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Autore: key2690    14/07/2013    1 recensioni
Buona sera/Buon giorno scegliete voi XD questa è la prima FF sui Bap! Siate clementi vi prego XD
***
Jungup si comportava in modo strano, erano settimane che rispondeva male ai suoi Hyung, cosa che non aveva MAI fatto prima.
Aprì la porta della camera dei due Hyung e li vide li, nello stesso letto a fare "certe cose"
"Mi vuoi dire che stanno insieme?" Disse con un filo di voce.
“Pensi che in questi mesi io non me ne sia mai accorto? Pensi che non me ne sia mai accorto di come vi guardavate? EH? PENSI CHE IO NON ME NE SIA MAI ACCORTO? GIURAMI DI NON PROVARE QUALCOSA PER LUI!”
Spero vi piaccia!!! Key2690^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciaooooooo Scusate per il ritardo!!! Ma gli esami mi hanno preso la maggior parte del mio tempo TT
Siamo arrivati alla fine di questa FF!!! Spero che vi piaccia anche questo capitolo!!!



Era una noiosa giornata invernale, l’acqua scontrava forte i vetri della sala, mentre si sentivano provenire da fuori tuoni e lampi.
Guk e Chan erano comodamente sdraiati sul divano, una calda coperta li copriva dal naso in giù. Erano rimasti solo loro a casa per le vacanze natalizie, le loro famiglie avevano deciso di fare una vacanza insieme, non si sa dove, lasciando i figli a casa.
I loro impegni lavorativi vennero cancellati, quindi si ritrovarono da soli a casa ad annoiarsi, tutti i loro compagni erano tornati dalle loro famiglie.
 
“Guk che facciamo? Io ho freddo e mi sto annoiando”
“Non lo so… vado a fare un po’ di the così ti riscaldi un pochino” anche se non avevano mai avuto una relazione, dopo il loro “rapporto” si ritrovarono stranamente in sintonia.
Finire a letto per uno strano scherzo del destino e poi cambiare di colpo patners fu strano, certo amavano quei due piccoletti che ne combinavano di tutti i colori, ma certe volte avevano dei dubbi anche loro, erano pur sempre più grandi di loro e non sapevano come affrontare questa situazione.
 
Tra di loro ci passavano 5-6 anni e non erano di certo pochi, anzi a quell’età erano molti per i due, a diciotto anni si fanno ancora delle pazzie a ventiquattro invece si comincia a pensare per il futuro.
L’unica cosa che li faceva andare avanti era il fatto che quei due erano molto più maturi di quello che potevano sembrare, si vedeva anche dall’impegno che mettevano nel loro lavoro, senza mai lamentarsi.
Eppure certe volte, non potevano non fermarsi a pensare che, forse, stavano semplicemente rovinando le loro vite per un loro pretesto, sicuramente i due maknae gli amavano ma per quanto poteva durare quella situazione?
 
Chan continuava a pensare a questo ogni volta che si ritrovava da solo, e ogni volta non poteva che darsi dell’imbecille, erano una coppia bellissima che andava sempre d’accordo e che, quando litigavano, litigavano per cavolate.
“Chan capisco quello che ti turba, ma non possiamo certo lasciarli per paura di fargli del male, gliene causeremmo il doppio così” talmente era impegnato a pensare che nemmeno si rese conto dell’enorme tazza di the fumante che gli era stata messa sotto il naso.
“Lo so lo so… eppure certe volte mi sembra così piccolo”
“Non dirlo a me.”
“Pensi che abbiamo sbagliato a dirgli tutto?”
“Non lo so, ma li hai visti quella volta, avremmo peggiorato solo la situazione se fossimo stati zitti”
“Forse hai ragione”
E li morì il discorso, erano molto stanchi e non avevano voglia di pensare a certi argomenti, erano felici e questo poteva bastare.
 
Si misero a guardare un film e senza nemmeno accorgersene caddero in un sonno profondo.
Sonno che venne interrotto il giorno dopo da un rumore di bottiglie cadute per terra.
Erano sdraiati sul divano, teneramente abbracciati e ben coperti.
Così li trovarono Zello e Up, non preparati a vedere una simile scena, cominciarono a camminare lentamente all’indietro, cercando di scappare da quella vista.
“Mmm Gukkie che…Up? Che ci fai qui?” non aveva ancora capito il perché il suo boy lo guardasse con certi occhi, poi piano abbassò lo sguardo e capì, capì di essere stato equivocato.
“Guk..GUK…YONGGUK! Svegliati!”
“Mmm..Channie” e detto questo lo abbracciò ancora di più, facendolo di rimando irrigidire, cosa che non piacque per niente agli altri due.
“Yongguk non è il momento per sognare, sveglia che qui ci sono Zello e Up!!”
“Lui –Gukkie- e io –UP-?”  Era talmente sconvolto che sentirsi chiamare solo –Up- lo aveva mandato in bestia. Yongguk intanto si era alzato di scatto notando l’espressione del suo ragazzo, che diceva –cosa hai fatto?-
 
“Da quanto?” Fu l’unica cosa in grado di dire.
“Da quanto cosa?”
“Da quanto vi frequentate alle nostre spalle? È per questo che siete restati qui insieme?
“Moon Jongup cosa esattamente stai dicendo? Mi stai accusando di avere una storia segreta con Yongguk?”
“Ma non lo so, vedi tu! Ti trovo addormentato su un divano e come cuscino LUI! la stessa persona con la quale scopavi non meno di CINQUE mesi fa!”
 
