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Autore: H13    13/07/2013    0 recensioni
Erano le 22:05 del giorno 17/07/2001,mia figlia si trovava nella sua culla a dormire ed io ero seduto vicino a lei .Mia moglie stava spazzando in cucina ,vivevamo a Londra ,lì le rapine erano molto frequenti.
Per questo io ero una spia .All'improvviso non sento la scopa elettrica accesa di mia moglie ,lì giocava il mio ruolo , però me ne ero accorto tardi .Era già morta ,il sangue era dappertutto le mie lacrime scendevano velocemente ,non sapevo chi c'era in casa ,allora presi la mia pistola e corsi da mia figlia era scomparsa ma fortunatamente la sentivo piangere .Controllai nel piano di sotto vidi l'intruso, ho sparato ...morì in pochi secondi .Finalmente vidi il mio dolce angioletto piangere ma non poteva stare con me ,sarebbe stato pericoloso .Non volevo che facesse la fine della madre .Era colpa mia, io ero pericoloso .Così decisi di chiamare Jack ,mio collaboratore e mio migliore amico .Con lui il mio angioletto sarebbe stato al sicuro .Jack soprannominato 167 prese mia figlia .Con le lacrime agli occhi ,decisi di diventare una spia molto più abile di quello che già ero e mi chiamai 007.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Bond, James/Q, James/Q, M, Nuovo personaggio, Raoul Silva
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le 22:05 del giorno 17/07/2001,mia figlia si trovava nella sua culla a dormire ed io ero seduto vicino a lei .Mia moglie stava spazzando in cucina ,vivevamo a Londra ,lì le rapine erano molto frequenti. Per questo io ero una spia .All'improvviso non sento la scopa elettrica accesa di mia moglie ,lì giocava il mio ruolo , però me ne ero accorto tardi .Era già morta ,il sangue era dappertutto le mie lacrime scendevano velocemente ,non sapevo chi c'era in casa ,allora presi la mia pistola e corsi da mia figlia era scomparsa ma fortunatamente la sentivo piangere .Controllai nel piano di sotto vidi l'intruso, ho sparato ...morì in pochi secondi .Finalmente vidi il mio dolce angioletto piangere ma non poteva stare con me ,sarebbe stato pericoloso .Non volevo che facesse la fine della madre .Era colpa mia, io ero pericoloso .Così decisi di chiamare Jack ,mio collaboratore e mio migliore amico .Con lui il mio angioletto sarebbe stato al sicuro .Jack soprannominato 167 prese mia figlia .Con le lacrime agli occhi ,decisi di diventare una spia molto più abile di quello che già ero e mi chiamai 007. DIECI ANNI DOPO Parte di Rose Finalmente oggi è il mio compleanno faccio i mie 12 anni . Purtroppo ci sono quei odiosi dei miei fratellastri. Zio Jack aveva detto che oggi non facevamo il solito allenamento ,come lo chiama lui “allenamento spia “ ma oggi andavamo al bowling. Mia zia Jennifer mi ha sempre chiesto cosa volessi per il mio compleanno ed io ho sempre risposto che volevo una macchina del tempo per poter vedere di nuovo i miei genitori. Anche sé alla fine mi hanno sempre fatto una sorpresa . Mio zio ha sempre detto che mio padre era una spia ma scomparse dopo i miei 7 mesi e mia madre morì per il mio parto .Così zio Jack mi prese con sé. Sento la voce dei miei fratellastri …sempre i soliti ficcanaso .Io ho sempre voluto essere una spia,essere come mio padre .Zio Jack ha sempre voluto portarmi ad una scuola di allenamento per giovani spie. E lui ne conosceva anche una dove è stato da piccolo, e quindi oggi insegna a me, però non è la stessa cosa .Esco dalla mia camera per fare colazione, i miei capelli castani erano tutti aggrovigliati intorno alla mia nuca. Improvvisamente in cucina trovo sotto la ciotola del latte 1 foglio con sopra l’iscrizione per la scuola di spie. Spalanco gli occhi vado da mio zio Jack e lo abbraccio fortissimo. Zio si alza con un enorme sbadiglio e mi dice :”Tuo padre sarebbe molto fiero di te “.Ed io con le lacrime agli occhi gli chiedo :”Quando comincerò?” In attesa della sua risposta stavo già iniziando a leggere il foglio. E lui mi rispose :”Anche oggi se vuoi.” Ho urlato un sacco , la mia felicità era immensa, fortunatamente i miei fratellastri non hanno mai saputo del mio allenamento o del mio passato, ma forse neanche gli interessava .Dovevo andare a scuola ma non potevo dire a nessuno del mio nuovo istituto . Mi preparo più veloce che posso e finalmente in macchina .Durante il viaggio ho pensato se mio padre fosse vivo dove fosse. Ma mentre ci penso sono già arrivata a scuola .Scendo dalla macchina velocemente, saluto zio Jack e scappo in classe …come al solito arrivo in ritardo. Entro in classe guardavo la prof ma anche i numerosi occhi puntati su di me, mi tolgo velocemente lo zaino mi siedo e inizio ad aprire il libro. Mentre i miei compagni di classe leggevano il capitolo sul “giallo” continuavo a pensare come fosse quella scuola…immaginavo ,immaginavo sempre di più cercandomi di ricordare la voce di mio padre i suoi occhi le sue mani ,ma non ricordavo niente e in un battibaleno sono passate 2 ore, la merenda ebbe inizio presto e pensavo dove sarebbe stato papà, dove si trovava adesso. Finita la scuola viene Charlot vicino a me, la mia peggior nemica .E ha detto :”Orfanella come mai sei tutta sola? Forse ti manca la tua mamma?” Irrigidita le ho risposto :”Non prendere in giro me e la mia famiglia ..Charlot” Lei rispose:” Perché senno che mi fai ?” Me ne sono andata il più presto possibile non volevo farle del male pure se mi stava un po’ sulle scatole.
  
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