Serie TV > Merlin
Ricorda la storia  |      
Autore: Encha    11/07/2013    5 recensioni
Piccolo esperimento in cui descriverò una "particolare" riunione tra cavalieri dal punto di vista di Arthur e di Merlin attraverso i loro rispettivi diari. Vi ha incuriosito? Allora cosa aspettate a leggere? ^^
-Dal Diario di bordo del Principe Arthur Pendragon:
La giornata è stata la solita: pallosissime riunioni e allenamenti (Oggi ho di nuovo battuto Sir Leon a duello, alla faccia sua!). La monotonia mi ucciderà, quasi rimpiango i grifoni e tutte le simpatiche bestioline che i miei nemici hanno la premura di mandarmi contro! (...)
-Dal Diario di Merlin:
La giornata è stata la solita: armature da lucidare, spade da affilare e pavimenti, vestiti e Babbei da lavare. Ma per fortuna nessuna strega canterina, mostro d’argilla o cavaliere che non ha ancora compreso che i morti di solito rimangono nelle tombe ha attentato alla vita di quello zuccone del principe. (...)
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note: Ed eccomi di nuovo con una nuova Fanfiction! Questa volta ho voluto sperimentare uno stile di scrittura un po' diverso, ossia ho descritto la scena dai punti di vista sia di Arthur che di Merlin, attraverso i loro rispettivi diari, con tutte le cancellature e le parole sottolineate. Pardon, il principe non ha un diario, il suo è un "Diario di bordo", sia chiaro u.u
Come sempre vorrei dedicarla a tutte le persone che hanno recensito le mie Fic che precedenti, ancora mille grazie, e mi scuso preventivamente per eventuali errori vari.
Vi aspetto alla fine con l'angolino dello scrittore, buona lettura!



Diario di bordo del Principe Arthur Pendragon.
 
La giornata è stata la solita: pallosissime riunioni e allenamenti (Oggi ho di nuovo battuto Sir Leon a duello, alla faccia sua!). La monotonia mi ucciderà, quasi rimpiango i grifoni e tutte le simpatiche bestioline che i miei nemici hanno la premura di mandarmi contro!
Siccome in questi giorni di andare a caccia non se ne è neanche parlato a causa del maltempo, per la sera ho deciso di andare alla locanda insieme ai cavalieri, questa volta ho voluto portare con me anche l’imbranato-tremendamente eccitante-idiota-Merlin.  Ho pensato che un po’ di idromele non avrebbe potuto  fargli che bene: l’alcol fortifica l’animo!
La serata è andata come previsto, tra le battute di Sir Martin ed i pavoneggiamenti di Sir Duncan sulle sue conquiste amorose ci siamo divertiti parecchio. Merlin invece è stato sempre un po’ in disparte, anche se lui si sarebbe potuto vantare di essere stato portato a letto dal nobile sottoscritto! Il mio ragazzo non regge gli alcolici, ha bevuto appena mezzo boccale di sidro.
Ma mancava ancora il solito evento che dava il brivido alla serata, che però un po’ più tardi non si è fatto mancare: Il novellino (Sir Benjamin) mi ha pubblicamente sfidato ad una gara di bevute.
Nonostante quella fosse una sfida da ubriaconi non potevo certo rifiutare, non è forse vero che il futuro re di Camelot non si esenta da  nessun tipo di gara? Così, boccale dopo boccale, la sfida è stata portata a termine.
Onestamente, non ricordo con precisione chi sia stato il vincitore, ma devo essere stato di sicuro io, un Pendragon eccelle in ogni sorta di competizione, sia essa agonistica o non!
Ma non è finita qui! L’ora era tarda ed eravamo in procinto di andarcene, quando avvisto un omaccione grosso e muscoloso che tentava di molestare una gentile donzella e, ovviamente, sono corso in suo soccorso.
L’uomo ha tentato di colpirmi con un pugno, ma io sono riuscito ad evitarlo con una repentina schivata e a contrattaccare con un potente gancio, mandandolo a tappeto.
Date le mie eroiche gesta, un grande applauso si è sollevato da tutti gli ospiti della locanda. Ma la gentile donzella che avevo salvato mentre mi veniva incontro deve essere inciampata  sulla propria veste finendomi addosso e facendo cadere anche me. Strano, in genere è Merlin a fare queste cose…
Da quel momento i ricordi sono un po’ sfocati, probabilmente a causa della stanchezza degli allenamenti del  pomeriggio (Ho già detto che ho battuto Sir Leon?).
Dopo la caduta mi sono ritrovato di fronte Gaius, che con il solito sopracciglio incurvato mi ha dato qualcosa da bere, credo dell’acqua, borbottando frasi senza senso su cose come i pirati canterini o gli alveari che infestano i vigneti. Penso che il vecchio abbia proprio bisogno di una vacanza.
Poi non ricordo… Credo di essere tornato nelle mie stanze con Merlin, sono certo che lui mi abbia fatto la sua solita ramanzina sfrontata…  Dio quanto lo amo è irritante quando fa così! Dopo però di sicuro abbiamo fatto sesso…  Del gran bel sesso!

