevo…*pensò Akane ricordando la vecchia abitazione e il dojo dove aveva trascorso momenti felici…due forti braccia l’attraversarono da dietro intrecciandosi attorno al suo collo.

Akane sobbalzò: Ranma!

Ranma: Cara, non è strano che l’amore della nostra vita, abbia su di sé la maledizione che io non ho più, solo perché quella notte io non ero ancora normale?

Akane: anche il figlio di Shampoo e Mousse allora diventa un gatto, replicò la moglie…e loro erano gia tornati normali quando l’hanno concepito…sorrise.

Ranma: hai notizie di Ucchan?

Akane: l’ho vista ieri è andata ad un convegno per cuochi, sembra che ancora non abbia trovato la sua dolce metà, e continua a cercare un uomo per se…io il mio l’ho già trovato! sussurrò dolcemente girandosi verso Ranma e baciandolo…

Ranma: ahm, dimenticavo, Nabiki ha spedito l’invito del suo matrimonio con Kuno…

Akane sbuffò: il solito matrimonio d’interessi, s’era stufata d’accudire papà e i tuoi genitori…

Ranma aggrottò le sopracciglia: è più brava a lavorare in borsa, che in cucina, che ci vuoi fare, a già! dimenticavo, andiamo a trovare Soun e i miei avranno già iniziato la lezione al dojo…tua sorella ci guarda Kadma solo la mattina…

Akane sorrise: e per fortuna, altrimenti i conti in questa casa salirebbero…devo chiedere aiuto a Nabiki.

Ranma: non ti basto io?s’inclinò per baciarla..

Akane; tu, non basti mai..ma ora è tardiiiiii!!!!urlò tirandolo via per un braccio.

 

FINE. Grazie di cuore a tutti gli incauti lettori.

Laila

   
 
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