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Autore: IndelibleSign    15/07/2013    5 recensioni
-Sono così buffo?- sbuffò Niall sedendosi ai piedi del salice, roteando gli occhi.
La rossa portò una sua mano sulle labbra, cercando invano di cancellare quella risata.
-Non rido.. per te- continuò lei ridacchiando.
Niall accigliò lo sguardo. –No, certo.- intervenne lui.
-Anche a me questo salice ha raccontato una barzelletta divertente prima.- ironizzò beccandosi un’altra risata sfacciata.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Things I hate."
 

C'erano tantissime cose che Judith odiava.
Odiava doversi svegliare alle 6.00 del mattino solamente perché la pasticceria dove lavorava apriva così presto, odiava anche quella stupida divisa che doveva indossare.
Odiava il cappuccino senza schiuma, l'odore di un libro usato, le inutili scritte prive di alcun senso contro i muri delle strade e odiava persino il suo stesso nome.
Judith.
Chissà cosa pensava sua madre quando le diede quel nome.
Ma se Judith potesse fare una lista delle cose che odia, al primo posto ci sarebbero sicuramente le feste liceali.
..E coloro che l'avevano costretta a partecipare, ovviamente.



Niall era assolutamente l'essere umano sulla terra con più problemi verso il genere umano.
Odiava il genere umano, o meglio, odiava qualunque cosa potesse respirare.
Odiava dover portare l'apparecchio, odiava le sue guance che si coloravano ogni qual volta era imbarazzato. E odiava essere irlandese!
Odiava le ragazze, non che non gli piacessero -anzi-, ma odiava il loro modo spocchioso di credersi le uniche al mondo.
E odiava soprattutto quando Zayn lo costringeva ad andare a quelle stupide festicciole liceali.
Ne avrebbe fatto anche a meno, restando a guardare "I passi dell'amore" insieme ad Harry e Louis.
-Niall, pronto al delirio totale?- la mano di Zayn si posò sulla sua spalla mentre il ragazzo fissava entusiasta la folla che riempiva la palestra dell'istituto.
Ah, e odiava il suo migliore amico per averlo trascinato fino a lì.
-Ti odio.- brontolò il biondino incrociando le braccia al petto.
-E' così che ti voglio, amico!- ridacchiò Zayn prima di lanciarsi tra la folla.



-Jude, me lo fai un sorriso?- trillò Liam tirando all’insù le labbra della sua migliore amica, cercando di formare una smorfia.
-Ti sputerei in un occhio, Liam.- borbottò la rossa togliendo le mani dell’amico dal suo viso.
Liam ridacchiò, fissando il corpicino della sua amica.
Era sicuramente colei che si distingueva di più quella sera.
Mentre tutte indossavano vestitini inguinali aderenti, lei indossava dei pantaloncini stretti neri con una canotta larga e lunga del medesimo colore con su scritto: “Go fuck yourself.”
Ridacchiò abbassando il capo.
-Ma sì, dai, ridi della tua migliore amica!- lo incitò lei, sbuffando per la trentunesima volta.
-Eddai, Jude!- la richiamò lui roteando al cielo gli occhi. –Fallo per me, ok?-
-Solo per stasera, divertiti e dimentica di essere una diciassettenne che odia il genere umano e soprattutto odia vestirsi bene.-
ridacchiò lui portando il suo braccio intorno a lei per poi stringerla a lei.
Jude lo fissò per qualche secondo, prima di brontolare: -Non odio il genere umano, solo gli stronzi che ne fanno parte.-
Vedendo Liam fissarla torvo, continuò: -E va bene, ci proverò. Ok?!-
Liam le sorrise prima di schioccarle un rumoroso bacio sulla fronte e dirigersi tra la folla.
-..E per la cronaca, io non mi vesto male!- gli urlò lei fissando la sua canotta.  
“Divertirsi” non era per niente il verbo preferito di Judith.
Lo odiava.



