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Autore: Lellina 23    12/07/2013    5 recensioni
Questa OS descrivi gli eventi secondo il mio punto di vista e di fantasia, subito dopo la 3x22! McDanno!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Danny Williams, Steve McGarrett
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Everything's Gonna Be Alright.
 
Aveva liberato Ella, questo era tutto quello a cui Danny riusciva a pensare. Era riuscito a mantenere la promessa fatta alla sua famiglia. Quella famiglia che aveva avuto in mente da quando aveva scoperto che la loro bambina di sette anni era stata rapita, dalla stessa persona che anni prima ne aveva rapito un’altra e l’aveva tenuta prigioniera per dieci anni. Quel dolore gli era familiare. Gli ricordava la disperazione e l’impotenza di quando Rick Peterson aveva rapito Grace, la sua bambina, solo per vendetta. Sapeva quello che i genitori di Ella stavano passando e, nonostante sapesse di non dover fare alcuna promessa,non riuscì ad evitarlo. Sapeva che Steve non era d’accordo, che pensava che fare promesse che non si era sicuri di mantenere era sbagliato, ma Danny voleva a tutti i costi riuscirci.
Ealla fine fu in grado di riportare Ella alla sua famiglia. Mantenne la promessa. Ella era salva.

°-°-°

Passarono due settimane dal rapimento di Ella e Danny continuò il suo lavoro alla Five-0, continuò la sua vita come prima. Vedeva Grace tutte le settimane grazie alla decisione del giudice di rivedere i limiti della custodia di sua figlia. Ora poteva passare tutto il tempo che voleva con lei. Continuava ad uscire, bere e mangiare con la sua Ohana e non mancavano le serate in cui restava da Steve a dormire perché troppo stanco per tornare a casa. Ma una cosa non riusciva a togliersi dalla mente. Il pensiero che una bambina fossestata tenuta prigioniera per anni. Per poi morire il giorno del suo diciassettesimo compleanno. Non riusciva a non pensare al dolore che quella famiglia aveva passato perché avrebbe continuato a piangere quella figlia perduta. In momenti come quelli non riusciva più a fare niente. Come in quell’attimo, sdraiato sul divano di casa di Steve, quando si svegliò dall’ennesimo incubo. Ci mise un po’ a capire dove si trovasse e sapeva che da quel momento in poi non sarebbe più riuscito a dormire. Usò tutte le sue capacità per non allertare i sensi da crazy Seal di Steve e svegliarlo. Non aveva voglia di parlare e spiegargli quello che gli passava per la testa. Per cui uscì sul lanai dietro casa di Steve e anche se odiava la sabbia si andò a sedere su una delle sdraio in riva al mare e cercò di calmare i suoi pensieri. Finchè una voce, quella di Steve, non lo fece sussultare.

“Danny.. che ci fai qui fuori a quest’ora?”

Nonostante Danny pensasse di essere stato silenziosissimo e di non aver svegliato Steve, come lo sentì parlare capì che i suoi sensi erano troppo addestrati a captare ogni rumore. Quando rispose non si girò a guardarlo, continuò a fissare la luna e il mare di fronte a sè.

“Non riesco a dormire con questo rumore delle onde che si frangono ancora e ancora sulla spiaggia.”

Danny cercava di minimizzare perché era sicuro che se Steve avesse capito che c’era qualcosa che non andava in lui avrebbe continuato a stargli addosso per sapere quale fosse il problema, e cercare un modo per sistemare le cose. Ma Danny non sapeva se questa volta ci sarebbe riuscito. Almeno non subito.

Ma Steve era consapevole che Danny, anche se cercava di comportarsi normalmente, avesse qualcosa che non andava. Non era piùlo stesso da quando avevano riportarono Ella a casa. Nessuno se ne era accorto,nè Chin nè Kono, ma lui si.

