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Autore: softkitty    16/07/2013    1 recensioni
Ecco qui una breve intervista ai personaggi della storia "Da Miami... verso l'infinito e oltre"
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Paul Wesley, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ian e Joe - tutto iniziò a Miami'
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Intervistiamo i protagonisti di...

 

Da Miami...

verso l'infinito e oltre

 

 

 

Abbiamo un bel po' di domande per i nostri protagonisti, quindi... ho pensato di lasciare il meglio alla fine ;)

 

PER NINA
Ami ancora Ian?

Credo sia l'unico che io abbia mai amato. Mi sono sposata tante volte dopo la fine della nostra storia, ma... nessuno è stato come lui. E nessuno sarà mai come lui”
Ti sei mai pentita di aver abortito, desiderando essere al posto di Joe?

Sì, ogni singolo istante della mia vita. Se non avessi abortito, ora avrei ancora qualcosa che mi legherebbe ad Ian, un modo per averlo per me. Invece ora ha la canadese che gli sforna figli come fossero torte ed io... per lui non esisto più”
Ci riproveresti con Ian, anche a costo di distruggere una famiglia?

Se sapessi di avere una minima chance, lo farei. Non mi importa un accidenti della sua dolce mogliettina. Ma per Ian ho smesso di esistere nel momento in cui ha saputo dell'aborto. Non potrei fare nulla per farmi amare di nuovo da lui. Mi reputa una persona spregevole”
Odi Joe?

Credo sia tutta colpa sua se la mia storia con Ian è finita. Se non fosse arrivata lei, probabilmente Ian sarebbe tornato con me e ora ci sarei io al suo posto. Ovviamente senza pasticceria e senza tutti quei marmocchi che piangono e strillano”

Ti sei sposata per rimpiazzare Ian?

Nina sgrana e gli occhi e mi lancia uno sguardo supplichevole, come per dire: 'perché mi hai fatto proprio questa domanda?'. Rimane per qualche istante in silenzio, poi si stringe nelle spalle: “Farei la figura della disperata se ammettessi che è così? Nessuno è stato come lui, e nessuno lo sarà mai”.


PER JOSEPH
Pensi ancora a Joe?

Joseph inarca le sopracciglia e mi fissa basito. Se fosse davvero un ibrido, a quest'ora sarei già stecchita. “No! Ci mancherebbe! Joe è stata una magnifica scopata, anzi più di una in teoria... Comunque, no, non penso a lei. Non in quel senso almeno. Dopo che io ho incontrato Emily la situazione tra me, Ian e lei si è sistemata. Io e Joe abbiamo fatto una cazzata, ma... non ha significato nulla. Per me è stato solo sesso. All'epoca non ero uno in cerca di relazioni, men che meno con lei, però era davvero bella e non mi sono lasciato sfuggire l'occasione!”
Sei mai stato innamorato/infatuato di lei?

Innamorato di Joe? Assolutamente no!”. Si chiarisce la voce. “Non fraintendetemi, Joe è una bellissima donna, è simpatica, divertente e altri mille aggettivi positivi, ma... no, l'ho sempre vista come un'amica, piuttosto che come una possibile compagna. Quando poi ho conosciuto Emily, ho avuto la conferma che non ho mai amato Joe, assolutamente mai”

 

PER PAUL
Sei mai stato geloso di Ian?

Paul fa un sorriso a 32 denti, prima di rispondere: “A dire la verità no. Ci siamo conosciuti quando io stavo già con Torrey e avevo già tutto ciò che volevo. Certo, Ian è un gran figo, su questo non si discute, anche perché altrimenti le sue fans mi picchiano, però... no, geloso no, non ne ho mai avuto motivo”
Qual è stata la cosa più stupida che hai fatto?

