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Autore: StruckedGirl    15/07/2013    3 recensioni
Elizabeth Stane è una "normale" ragazza che viene da New York ma purtroppo si ritroverà in una nuova scuola a Phoenix, una scuola che il padre ritiene più adatta a lei: la Monster High. Elizabeth non è del tutto normale, è un angelo e il padre fa di tutto pur di non farlo scoprire agli umani quindi la trasferisce in questa scuola dove incontrerà nuove persone, non sono tutti degli angeli ma almeno non sono mostri spaventosi. Tra queste nuove persone incontrerà anche Tony Stark, un vampiro che si trova alla MH da tutta la sua vita e purtroppo Elizabeth se lo ritroverà come tutor, sarà questo incontro a cambiare la sua esperienza alla MH.
Genere: Commedia, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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I ' M    N O T    A    M O N S T ER

Not Always Changing is Good


 

1. First Day (I)

15 Settembre 2012

 

Mi trovavo davanti al portone della nuova scuola. Era grande, di legno. Guardai Obadiah accanto a me, anche lui mi guardò e annuì, riguardai il portone e sospirai. Mi trovavo bene nella mia vecchia scuola, non capisco perché mi abbiano trasferita in un’altra. Mio padre diceva che in quella scuola mi sarei trovata bene, che sarei stata accettata per quello che sono, ma io sono normale…beh, forse non del tutto visto che sono un angelo. Guardai di nuovo quel portone gigantesco. La Monster High, una scuola per mostri…io non sono un mostro! Solo perché non sono normale non significa che io sia un mostro! Comunque accettai la scelta di mio padre, mi avvicinai al portone e entrai nella scuola, veramente entrai nel casino più totale. C’era una folla incredibile in quella scuola, stavo facendo la lotta per arrivare in un punto meno affollato, ero praticamente sommersa da mostri. C’erano mostri di tutti i tipi: lupi mannari, draghi, fate, sirene…insomma non riesco a elencarli tutti, erano troppi. Dopo aver cavalcato il mare di studenti arrivai finalmente davanti a delle scale, mio padre mi aveva detto di andare dal preside prima di andare nella mia camera e iniziare le lezioni. Così salii le scale sperando portasse alla segreteria. Arrivai finalmente, avevo il fiatone come se avessi corso per chilometri; Mi avvicinai alla segretaria, non capivo che mostro era, sembrava normalissima.

-Mi scusi…- Al suono della mia voce la segretaria si voltò, era davvero una bella donna, era mora con dei capelli corti, due occhi di un verde chiaro, era snella e alta, avrà avuto una trentina d’anni.

-Mi scusi, ma io dovrei incontrare…- mi fermai un attimo e presi il bigliettino che mi aveva dato mio padre, lo guardai. -dovrei incontrare il Preside Fury, sono Elizabeth Stane-.

-Oh sì, la stava proprio aspettando, infondo al corridoio a destra troverà il suo ufficio- mi spiegò la segretaria gentilmente con un sorriso; io le sorrisi e la ringraziai per poi avviarmi verso l’ufficio. Arrivai davanti alla porta e bussai finché non sentii un “avanti”, aprii la porta.

-Oh, signorina Stane, la stavo aspettando- mi disse un uomo al quanto strano, era ricoperto di peli, sembrava la Bestia de La Bella e La Bestia, solo che aveva una benda sull’occhio. Puntai gli occhi su un ragazzo che si trovava lì seduto di fronte alla scrivania. Cazzo quant’è carino. Chi è che ha parlato? La tua coscienza intelligenza. Ho una coscienza?! E da quando?! Comunque non importa. Eccome se era carino quel ragazzo, aveva dei capelli neri come la notte, appena si voltò riuscii a vedere meglio il viso e non avevo tutti i torti, è davvero molto bello; quei capelli neri sembravano accarezzargli il viso e quei due occhi castani ti ipnotizzavano e…che fisico ragazzi! Già dalla maglietta attillata si potevano vedere gli addominali da paura. Venni interrotta dai miei pensieri quando il preside disse. -La prego, si accomodi-. Senza dire niente mi sedetti nella sedia accanto al ragazzo che mi guardò e mi sorrise.