Lui conosceva Danny meglio di se stesso e poi l’amava. Si l’amava da tempo ma non aveva il coraggio di dire o fare niente. Aveva paura che Danny lo rifiutasse o peggio, decidesse di andarsene dalla Five-0 e diabbandonarlo. Quello Steve era certo di non riuscire a sopportarlo. In quelle due settimane aveva cercatodi stargli vicino senza dare nell’occhio. Controllava che Danny mangiasse sempre, che passasse meno tempo possibile da solo. Per fortuna quando aveva Grace ritornava quello di sempre e Steve pensava che fosse una sorta di interruttore che Danny aveva. Quando Grace era con lui, Danny riusciva a chiudere il suo lavoro fuori dalla sua mente e a concentrarsi esclusivamente sulla bambina.

Ma Steve era preoccupato. Sapeva che prima o poi Danny sarebbe crollato e lui voleva essere sicuro di trovarsi con lui per aiutarlo quando fosse successo. Cercava di non forzare Danny parlando o domandano, ma non era sicuro di poter restare lì, senza far niente. Non era sicuro di poter continuare a restare lì senza poter far niente. Per cui prese una decisione.

“Danny, so che c’è qualcosa che non va… non sei più lo stesso da quando abbiamo liberato Ella. Posso vederlo.”

Danny non si meravigliò che Steve avesse capito che in lui c’era qualcosa che non andava. Sapeva che prima o poi Steve l’avrebbe capito. Sperava solo che questa conversazione non avesse mai avuto luogo. Perché non sapeva spiegarsi nemmeno lui quello che gli stava succedendo. E come avrebbe fatto a spiegarlo a Steve? Cercò ancora una volta di minimizzare. Di sviare il discorso sperando, senza successo, che Steve si arrendesse.

“Steve non c’è niente che non vada in me. Sono solo un po’ stanco. Tutto qui.”

Steve si era reso conto che Danny stava cercando un modo per cambiare discorso, ma non ce la faceva più. Voleva solo che Danny si aprisse con lui. Che gli spiegasse cosa stava succedendo. Capì che sarebbe stata dura far riuscire a parlare Danny, nonostante le sue filippiche.

“Danny, non mentirmi. Lo sai che non ci riesci, almeno non con me. So che c’è qualcosa che ti tormenta, vorrei solo sapere cosa. Vorrei solo trovare un modo per aiutarti.”

A quel punto Danny capì che era inutile continuare a mentire. 

“Non lo so cosa ho che non va. La storia di Ella mi ha solo scombussolato più del solito. Sono un poliziotto da anni, dovrei esserci abituato a queste cose, sono stato addestrato con anni di esperienza a non farmi coinvolgere nei casi e con le famiglie.”

“Danny non è così semplice e questo lo sai. Siamo persone con sentimenti ed emozioni.”

“Lo so babe. Questo lo so, ma da quando abbiamo iniziato a cercare Ella, e dopo averla riportata a casa, non riesco più a fermare i se… sai, tipo e se fosse successo a me? Se avessero rapito Grace e se al posto dell’altra ragazza ci fosse state lei, la mia bambina?

“Danny non puoi vivere di se e di ma… Grace è al sicuro. Nel suo letto ed anche Ella. Lo so che ne abbiamo persa una di ragazza ma questo fa parte del nostro lavoro. Non possiamo salvare tutti. Lo so che fa schifo ma è così.”

“Già, immagino che ci saranno altri casi come questo o peggio. Ma non riesco a togliermi dalla mente la faccia e il dolore di quei genitori quando abbiamo detto loro che la figlia era morta. Non riesco a non pensare che al loro posto sarei morto di dolore. Grace è la mia vita, se le succedesse qualcosa non so se ce la farei.”

Mentre diceva quelle parole che aveva chiuso nella sua mente, da giorni e settimane, quelle parole che aveva paura di pronunciare ad alta voce si rese conto di essersi tolto un peso dall’anima. Esprimere le sue preoccupazioni e i suoi pensieri l’aiutò a recuperare un po’ di quella lucidità che aveva perso nelle ultime settimane.

“Danno..”