Si gratta la nuca, in imbarazzo, e poi sorride nervosamente. “Beh, ahm... Dunque... la lista sarebbe davvero lunga, ma la cosa più stupida che ho fatto... Dunque... Oh! Ci sono! Quando Torrey era incinta di Max, ho omesso il piccolo particolare che i miei genitori si sarebbero fermati a casa nostra e non in albergo per tutta l'estate. Quando l'ha scoperto ho rischiato di essere evirato, mi ha lanciato contro un intero servizio di piatti (che ovviamente ci aveva regalato mia madre) e... mi ha fatto dormire per una settimana intera sul piccolo divano che c'è nella nostra stanza da letto”. Fa una faccia buffissima. “Una volta ho perfino tentato di sdraiarmi accanto a lei mentre dormiva, due secondi dopo avevo la faccia spiaccicata contro il tappeto accanto al letto”

 

PER TORREY

Paul è davvero smielato come sembra?

Torrey mi lancia uno sguardo divertito: “Assolutamente no!”. Sospira. “E' dieci mila volte peggio! Lo amo da morire, ma a volte vorrei sapere dove la mia migliore amica tiene la soda caustica!”

Joe ti prende in giro dicendo che in cucina sei un impiastro. È vero?

Purtroppo sì. Io mi impegno, lo giuro, ma...”. Si stringe nelle spalle. “Però Paul è peggio di me! Perciò mi consolo. Per fortuna Joe sta cercando di insegnarmi qualcosa, sai, giusto per non avvelenare i miei piccoli”

Allora, siamo curiosi di sapere... Adam è il promesso sposo di Bonnie... Max e Norah?

Adam e Bonnie insieme sono dolcissimi, lui è così protettivo con lei! Saranno una coppia bellissima tra... beh, quando saranno grandi! Norah stravede per Damon quindi direi che sono a posto”. Sorride, con gli occhi a cuoricino. “Max credo che lo sistemeremo con Amanda, la primogenita del temibilissimo Klaus!”

Credevi che la storia tra Ian e Joe durasse?

Assolutamente sì! Confesso che ho avuto qualche dubbio quando si sono lasciati al compleanno di Ian, ma ho sempre sperato. Insomma, sono entrambi testardi ed orgogliosi, ma si amavano troppo per chiudere la loro storia”. Sogghigna malefica. “E poi, se non ci fossero arrivati da soli, io ed il mio Pauly ci avremmo messo lo zampino”

PER JOE
Sappiamo che ami Ian, ma se dovessi dare un voto a Joseph a letto, quale sarebbe?

Si guarda attorno, sospettosa, poi si china in avanti, verso di me: “Giura che Ian non saprà mai di questa domanda!”. Io, OVVIAMENTE, giuro, e lei si rilassa. “Non mi ricordo molto della notte che ho passato con Joseph, insomma, eravamo abbastanza alticci”. Si stringe nelle spalle. “Posso dire che, per quel poco che ricordo, ci sa fare il nostro ibrido! So che queste frasi sono trite e ritrite, però non posso paragonarlo a quello che faccio con Ian. Insomma, con Jos è stato appagamento fisico, come quando hai fame e mangi la prima cosa che trovi sotto mano. Placa la fame al momento, ma sul lungo periodo non ti senti totalmente appagata, perché non sei totalmente coinvolta. Il corpo gode, ma il cuore no, non so se mi spiego...”. Sorride a mo' di scusa. “Comunque, direi un otto pieno”
Vorresti che tua suocera sparisse dalla faccia della terra?

Anche qui, rispondo solo se giuri che Ian non lo saprà mai!”. Annuisco. “Non la sopporto! Diamine è odiosa! Ogni volta che viene a trovarci deve criticare qualsiasi cosa faccia! - si schiarisce la voce ed imita quella di Edna - 'Georgiana! Il lettino della bambina dovrebbe essere con la testata rivolta a sud! Così dorme più rilassata!', oppure 'Georgiana, ma sei sicura che Ian non mangi troppo? Mi sembra ingrassato!'. Vorrei tanto regalarle un viaggio di sola andata per il triangolo delle Bermuda, ma è la mamma di Ian, perciò mi trattengo e spero che qualcuno agisca al posto mio”.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Questa è facile!”. Ride. “ Aprire una pasticceria tutta mia, sposare un ricco e sexy attore con la fissa per la salvaguardia del mondo, e farci un sacco di figli!”. Mi fa l'occhiolino. “Direi che il mio sogno nel cassetto è realizzato!”
Rinunceresti alla pasticceria per fare la mamma a tempo pieno?

