Pov. Blair
-Mi perdoni, Padre, perché ho peccato.- Esordì pentita. –è passato molto tempo dalla mia ultima confessione.-
-Che cosa ti preoccupa, figliola?-
Sospirai.
Limousine. Io. Chuck. sesso.
-Mi sono lasciata con il mio ragazzo e, esattamente 20 minuti dopo,io…- Mi fermai un attimo. –Io…Sì, ho ceduto all'ebbrezza esibendomi in uno schifoso locale e consegnando la mia virtù nelle mani di un egocentrico maiale!- Scorsi la testa del padre abbassarsi sconcertato dalle ultime parole, ma continuai spedita la mia confessione. –La buona notizia è che si comporterà come se non fosse mai accaduto…Grazie a Dio.- Il prete tossì e io mi scusai.
-Scusi! Ma io non sono cattolica.-
-Non devi dirlo.- disse lui, con tono di rimprovero.
-Ma perdere la mia verginità con Chuck Bass!- Sbottai, sottolineando le ultime due parole. –Nessuno dei miei amici potrà comprenderlo!-
Lo vidi annuire silenziosamente con il capo.
-Sono pronta per la punizione. Qualsiasi cosa lei e Dio pensiate sia giusto: la fustigazione,il digiuno oppure quella cosa con le spine intorno alla coscia …-
-E se , invece, che ne dici di qualcosa di più intelligente?- Fece lui.
Io lo scrutai curiosa.
-Non bere.- A quelle parole la mia espressione cambiò. –Tieniti i vestiti addosso.- Sbuffai.-Cerca di evitare chi potrebbe farti smarrire la via.-
-Sì, lo dicevo io.- Affermai con l’aria di chi la sa lunga.- Grazie Padre, è davvero un gran consiglio.- Finì soddisfatta salutando il Padre e, mentre uscivo dal confessionale, un lampo mi illuminò. –E se…., esprimessi un desiderio di compleanno.- Dissi curiosa e con il mio sguardo da “lo devo ottenere”.
-Sono un prete.-Marcò lui .- Non un genio- Sbuffò infine , probabilmente esasperato dal mio atteggiamento.
- -Beh- Feci una faccia scocciata e aggiunsi. –La prossima volta che parlerà con lui, gli chiederà di far ritornare il mio ragazzo da me?- Dissi con tono risoluto e allo stesso tempo supplichevole.
Lui mi riguardò per l' ennesima volta male, così decisi di andarmene.
Uscita dalla chiesa mi sentì nuova, più forte e aggressiva di prima. Mi tolsi il cerchietto nero, che è il mio marchio, e mi misi gli occhiali da sole. Scendevo le scale della chiesa come se in quel posto comandassi io, amavo comandare!!
Mentre attraversavo la strada pensavo al mio bellissimo e fantastico compleanno che si stava avvicinando ma purtroppo i bei pensieri duravano poco: una limousine nera si stava avvicinando, e chi non l’avrebbe riconosciuta?
Era la limousine di Chuck Bass, quel maiale, pervertito con cui io ho perso la mia grande V nei sedili posteriori di quella comoda e affascinante limu, che ricordi!
Ho lasciato Nate.
Ancora non ci credo, la mia favola si sta distruggendo man mano.
Ma stasera non voglio deprimermi ancora di più, mi divertirò, il locale di Chuck è fatto a posta..no?
Un locale burlesque tipico suo.
Sono arrivata e sono pronta al divertimento. Scendo e trovo un Chuck Bass raggiante che apre la portiera al suo amico Nate che però non verrà.
-Dov'è Nate?!?- Mi chiede.
-Ci siamo lasciati un minuto fa.- Dico schietta, non mi va di tirarla per le lunghe. Meglio fermare il discorso lì,non ho voglia di piangere ora.
-Cosa??- Dice un Chuck Bass tra il sorpreso e il confuso.
Bene, neanche lui ci può credere, la coppia più bella e famosa della Costance S.t. Jude che rompe: impossibile.
Sarebbe stata la definizione di molti.
-Non mi va di parlarne.- Concludo con tono autoritario.-Voglio solo un po’ di svago. Si viene qui per questo….no?- Continuo mentre mi dirigo al locale.
Dentro Chuck mi fa accomodare su un divanetto che da al palco e mi offre un drink.
Ammiro le ballerine.Vorrei essere come loro:libera e trasgressiva.
I mie pensieri sono interrotti da Chuck.
-So, che non vuoi parlare di quello che provi….-
-Sollevata.- Dico, non facendogli concludere la frase.- Sono sollevata.- Chiudo il discorso,concentrandomi sulle ballerine.
-Anch'io mi so muovere.- Dissi con un sorriso.
-Davvero?- Dice Chuck perplesso.-Allora perché non sali sul palco?-Mi vuole sfidare per caso?
-No…- Rifiuto con ironia.-Dico soltanto che mi so muovere.-
-Forza, sei dieci volte più sexy di tutte le altre.-
-Non ci casco Bass.- Rispondo..
Non capisco se mi sta prendendo in giro o vuole solamente sfidarmi a fare qualcosa che per lui non avrei mai fatto.
Mi giro verso di lui e con uno dei miei sguardi accusatori, lo fisso.
-Tu non credi che io salirei sul palco?-
-Io so che non lo farai.- Afferma con tono di chi pensa di avere la vittoria in pugno, ma non non gliela avrei data vinta, tutto tranne questo.Poi io questa sera voglio divertirmi no?
Lo guardo con incredulità .
-Ti lascio il drink.- E lo poso sul tavolo.
Lui mi guarda con stupore mentre salgo sul paco, gliel' ho fatta!
Salita sul palco inizio a ballare in modo seducente,mi tolgo il cerchietto e glielo tiro, poi è il turno del vestito che ricade sul palco. Lui mi guarda come se fossi una dea.Nemmeno Naith mi ha mai guardata così Con il suo sorriso stampato in faccia,si alza dal divanetto per avvicinarsi al palco. Io intanto mi diverto :rido, ballo e gioco con le perle della mia collana , mentre lui fa il gesto del brindisi col bicchiere.
Rido ancora di più e ormai sono irrefrenabile:la ragazzaccia che vive dentro di me è uscita fuori.
Sono soddisfatta di me stessa, mi sono divertita ,ma purtroppo la serata al Victrola è finita e Chuck mi sta riaccompagnando a casa.
-Grazie per il passaggio.- Lo ringrazio, anche se non è solo per quello.
-Eri….fantastica sul palco.- Si complimenta lui, guardandomi con dolcezza, sguardo mai visto indosso a Chuck Bass.
Mi avvicino a lui e lo bacio.
Le sue labbra hanno un sapore dolce,le amavo.
Lui era dolce.
-Sei sicura?- Dice incerto.
Sì eccome se lo sono, le sue labbra erano diventate una droga: le desidero.
Per risposta gli do un altro bacio, più profondo e appassionato, in cui ci stacchiamo solo per riprendere fiato.
In quei sedili posteriori della limousine dei Bass stavo facendo l’amore con Chuck.
Ora dovevo solo prepararmi a uno scontro con il diavolo: Chuck Bass!