“Cosa stavi dicendo prima che ci addormentassimo? Maturi eh” Per quello che aveva appena detto si prese un ceffone in testa, non era il momento di fare dell’ironia.
“Non avresti equivocato pure tu?” mise su un broncetto offeso, ok forse avrebbe equivocato anche lui.
“Ok ok sentite non abbiamo fatto niente né ora né in questi cinque mesi. Mi devi credere Jongup”
Ma non gli credeva, li aveva visti insieme, come si guardavano, i loro movimenti quando si toccavano.
“Pensi che in questi mesi io non me ne sia mai accorto? Pensi che non me ne sia mai accorto di come vi guardavate? EH? PENSI CHE IO NON ME NE SIA MAI ACCORTO? GIURAMI DI NON PROVARE QUALCOSA PER LUI!”
Ma il suo silenzio gli fece capire tutto, sapeva di avere una certa attrazione verso l’altro, sapeva pure di essere ricambiato, ma per paura di perdere le persone a loro care si erano sempre trattenuti.
Jonhung in tutto quel tempo era stato zitto, ma quando sentì il suo migliore amico gridare tutto il suo risentimento, si risvegliò.
 “P…Perché non dici niente? Guk perché non gli dici che non è vero? Che non provi niente per Himchan?”
Cominciò a tremare dalla paura, li davanti a lui c’era l’amore della sua vita, che non riusciva a dirgli che lui era la persona più importante per lui.
Piano cominciò a indietreggiare fino a scontrarsi con Up, per poi voltarsi e scappare via, lontano da loro.
“In tutto questo tempo ci avete solo preso in giro vero?” detto questo si mise alla ricerca del suo amico, lasciando anche lui la loro casa.
 
I due rimasti soli erano indecisi sul da farsi, inseguirli? Rimanere li?
“perché non hai negato?”
“Lo sai il perché, per lo stesso motivo per il quale tu non hai giurato a Up” disse avvicinando il suo volto al più piccolo.
“Bang” fu solo un sussurro, prima che le sue labbra venissero tappate da quelle dell’altro.
Non saprebbero dire quanto tempo fosse passato, ma sicuramente per loro fu un’infinità di minuti.
Chan si rese conto di quello che stavano facendo e si staccò immediatamente, quasi scottato da quel contatto.
“No...no Guk non possiamo. Lo sappiamo entrambi che sarà un grosso errore”
“Prima stavamo parlando se fosse giusto o meno stare con loro, magari questa cosa è capitata nel momento giusto, per farci aprire gli occhi.”
“Tu ami Jonhung?”
“si…”
“e io amo Up. Stare insieme per dimenticare quei due sarebbe una grossa cazzata e tu lo sai bene! Ora usciamo da qui e andiamoli a cercare!”
“… Hai ragione. Non so cosa mi sia preso. Presto andiamo da loro, non oso pensare in che condizioni possano essere!”
 Uscirono così, di corsa, talmente di fretta che non si accorsero di essere in tutta e fuori aveva cominciato a nevicare.
Non si accorsero del freddo, della neve che fitta cominciava a scendere, solo continuavano a correre disperatamente, gridando i nomi dei loro ragazzi a squarcia gola.
 
Ormai era passata un’ora e di loro nessuna traccia, Himchan non era uno che sopportava il freddo, anzi, era un freddoloso di natura e tutto quel tempo sotto la neve senza i vestiti adatti gli fece venire la febbre alta.
Quando il leader si vide cadere a terra Chan svenuto, si dimenticò ti tutto, di chi stavano cercando, del perché, in quel momento c’era solo lui.
Gli corse incontro cominciandolo a chiamare, gridando sempre di più per farlo svegliare, ma a nulla servirono le sue urla. Lo prese quindi di peso e lo portò di corsa all’ospedale più vicino.
Durante il tragitto si scontrò con Zello, ma nemmeno se ne accorse da quanto era preoccupato, Up a solo vedere il SUO Chan svenuto, lo seguì subito.
 