 
*  *  *
 

 
Caro Diario;
 
La giornata è stata la solita: armature da lucidare, spade da affilare e pavimenti, vestiti e Babbei da lavare. Ma per fortuna nessuna strega canterina, mostro d’argilla o cavaliere che non ha ancora compreso che i morti di solito rimangono nelle tombe ha attentato alla vita di quello zuccone del principe.
Le continue piogge hanno reso il terreno fangoso e di conseguenza non idoneo per la caccia, perciò l’Asino Reale non ha fatto che sbuffare da quando ha avvistato le prime nuvole all’orizzonte qualche giorno fa.
Mentre gli massaggiavo le spalle muscolose (Carezzarle è così bello che quei massaggi pomeridiani sono un toccasana anche per me!) ha avuta una delle sue idee “brillanti”, ossia di andare alla locanda nella serata.
Ora che ci penso era da un bel po’ di tempo che non andavo a ripescarlo la mattina tra i barili di idromele, ma questa volta è diverso, ha invitato anche me!
Oddio, invitato è una parola grossa per quel Babbeo borioso, diciamo che mi ha “invordinato” di andare con lui.
E devo ammettere che mi ha fatto davvero piacere, non che mi piaccia ubriacarmi insieme ad un branco di cavalieri, ma è l’ennesimo gesto carino che quell’adorabile Asino mi fa di nascosto, troppo orgoglioso per ammetterlo.
Nonostante non ci avessi mai partecipato di persona, non era difficile immaginare come si svolgevano queste serate, insomma, stiamo parlando di un gruppo di uomini in una locanda, se pur nobili sono sempreuomini.
La serata è andata come previsto; i boccali dei presenti parevano forati e, mentre Sir Martin tentava di intrattenere gli altri con battute sconce, Sir Duncan si vantava per le sue “prestazioni”.  Stranamente man mano che le botti di alcolici si svuotavano il numero di fanciulle che il cavaliere affermava di aver accolto nel suo letto aumentava.
Contrariamente a quanto mi aspettavo mi sono divertito molto, all’inizio mi sentivo seriamente a disagio come un cavallo ad un ritrova di unicorni, ma presto l’idromele ha tirato giù i nobili dal piedistallo rendendoli quasi persone normali. Io invece ho deciso di rimanere praticamente astemio, un po’ per tenere d’occhio il mio principe (Se c’è una cosa che ho imparato è che non bisogna mai abbassare la guardia!) e un po’ perché temevo chein preda all’alcol avrei potuto far volare sedie e tavoli o tramutare la gente in animali. Chissà, forse Arthur sarebbe diventato una lucertola, oppure un pesce, magari una trota.

Una nobile e dolce trota cocciuta.

Tutto sembrava filare liscio come l’olio, fin quando Sir Benjamin non ha fatto cadere un guanto di pelle sullo spazio di tavolo d’innanzi al principe mentre cercava di sfilarselo goffamente per potersi grattare la schiena ed Arthur, già evidentemente alticcio, ha interpretato quel gesto accidentale come una provocazione e, dato che si trovavano in una locanda, aveva subito creduto di essere stato sfidato ad una gara di bevute.
Il povero Sir Benjamin ha tentato di chiarire la situazione, ma alla fine si è arreso all’ostinazione del principe ed ha accettato, seppur a malincuore, di gareggiare contro di lui.
Inutile dire che sono bastati pochi boccali per mandare a tappeto entrambi, non avevo mai visto il Babbeo così sbronzo, bastava guardarlo in faccia per capire che avrebbe potuto cantare un serenata amorosa alla prima fanciulla che gli fosse capitato a tiro.

E a quel punto nulla avrebbe potuto salvarlo dalla trotatizzazione!

Ti pareva che poi, appena l’ho perso di vista un momento, quel Babbeo non si mettesse a fare a botte con un omaccione che poco  differiva da un orco blaterando qualcosa su fantomatiche gentili donzelle da soccorrere? Ma devo riconoscergli che anche da sbronzo è straordinariamente agile e scattante, con un solo pugno ben assestato è riuscito a stendere quell’ammasso di muscoli.
Gli ospiti della locanda, dopo aver assistito a quella che sicuramente hanno classificato come rissa tra ubriaconi, hanno cominciato a ridere e a sghignazzare, qualcuno gli ha addirittura tirato qualche moneta. Per fortuna lo zuccone non indossava abiti con lo stemma dei Pendragon e nessuno l’ha riconosciuto, credo proprio che non gli ricorderò mai cos’è successo questa sera.
Come se non bastasse, la gentile donzella, che con questo nome non era esattamente corretto appellarla, gli si è fiondata addosso con eleganza assolutamente anti-femminile per avergli quasi ammazzato un cliente,  poi con altrettante grazia gli ha mollato un ceffone in pieno volto, facendogli perdere completamente i sensi.