Steve non sapeva cosa fare o dire per far sentire meglio Danny. Non sapeva come sistemare le cose. Voleva solo che Danny riuscisse a dimenticare e a  non preoccuparsi per quello che sarebbe potuto succedere. Voleva solo trovare un modo per rimettere a posto le cose. Per questo si spostò di fronte a Danny. Voleva che Danny lo guardasse negli occhi, perché da quando quella conversazione era iniziata Danny non aveva mai distolto lo sguardo dal mare. Ed invece Steve voleva che lo guardasse, voleva essere sicuro che Danny capisse che per qualunque problema Steve era lì, per lui. Avrebbe fatto di tutto per Danny e voleva che quest’ultimo lo capisse. Per cui cercò il modo più semplice per farsi intendere. Si inginocchiò di fronte a Danny e gli sollevò il viso alla sua altezza, guardandolo negli occhi.

“Lo so che tutto quello che ti potrei dire in questo momento non servirebbe a niente. Non servirebbe a farti preoccupare di meno o a smettere del tutto di farlo, ma io sono qui. Se hai bisogno di qualsiasi cosa io sono qui. In qualsiasi momento io ci sono.”

Danny, quando vide Steve spostarsi e poi inginocchiarsi di fronte a lui, mosse lo sguardo dal mare e lo fissò per la prima volta nei suoi occhi.

Vide nel suo sguardo preoccupazione, paura, ansia e vide anche amore ma non voleva crederci. Sapeva che Steve aveva Cath, sapeva che quello che provava per lui non avrebbe portato a niente. Avrebbe continuato ad amare Steve in silenzio. Non aveva nè la forza nè il coraggio per dire niente. Non voleva dover soffrire ancora, dopo il suo matrimonio fallito, non voleva dover dire addio ad un'altra persona che amava. Sapeva che se avesseammesso di amare Steve e glielo avesse detto,le cose sarebbero cambiate e lui questo non lo voleva. Non sarebbe riuscito ad andare avanti.
 
Però quando Steve smisedi parlare, Danny si rese conto di non poter più far finta di niente. In quel momento aveva troppo bisogno di lui. Ne aveva bisogno per poter attraversare quel periodo. Ne aveva bisogno ma, nello stesso tempo, ne aveva paura. Ma pensò che, arrivati a questo punto, niente potesse andare peggio di così, per cui si avvicinò a Steve, gli appoggiò una mano sulla guancia e,continuando a guardarlo negli occhi, lo baciò.

Steve non si rese conto di quello che Danny stava facendo finchè non sentì le labbra di Danny sulle sue. Non poteva credere che stesse succedendo davvero. All’inizio restò fermo, senza muoversi, pensando di star sognando ad occhi aperti, ma quando si rese conto che Danny lo stava baciando per davvero rispose subito.

Danny iniziò a preoccuparsi quando vide che Steve non reagiva. Stava per staccarsi da lui,quando Steve ricambiò il bacio. Sperò che quel bacio non fosse solo un modo per accontentarlo, per aiutarlo. Sperò che quel bacio significasse tanto per Steve quanto per lui. Sapeva che dopo questo niente sarebbe stato più lo stesso. Avevano attraversato quella linea e da quello non si tornava più indietro.  

Quando si separaronoera tutti e due senza fiato e si guardarono negli occhi. Nessuno dei due sapeva cosa avrebbe fatto l’altro e avevano paura di quello che sarebbe successo.

“Scusa non avrei dovuto farlo. Mi dispiace non so…” mormorò alla fine Danny.

Ma non riuscì a finire la frase perché Steve gli chiuse la bocca con un altro bacio. Steve sapeva che se non avesse fermato Danny dal dire quello che stava per dire, se ne sarebbero pentiti tutti e due per sempre. Quando si staccò da Danny, Steve gli prese il viso tra le mani.

“No Danno, era da tanto che lo volevo. Forse abbiamo scelto il momento sbagliato, ma non me ne pento. Se tu non sei d’accordo dillo adesso e possiamo far finta che non sia successo niente. Ma se vuoi che questa cosa tra di noi vada avanti, allora devi saperlo.”