-Ciao- disse e mi fece l’occhiolino; roteai gli occhi al cielo, solo dal tono con cui aveva detto “ciao” e l’occhiolino capii che quello era un cretino di prima categoria, uno di quei cretini che vale la pena conoscerli una volta e poi ignorarli. Cancellai dalla mente tutti i commenti sul suo corpo e iniziai a odiarlo. Quello lì si sarà fatto tutte le ragazze della scuola, non cedere anche tu alla sua bellezza. Mi piace questa coscienza, è sempre d’accordo con me. Mmh, però quant’è bono, una notte sotto di lui non mi farebbe tanto male. Zitta coscienza!

-Allora, perché mi ha invitato qua?- chiesi tanto per non iniziare un litigio mentale con la mia coscienza.

-Signorina Stane, le presento Tony Stark, ovvero il suo tutor per tutto l’anno- Sìììììììì! Ma che sì coscienza! Io non voglio più rivedere quel cretino.

-Cosa?! È uno scherzo vero?!-

-No, non è uno scherzo, visto che lei è l’unico angelo della scuola io e suo padre abbiamo pensato che qualcuno potesse aiutarla solo per questo anno e perché no il nostro miglior studente- Questa è buona, ora quel cretino è anche il loro miglior studente?! Ma fatemi il piacere! Decisi di non ribattere e accettai anche questa.

-Va bene- sospirai, non affatto contenta di aver detto quelle due parole. Quel Tony si voltò verso di me, mi fece uno di quei sorrisi da cretini e alzò le sopracciglia; alzai lo sguardo al cielo, che tutti i santi mi aiutino! Mi alzai, pronta per andare nella mia camera, anche se non sapevo quale era, quando il preside disse con un sorriso. -Benvenuta alla Monster High, Signorina Stane- Se, ma vaffanculo! Grande Coscienza!

-Stark, accompagna la signorina al suo alloggio- ordinò il preside Fury.

-Con piacere, preside Fury- Tony si alzò e si voltò verso di me sorridendo maliziosamente, si avvicinò a me e mi diede una pacca sul sedere e poi mi sussurrò -è tempo di muovere quelle belle chiappette-. Mi sorpassò e uscì dall’ufficio. Lo guardavo più arrabbiata che mai, ci voleva solo la storia del tutor. Chi l’ha detto che i tutor servano soltanto per aiutarti con i compiti o l’orientamento della scuola, dovremo orientarci anche sotto le sue coperte prima o poi. Basta coscienza con questi commenti perversi! Allora questi commenti me li tengo per me, poi però non ti lamentare se poi ti manco. Stanne certa che non mi mancherai! Vabbè, lasciamo perdere; Io e Tony stavamo aspettando l’ascensore, Tony non faceva altro che guardarmi il collo imbambolato, quando aprì la bocca per un attimo notai i canini: era un vampiro! Questo non andava affatto bene, no, no, un vampiro come tutor?! Sono impazziti?! E se mi morde?! Lo guardai e gli chiesi -Così sei…un vampiro-.

-Sì, esatto, e tu che mostro sei? Dubito che tu sia un vampiro, sei troppo sexy per esserlo-. Lo guardavo infuriata più che mai, se mi avrebbe fatto uno di quei complimenti cretini o mi avrebbe toccato il culo un'altra volta, altro che nell’alto dei cieli, l’avrei mandato sottoterra. Prima che potessi rispondere alla domanda le porte dell’ascensore si aprirono. Alleluja, ora sì che ci divertiamo qua dentro. Ignorai la mia coscienza ed entrai in ascensore con Tony.

-Sono un angelo- lo guardai sorridendo con occhi da innocente.

-Ecco spiegato il tuo fantastico tatuaggio sulle spalle- disse lui indicandomi le spalle. Mi guardai dietro le spalle. io non ci trovavo niente di speciale in quel tatuaggio ma era molto meglio che portare sempre le ali in aria. Rimasi in silenzio.