Erano passati solamente tre quarti d’ora da quando erano arrivati e Niall non vedeva già l’ora di tornare a casa, sicuro che i due amici gli avessero lasciato dei popcorn.
Si guardò intorno alla ricerca del suo migliore amico che sembrava essere inghiottito dalla folla, o meglio, da una biondina alta un metro e una giraffa.
Ridacchiò appena lo trovò su uno dai divanetti, occupato a divorare –letteralmente quella ragazza.
-Zayn?- lo richiamò Niall.
Il moro si limitò ad alzare il dito medio, non desideroso di intraprendere una conversazione proprio in quel momento.
-Amico, mi senti?- riprovò il biondino ridacchiando.
Lo stava facendo apposta e Zayn se n’era accorto.
L’amico ridacchiò sulle labbra della bionda, continuando a baciarla.
-Zayn!- urlò a quel punto Niall e Zayn, controvoglia, mollò le labbra desiderose della ragazza, sbuffando.
-Cosa c’è Niall?- chiese –Cosa ti porta qui alle 11.30 a rompere le palle a me?- concluse sbuffando.
–Sono momentaneamente occupato.- sottolineò Zayn indicando la biondina.
-Oh, questo l’avevo capito..- ridacchiò il biondino.
-Bene, allora qual è questo fottuto motivo?- gli richiese.
-Mi stavo chiedendo verso che ora torneremo a casa, sai.. sarei stanco.- spiegò e Zayn semplicemente gli sorrise.
-Vai fuori che ti raggiungerò tra poco, ok?- gli disse il moro prima di avventarsi di nuovo sulle labbra della bionda.
-“Tra poco” quando?- chiese di nuovo.
-Niall!- urlò uno Zayn leggermente stufo.
-..E va bene!- sbuffò Niall prima di uscire da quella folla, da quel posto e respirando finalmente aria pulita.
Odiava i posti chiusi e soprattutto il suo istituto scolastico durante le feste.



-“Tra poco”- quando Jude uscì finalmente da quel posto, troppo stanca per reggere ancora tutto quel baccano, una voce attirò la sua attenzione.–“Tra poco”!- ripeté ancora.
Il ragazzo, coperto dall’ombra di un salice, continuava a parlare da solo –probabilmente- e sembrava leggermente nervoso.
-Erano le 11.30 e ha detto “ti raggiungerò tra poco”!- cominciò, per poi abbassare gli occhi al suo orologio da polso –Sono le 00.27.- trillò ancora.
Una smorfia divertita comparve sulle labbra della rossa. Non si era accorto ancora di lei.
-Ah, ma gli farò vedere io chi è lo scemo qui, eh!- urlò gesticolando.
-Nessuno si prende gioco di..- continuò alzando il tono di voce, ma quando voltandosi si ritrovò davanti una ragazza, la affievolì. -..me.- concluse.
Notando la smorfia imbarazzata che ricopriva il viso del biondo, Jude non riuscì a trattenersi dal ridere.
-Sono così buffo?- sbuffò Niall sedendosi ai piedi del salice, roteando gli occhi.
La rossa portò una sua mano sulle labbra, cercando invano di cancellare quella risata.
-Non rido.. per te- continuò lei ridacchiando.
Niall accigliò lo sguardo. –No, certo.- intervenne lui.
-Anche a me questo salice ha raccontato una barzelletta divertente prima.- ironizzò beccandosi un’altra risata sfacciata.
Niall sbuffò, di nuovo.
-Odio chi ascolta le mie conversazioni!- spiegò il biondo fissandola con una smorfia di disgusto.
-Credimi, non ho potuto farne a meno.- esclamò la ragazza.
-E odio questi stupidi grilli che stasera continuano a girarmi intorno!- urlò.
La ragazza ridacchiò, stendendo la sua mano e lasciando che il suo indice tracciasse una traiettoria:
-Ce n’è uno proprio lì, accanto a te.- disse e il biondo immediatamente saltò, alzandosi in piedi e non vedendo nessun grillo fulminò la ragazza.
-Odio le ragazze dai capelli ramati, approfittatrici, alte un metro e una banana sbucciata che si prendono gioco di me!- urlò lui.
Judith lo fissò, allungando la mano:
-Chiamami semplicemente Judith, anzi.. Jude è meglio.-
Niall nascose un sorriso sotto i baffi: -Niall.- si presentò allungando la mano.
Jude aspettò qualche secondo, scettica, prima di stringergli la mano e notando lo sguardo confuso del biondo, spiegò:
-Ci tengo all’igiene.- per poi scrollare le spalle e sedersi ai piedi del salice, attendendo che anche Niall lo facesse.
E così fu.