Steve guardava Danny cercando di leggere nei suoi occhi quello a cui stava pensando. Voleva capire se quello che era successo non fosse stato uno sbaglio per Danny. Voleva trovare un modo per capirlo prima di dirgli tutta la verità. Sapeva che dopo avrebbe dovuto fare i conti con quello che sarebbe successo.

“Cosa devo sapere Steve?”

A quel punto Steve doveva dirgli la verità, che l’amava. L’amava da tanto e avrebbe continuato a farlo, anche se le cose tra loro
fossero cambiate. Per cui  prese un respiro profondo e buttò fuori tutto, al diavolo le conseguenze.

“Devi sapere che mi sono innamorato di te. Non so quando sia successo, non so se per te è lo stesso, ma si, io ti amo.”

Come finì di parlare abbassò lo sguardo. Aveva paura di leggere qualcosa che non gli avrebbe fatto piacere negli occhi di Danny. Non voleva perderlo. Non l’avrebbe sopportato. Era successo con troppe persone nella sua vita. Non si accorse che Danny gli si era avvicinato di più, finchè non si trovò occhi negli occhi con Danny.

“Babe… perché non me l’hai detto prima?”

“Non volevo che le cose tra di noi fossero diverse... non volevo e non voglio perdere anche te. Non sapevo come dirtelo, senza che le cose cambiassero e se l’avresti accettato. Non sapevo come e cosa fare…”

“Babe bastava solo che venissi da me e parlassi con me. Perché vedi, nonostante tu sia un Neanderthal, nonostante tu mi faccia sparare un giorno si e l’altro pure, nonostante tu mi faccia impazzire 24 ore su 24… Ti Amo anche io.”

Steve non credeva alle sue orecchie Danny gli stava dicendo che L’amava. Gli stava dicendo che bastava solo dirglielo. Gli stava dicendo che ricambiava i suoi sentimenti. A quel punto non sapeva che fare, restò lì immobile a fissare Danny stupito quando vide un sorriso sulla sua faccia e capì che era tutto vero. Danny l’amava. Danno. Il suo Danno.

Danny fissava Steve. Si accorse quando le sue parole vennero assorbite che Steve capiva che fossevero. Si amavano.

“Babe..”

“Danno..”

“Si Babe. Sono qui. Sono sempre stato qui. Non ti ho detto niente prima perché c’era Cath, poi tua madre, poi Wo Fat. Ho cercato di starti sempre vicino. Di essere sempre lì quando avevi bisogno di me. Non sapevo che anche tu provassi lo stesso per me.”

“Danny.. lo so tu ci sei sempre stato. Con Cath è finita quando ho realizzato che mi ero innamorato di te. Lei è solo un amica da tanto. Non potevo stare con lei e amare te. Ti ho amato in silenzio per tutto questo tempo ed avrei continuato a farlo.”

“Lo so Steve era quello che avrei fatto anche io. Possiamo dire che siamo stati due scemi. Avevamo tutto di fronte a noi e non l’abbiamo visto.. abbiamo perso tanto tempo.”

“No Danny non abbiamo perso tempo. Nonostante tutto siamo stati sempre insieme.”

“Lo so babe. Avrei preferito non dover aspettare tanto per sapere che potevamo stare insieme tempo fa. L’importante e che lo siamo adesso. Perché lo siamo vero?”

“Ci puoi scommettere Danny. Ora che posso averti non ti lascerò andare. Non senza lottare.”

“Non c’è bisogno di lottare babe. Io sono qui. Con te. Ci sarò finchè vorrai.”

“Allora preparati Danno perché sarà per tanto.. tanto tempo.”

“Cercherò di farmene una ragione.”

