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Autore: Windofchange    16/07/2013    2 recensioni
A volte la vita non ti chiede il permesso, decide lei e basta, anche se tu non sei d'accordo. Entra senza bussare e cambia tutte le carte in tavola, carte sconosciute con le quali i fratelli Gallagher non hanno mai giocato...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Gallagher, Noel Gallagher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Paul sedeva di fronte al fratello, immobile.

Ancora non si capacitava di come quei due idioti avessero potuto menarsi in un ospedale con sua madre nell’altra stanza che stava male..a questo erano arrivati? A non sopportarsi a tal punto che tutto passava in secondo piano, anche il buon senso in una situazione così difficile? Era furioso di questi continui litigi, anche se, a dirla tutta, aveva sempre sofferto la complicità dei suoi due fratelli.
Inutile negarlo, loro erano talmente legati l’uno all’altro che lui sapeva perfettamente di essere per Noel meno di Liam e per Liam meno d Noel. Magari, se non fossero stati in una band internazionale insieme, le cose non sarebbero andate così, ma dopo 18 anni di vita in comune è naturale che nasca un’affettività maggiore. Chissà, forse se anche lui avesse avuto successo nel loro stesso campo sarebbe stato considerato molto di più, ma pensare che tre fratelli arrivino al successo è quasi impossibile.

-A che pensi?-
Noel interruppe il corso dei pensieri di Paul.
-Niente…pensavo che siete due mongoloidi-
-Beh, non è una novità- rispose l’altro con un sorriso sghembo.
Noel si era leggermente calmato, le mani avevano smesso di tremare e il cuore aveva rallentato un po’…se continuava ad agitarsi in quel modo gli attacchi di panico gli sarebbero tornati nel giro di una settimana.
-Vuoi un caffè?- chiese al fratello alzandosi dalla sedia per sgranchirsi le gambe.
-Ma quale caffè???Tu una camomilla dovresti prendere!! No, niente caffè, e vale anche per te!-
-Oh Paul cazzo non rompere, non ho più 12 anni. Anche se in questo momento avrei più bisogno di alcool che di caffè, in effetti…-
Paul scosse la testa e Noel gli sorrise, dandogli una pacca sulla spalla mentre si avvicinava alla macchinetta. Infilò le monetine, estrasse il suo caffè e si mise vicino alla finestra a sorseggiarlo.
Ancora non li facevano entrare nella stanza, chissà quanto avrebbero aspettato.

-Ma Liam dove cazzo è andato a fumare che non torna più??- esclamò improvvisamente irritato Paul, tanto da far sobbalzare Noel.
-Non ne ho idea…-
-Saranno passati più di venti minuti…-
-Magari se n’è andato…-
-Non credo…mamma sta male, non se ne andrebbe..-
Noel finì di bere il suo caffè, buttò via il bicchiere e disse – Senti, io vado a cercarlo-