Quando Niall abbassò lo sguardo verso l’orologio, lanciò un piccolo gridolino di fastidio.
-Sono le 00.42 e lui ancora non si è fatto vivo.- esclamò, parlando probabilmente con se stesso.
-Sai una cosa, Jude?- le chiese il biondo. –Odio le persone ritardatarie!- esclamò.
-Odio le persone che baciano stupide biondine delle quali non sanno nemmeno il nome e odio anche.. odiare!- brontolò incrociando al petto le sue braccia.
-Parli della persona con cui sei venuto qui?- chiese ingenuamente.
-Parlo di quell’idiota del mio migliore amico, Zayn.- specificò lui.
La ragazza annuì. –Anche io sono stata costretta dal mio migliore amico a venire.-
Niall fissò il modo strambo in cui era vestita, e disse: -Pensavo che ti fossi imbucata all’improvviso, siccome il tuo look non è da.. festa?-
-Io odio le feste, Niall!- urlò lei quasi come se fosse scontato.
-Odio quei ragazzi che si strusciano su tutte, odio la puzza di alcolici e l’alone di fumo che ricopre tutte le teste peggio della nebbia!- concluse.
E nonostante Niall fosse dello stesso parere si limitò a scrollare le spalle.
-C’è qualcosa che ami, invece?- domandò ironicamente –Sembri così problematica!-
E, infondo, sapeva che stava parlando anche di se stesso.
Era fin troppo categorico e maniaco dell’ordine.
Era così.. problematico.
-Amo l’odore del cocco sulla mia maglia preferita, amo quando torno a casa e il mio fratellino Ronan viene ad abbracciarmi.- iniziò fissando davanti a se.
-Amo svegliarmi tardi la domenica mattina e trovare Liam accanto nel letto.- al pensiero, sorrise.
-Il tuo ragazzo?- chiese curioso Niall.
Jude rise. –Il mio migliore amico.- spiegò.
-Amo l’odore della benzina, le pareti arancioni della mia cucina, portare il mio cane al parco, le haribo e le canzoni indiane.- iniziò ad elencare e se Niall non avesse parlato, probabilmente non avrebbe mai smesso.
-Ma se tu potessi fare una lista delle cose che ami di più, quale sarebbe la prima?- chiese.
Judith non esitò a rispondere, anche perché anche lei se l’era chiesto miliardi e miliardi di volte.
Era una cosa stupida e senza senso, ma a lei piaceva.
-Amo i girasoli.- disse e sorrise, chinando lo sguardo verso il basso.
Sì, i girasoli.