Risero, perché per loro quello era l’inizio del loro futuro insieme. Steve si sedette sulla sabbia trascinandosi Danny con sè. Danny si sistemò tra le gambe di Steve con la schiena appoggiata al suo torace e Steve l’abbracciò forte. Se lo strinse contro più che potè, perché nonostante quello che si erano appena confessati, restava il problema più grande. Aiutare Danny a superare questo momento. Mentre restavano così abbracciati sulla spiaggia, entrambi pensavano a cosa fare.

Il primo che parlò fu Steve.

“Danny.. stavo pensando, magari potresti parlare con qualcuno di questi tuoi incubi e paure. Prima che tu lo dica, lo so che odi gli psicologi, ma magari ti sarà d’aiuto.”

Danny era pronto a ribattere che lui non ne aveva bisogno, che non gli sarebbe stato d’aiuto andare a parlarne con qualcuno, ma si rese conto che forse Steve aveva ragione.

“Forse hai ragione. Forse mi farà bene andare da qualcuno. Ci penserò, è tutto quello che ti posso promettere per ora.”

Mentre diceva quelle parole intrecciò le dita con quelle di Steve sul suo stomaco.

“E’ tutto quello che ti chiedo. Non voglio forzarti a fare niente che non voglia. Voglio solo aiutarti.”

“Lo so babe. Lo so che vuoi solo aiutarmi.”

“Farei di tutto per te Danno.”

Mentre gli diceva questo Steve gli diede un bacio sulla nuca. Voleva fargli sapere che qualsiasi decisione avesse preso per lui sarebbe andata bene.

“Che ne dici di andare a letto? Sono piuttosto stanco. Vorrei cercare di dormire un po’.”

“Ok.. però nel mio letto. Il divano è troppo scomodo, il mio letto è comodo e grande e…”

Steve cercava un modo per portare Danny a dormire con lui ma non voleva che Danny facesse qualcosa per cui non fosse pronto, ma questa volta fu Danny a fermare Steve.

“Babe. Ehi, si quando ho parlato di andare a letto intendevo il tuo di letto. Sul divano, nonostante fosse comodo e tutto, non ho intenzione di passarci più nessuna notte.”

“Bene..bene. Ok allora andiamo a letto e cerchiamo di dormire un po’.”

“Ok..”

Si diressero tutti e due di sopra, entrarono nella stanza di Steve senza imbarazzi come se fosse una cosa abituale per entrambi quella di dormire insieme. Come se non fosse la loro prima volta. Quella di dividere un letto. Si guardarono e si distesero insieme. La testa di Danny sul torace di Steve e un braccio a circondargli il torace e Steve subito ricambiò la stretta. Voleva avere Danny il più possibile vicino a lui. Voleva che tutte le sue fantasie prendessero vita. Lì in quel letto, con l’uomo che amava.

Si addormentarono senza accorgersene.

Il mattino dopo Steve si svegliò per primo, rendendosi immediatamente conto di avere qualcuno al suo fianco, gli bastò un attimo per ricordare tutto quello che era successo la notte prima. Si girò a guardare l’uomo che amava al suo fianco. Vide che Danny non si era mosso da quando si erano addormentati. Erano attaccati insieme, e di questo Steve non aveva intenzione di lamentarsi. Si alzò dal letto e fece il minimo rumore possibile, voleva che Danny continuasse a dormire. Si cambiò con il costume e scese in cucina per preparare il caffè prima di andare a fare la sua nuotata mattutina.

Mentre ritornava a riva vide Danny in piedi sulla spiaggia con una tazza di caffè in mano ed un asciugamano per lui. Gli si avvicinò e notò che Danny aveva un sorriso splendente stampato in faccia.

“Ehi, Buongiorno. Che ci fai già sveglio?”

“Buongiorno a te. Mi sono girato e non ti ho più sentito al mio fianco ed ho pensato che come tuo solito fossi andato, come fai tutte le mattine, a fare una maratona di nuoto. Per cui sono sceso.”