Non per sempre. Quando è nata Bonnie Blue ho per forza accantonato la pasticceria, ma non potrei smettere di lavorare definitivamente. La pasticceria è parte di me, è stata il mio primo sogno da quando ero piccola, non potrei mai smettere di preparare ed ideare dolci”. Sorride. “Anche se, ora che il numero di figli sta per raddoppiare, credo che il mio lavoro verrà messo da parte per un bel po' di tempo”. Si accarezza la pancia enorme e sorride. “Dopo Bonnie Blue e Damon Ian pensavamo di sfornare un altro babySomer, ma Ian ha fatto un lancio da 200 punti ed ecco che arrivano i gemelli!”

PER IAN
Qual è il posto più strano dove hai fatto l'amore?

Ian sorride malandrino: “Oh, questa domanda è davvero interessante! Potrei elencare un sacco di posti strani dove io e la mia piccola Joe ci siamo dati da fare, ma non vorrei farla alterare, non ho ancora scoperto dove tiene la soda caustica!”. Ride di gusto. “Tornando alla domanda... direi assolutamente sul cofano dell'auto. Che poi, tra l'altro, è stato quando abbiamo concepito i due gemelli. Bonnie e Damon erano da Paul e Torrey perché io e Joe dovevamo visitare una proprietà un po' fuori porta per acquistare una casa più tranquilla. Eravamo lontani dalla città e si vedevano le stelle. Eravamo soli, faceva caldo... una cosa tira l'altra... e ci siamo trovati a... beh, hai capito immagino...”
Cosa avresti fatto se fosse stata Joe a tradirti per prima con Joseph? L'avresti perdonata?

Ian sospira prima di rispondere: “Non mi piace molto rivangare quella storia. Io ho fatto una cazzata epocale e da lì si sono susseguite un sacco di ripicche da parte di entrambi. Non so cos'avrei fatto se fosse stata Joe a tradirmi per prima. Ancora adesso ho qualche difficoltà ad accettare Joseph. Insomma, è innamorato pazzo di Emily, ma l'idea che lui abbia toccato la mia Joe mi infastidisce da morire. Non voglio neppure pensarci, per favore, passiamo alla prossima domanda!”

Ti sei mai pentito di aver rinunciato a qualcosa per tua moglie e tua figlia?

Questa volta sorride apertamente e mi guarda come se gli avessi chiesto di dirmi come si chiama: “Assolutamente no. Se mi avessero proposto di interpretare Christian Grey due anni fa, probabilmente avrei firmato il contratto ad occhi chiusi, insomma, sarebbe stata un'occasione da non perdere. Ma poi sai, crescendo cambiano le priorità. So che sembra stupido, ma è come...”. Si ferma un istante. “Ci sono. Quando hai 9 anni, pensi solo a giocare con i robottini e cose simili, a 15 anni poi i robottini perdono il loro appeal e inizi a pensare solo alle ragazze, più te ne scopi meglio è. Ora la mia priorità è la famiglia, fare il dominatore sessuale sui maxi schermi non rientra più tra i miei sogni, preferisco stare con Joe e Bonnie e Damon e i due nascituri”. Sogghigna. “E lasciare certe cose per l'intimità con mia moglie. Non so se mi capite”. Mi fa un occhiolino e sì, decisamente, abbiamo capito!
Vorresti altri figli? Quanti?

Ride di gusto e si passa una mano nei capelli, questa conversazione lo rilassa e lo diverte... cazzo quanto è bello!