Il punto è che non aveva idea di dove si fosse cacciato. Sicuramente non era uscito dall’ospedale, Paul probabilmente aveva ragione, quindi cercò qualche uscita che conduceva all’esterno.I corridoi degli ospedali gli sembravano infiniti, con quelle pareti bianche che gli trasmettevano un senso celato di angoscia. Dopo aver girato prima a destra e poi a sinistra, vide un portone con il simbolo delle scale antincendio.
Lo aprì, e infatti, seduto sul primo scalino, c’era suo fratello.
-Eccoti- disse piano, mentre il portone si richiudeva da solo alle sue spalle.
-Cosa vuoi?- chiese Liam senza neanche girarsi, con la sua sigaretta tra le dita.
-Niente, volevo solo sapere dov’eri-
Noel si sedette sul suo stesso gradino, però un pò distante da lui. Entrambi guardavano di fronte, dove la facciata interna dell’ospedale rifletteva la luce di un pallido sole di Aprile.
-Senti Liam…sono stanco. Davvero. Non mi importa di avere ragione, se vuoi che ti chieda scusa, ti chiedo scusa. Però non voglio più litigare-
Mentre parlava, Noel si era voltato a guardare il fratello, il quale continuava a fissare dritto. Seguirono alcuni attimi di silenzio, tanto che Noel pensò di aver parlato troppo a bassa voce.
-Non voglio avere ragione-
-Allora cosa vuoi?-
-Voglio capire-
-Capire cosa??-
Ok, Noel stava perdendo di nuovo la pazienza., ci voleva poco. Con Liam non si arrivava mai alla fine di niente.
-Capire perché ti sei comportato così…quando te ne sei andato. Perché?-
Liam parlava con un tono molto pacato, quasi freddo, rassegnato. Noel sbuffò. Era esausto.
-Il perché te l’ho già detto. Non andavamo più d’accordo nel gruppo, tu pensavi sempre e solo a divertirti e a sballarti mentre io ormai ero cambiato, non avevo più voglia di fare quella vita…anche la tua voce era cambiata…-
-…ancora sta stronzata della voce- lo interruppe brusco Liam, per la prima volta irritato da quando era iniziata la conversazione.
-Si Liam, ammettilo. Tutto quel fumo e quelle droghe ti hanno rovinato la voce, cazzo!-
Liam scuoteva la testa con un sorrisetto finto, ma in cuor suo sapeva che il fratello aveva ragione.
-Tutto questo mi aveva portato ad un punto di esasperazione- proseguì Noel - …ok, forse quella sera ho esagerato, forse tornassi indietro non lo rifarei, ma ormai l’ho fatto. Punto. Non possiamo metterci una pietra sopra??-
-Noel ,ancora con sta pietra sopra. Forse non hai capito che a me sta cosa ha fatto incazzare parecchio. Dici che se tornassi indietro forse non lo rifaresti, ma in questi quattro anni non mi hai mai detto di esserti pentito di quella scelta. Quindi è quello che volevi. Non volevi più lavorare con me. Non mi volevi più tra i piedi. Neanche al di fuori del lavoro, e questa forse è la cosa che mi ha fatto più incazzare-
-Aspetta, i giornali sanno che io e te non ci parliamo da 4 anni ma tu sai che non è così…per messaggio ogni tanto ci sentiamo no? Lo sai che io non ho mai voluto escluderti del tutto. Ok, all’inizio si, è vero, te l’ho detto, ne avevo i coglioni pieni di te, ma poi mi sembra che passato il primo periodo ogni tanto ci sentivamo no?..-
-Si appunto, per il messaggio di auguri a Natale o ai compleanni dei bambini…bel rapporto, cazzo-
Questa fu la prima volta che Liam si girò verso il fratello, riservandogli un’occhiata gelida.
Noel sospirò di nuovo, cercando di trovare in qualche area remota del suo corpo ancora un briciolo di pazienza.
-Avresti anche potuto cercare di avvicinarti tu come una persona civile, invece che tampinando il mio cellulare pieno di messaggi del cazzo. Ma chi sei, un fottuto maniaco??-
-Ero incazzato ok?? Volevo fartela pagare!! Poi…mi fai incazzare… perché esci con quella gente, eh?? Sono dei coglioni…non capisco che cazzo ci fai in mezzo a loro… e più che altro cosa ci trovi in loro..- Liam gesticolava pesantemente, come per aiutarsi a trovare una spiegazione che per lui non c’era.
-Sono simpatici, tutto qui. Mi fanno divertire quando ho voglia di svagarmi un po’-
-Ma smettila…stronzate!!!-
-Senti Liam, di chi frequento io non ti riguarda- Noel cercò di essere abbastanza perentorio al riguardo, per non proseguire su quell’argomento che lui proprio non aveva voglia di toccare. - Io sono venuto qui per dirti che mi dispiace e che sono stanco di tutti questi litigi-
-E di quello che devo dirti io non ti interessa?- Liam d’un tratto lo guardò dritto negli occhi e Noel rispose alla sua domanda senza esitazione.
-Dimmi, ti ascolto-
-Io posso anche capire che eri stufo, o che volevi fare la tua cazzo di carriera da solista (perché nessuno me lo leva dalla testa sta cosa) però possibile che non ti è mai passato per l’anticamera del cervello che a me la tua decisione avesse potuto farmi davvero male? Non ti avrei rotto i coglioni così tanto dopo che te ne eri andato… no? E come conseguenza tu ti sei allontanato ancora di più..-
- Liam, sinceramente l’unica cosa che pensavo era che non volevi proseguire da solo perché non eri in grado di cavartela senza di me…non avresti avuto un grande successo da solo…-
-Stronzate. Ok, te ne rendo atto, i Beady Eye non sono neanche da paragonare agli Oasis e le tue canzoni sono più belle delle mie, però non è questo. Il successo mi interessa fino a un certo punto, sono talmente ricco sfondato che potrei non alzare più un dito fino a quando campo, però il modo in cui hai abbandonato la band e me dopo 18 anni non mi è andata giù per un cazzo..-
-Il mio non voleva essere un abbandono, non ne potevo più e basta-
-Chiamalo come vuoi, però te ne sei andato!!- Liam continuava a battere sullo stesso tasto, perché aveva la sensazione che Noel non afferrasse il concetto.
