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Autore: _Eileen    12/07/2013    2 recensioni
"C'è un ospedale, all'angolo della strada.[...]
«Complimenti per essere stata dimessa.»[...]
Lì vicino, un ragazzo disperato dai capelli rossi guarda ammirato la scena.[...]
Dall'altra parte della strada, un ragazzo disperato dai capelli blu guarda interdetto la scena. "
Una bambina viene dimessa dall'ospedale: stessa situazione, conclusioni e pensieri diversi per due ragazzi che hanno vissuto due vite così differenti ma allo stesso modo così simili.
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Tomoya Okazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hospital               

 

 

 

C'è un ospedale, all'angolo della strada.
Un'infermiera, riconoscibile per il tipico cappello bianco a punta, si inginocchia davanti ad una bambina, offrendole un mazzo di fiori e scompigliandole leggermente i capelli.
«Complimenti per essere stata dimessa.»


Lì vicino, un ragazzo disperato dai capelli rossi guarda ammirato la scena. Finalmente ha capito qual è il suo obbiettivo nella vita: aiutare le persone, renderle felici. Quell'ospedale aveva salvato sua sorella per tanti anni e adesso lui vuole ripagare il favore, vuole rendersi utile...
È contento che esistano gli ospedali. Gli hanno dato la possibilità di visitarla ogni giorno, dandogli un motivo per vivere. Vorrebbe che nessuno soffrisse più, vorrebbe le la città non soffrisse più, per poter aiutare chiunque, dato che le persone a lui care se ne sono andate tutte.
Solo in questo modo può ritenersi felice.


Dall'altra parte della strada, un ragazzo disperato dai capelli blu guarda interdetto la scena. Gli ospedali non l'hanno aiutato. Non hanno aiutato sua moglie e adesso non riescono ad aiutare sua figlia. È un desiderio egoista, ma preferirebbe che quell'edificio non ci fosse. Se lì fosse rimasto il bosco con la sua miracolosa radura, forse, forse...
Vorrebbe che la città non soffrisse più, per aiutare le persone a lui care.

«Questi cambiamenti stanno forse provocando dolore alla città?»
«Non c'entra nulla il dolore. “Ah, sto cambiando”. Penso che sia tutto qui.»
«Se la morte delle persone fa parte del cambiamento, allora dovremmo accettare anche questo?»
«Le persone costruiscono gli ospedale proprio perché non vogliono farlo. Lascia che questa città e i suoi abitanti siano felici.»
E Tomoya non sa contraddirlo.

 

 

 

 

 

 

 

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Penso di dovervi delle spiegazioni. La storia è ambientata durante uno degli ultimi episodi di After Story, quando anche Ushio si ammala, e Tomoya e Akki si trovano a chiacchierare davanti all'ospedale. È un pezzo che mi è piaciuto tantissimo, e secondo me fuoriesce un po' l'egoismo d Tomoya, che preferirebbe, almeno in quel momento di disperazione, la felicità della sua famiglia piuttosto che quella di tutti gli altri. E Akio lo ferma. (Ho messo in corsivo, alla fine della fic, il loro discorso, tratto dall'anime)

Altro appunto: naturalmente il “ragazzo disperato dai capelli blu” è Tomoya, mentre quello roSCio è Yuzuru Otonashi di Angel Beats! (devo mettere l'avvertimento crossover per caso? D:) Sono entrambe opere della stessa casa di produzione e mi piaceva fare un parallelismo con le due. Entrambi i protagonisti hanno un triste passato alle spalle e entrambi si ritrovano davanti alla stessa scena: una bambina che viene dimessa dall'ospedale. Ho voluto concentrarmi sulle diverse reazioni che hanno i due ad osservare la stessa situazione, tutto qui.

Adesso mi dileguo, prima che le Note diventino più lunghe della storia stessa.

  
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