A dir la verità, credo che la famiglia Somerhalder abbia già sforato con il numero di figli. Bonnie Blue è arrivata prima del previsto, Damon lo abbiamo cercato, mentre i due gemelli che stanno per arrivare... sono stati una sorpresa! Io e Joe avevamo pensato di mettere in cantiere un altro figlio, ma addirittura due in un colpo solo!”. Sorride, felice. “Adoro fare figli, ma credo che ci fermeremo a quota quattro. Voglio godermeli e stare con loro il più possibile. Voglio essere un padre presente, di quelli che la sera, quando rientrano dal lavoro vengono travolti dai figli e che ascoltano i loro borbottii ed i loro racconti quando sapranno parlare. Voglio esserci per tutti e quattro”

Qual è il tuo sogno per il futuro?

I suoi occhi si illuminano e si lascia andare ad un sorriso dolcissimo. “Vorrei che i miei figli crescessero sani e forti, che fossero felici e che non si lasciassero fuorviare dalla fama e dal denaro. Vorrei che fossero come me e Joe”. Si ferma un secondo. “E vorrei passare ogni giorno della mia vita con la mia acida moglie accanto, sempre”
Se pensi a Bonnie fra 10 anni, cosa desideri per lei? Come te la immagini?

Ovviamente, con un papà ed una mamma come me e Joe, non può che essere bellissima!”. La sua voce è piena di orgoglio paterno. “E poi... vorrei che somigliasse a sua cugina Lila. È una ragazza d'oro, è buona, educata, sveglia ed intelligente. Cosa potrei desiderare di più? Kendra ha fatto un ottimo lavoro con lei, vorrei che io e Joe potessimo fare altrettanto con Bonnie. Se è vero che buon sangue non mente...”

 

 

Queste domande sono cronologicamente successive (di qualche mese) rispetto alle precedenti e capirete subito perché ;)

PER IAN E JOE

Ian cosa ti ha colpito subito di Joe ? E a te, Joe?

Ian fa un ghigno alla Damon e scuote la testa, prima di rispondere: “Beh, appena l'ho vista, dopo averla atterrata, ho pensato Cazzo, quanto è bella! Poi mi sono accorto che si era fatta un bel taglio alla mano e lì ho pensato solo che dovevo portarla al pronto soccorso immediatamente”.

Joe ridacchia e sbuffa, fingendosi esasperata: “Io ho pensato che fosse un idiota. La spiaggia era enorme, c'era un sacco di spazio e lui che fa? Mi atterra come un giocatore di rugby! Poi però si è dimostrato un vero gentiluomo e mi ha portata al pronto soccorso”. Si volta a guardarlo e gli accarezza il volto. “Il mio amore ha allungato le mani dopo neppure due secondi”.

Ian ride e annuisce: “Beh, non potevo lasciarmi sfuggire un'occasione del genere”

 

Quanti figli avete?

Joe abbassa lo sguardo ed arrossisce, ma sorride. Ian, accanto a lei, gonfia il petto con orgoglio e si apre in un sorriso mozzafiato, il sorriso di un padre felice, mentre sua moglie risponde.

Bonnie Blue è nata il 21 settembre 2012 e direi che è stata per entrambi una bellissima sorpresa. Avevamo da poco deciso di aspettare ad allargare la famiglia e magia! È arrivata lei!”

Ian sorride malizioso a sua moglie: “Piccola Joe, direi che non è stata magia, è stata una gran bella sc...”

Joe gli tira una gomitata, lanciandogli uno sguardo di finta disapprovazione e gli mette una mano sulla bocca per bloccarlo: “Ian! È un'intervista, modera il linguaggio, la leggeranno anche i tuoi figli!”

