Camus Entertaiment Production
(da una idea maturata durante un'irripetibile conversazione il
22-01-2008 con Ally)
è lieta di presentarvi, con la partecipazione speciale di
MIGUEL DE CORELLA nei panni di:
MIGUEL DE CORELLA, orfano figlio di un imprenditore, nel ramo turistico
spagnolo, fallito dopo l'invasione da parte dei Mussulmani in Spagna.
CESARE BORGIA nei panni di:
CESARE BORGIA, figlio del principale importatore in Italia di broccoli
sugelati.
ANGELO DA CANOSSA nei panni di:
ANGELO DA CANOSSA, figlio di un piastrellista fiorentino
e con la partecipazione straordinaria nei rispettivi ruoli di
MESSER RODRIGO BORGIA
SAVIO
HENRY IL FRANCESE
IL GRUPPO FIORENTINO
IL GRUPPO SPAGNOLO
IL GRUPPO FRANCESE
SUA ECCELLENZA RIARIO, PREFETTO DI PISA
CRISTOFORO COLOMBO
FRANCESCO
DRAGHINIZAZZO
GIOVANNI DE MEDICI
LORENZO DE MEDICI
LEONARDO DA VINCI
LUCREZIA BORGIA
e tanti altri ..
CESARE
colui che cercò (invano) di conquistare qualcuno
Parodia ispirata all'opera "Cesare il creatore che distrusse" di Fuyumi
Soryo.
Prologo (semi serio)
Lucrezia si fece trasportare quasi incoscientemente da Cesare. Era
strano ballare così, in quel salone, senza la musica e con
un vestito da camera ma le risultava più bello di quei balli
immaginari dove lei, vestita con un lungo abito sovrastato dalla
cascata di boccoli biondi, era la Regina della festa.
Guardò Cesare rimanendone abbagliata. Lui risplendeva come
un bagliore nel buio d'innanzi ai suoi occhi, un bagliore che durava un
attimo ma che ti riempiva gli occhi per minuti.
Cesare fermò il suo danzare rispecchiandosi nello sguardo
estasiato della sorella.
C'erano solo loro due, loro due e basta, loro due.
- che c'è Lucrezia? - le chiese non lasciandole le mani.
- ecco Cesare io .. io volevo chiederti ..-
Lucrezia abbassò gli occhi imbarazzata per quello che stava
per succedere.
- ecco Cesare tu sei mio fratello ma io, io vorrei chiederti lo stesso
se .. se -
Cesare socchiuse appena le palpebre stringendo di più le
mani della sorella.
- non c'è niente che tu non possa chiedermi Lucrezia -
- Cesare - disse di scatto Lucrezia alzando gli occhi, sopra le gote
arrossate, e buttandoli sul volto avorio del fratello - Cesare mio puoi
dare il numero di cellulare di MIguel? -
Cesare trasalì. D'un colpo mollò le mani di
Lucrezia e piegò la bocca stizzito.
- dopo tutto quello che ho fatto per averlo?! Te lo scordi!! -
- Cesare! - lo riprese Lucrezia battendo i pugni sulla sua ampia gonna
. - ti prego! Piace a tutte le mie amiche ed io lo voglio per me, solo
per me. Sono stufa di essere vista da tutti solo come la figlia di un
fruttivendolo! -
Lucrezia si mosse nervosa un po' a destra e un po' a sinistra
arruffando ancora di più i lunghi capelli. IL fratello,
d'innanzi a lei, aveva incrociato la braccia al petto e batteva nervoso
il piede a terra.
- nostro padre non è un fruttivendolo!! - tuonò
serio - è il più grande importatore italiano di
broccoli surgelati!!! Forniamo broccoli a tutte le mense e le strutture
statali!!! -
Lucrezia sbuffò allargando appena il naso e mostrando una
certa somiglianza con un toro nero di rabbia.
- voglio MIguel!!! vogli MIguel!! voglio MIguel!!! -
Cesare non ebbe la minima intenzione di sentire oltre. Si
voltò e sicuro si indirizzò verso la porta del
salone. Era stufo di sentire "Quanto è bello MIguel." o "NOi
adoriamo MIguel." o "Per fortuna che c'è MIguel" o "MIguel
è libero questa sera?". Ne era stufo e basta. Fu in quel
momento, mentre attraversava svelto il lungo corriodoio di uno dei
Palazzi dei Borgia, che decise sul da farsi.
- MIguel lo conquisto io - sussurrò sentendosi
già soddisfatto di quella decisione. Perchè lui,
Cesare Borgia, era Cesare Borgia e niente non poteva essere fatto da
Cesare Borgia se Cesare Borgia lo voleva.