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Autore: Bell_Lua    29/01/2008    5 recensioni
Una ragazza, i suoi pensieri e le riflessioni sul dopo. Dopo aver passato la notte con Tom Kaulitz.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A shower that wants to wash off the memories.

Apro la porta della doccia, con delicatezza, mi infilo dentro e lascio che l'acqua mi bagni completamente ogni angolo del corpo. Acqua bollente scende a rivoli dai miei capelli, che lentamente si scuriscono ed io mi lascio avvolgere dal calore esterno. Dentro ho ancora freddo, non riesco a togliere quella sensazione.

Stamattina mi sono svegliata e l'unica cosa che ho trovato è stato un biglietto sul cuscino.

"Grazie."

Unica parola rimasta d'una notte passata tra sospiri e risate, baci e carezze.

Ieri mattina pensavo soltanto al vostro concerto, a come sarebbe stato vedervi finalmente dal vivo. E certamente non alla tua reputazione e non alla possibilità di finire dove poi sono finita. Dio, per quale motivo poi ho ceduto alla tua richiesta? Lo sapevo come sarebbe andata a finire e lo sapevano anche le amiche che erano accanto a me.

Rividi la scena nella mia mente. Tu che fai un cenno verso uno del servizio di sicurezza, quello che mi si piazza davanti, che più che sussurrare l'ha urlato talmente forte da farlo sentire almeno alle prime tre file -"Tom Kaulitz la vuole." Io che alzo il volto verso di te, tu che sorridi come al solito. Ed io che come una stupida annuisco velocemente e mi sento tirare su dalle possenti mani dell'omone.

E questa mattina sono qui, che mi faccio una doccia, con il bagnoschiuma dell' hotel. E mi sento così stupida ed immatura. Io, che a diciotto anni suonati cadevo come una sciocca nella tua trappola. Una mosca che si buttava ad occhi chiusi contro la tela del ragno, nonostante l'avesse vista. Nonostante luccicasse alla luce del sole. E tu, mio ragno, mi hai imprigionata.

Ma non starò qui ad attendere un qualche tuo messaggio, non aspetterò un miracolo che si abbatta su di me. E non mi aspetto certamente di cambiare Tom Kaulitz con una sola notte.

Non c'è stato nulla tra di noi, dopotutto. Solamente una piacevole nottata per me e l'abitudine notturna per te. Cosa cambierà? Ma nulla, ovviamente! Fosse tutto così chiaro nella vita... magari! Sarebbe favoloso, capirei tutto di quello che mi circonda.

L'acqua continua a scorrere, a tratti bollente, a tratti ghiacciata. O forse è sempre calda, ma i miei brividi non mi fanno sentire il suo calore come dovrebbe.

Ripenso ai tuoi occhi brillare nella penombra della stanza e sospiro. Ripenso alle tue mani che scivolano lungo la mia schiena e rabbrividisco. Penso al tuo sorriso soddisfatto e mi do mentalmente della stupida.

Continuo a lasciar scorrere quel liquido trasparente, che sembra mi rilassi, scivolando lungo il mio collo. Appoggio la fronte alla parete della cabina doccia e lascio uscire l'aria dai polmoni, in un soffio.

Le mie amiche sanno che sono venuta da voi, nel camerino, però non hanno idea del resto della serata, anche se la loro fervida immaginazione penso abbia già lavorato alle varie alternative che eventualmente mi si potevano presentare dinanzi. E loro conoscono quasi tutto di te.
Non dirò loro nulla, non ho voglia di parlarne adesso e non ne avrò bisogno nemmeno domani o il giorno dopo ancora. E' una cosa che preferisco tenere per me stessa, non mi sembra il caso di analizzare troppo gli avvenimenti, né di fantasticarci sopra. E' successo quello che è successo e basta così.

Mi asciugo velocemente e mi rivesto. Prima di uscire dalla camera noto che c'è la chiave della porta sul comodino accanto al letto, perciò la prendo, quindi chiudo tutto, non lanciando nemmeno un'occhiata al letto ancora disfatto, che non sarò certamente io a rifare. Non voglio toccare quelle lenzuola. Non vorrei che ci fosse ancora il tuo profumo sopra.

Attraverso il corridoio e mi faccio quella piccola rampa di scale a piedi. Arrivederci. Anzi, no, Addio.

 

Piccola one sui Tokio Hotel, anzi, su Tom Kaulitz. Ho riflettuto su cosa potrebbe pensare una ragazza che è stata appena "intrappolata" nella trappola del chitarrista. E magari se ne fosse persino pentita. Spero sia abbastanza carina come cosa. PS: Tom Kaulitz non mi appartiene, non ho guadagnato nulla nel mettere per iscritto queste parole e... questo è stato un mio delirio, dato che stasera avevo bisogno di scrivere! Gute nacht!

  
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