Giusto! Dunque... Stavi dicendo? Ah, sì! Dunque, dopo Bonnie Blue, il 30 luglio 2014 è arrivato Damon Ian, che, a dispetto del nome, è stato un piccolo angioletto. Poi, abbiamo raddoppiato in un colpo solo con Ivy Louisiana e Gerard Roger, che sono nati il 18 agosto 2015”

Li guardo con la bocca spalancata e Joe mi capisce al volo: “Non so nemmeno io come spiegarmelo. Nella mia famiglia non ci sono mai stati parti gemellari, idem per quella di Ian”

Lui ghigna soddisfatto: “Sarò dotato di un supersperma”

Io mi appoggio allo schienale della poltrona e rido di gusto, mentre Joe borbotta qualcosa del tipo: “La prossima volta, esigo che i tuoi figli siano presenti, così ti trattieni!”, facendoci ridere ancora di più.

 

E poi... un piccolo scorcio dal futuro, per una giovane coppia ;)

 

Cosa faranno i piccoli della fanfiction?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare un salto avanti nel tempo ed arrivare al 2032, quando la piccola Bonnie Blue ha 20 anni... … …

Bonnie, tesoro, vieni con noi da Paul e Torrey? Vorrebbero che ci fossimo tutti per la cena di bentornato per Adam!”. Joe, una splendida quarantacinquenne urlò dal piano di sotto per richiamare l'attenzione della sua primogenita.

No, mamma! Devo preparare i bagagli e sono indietro, non posso arrivare in aeroporto con la valigia mezza disfatta!”

Joe ed Ian di sotto si scambiarono uno sguardo preoccupato, ma non dissero nulla. “Ok, tesoro! Io, papà, Damon, Lou e Rog andiamo! Se vuoi raggiungerci più tardi non ci sono problemi!”. Si chiusero la porta alle spalle e i cinque si diressero, a piedi verso casa Wesley. Negli anni, nonostante le due famiglie si fossero allargate, non si erano mosse dalle due abitazioni che avevano acquistato al loro arrivo ad Atlanta. Ian e Joe si tenevano per mano, osservando i tre quarti della loro famiglia. Damon era terribilmente uguale ad Ian, gli somigliava talmente tanto da far pensare che fosse un suo clone, fortunatamente gli occhi di Joe dimostravano che anche lei aveva contribuito a generarlo. Aveva 18 anni ed aveva da poco iniziato, proprio come suo padre, a lavorare come modello per delle importantissime case di moda italiana ed era, ovviamente, richiestissimo. Nonostante le ragazze gli si gettassero addosso senza remore, il suo cuore, per la gioia di Torrey batteva per la sua piccola Norah, fotocopia della madre, tranne che per gli occhi verdi di papà Paul. Nessuno sapeva se sarebbe durata o meno, ma i due sembravano pazzamente innamorati l'uno dell'altra e nessuno si sognava di interferire.

Poco distanti da lui, Ivy Louisiana e Gerard Roger camminavano chiacchierando fittamente. Erano nati un anno dopo Damon ed erano molto legati. Entrambi avevano i capelli scuri, ma, mentre Lou aveva ereditato quelli lisci di suo padre, Rog aveva quelli mossi di sua madre. Il maschio aveva gli occhi di ghiaccio di Ian, mentre la femmina aveva gli occhi neri di Joe. Dai lineamenti era difficile capire a quale genitore somigliassero di più perché entrambi sembravano un mix perfetto di Ian e Joe. Per l'ansia di Ian, Lou sembrava aver instaurato un rapporto molto affettuoso con Nick, il piccolo di casa Morgan, mentre Rog saltava di fiore in fiore senza curarsi troppo di essere gentile con le ragazze (per la rabbia di sua madre che cercava in tutti i modi di portarlo sulla retta via), anche se Torrey si ostinava a dire che ci fosse del tenero tra lui ed Hayley, la figlia di Daniel e Phoebe.

Quando raggiunsero casa Wesley, ad aprire la porta fu proprio Norah, che si tuffò tra le braccia di Damon. Dietro di lei Max sbuffò osservando la sua sorellina incollata alle labbra del maggiore dei Somerhalder e salutò il resto della famiglia, invitandoli ad entrare. Era identico ad Adam, con la sola differenza degli occhi: i suoi infatti erano come quelli di Torrey, mentre Adam aveva ereditato quelli verdi di Paul.