-Siamo un po’ come Angel&Devil, eccitante- disse lui pensado di aver detto quacosa di veramente eccitante. Mi fece uno di quegli sguardi del tipo “Appena arriviamo in camera ti sbatto sul letto e ti scopo”, lo riguardai un po’ stordita.

-Angel&Devil è una marca!-.

-E che importa-. E quello sarebbe il loro miglior studente?! AHAHAH ma per favore!

-Come ti chiami?- chiese lui con un tono stranamente serio.

-Elizabeth- risposi.

Tony mi guardò -Troppo lungo come nome, ti sceglierò un soprannome…-.

Ecco, pure il soprannome, speriamo sia almeno carino…Come lui. Zitta coscienza!

-Che ne dici di…- disse avvicinando la sua mano al mio sedere per poi appoggiarcela -Lizzy- Mi diede un pizzicotto sul sedere, lo guardai sorridendo.

-Oh, Tony, sei così sexy, solo guardandoti mi eccito- dissi sarcasticamente, lui mi sorrise maliziosamente iniziando ad accarezzarmi il sedere, io eliminai il sorriso dal mio viso.

-Leva quella mano dal mio sedere o te la taglio- Tony ritrasse subito la mano da lì e io mi allontanai -Sei un cretino-. Le porte dell’ascensore si aprirono, finalmente. Camminammo per i corridoi del dormitorio….dei vampiri! Ma che centro io con i vampiri?! Tony mi portò davanti a una porta lo guardai.

-è la mia camera?- chiesi indicando la porta.

-No, la mia, anzi ora la nostra- E aprì la porta. Ero shockata, non solo il tutor ma ora anche la stessa camera! Guardai la stanza, non sembrava tanto male, televisore al plasma, vasca idromassaggio e varie cose da ricconi; ma poi vidi quell’enorme letto matrimoniale. NO! Non se ne parla, non ci dormo accanto a lui e lì mi venne un idea. Guardai Tony.

-Stark, tu dormi per terra- gli ordinai.

-Non se ne parla, la camera è mia- Mi avvicinai di più a lui e gli accarezzai il petto e gli disse con la mia voce angelica -Tu dormi per terra-.

Era praticamente ipnotizzato -Okay- disse lui dirigendosi verso l'armadio. Sorrisi e entrai nella camera.

-Altro che angelo, tu sei peggio del diavolo-. Sorrisi orgogliosa -Grazie-.

-Prepara la tua roba, abbiamo educazione fisica- disse lui ritornando sulla soglia della porta.

Lo guardai -Okay, ma vai, dal momento in cui sono entrata in questa scuola non ho avuto un attimo di pace-. -Sbrigati- E chiuse la porta.

Evviva, avevo pochissimi minuti da passare da sola, mi buttai sul lettone morbido. Il mio primo giorno di scuola e avevo già ai miei piedi il mio tutor nonché un vampiro, chissà quanti altri sarebbero caduti ai miei piedi; adoravo di già questa scuola ma ora era tempo di prepararsi. Mi alzai, presi la mia roba, la misi in una borsina e uscii dalla camera, mi stavo dirigendo in Palestra per la mia prima lezione.

 

 

Arrivai in Palestra, stavo per entrare nello spogliatoio ma…mi sentivo un po’ osservata; mi voltai e tutti i ragazzi, compreso Tony, mi stavano guardando come dei cretini, li ignorai e entrai nello spogliatoio andrai contro una ragazza.

-Oh, scusami- la guardai, era una bellissima ragazza dai capelli rossi.

-Non preoccuparti, non è niente, tu sei quella nuova?- disse la rossa gentilmente.

-Sì, mi chiamo Elizabeth Stane, ma puoi chiamarmi Lizzy-.

-Io sono Natasha, Natasha Romanoff-. Sorrisi, finalmente avevo incontrato qualcuno che non mi sorrideva maliziosamente ogni tre per due o che mi toccava il sedere.

-Che cosa sei?- dissi incuriosita. -Io sono una fata- disse e si levò la maglietta, si mise di spalle mostrandomi il tatuaggio di due ali da fata che subito si staccarono dalla sua schiena e si aprirono, rimasi a bocca aperta, non avevo mai visto delle ali da fata dal vivo! La ragazza si incamminò in mezzo agli armadietti e io la seguii.