Arrivati all’ospedale lo fecero subito vedere da un medico, che gli disse che potevano portarlo a casa, ma che doveva tassativamente rimanere al caldo e al riposo.
Come detto dal medico venne portato a casa e fatto sdraiare e coperto fin sopra ai capelli, Up rimase tutto il tempo accanto a lui a tenergli la mano in attesa del suo risveglio.
Calò un silenzio imbarazzante in sala, nessuno sapeva cosa dire.
“Io… non amo Chan, giuro non lo amo. Ma non posso negare che tra di noi ci sia un’intesa, siamo molto amici e siamo finiti a letto insieme, penso sia normale. Prima quando…quando siete scappati io… è colpa mia,  è solo colpa mia, io l’ho baciato. Zelo ti prego  non guardarmi così, volevo vedere cosa provavo nel baciarlo dopo tanto tempo.”
“E… cosa hai capito?” una paura fottuta, ecco cosa stava provando in quel momento; stava contando i secondi che lo separavano dal “preferisco lui”.
“Ho solo confermato quello che già sapevo. Non chiudere gli occhi mentre ti parlo amore, devi guardarmi, io amo e amerò sempre solo te.”
 
Oddio l’ha detto, oddio l’ha detto sul serio. Come sono felice! Ama me…ME non lui, ma ME! Sono così felice che mi metterei a piangere!
“Ehi perché piangi. Vieni qui… mi sei mancato in questi giorni”
Un casto bacio gli fece sciogliere le gambe, e pace fu fatta.
 
***
 
“cof cof”  stava palesemente male, gli girava la testa, gli faceva male tutto e soprattutto gli si era addormentata la mano, provò a muoverla ma qualcosa lo bloccò.
Provò ad aprire un occhio, ma con scarsi risultati, le palpebre gli risultavano pesanti ed era molto stanco.
“J…Jo…Jong…Up”
Era li che lo stava osservando dormire, era preoccupato come non mai, l’idea di non poterlo più vedere gli fece venire la pelle d’oca. La litigata di qualche ore prima non era più nulla per il suo cervello, ora l’importante era solo rivedere quegli occhi sorridenti, tutto il resto non esisteva.
Appena senti pronunciare a fatica il suo nome, strinse forte forte la mano cominciando a chiamare il nome del suo amato.
“Chan…Chan sono qui, ti prego svegliati, ti prego Channie… mi dispiace così tanto! Ti amo così tanto, io… appena ti ho visto con Bang io… ti prego perdonami io…”
Una mano asciugò delicatamente le lacrime che avevano cominciato a solcare le sue guance
“ehi..” sussurrò con fatica
“Chan…oddio sei sveglio…grazie grazie.. Chan…” ricominciò a piangere forte,  il ragazzo steso sul letto provò ad alzarsi ma la febbre era ancora alta e non ci riusciva proprio.
“Scusa ora mi passa, ma quando ti ho visto in braccio a Bang.. mi sono sentito crollare il mondo addosso capisci? Pensavo che fosse successo qualcosa di terribile e io non ero li con te… io”
“Vieni qui e sdraiati con me piccolo” lo fece sdraiare vicino a se usandolo come copertina, poco dopo si addormentarono entrambi.
Quando Up si svegliò notò subito la mancanza del compagno, agitatosi decise di andarlo a cercare, lo trovò steso sul divano con Zelo che gli rimboccava la coperta e Guk che gli passava una tazza fumante di the.
“Ricorda che il medico he detto niente sforzi e soprattutto di restare al caldo ok?”
“Va bene mamma!!!”
“Up! Ti sei svegliato finalmente!”
“Non ti saresti dovuto alzare! Hai ancora la febbre!”
“mi è un  po’ scesa e poi stavi dormendo così bene che non volevo svegliarti.”
“Ma cosa è successo? Perché eri mezzo ibernato?”
“Dopo che ve ne siete andati abbiamo pensato a cosa fosse meglio fare, da un po’ di tempo non sapevano se era la cosa migliore restare con voi, aspetta non interrompermi! Siete molto più piccoli di noi e abbiamo due modi di affrontare il mondo diversi, però non abbiamo mai avuto il coraggio di parlarvene.
Io non posso pensare a una vita senza di te Uppie, e quando te ne sei andato… io…-  cosa devo fare? glielo devo dire del bacio? Bang aiutami! Diede una veloce occhiata all’amico che gli fece un cenno affermativo- noi ci siamo baciati… Up aspetta non saltare subito alle conclusioni ti prego! Volevamo vedere se eravate così indispensabili per noi! E quando ce ne siamo accorti siamo usciti di corsa per cercarvi, senza giacca senza niente, e mi sono ammalato”. Si nascose bene bene sotto le coperte, si vergognava a dire una cosa così stupida, ma cosa ci poteva fare se aveva la salute delicata!
“Tu… tu sei uscito, con una bufera di neve, CON SOLO UNA TUTA DA CASA?”
“Uppie tu eri scappato..e io avevo paura di perderti, l’abbigliamento in quel momento era l’ultimo dei miei problemi!”
“Ti amo!!!”
Disse nascondendo il volto nell’incavo del collo del visual. L’altro lo abbracciò tutto contento.
Si sei veramente importante per me, ti amo Up.
Alla fine le vacanze natalizie le passarono tutti e quattro insieme, nonostante la mancanza dei restanti membri, quei giorni che passarono insieme furono meravigliosi.
 

 

Grazie a tutti per aver seguito la mia storia!!! 
Alla prossima!!!
Key2690 ^.-

  
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