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Autore: Tactolien    11/07/2013    6 recensioni
[I Regni di Nashira]
Io tu maledico, Talitha.
Non so dove tu sia, ma spero che tu finisca in pasto a Cetus il più presto possibile.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cos'è andato storto?.

I miei piani erano così semplici. Così perfetti.

La prima mossa è stata quella di sposare una donna particolarmente bella da esibire in pubblico, in modo da avere l'immagine del matrimonio perfetto.

La scelta ricadde su Petra, una nobile del Regno della Primavera, a Larea, che ho conosciuto casualmente in uno dei tanti banchetti tra politici.

Appena la chiesi in moglie, la sua famiglia fu felicissima di assecondarmi: non potevano perdere l'occasione di imparentarsi con uno degli uomini più potenti di Talaria.

Già. Perchè io sono Megassa, Conte di Messe, e nessuno potrà mai levarsi al mio pari.

Sottomettere Petra non fu difficile, già dapprima non era altro che una donna stupida e debole.

Il secondo punto è stata la progenie, avrei voluto subito un erede maschio da addestrare e plasmare a mio piacimento, e invece mi sono toccare due insulse femmine: Lebitha e Talitha. Un'altra incapacità di mia moglie.

Ma tutto sommato... anche loro erano utilizzabili. La primogenita, Lebitha, l'ho subito spedita in monastero, la sua posizione sociale e il fatto di essere mia figlia le avrebbe garantito il titolo di futura Piccola Madre.

Una vera fortuna, quindi. Una simile carica all'interno della mia famiglia mi avrebbe spianato la strada per la conquista del potere assoluto.

Ma sfortunatamente lei è morta, e io mi sono dovuto arrangiare diversamente. Mi è venuto quasi da ridere quando ho visto mia moglie Petra versare lacrime per lei.

Che diavolo aveva da piangere? Non era mai stata accanto alle sue figlie, a malapena sapeva com'erano fatte.

Quanto a me... di loro me ne importava meno che mai: per quel che mi riguardava erano solo oggetti, pedine, mezzi con cui raggiungere un fine, nulla più.

Cos'è andato storto?.

Sì, conosco la risposta. E se ci penso mi tremano le mani.

Tra tutte le incognite che potevano esserci... mai avrei pensato a lei. Talitha, la mia seconda figlia.

Lei non mi serviva a niente, a tempo debito me ne sarei disfatto obbligandola a sposare qualche nobile vicino alla famiglia reale di un altro Regno. Ma fu subito dopo il funerale di Lebitha che decisi di usarla per rimpiazzare la sorella. Un'utilità l'avrebbe dimostrata in fin dei conti: sarebbe salita lei al monastero per dare una Piccola Madre al mio casato.

Certo, ha urlato e protestato, ma niente può essere rifiutato a me.

Sono io l'essenza di questa famiglia, gli altri sono solo personaggi di contorno, soprattutto mia figlia: come io le ho dato la vita, io posso togliergliela altrettanto facilmente, se mi fosse d'impiccio.

Ma guardandomi indietro… riconosco di aver sbagliato tutto con lei, fin dalla nascita mi sono semplicemente limitato a ignorarla. Solo ora mi rendo conto che avrei dovuto sistemarla come ho fatto con Petra.

Lebitha di carattere era palesemente mansueta. Ma Talitha… Talitha…

Se avessi saputo cosa mi aspettava da lei, avrei provveduto a soffocarla nella culla fin dal primo giorno.

E' stata lei l'unico errore di valutazione di un piano altrimenti perfetto.

Come ha osato?! Come ha osato incendiare il monastero, mettendomi in ridicolo davanti a tutti?!.

A causa sua il mio casato ha perso di valore, e solo ora si sta rialzando grazie al sangue che sto versando io ora.

Comunque... devo ammettere che questa sua bravata ha scatenato una serie di eventi che mi porteranno a realizzare il mio sogno più grande: quando ho consigliato alla Piccola Madre di accusare lo schiavo Saiph dell'incendio... tutti gli altri Femtiti hanno ricevuto come un'illuminazione.

E' così che è iniziata la guerra.

E sarò io, Megassa, a vincerla. E sempre io reclamerò l'intera Talaria come premio finale, il potere degli altri Re non sarà niente in confronto al mio.

Perché sarò io l’Unico Re!.

Ma ovviamente non posso fare tutto da solo.

Bha'! Che vergogna!. Non potendo contare su una valida Sacerdotessa in famiglia, mi sono dovuto accontentare degli scarti altrui.

Quella ragazza, Grele, figlia del Re del Regno dell'Inverno, è chiaro come il sole che nessuno la vuole tra i piedi: spedita in un monastero dall'altra parte di Talaria pur di togliersela di dosso, sei fratelli e mai una visita neppure quando è rimasta ferita nell'incendio.

Mi sono avvicinato a lei solo per sfruttare il suo odio per Talitha, ma devo dire che sono stato ampiamente ripagato.

Ho fatto di lei la nuova Piccola Madre, e poco manca prima che possa farne anche una Madre dell'Estate. La sua influenza sarà molto utile per l'andamento per la guerra.

Sì, devo dire che sono rimasto molto colpito dal modo in cui si è disfatta della sua predecessora. Credo che sia un po' come me: chiunque le sbarri la strada, morirà.

Faremo grandi cose, io e lei.

O almeno... fino a quando continuerà ad essermi utile. Dopodiché...

No. Niente andrà storto.

Eccetto Talitha.

La troverò. Sì, la troverò.

E appena accadrà distruggerò lei quello schiavo che le piace tanto: lo ammazzerò a bastonate proprio davanti ai suoi occhi, perchè so l'effetto che le farà. Sarà un piacere crogiolarmi nella sua sofferenza quando mi implorerà di fermarmi.

Pagherà per la sua insolenza. Pagherà per essersi messa contro di me.

Io ti maledico, Talitha.

Non so dove tu sia adesso, ma spero che tu finisca in pasto a Cetus il più presto possibile.

Che tu sia dannata, figlia ribelle.

Che i tuoi Femtiti adorati possano deluderti e gettare la tua anima nel baratro della follia.



 

  
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