Ciao! Che bello, siete arrivati! Coraggio, entrate! Jos, Emily, Nick e Mandy sono già arrivati! E anche Adam!”. Quando furono dentro, ci fu un caos di saluti, baci ed abbracci. La famiglia Morgan era appena tornata da Londra dove aveva passato qualche settimana, mentre Adam era rientrato dopo quattro mesi a Parigi da Caroline e Jaques, dove aveva fatto una piccola vacanza con Laurent, loro figlio.

Adam, che bello vederti!”. Joe lo abbracciò e gli baciò entrambe le guance.

Ciao Joe! Sono felice di essere tornato!”. Le sorrise lasciandosi baciare e stritolare. “Blue?”

Joe fece un sorriso tirato: “Non è venuta”. Adam accusò il colpo, ma non disse nulla, tornando ad occuparsi degli ospiti e rispondendo alle domande sulla sua permanenza in Europa.

Durante la cena, Joe osservò suo marito parlare con Joseph e Paul e sorrise. Nonostante tutti e tre avessero più di qualche capello grigio, sembravano ancora gli stessi idioti di vent'anni prima!

... E domani Bonnie parte...”

Cosa?”. Adam uscì dal suo stato catatonico ed interruppe Ian. “Dove va?”

A Toronto, starà a casa di Lila e Jason per un po', dato che hanno avuto George Junior da poco, darà una mano con la pasticceria ed il bambino”

Senza preoccuparsi di nulla e nessuno, si alzò dal tavolo ed uscì di casa, diretto verso quella dei Somerhalder e si attaccò al citofono. Bonnie aprì poco dopo, con i capelli raccolti in una coda disordinata, un paio di shorts arancioni ed una canottiera verde. Quando lo vide, inarcò le sopracciglia. “Ciao Adam”

Lui la guardò incerto: “Blue, posso entrare?”

Se vuoi...”. Si spostò dalla soglia. “Entra”

Grazie”

Se vuoi una birra, sono nel frigo, se vuoi da mangiare, cerca in cucina, io stavo facendo i bagagli, scusa...”. Senza aggiungere altro, si voltò e si diresse di sopra.

Adam la seguì e vide il caos più totale nella stanza della ragazza. Gli abiti erano tutti sul suo letto, le valigie aperte e vuote sul pavimento e lei stava cercando di capire com'era meglio sistemarli.

Non mi chiedi neppure com'è andata a Parigi?”

Senza distogliere l'attenzione dai suoi vestiti, Bonnie annuì. “Ma certo! Com'è andata a Parigi?”. Il suo tono era totalmente disinteressato.

Blue, puoi fermarti un secondo? Vorrei parlarti”

Parlami pure, ti ascolto. Devo preparare i bagagli o domani non partirò mai”.

Adam sbuffò e la prese per un braccio, facendola voltare. “Blue, sono quattro mesi che non ci vediamo! Non merito di essere guardato in faccia?”

Capì al volo di aver scelto le parole sbagliate per iniziare la conversazione, un lampo d'ira attraversò gli occhi di ghiaccio di Bonnie. “Per come ti sei comportato, il fatto che io ti parli è anche troppo”. Strattonò il braccio. “E ora, se non ti dispiace, lasciami andare”

Blue...”. Adam era l'unico che la chiamava così. Aveva iniziato da piccolo, quando aveva scoperto che il secondo nome di Bonnie era Blue, proprio come il suo colore preferito, e siccome a lui Bonnie piaceva, decise l'avrebbe sempre chiamata con il colore che gli piaceva.

Adam, te lo chiedo per favore, lasciami preparare i bagagli”

Non mi aspettavo questa accoglienza”. Sembrava ferito.

Ma Bonnie era troppo concentrata a trattenersi per evitare di urlargli addosso per notarlo. “Davvero? E posso chiederti cosa ti aspettavi da me?”

