* i dialoghi tra <> sono in lingua inglese.

°Personaggi°

-Il treno per ostia, gremito di gente;
*partendo da sinistra*
-Parte di una scolaresca slovacca: sono seduti a ridosso delle porte e dei pali per reggersi in mancanza di posti a sedere;
-La donna russa: è seduta sul primo sedile e ha occupato il secondo con la sua borsa. Ha le gambe accavallate, con i piedi fuori dagli zoccoli rosa.
-La coppia di ragazzi cinesi: Lei ha appoggiato la testa sulle gambe del compagno, mentre ascolta musica. Lui è occupato con il cellulare.
*sedili di fronte*
-Il Ragazzo a occhio e croce tunisino, a giudicare dalla pelle;
- Le due italiane: quella più anziana ha i capelli rosso fuoco mentre la più giovane legge e ogni tanto sottolinea qualche riga con la matita che tiene in mano;
*sedili a destra*
-I quattro ragazzotti romeni: sono chiassoni, osservano con occhi attenti la fauna -femminile- circostante, schiamazzando a voce alta. Mi riferirò a loro anche come i ragazzi-iena.

°Fatti°

Il chiacchericcio dei Ragazzi-iena viene interrotto dall'entrata in scena da una donna di colore, il cui vestiario potrebbe essere definito "confusionario"; si appoggia alle porte tra la coppietta e i romeni, posando la sua borsa e una busta di plastica. Come si china a rovistare tra le sue proprietà, inizia sonoramente a borbottare in inglese, calamitando l'attenzione di quasi tutti i personaggi.
La Scolaresca osserva incuriosita la scena; la Russa la guarda con lieve disapprovazione; il Tunisino, l'Italiana più grande e la coppietta sembrano non farci caso; l'Italiana più giovane cerca di fare finta di niente, pur avendola quasi davanti agli occhi; i Ragazzi-iena guardano ciò che la prospettiva offre loro e fanno apprezzamenti, il tutto ridendo e schiamazzando.
La donna si rialza con una bottiglia di peroni in mano, la stappa con i denti e senza battere ciglio inizia a ingollare birra.

"Puuzza! Puzzaaa!" 

Fa la Russa, che guarda la bevitrice con disapprovazione. La diretta interessata continua la sua bevuta rispondendo con il suo inglese pesantemente accentato, non si capisce se sia ubriaca o fatta, inizia a ridere e a sculettare provocando l'ilarità dei romeni:

< Parla in inglese! Sei russa? Vieni dalla Russia?>

La russa per tutta risposta le scocca un'occhiata alquanto torva.
La donna di colore si china allora per posare la peroni -altre risate delle iene- e mentre rialza il busto, il decoltè le esce fuori dalla maglia, causando prima stupore, poi risate da parte di quasi tutti i personaggi:
Il Tunisino e l'Italiana più grande fanno ancora una volta finta di niente, quella più giovane fa una smorfia, mentre a Russa ride di gusto.
Seguono quindi scambi di informazioni tra la Scolaresca e l'Africana che, dopo aver messo nel giusto posto il petto, si avvicina alla Russa.

 

Detto questo prende la borsa della donna slava senza che questa le avesse dato il consenso, posandola per terra e prendendo il suo posto.
Mentre la donna di colore chiede quante lingue parlino i due cinesini, fa la sua comparsa una donna corpulenta, che grida con forte accento romano ai ragazzi seduti per terra di alzarsi. La Donna africana allora si mette in mezzo, dicendo in inglese che è un problema loro e di farsi gli affari suoi, al che la Romana allora inizia a urlarle contro. Volano un po' di "vaffanculo" in un paio di lingue e la signora cicciona leva finalmente le tende, incazzata e borbottante.

 

I Ragazzi-iena ridono, la Scolaresca pure.
Stazione Ostia Centro: scendono tutti tranne il Tunisino e le Italiane.

"Non ti preoccupare, durante la settimana è molto più tranquillo"

Dice l'Italiana più grande all'altra.

"Si spera"







Note dell'autrice:
I fatti narrati sono realmente esistiti e la scena mi è sembrata abbastanza curiosa da essere riportata in formato racconto.