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Autore: lynch    11/07/2013    3 recensioni
Era la terza -o quarta?- volta che si incontravano da lui in una sola settimana. Spirit portava da bere e Stein metteva a disposizione la camera: questi erano i patti. Dopo che si erano incontrati di nuovo alla Shibusen era stato quasi naturale riprendere i rapporti, anche se era passato molto tempo.
“Dove sei stato?” chiese noncurante. Lo sapeva dove era stato, ma ultimamente i silenzi che si venivano a formare tra di loro non gli piacevano.
It's Stein/Spirit.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Franken Stein, Spirit Albarn
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata alla mia onee-chan che mi ha fatto conoscere il manga.

Ti voglio bene.

 

 

 On the right side of the wrong bed 

 

 

I wanna be drunk when I wake up

on the right side of the wrong bed

and never an excuse I made up

tell you the truth I hate

what did'nt kill me,

it never made me stronger at all”

Drunk-Ed Sheeran

 

Lo svegliò il rumore della porta che si chiudeva e subito dopo percepì dei passi che si avvicinavano lenti verso di lui.

Allungò la mano sul comodino per cercare una bottiglia di qualsiasi cosa avesse un alto concentrato alcolico ma non ne trovò nessuna ancora piena. Una smorfia di disappunto si disegnò sul suo volto: ultimamente non gli piaceva svegliarsi già sobrio.

“Ci siamo andati pesanti” mormorò mentre si copriva le gambe nude con le lenzuola sfatte.
“Lo devo prendere come un complimento?”

Odiava quel suo ghigno impertinente, ma decise di ignorarlo e di rispondere con un semplice sbuffo. Lo fissò mentre si svestiva di nuovo lentamente.

Era la terza -o quarta?- volta che si incontravano da lui in una sola settimana. Spirit portava da bere e Stein metteva a disposizione la camera: questi erano i patti. Dopo che si erano incontrati di nuovo alla Shibusen era stato quasi naturale riprendere i rapporti, anche se era passato molto tempo.

“Dove sei stato?” chiese noncurante. Lo sapeva dove era stato, ma ultimamente i silenzi che si venivano a formare tra di loro non gli piacevano. Da quando aveva iniziato a frequentarsi anche di notte, gli sembrava che gli spazi vuoti tra di loro dovessero essere riempiti inevitabilmente.
“Erano finite queste” rispose il dottore sollevando un familiare pacchetto di sigarette.

Con dita esperte e abituate ai movimenti, Stein tirò fuori una sigaretta dal pacchetto e la portò alle labbra. Lo raggiunse sul letto appoggiando la schiena contro la tastiera.

Sempre nel silenzio più assoluto, allungò un braccio verso il comodino per afferrare l'accendino.
Qualche secondo e all'odore di alcol e sesso si unì quello del fumo.

Spirit sentiva su di sé lo sguardo dell'amico -o amante? Non era necessario puntualizzare- e con una mano si ravvivò i capelli cremisi.

Aspettò come di consuetudine che la sigaretta fosse spenta sulle lenzuola vicino al suo braccio prima di sollevarsi e tornare a casa.

Evidentemente aveva i sensi ancora troppo annebbiati dal rum bevuto, perché si mosse troppo lentamente. Un braccio afferrò il suo, riportandolo poco gentilmente alla posizione di partenza.

Le labbra del dottore seguirono la linea della sua mascella fino a soffermarsi sul mento dove aumentarono la pressione. Con una calma estenuante scesero lungo il suo collo lasciando una serie di baci umidi.

Le mani della Death Scythe affondarono nei capelli dell'altro mentre un sospiro spezzava il silenzio della stanza.

“Perché non resti qui stanotte? Sei così delizioso” sussurrò divertito Stein che nel frattempo era risalito all'altezza del suo orecchio mordendoglielo piano.

Spirit sentì lo stomaco chiudersi e non sapendo cosa rispondere si lanciò in un bacio appassionato cercando di guadagnare tempo. Che diavolo stava succedendo lì?

Quando entrambi sentirono il bisogno di respirare, Stein si allontanò da lui e sedette a cavalcioni all'altezza del suo bacino.

“Anzi, perché non resti qui per sempre?” gli chiese serio il medico, fissandolo negli occhi resi lucidi per il desiderio.

Spirit fu sicuro di essersi perso qualche pezzo per strada. Non riusciva a spiegarsi questo improvviso interessamento nei suoi confronti, soprattutto quando era stato Stein ad imporre delle regole. Certo, non erano state dette esplicitamente ma lui non si sentiva certo coinvolto emotivamente in quella che non si poteva definire nemmeno una relazione.

Era solo sesso, no? O forse...

Il dottore non riuscì a fermare il ghignò che gli si disegnò sul volto pallido davanti allo smarrimento del suo vecchio partner. Era sempre un piacere torturarlo, che fosse fisicamente o psicologicamente poco importava. A volte, anche le due cose messe insieme non erano male.

La Death Schyte si promise che non gliela avrebbe data vinta -l'aveva detto già detto che odiava quel ghigno? - e con una sicurezza che in quel momento non gli apparteneva fece la sua mossa.

“Che ne dici se per iniziare resto fino a domani?”

L'altro non ebbe niente da ribattere.

 

Angolo autrice:

Una one-shot proprio senza nessuna pretesa, anzi. L'ho scritta per puro divertimento e perché mi andava di occupare questa tarda serata in questo modo.

Inutile dire che la Stein/Spirit è deliziosamente adorabile.

Critiche, pareri e consigli sono sempre ben accetti.

Sempre nelle vostre mani,

lynch

   
 
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