Autore: Leyton_Nenny
Titolo:
Ogni notte a mezzanotte
Rating: giallo
Avvertimenti:
//
Genere: Angst, Sentimentale
Personaggi e Pairing:
Originale
Note: A
fine
composizione
Ogni notte a mezzanotte
Melanie
aveva un sogno: sin da quando
era piccola, l'aveva rinchiuso nel proprio cuore, così che
nessuno
potesse rubarlo.
La sua infanzia era stata felice: nella
sua dimora di marmo era rimasta ben protetta. Difesa dall'orrore,
difesa dal dolore.
Fino a che non era successo: i
bellissimi dipinti che contornavano le pareti si erano macchiati del
sangue della madre.
Aveva così deciso di rinunciare al suo
sogno. Perché le cose belle non durano mai per
sempre.
Ma nonostante la
sua decisione, la sua mano continuava a tracciare linee precise: il
richiamo della carta era per lei irresistibile.
L'arte era il suo sogno, la pittura
la sua parola.
Sì, perché
Melanie era muta: dalle sue labbra usciva solo un rantolo.
Per questo sua
madre era morta: suo padre non aveva potuto sopportare l'umiliazione.
Per questa ragione
era stata protetta dal male: lei era una vergogna.
Per questo motivo
amava l'arte: l'arte non ha bisogno di parole per vivere, la
pittura si nutre di lacrime.
Melanie era sola:
si era ben presto accorta che la sua esistenza non era che un foglio
di carta, un insieme di segni che lei poteva riprodurre, ma non
pronunciare.
Oscurità era il
suo nome, oblio il suo destino.
Per questo aveva
lasciato che il suo desiderio riaffiorasse dalle tenebre del suo
cuore: se la luce doveva tramontare sul suo volto, tanto valeva che
trascorresse la propria esistenza a fare ciò che
più amava.
Guardava le stelle,
Melanie, mentre la flebile luce della luna illuminava i suoi dipinti:
sempre lo stesso soggetto, sempre un volto di qualcuno, di una
persona senza nome come lei.
Una volta, si era
soffermata a contare le gemme del cielo: dal crepuscolo aveva atteso,
fino a che la prima stella non si era mostrata.
Le piacevano, le
stelle: aveva letto che anche se una di loro cessava di esistere, la
sua luce continuava a rischiarare la terra per molti anni.
Non come lei: una
volta che si fosse spenta, sarebbe tutto cessato. Sempre che
ci
fosse mai stato qualcosa.
Speranzosa in
qualcosa di migliore – perché il male
non può durare per
sempre – aveva congiunto le mani ed aveva pregato:
sul suo
cuore aveva inciso una frase.
Non voglio più essere sola.
Aveva osservato il
cielo, rammaricandosi di quella sua debolezza e ripromettendosi di
cancellare tutti i suoi dipinti. Se davvero non era mai
esistita,
perché mai doveva lasciare un cenno del suo passaggio?
Si era coricata ed
aveva lasciato che l'ombra della notte l'avvolgesse: in fondo
quello era il suo elemento.
Ma la Notte era
clemente, non era mai stata sua nemica: dall'alto del cielo l'aveva
protetta dal male della gente della luce, da lontano aveva vegliato
sulla piccola nebulosa che era la sua vita.
Fu per questo che,
quella sera, esaudì il suo desiderio.
Non voglio più essere sola.
La
carta fruscia,
un volto sorride.
“Ogni notte a
mezzanotte, come ogni fiaba che si rispetti”
Una voce gentile la
sveglia, sa d'estate, nelle sue parole c'è il sole.
Il sorriso
lattiginoso l'abbaglia: l'Uomo Senza Nome è davanti a lei,
le
protende la mano di carta e la stringe forte.
Non piangere, se non vuoi che
scompaia
La sua
mente comanda l'ineseguibile: la pittura è fatta di lacrime.
Lui
non si scioglierà.
Sarà
lei a sciogliersi in un abbraccio, ogni notte a mezzanotte, non
più
sola, finalmente amata.
NdA:
Se non fosse chiaro, l'amore impossibile è dovuto al fatto
che,
fondamentalmente, lui è fatto di carta, lei invece
è una persona in
carne ed ossa.
Per
quanto riguarda le note in corsivo, queste ritraggono i pensieri
della protagonista, la contraddizione finale, ovviamente, è
dovuta
al pensiero razionale di Melanie: l'acqua scioglie la carta o,
quantomeno, sbiadisce le scritte, quindi, essendo lui un disegno, se
i contorni sbiadissero, anche lui cesserebbe di esistere. La
convinzione del fatto che, appunto, lui non scomparirà
è invece la
certezza dettata dal cuore di Melanie, il suo pensiero si
può
riassumere più o meno così “Il male non
dura per sempre, quindi
se questo è il bene che mi è stato concesso, non
scomparirà solo
per le lacrime che è venuto ad asciugare”
Ah,
Melanie come nome, deriva dal greco, è vuol dire
oscurità.
«Partecipante al concorso “All you need is love ~ Settimo girone,"Tanabata Matsuri", indetto da KikiWhiteFly».