-E tu invece?- intervenne all’improvviso lei. –Cosa ti piace?- chiese curiosa.
Niall ci pensò.
Nessuno gli aveva mai chiesto cosa gli piaceva, a nessuno interessava davvero cosa pensasse.
-Mi piace la mia voce quando canto. Amo Justin Bieber!- urlò come una quattordicenne in preda ai suoi ormoni.
-..non guardarmi così!- sbottò verso Judith che semplicemente annuì, strozzando una risata.
-Amo il mio pigiama blu, le mie converse bianche con le suole consumate e il profumo di mio padre.- iniziò ad elencare.
-Ma la cosa che mi fa impazzire è il mio tappeto.- Jude strabuzzò gli occhi.
Okay che i girasoli non erano una cosa da “amare”, ma un tappeto!? Sul serio?
-Amo quando alle 16.00 precise, nonostante la finestra sia socchiusa, un piccolo raggio di sole riscaldi il tappeto e io amo rimanere lì a pensare e ripensare.- Jude sorrise.
Non avevano niente in comune, se non il fatto che odiavano persino troppo.
-..e amo i cani!- concluse Niall.
Jude avvampò. –I cani? Oddio! Io odio i cani!- si alzò e cominciò a gesticolare nervosamente.
-Odio anche i peli di un cane! Li lasciano ovunque!- e mentre lo diceva, una smorfia di disgusto si dipinse sul suo volto facendo ridere Niall.
-Perché li odi?- chiese.
-Mi fanno paura, mi terrorizzano!- urlò lei come se fosse una cosa banalissima.
Niall amava i cani e non capiva come un piccolo esserino del genere potesse far del male a qualcuno.
-..E di cos’altro hai paura? Della tua ombra anche?- ridacchiò.
-Ho paura del giudizio delle persone, delle api e delle interrogazioni di storia alla prima ora.- brontolò ripensato al Prof. Hadsom di storia.
-Ho paura dei film horror e non so nuotare. Odio tutto ciò che è bagnato! E odio dover aspettare ad un appuntamento, ho paura persino di avere un appuntamento!" concluse, o almeno, fece finta di farlo.
Ma Niall era sveglio e sapeva che quel sospiro che aveva fatto alla fine della frase voleva dar spazio ad un nuovo periodo. Probabilmente quello più pauroso.
-Ma questo non è tutto. Di cosa hai davvero paura, Judith?- chiese.
-Ho paura che le farfalle che a volte ho nello stomaco possano divorarmi, ho paura che il cuore possa scoppiarmi, odio questi fottuti battiti che aumentano!- urlò fissandolo negli occhi.
Solo all’ora Judith si rese conto di quanto blu fossero e di quanto probabilmente potessero essere profondi.
-Non hai paura dell'amore, hai solo paura delle conseguenze. Hai solo paura che qualcuno possa ferirti.- parlò lui quasi come se lo stesse spiegando ad una bambina di cinque anni.
-..di nuovo.- precisò lei, sbuffando.
-Ma nessuno lo farà.- Niall esclamò.
Jude rimase un paio di secondi in silenzio, prima di chiedere: -Perché ne sei così sicuro?-
-Perché mi assicurerò io stesso che nessuno lo faccia.-
disse e subito se ne pentì.
Odiava sembrare così gentile con le ragazze.
Anzi, lui odiava le ragazze e basta!
Ma allora perché faceva così?
Ma la voce di Jude lo riportò sulla terra. -Ah, Niall?- chiese lei e l’unica cosa che riuscì a pronunciare fu un semplice: -Sì?-
-Ho anche paura di guidare un motorino. Sai, io e i motori proprio non andiamo d'accordo.-
e quella frase probabilmente serviva a nascondere l’imbarazzo perché Jude non voleva parlare di motori, ma ringraziarlo.



Il giorno dopo Jude trovò un girasole sull’uscio della sua porta di casa e sorrise tra se e se, sussurrando un –Grazie Niall.- che dall’altra parte della strada –nonostante detto a bassa voce- lo stesso Niall sentì.
-Te l’ho già detto che sei un pappamolle, Niall?- la voce di Zayn lo risveglio.
-Zitto, idiota.- lo interruppe Niall, troppo occupato ad osservare il sorriso verso di Jude.
Sì, era proprio un pappamolle. 


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Aloha bellissime!
Allora, inizio col dire una semplice cosa: ho scritto tantissime one-shot (alcune che trattavano anche argomenti molto delicati) e devo dire che questa, 
nonostante non tratti di qualcosa di forte e non sia tanto carina, è tra le mie Top 3
Non so perché, non chiedetemelo, probabilmente perché mi immedesimo un po' in Judith.
Chissà, spero che piaccia anche a voi.

VOLEVO PRECISARE UNA COSA: quando c'è la parte dove Niall parla di Justin Bieber e Judith ride non vuole essere assolutamente un'offesa!
Io adoro Justin!

Detto questo, vado e non vi annoio più.

Mi aspetto pareri personali, critiche e chi più ne ha più ne metta.
-vostra, Martina.

ps: ci tengo a mettere una frase in onore di Cory.

 

"Cory era un combattente. Ci aveva detto che avrebbe provato a lottare. Sfortunatamente non ce l'ha fatta." 

‪#‎RipCoryMonteith‬.

  
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