-Vero...ma allora perché tu non hai provato a cambiare quando ti dicevo di smetterla di fare il cazzone?? Magari adesso saremmo ancora insieme a suonare..-
- Cazzo Noel, vuoi sempre avere ragione!!- sbottò Liam, alzandosi improvvisamente e appoggiandosi alla ringhiera. Noel di tutta risposta lo seguì.
- Non voglio avere ragione Liam, però sto cercando di farti capire che forse anche tu hai sbagliato qualcosa. A 40 anni non puoi più comportarti come quando ne hai 18, e io non ne potevo più di farti da balia-
-Tu non mi facevi da balia… eri solo sempre pronto a rimproverarmi, mai un cazzo di complimento-
-Non li meritavi Liam…eri sempre ubriaco o fatto, saltavi le date dei concerti o offendevi il pubblico..-
-Magari se tu fossi stato un po’ più comprensivo io sarei cambiato…-
-Non ti credo Liam, ti conosco troppo bene…e poi comprensivo su cosa, visto che ti comportavi da idiota tutto il tempo??-
-Resta il fatto che io a te una cosa del genere non te l’avrei mai fatta Noel… e soprattutto non me ne sarei fregato di te per i quattro anni successivi…-
Noel abbassò la guardia, scuotendo la testa per cercare di convincere il fratello-…non è vero che me ne sono fregato di te Liam…-
-Si che è vero, non mi sembra di averti sentito bussare alla mia porta, nonostante io cercassi all’inizio di parlarti.. te ne sei proprio sbattuto i coglioni come se non fossi mai esistito…-
-…non è vero… Liam, ero solo stufo e avevo bisogno di starti lontano per un po’ ma ti giuro che per me non è mai cambiato nulla nei tuoi confronti..-
-Puttanate.. l’indifferenza l’hai sempre riservata a persone delle quali non te n’è mai fregato un cazzo, tipo papà…ma vedo che ormai ti sono indifferente anch’io, quindi ho capito…-
-Per favore, ora smettila di dire certe stronzate e ascoltami…-
-Non c’è niente da dire, ho capito…-
Noel si avvicinò al fratello, alzando la voce per farsi ascoltare.
-Liam ascoltami cazzo!!!-
Liam, con le spalle rivolte al muro, si zittì.
-Mi manchi. E non sai quanta fatica faccio a dirtelo, mi conosci. Ma mi manchi sul serio. Va bene, avevo bisogno di starti lontano, ma non potrei mai immaginare una vita dove tu non mi rompi i coglioni alle nove del mattino come da 30 anni a questa parte-
Noel voleva guardarlo negli occhi, ma ogni tanto abbassava lo sguardo perché dire quelle cose lo imbarazzava, ma sapeva che era indispensabile fargliele sapere.
-Ho esagerato, e non voglio rischiare di perderti del tutto…questa situazione della mamma mi ha fatto riflettere cazzo…ho cominciato a pensare e a pensare…cioè…una notte un cazzo di medico mi chiama per dirmi che mia madre è stata ricoverata…e io non posso pensare…cioè, ho pensato che una cosa del genere sarebbe potuta succedere anche a te…non siamo immortali no?- Noel gesticolava parecchio, ma Liam era troppo occupato ad ascoltare quelle parole che uscivano a fatica per accorgersene…
-Ho pensato che… se mi avessero chiamato dicendomi che avevi fatto un incidente…o che eri in overdose per quelle droghe di merda che ancora ti prendi…- ora la voce di Noel tremava chiaramente -…o che peggio ancora…-
Noel guardava in basso, la sua voce non riusciva più ad emettere alcun suono, mentre Liam era ancora li fermo in silenzio ad ascoltarlo.
Allora Noel d’impulso lo abbracciò, passandogli un braccio intorno al collo e uno intorno alla vita.
-Io non so cosa avrei fatto Liam…non lo so…-
Si stringevano così forte da farsi quasi male, e Noel si diede mentalmente dello stupido per aver fatto passare tutto quel tempo.
-Ma non è successo niente di tutto questo Noel…stai tranquillo…io sto bene…- Liam gli accarezzava i capelli, cercando di tranquillizzarlo. Non immaginava che Noel stesse male a causa di questi pensieri, e sinceramente, non ci aveva mai riflettuto sopra più di tanto…forse perché in cuor suo sapeva che prima o poi si sarebbero riappacificati. Ma se, come aveva pensato Noel , qualche evento non programmato glielo avesse impedito? Al solo pensieri lo stomaco gli fece male e si strinse a Noel ancora più forte.
-Lo so, ma se ti fosse successo qualcosa?- Noel gli parlava piano, con la faccia affossata nell’incavo della sua spalla - Non me lo sarei mai perdonato, davvero…lo so che non te lo dimostro mai, ma non ti immagini nemmeno quanto ci tengo a te…-
-Lo so Noel ,lo so…-
-E allora promettimi che la smetterai di farti di tutte quell sostanze di merda che ancora ti prendi...ti prego...-
Liam sorrise, da una parte contento che il fratello si preoccupasse per lui nonostante i suoi 40 anni suonati - Ora mi chiedi troppo...-
-No Liam, dico sul serio...smettila con quella roba...non voglio che ti succeda qualcosa...ti ricordi come stavo male io? A quest'ora sarei già morto...e non voglio che capiti la stessa cosa anche a te- Noel si era staccato da lui ma rimanevano sempre vicini, solo che ora si guardavano occhi negli occhi. Liam sospirò.
-Non posso prometterti nulla, ma ti giuro che ci proverò...-
-Ok...-
-E poi..- Liam proseguì - scusami se sono stato un cazzone in questi ultimi...40 anni.- Risero entrambi, ma Noel sapeva quanto gli costava dire questo - No davvero...a volte ho esagerato, lo ammetto, ma non volevo ferirti sul serio...lo sai meglio di me...-
Noel lo guardò, e decise che ormai ogni parola sarebbe stata inutile...sapevano perfettamente i pensieri e le emozioni che vi erano uno nell'altro. Gli passò una mano dietro la testa, giusto per avvicinarlo un minimo e dargli un bacio sulla guancia.
Poi aprì il portone -Dai Liam, torniamo dentro-
  
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