Mentre parlavano Steve si asciugava e sorrideva a Danny. Gli si avvicinò e se lo tirò contro per abbracciarlo. Lo continuava a fissare negli occhi per essere sicuro che Danny non si fosse pentito di niente. Quando Danny ricambiò l’abbraccio e appoggiò la testa sul torace di Steve, lui tirò un sospiro di sollievo. Era tutto vero. Danny era lì con  lui, e ci sarebbe stato sempre.

Sempre abbracciati Danny allontanò la faccia dal torace di Steve e con una mano dietro la nuca se lo tirò contro per baciarlo. Restarono lì minuti, ore a baciarsi e atenersi stretti finchè non venne l’ora di andare in ufficio.

Appena arrivarono all’HQ videro Chin, Kono e altre 3 persone che aspettavano sedute sui divanetti. Quando videro Steve e Danny sorrisero e una bambina dai capelli lunghi corse in contro a Danny. Lui la riconobbe subito, era Ella.

Non gli restò altro da fare che abbassarsi al suo livello per prenderla in braccio. Ella gli si buttò contro eDanny la tirò su mentre la bambina gli stringeva forte le braccine al collo. Restano così per alcuni minuti, finchè i genitori della bimba non si avvicinarono a loro.Danny li vide e cercò di mettere giù Ella per salutarli ma la bambina non ne voleva sapere di staccarsi da lui.

La madre di Ella si accorse delle manovre che Danny cercava di fare con lei in braccio ma gli sorrise come per rassicurarlo che andava bene così. Gli si avvicinò. 

“Detective Williams, mi dispiace per il disturbo, ma Ella voleva assolutamente vederla. Le ho detto che lei era impegnato ma non ha voluto sentir ragioni.”

“Non si preoccupi signora Bishop, nessun disturbo lei può venire qui quando vuole. Avrò sempre tempo per voi, di qualsiasi cosa abbiate bisogno.”

“La ringrazio. La ringrazio per tutto quello che ha fatto per noi. Per avercela riportata a casa sana e salva e per aver mantenuto la sua promessa.”

“Lei non mi deve ringraziare. Questo è il mio lavoro.”

Danny continuava a tenere stretta Ella al petto e la bambina non sembrava intenzionata a lasciarlo andare. Steve, dietro Danny, guardava la bambina che ricambiava lo sguardo e le sorrise. Le si avvicinò per farle una carezza ed Ella gli sorrise.

I genitori di Ella ci misero un po’ a far si che Ella mollasse la presa su Danny ma vedendo che la bambina era reclutante, Danny pensò ad un modo per rassicurarla. Le spostò la testa in modo che la bambina lo guardasse negli occhi.

“Ella va tutto bene. Che ne dici, se i tuoi sono d’accordo, oggi pomeriggio ci andiamo a prendere un granita e ti faccio conoscere mia figlia Grace?”

Ella, alla proposta di Danny, sorrise e annui con la testa. Era felice di poter stare un po’ con Danny e conoscere sua figlia. Per cui i genitori acconsentirono e Danny li accompagnò all’uscita con Ella sempre in braccio.

Quando ritornò, Steve notò che Danny era più sereno. Forse quello di cui aveva bisogno era solo di poter constatare personalmente che Ella stesse bene. Che Grace stesse bene e che tutto si sarebbe sistemato.

Passarono il pomeriggio sulla spiaggia da Kamekona, Grace, Danny, Ella e Steve. Risero tantissimo, si divertirono a costruire castelli, ed a prendere in giro Steve quando Grace raccontava ad Ella quello che combinava.

°-°-°

Quella stessa sera, una volta a casa, Steve si rese conto che qualcosa in Danny era cambiato. Se ne accorse soprattutto quando iniziò a brontolare dopo aver aperto il frigorifero.

“Ma insomma Steve, verrà mai il giorno in cui in questa casa riuscirò a trovare qualcosa da mangiare che non sia ultra sano? Che so, un hamburger, delle patatine fritte, un po’ di maionese… insomma cibo per esseri umani non per capre e conigli…”.

Steve sorrise tra sé, si Danny stava meglio, decisamente…

End.
 


 
 
 
 
   
 
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