-Tu invece cosa sei?- mi chiese mentre apriva il suo armadietto, la guardai.

-Io sono un angelo-. Tutte le ragazze mi sentirono e rimasero a bocca aperta, iniziarono tutte a fissarmi.

-Wow, ma non dovresti stare…- indicò in alto, capii che parlava del cielo.

-Sono un angelo caduto e non chiedetemi perché sono caduta, non ne ho idea-.

Un’altra ragazza dai capelli rossi si avvicinò a me e disse -E le ali? Dove sono?- Mi voltai e mi levai la maglietta mostrando il “tatuaggio” che si “staccò” dalla schiena e le mie ali si aprirono, tutte rimasero a bocca aperta.

-Dove dormi? Non mi sembra ci siano dormitori per angeli- disse di nuovo l'altra rosse. Io mi voltai e la guardai -Perché lo vuoi sapere?- le chiesi curiosa.

-Curiosità- rispose facendo spallucce.

-Nel dormitorio dei vampiri, mi hanno dato un vampiro come tutor per l’anno-.

-Quale vampiro?-.

-Tony Stark- Tutte le ragazze rimasero di nuovo a bocca aperta, ma la ragazza che mi aveva fatto la domanda mi guardava malamente, forse era la sua fidanzata, comunque quello sguardo non mi piaceva; una ragazza mora si avvicinò a me e mi disse: -Buona Fortuna, allora-.

-Sarà anche carino, intelligente e sexy ma ha in testa solo una cosa, l’unica cosa che lo distrae dalla fame- disse Natasha.

-Cosa lo distrae?- chiesi incuriosita -Le belle ragazze e il sesso, ogni sera si porta in camera sua una ragazza diversa- rispose la rossa indacando sulle dita le cose elencate.

-Dovrà rinunciarci, perché in camera sua ci sarò io-. -Oddio, mi dispiace tanto per te- disse la mora con un finto tono dispiaciuto. Queste ragazze sono meglio della mia coscienza, odiano Tony quanto me, tranne una penso ovvero la rossa che da quando avevo nominato Tony mi guardava con uno sguardo da serial killer ma poi si distrasse dallo sparlare su Tony e disse -Avanti ragazze, non sta mica per rischiare la vita, ha solo Tony come tutor-.

-Smettila di difenderlo, Pepper, lo sai anche tu che è un cretino-.

-Beh, che ne sai se Clint non si è fatto mezza scuola? O è un cretino anche lui?- Natasha si zittì -Dopotutto anche Clint è un vampiro-.

-Ma lo sai che Tony è il più cretino di tutti-.

-Peggy, anche Steve ha fatto le sue cretinate, quindi smettiamo di sparlare di lui soprattutto voi, Tony è uno studente brillante e sarà una fantastico tutor per Elizabeth-. Il silenzio calò nella stanza e tutte ritornarono a cambiarsi, io mi stavo già mettendo i pantaloncini e quando fui pronta mi avvicinai alla ragazza che aveva difeso Tony.

-Scusami…- le dissi. La ragazza si voltò e mi guardò. -Ma tu sei…la fidanzata di Tony? No, perché se lo sei dovrei dirti che il tuo fidanzatino mi ha già toccato il sedere due volte-. La ragazza si mise a ridere, io la guardai stranamente, che c’era da ridere?

-Non sono la ragazza di Tony- rispose.

-Sei la sorella?- chiesi pensando che fosse qualcuno che ci teneva molto a lui.

-No, è…solo un’amico- Tutte le ragazze dissero in modo sarcastico -Certo, come no-.

-Lo sappiamo tutte che hai una cotta per lui, Pepper- disse Natasha. Io riguardai la ragazza che arrossì per la vergogna.

-Avete avuto tutte una cotta per lui- disse la rossa 2 che forse si chiamava Pepper.

-Una cosa è una cotta, un’altra è che lui è andato a letto con tutte noi- chiarì la mora che a quanto avevo capito si chiamava Peggy.