Mi sono trattenuto a stento dal trasformarla in purè di sgualdrina.

Prima di riportare Arthur nelle sue stanze ho fatto una piccola deviazione da Gaius per farmi dare un preparato per smaltire la sbornia. Il mio mentore ha veramente ragione: “Un po’ di nettare del vinaio e canti come un marinaio!”
L’ho dovuto portare sottobraccio fino ai suoi alloggi, per poco il poveretto non si reggeva neanche in piedi, ma quando siamo arrivati l’ho fatto adagiare sul suo letto. Sono rimasto un po’ a guardarlo, sembrava un cucciolo indifeso (e sbronzo).
Ho deciso di fargli indossare gli abiti da notte, ma prima che potessi muovere qualche passo verso l’armadio ho sentito la sua mano possente trattenermi per un polso. Mi ha guardato negli occhi, poi mi ha fatto stendere accanto  a se e mi ha stretto fra le sue braccia, stringendomi contro il suo petto caldo in un abbraccio accogliente e in qualche modo possessivo.
“Ti amo” mi ha sussurrato poi ad un orecchio, strofinando la sua guancia contro la mia, mentre lentamente chiudeva gli occhi.
Quelle due paroline quando fuoriescono dalle labbra di Arthur hanno sempre il potere di uccidermi e farmi rinascere all’istante!
C’è chi quando si ubriaca diventa spericolato, chi comincia a cantare, chi diventa iperattivo. Il mio principe invece diventa stranamente coccolone.
Poco prima di addormentarsi mi ha baciato, ed è stato un bacio che sapeva di alcol, sapeva di Arthur, sapeva d’amore. Quell’amore puro e sincero che sento per lui e che oramai so che anch’egli prova per me.

Potrei prendere in considerazione l’idea di portarlo più spesso alla locanda…

Alla fine ho preso sonno anche io, cullato dal sorriso sereno ed innocente che splende sulle labbra del mio principe quando dorme; era un momento idilliaco, le ultime parole di quella sera risuonavano ancora armoniose nella mia mente... Nulla avrebbe potuto rovinare quel frangente.
Ma mi sbagliavo, e come se mi sbagliavo.
“Sono il re del sesso!” ha quasi urlato nel mezzo di chissà quale sogno, mentre il suo dolce sorriso si tramutava in un ghigno perverso.

…Ma dovrei tenerlo lontano da gente come Sir Duncan.

                                                                                                Con effetto ed una leggera delusione, Merlin.
 




Angolino dello scrittore: Avete ragione, la pagina di Merlin è quasi il doppio di quella di Arthur, ma è fatto apposta.
Alle volte il principe non riesce ad ammettere a se stesso ciò che prova, figuriamoci a metterle su carta; difatti il suo non è un diario, è più un agenda dove si limita a "documentare" le sue giornate, enfatizzando le sue gesta eroiche, a differenza di Merlin che non si fa scrupoli a scrivere dei suoi sentimenti ed emozioni.
Ringrazio tutti coloro che hanno dedicato un po' del loro tempo a leggere ciò che ho scritto, ed un grazie speciale va a chi ne impiegherà un po' di più per lasciare un parere ^^

Puntualizzazioni e pignolerie varie: Essendo pagine di diario avrei dovuto inserire una datazione, ma come avrete notato non l'ho fatto. Questo è perchè... Non ho la più pallida idea di quale data sia corretta. Ho cercato parecchio su internet, ma tutto ciò che ho trovato sono stati altri dubbi.
Le leggende Arthuriane sono poste spesso in periodi diversi a seconda del narratore, alcuni sostengono siano intorno al quinto o sesto secolo, altre invece addirittura in epoche antecedenti all'età del ferro, le teorie più accreditate comunque sostengono che le vicende di Camelot siano ambientate nell'età medioevale.
Ma come se non bastasse il castello in cui è ambientato il telefilm si trova in Francia e riasale XV secolo, anche se magari la magia avrebbe potuto accellerare il progresso scentifico e culturare, la stessa Camelot del telefilm è stata costruita anche grazia all'aiuto della magia, come afferma Gaius nell' episodio 2x01.
Infine nel TF non viene mai fatto riferimento alla religione cristiana, quindi il sistema di datazione da usare potrebbe anche non partire dal nostro anno domini.
Se avete qualche informazione più precisa o qualsiasi suggerimento sarò molto felice di ascoltarvi e magari di aggiornare questa Fic ^^


 

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Encha