Un abbraccio, un bacio... un minimo di interesse...”

Bonnie gli andò incontro, lo strinse per un nanosecondo, gli lasciò un rapido bacio sulla guancia e poi gli sorrise falsamente: “Adam! Sei tornato! Che bello vederti! Com'è andata a Parigi?”

Blue, per favore...”

Per favore cosa? Sei partito per Parigi senza dirmi una parola, senza un messaggio, un biglietto, nulla. L'ho scoperto da Ivy, che l'ha saputo da Rog, che l'ha saputo da Damon, che l'ha saputo da Norah. Sei stato via quattro mesi, non mi hai mai chiamata, non ti sei mai fatto sentire. Ora torni e ti aspetti che io non sia incazzata? Davvero, ti pensavo meno idiota”

Blue, sono partito perché avevo bisogno di prendere le distanze da noi... Non so come gestire la cosa. Io adoro le sfilate, le interviste e tutto quel mondo proprio come Damon, ma tu lo odi e questo ci sta allontanando... Non voglio correre, ho paura di rovinare...”. Non concluse, non sapendo bene cosa dire. Bonnie si era sempre tenuta a distanza dal mondo dello spettacolo, preferendo di gran lunga la pasticceria di sua madre.

Bonnie lo guardò impassibile: “Sai qual è la cosa stupida? Che più tu ti preoccupi di non farmi soffrire, più io soffro. Ora sono io a voler prendere le distanze Adam, non ce la faccio ad andare avanti così, mi dispiace...”

Blue, non partire, ti prego... resta per me, per noi...”

Adam, come puoi dirmi che c'è un noi? Alla prima difficoltà te ne sei andato! In una coppia quando ci sono problemi si risolvono insieme, non ci si da alla fuga”

Ora scappi tu, però!”

Vedila come vuoi, io domani parto e non voglio sentirti”

Non... non ti mancherò?”

Me la sono cavata per quattro mesi, ormai sono abituata a farcela senza di te”. Abbassò lo sguardo e deglutì, cercando di mantenere il controllo.

Parto con te”

No. Non ti voglio”

Adam sgranò gli occhi. “Ma...”

No”. Senza aggiungere altro e senza guardarsi negli occhi, Blue riprese a fare i bagagli ed Adam tornò a casa dei suoi genitori, giusto in tempo per salutare i Morgan ed i Somerhalder che stavano tornando a casa.

Adam, caro...”. Joe gli andò incontro e, senza chiedergli nulla, lo abbracciò. “Vedrai che troverete il modo di sistemare le cose. Siete testardi, ma vi volete troppo bene per stare separati per troppo”

Non ne sono sicuro, Joe... questa volta l'ho fatta grossa, Blue ha ragione e non voglio più farla soffrire... ma non ce la faccio a stare senza di lei...”

Joe gli sorrise e gli spettinò i capelli: “Coraggio principino”. Adam sorrise a quel nomignolo e rientrò in casa fiducioso che tutto si sarebbe sistemato.

Passò un mese.

Un mese senza una telefonata. Un messaggio. Un piccione viaggiatore.

Il vuoto più totale.

Adam era aggiornato su come stesse Blue grazie a Damon, mentre Bonnie non sapeva assolutamente nulla di Adam, perché, ogni volta che suo fratello pronunciava il suo nome, lei inventava una scusa e cambiava discorso o chiudeva velocemente la chiamata.

Si era concentrata sulla pasticceria e sulla famiglia materna: nonna Carmen e nonno George, zia Kenny e zio Richie, Lila e Jason con il piccolo George jr. Cris, il suo cugino coetaneo era ad Harvard per studiare giurisprudenza come suo padre.

Era fondamentale per lei avere sempre qualcosa da fare, per tenersi occupata.

Quel pomeriggio, però in pasticceria non c'era stata molta gente, perciò Bonnie si era ritrovata a pensare ad Adam ed un macigno le si posò sul cuore.