-Quindi non avevamo una cotta per lui- disse Natasha. Io rimasi in silenzio e poi riguardai la ragazza -Io sono…- ma mi interruppe dicendo -Lo so, ti chiami Elizabeth, ti ho sentito prima mentre parlavi con Nat. Io invece sono Pepper Potts e sono una sirena, così non mi devi chiedere che mostro sono-. Io risi, meno male una che mi dice tutto in una volta così non devo fare troppe domande; le altre non essendo ancora pronte rimasero per pochi minuti dentro lo spogliatoio mentre io e Pepper uscimmo dallo spogliatoio. La palestra era davvero enorme e in essa i ragazzi avevano iniziato a giocare a Basket, li guardammo. Una squadra fece canestro, i ragazzi camminarono un po’ per il campo; Pepper guardò imbambolata Tony che aveva voltato lo sguardo su di noi, ci guardava sorridendo e mi fece l’occhiolino. E che cavolo! Ancora a provarci con me?! Non-Sono-Interessata! Ma Pepper lo era, eccome se lo era; dopo l’occhiolino mi disse a bassa voce -Hai visto, mi ha fatto l’occhiolino?-.

A quanto pare non aveva capito che l’occhiolino era per me, infatti lo salutò con la mano e Tony la ignorò del tutto ricominciando a correre. Guardai Pepper che continuava a guardarlo, avevo capito che a Tony non interessava per niente ma, volevo aiutare Pepper a conquistarlo e gli dissi a bassa voce -Smetti di sorridergli-.

Pepper mi guardò -Perché?- chiese lei con un tono di voce stranito.

-Perché così si capisce subito che ti piace e si disinteressa a te-.

-E tu che ne sai?-.

-Beh, nella mia vecchia scuola sono stata soprattutto io a spezzare cuori ai ragazzi anziché i ragazzi spezzassero i miei….voglio aiutarti a conquistarlo, visto che ti piace tanto-. Pepper sorrise e in quel momento le altre ragazze arrivarono; il coach fischiò e tutti andarono al centro della palestra, il coach era un tipo strano, basso, un po’ pelato, o era uno gnomo, un lepricauno o un folletto.

-Buongiorno ragazzi, io sono il coach Phil Coulson, il vostro insegnate di fisica nonché allenatore della squadra si Basket della scuola- disse per presentarsi ai nuovi arrivati...cioè io. Il coach Coulson si voltò e prese un pallone.

-Stane, Stark, siete i capitani…maschi contro femmine-. Tutti quanti esultarono. Ecco, il primo giorno di scuola e sono capitano di una squadra di Basket durante educazione fisica…fantastico!

 

 

 










ANCHE LA SCRITTRICE PARLA:

Eccomi con questa nuova ff che poi tanto nuova non è perchè è da quasi due anni che non mi smuovo ad andare avanti e ora che l'ho fatto ho deciso di postare :D Questa è la prima parte del primo capitolo perchè il primo capitolo è il più lungo di tutti. Come avete potuto capire Elizabeth è la figlia del cattivo in Iron Man (2008), ovviamente Obadiah non è il vero padre, sì però non vi dico niente perchè è moooooooolto più avanti (la parte che ancora non ho nemmeno scritto ._.). Quindi ora vi lascio una bella domanda: secondo voi perchè Elizabeth è caduta dal cielo? Posterò il secondo capitolo se questo arriva a 3 recensioni, se arriva a 2 posto lo stesso, anche se arrivo a 1, insomma posto anche a 0! Anyway, recensite, please, sia positive che negative accetto tutto. So di non essere la più brava scrittrice del mondo ma se mi lasciate qualche consiglio cercherò di migliorare :D Grazie comunque per aver letto ed essere arrivati fino a qua :D P.S: ops, mi sono dimenticata di spiegare la cosa dei colori, come potete vedere ci sono tanti coloooori *--* questo è un'aiuto per me, per aiutarmi a non confondermi con tutti i personaggi e poi pensavo di dare un po' di colore alla storia xD

  
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