Il telefono squillò a vuoto per qualche secondo. “Blue!”

Rimase senza fiato sentendolo pronunciare il suo nome, poi però la sua attenzione fu catturata dai rumori in sottofondo. “Sei ad una festa?”. Il tono non era accusatorio, era solo curiosa.

Sì, è per la presentazione della nuova collezione di...”. Adam si bloccò. “Non importa, come mai mi hai chiamato?”

Nulla, non importa. Torna pure alla festa, sei tu l'anima del party, buon lavoro!”. E prima che lui potesse dire qualcosa, aveva già riattaccato. Non voleva disturbarlo mentre lavorava. Avrebbe aspettato per dirgli ciò che sentiva il bisogno di comunicargli. Il lavoro doveva venire prima di tutto.

Fu così che quella sera, dato che George jr era tranquillissimo, Lila e Jason erano tornati presto dalla cena da Mary, la figlia di Victor, che aveva appena comprato casa, Bonnie si trovò seduta nel piccolo giardino della casa di Lila e Jason, ad osservare le stelle.

Vide un taxi accostare poco distante ed una figura avvicinarsi al cancellino e scavalcarlo.

Rimase senza fiato nel vederlo: “Adam...”

Sapevo che ti avrei trovata in giardino”. Le sorrise, rimanendo in piedi di fronte a lei.

Come fai ad essere qui?”

Ero a Chicago”

Bonnie si alzò, mettendosi, con la sua bassa statura di fronte a lui: “Hai mollato il party per venire qui?”

Adam ignorò la domanda: “Che volevi dirmi per telefono?”

Hai lasciato il party?”

Sì”

Sei un idiota! Non dovevi farlo! È il tuo lavoro”

Adam, scosse la testa: “Blue, che volevi dirmi?”

Lei abbassò il capo e strinse i pugni. “Mi manchi”

Ad Adam scappò un sorriso vedendola così. Infondo era ancora la bambina che riempiva di baci quando erano piccoli. Le si avvicinò e la prese fra le braccia. “Anche tu, Blue, non sai quanto”. Rimasero abbracciati per qualche secondo, poi Adam parlò di nuovo. “Sai, quando ero piccolo, pensavo che avrei voluto una storia d'amore come quella dei miei genitori: stesso lavoro, stesse passioni...”. La guardò negli occhi per un lungo istante. “Poi però, una bellissima ragazza con gli occhi di ghiaccio mi ha rubato il cuore e mi ha fatto capire che ci sono altre alternative. Voglio una storia d'amore come quella di Ian e Joe”. Piegò appena il capo. “Senza la parentesi del tradimento, ovviamente”. Sorrise vedendo Bonnie sbuffare. “E la voglio costruire con te”. Bonnie rimase a fissarlo sbalordita, senza dire una parola, con i suoi occhioni azzurri spalancati e le labbra socchiuse. “Blue, ti prego dimmi qualcosa... Questa sera sei ancora più bella del solito e muoio dalla voglia di baciarti”

Lei sorrise e si alzò in punta di piedi: “Hai la capacità di rovinare un momento romantico proprio come tuo padre”. Posò le labbra sulle sue e lo baciò. “Costruiamo la nostra storia, principino del mio cuore”

La mia pasticcina”. Si chinò su di lei per baciarla di nuovo, per suggellare la loro promessa d'amore.

 

 

Ed ora siamo davvero alla fine.

Vorrei trovare una bella frase ad effetto per concludere questa mia ff, ma non mi viene in mente nulla, se non che mi mancheranno tantissimo tutti loro, dal primo all'ultimo.

Spero davvero che i personaggi della mia ff rimarranno nei vostri cuori ed io con loro.

Ringrazio di cuore tutte le persone che l'hanno seguita, recensita, inserita tra le ricordate/seguite/preferite.

Ragazzi miei, vi mando un bacio grande grande.

Passo e chiudo.

softkitty

  
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