Urli,
urli fino a sentire la gola che brucia, ma non c'é nessuno
che possa sentirti, non
più. Il primo signore che hai incontrato era in preda al
panico, ha gridato
parole confuse ed è scappato. Il secondo era un inserviente
e tu gli hai dato
un pugno. Gli hai dato un pugno. Hai colpito quella che, quasi
certamente, era
l'unica persona rimasta in quella parte del Titanic.
Il
Titanic, la nave dei sogni, si sta rapidamente trasformando nella nave
degli
incubi. Stai per perdere l'unica persona che per te sia mai stata
importante, l'unica
a cui sia davvero importato di te, l'unica che tu abbia amato. Cosa ci
può
essere di peggiore?
Ti
sembra tutto irreale; l'acqua gelida, le luci che si accendono e si
spengono, i
preoccupanti scricchiolii della nave, le urla degli altri passeggeri
che
riescono a raggiungerti, anche se flebili. Magari da un momento
all'altro ti
sveglierai e ti troverai nel tuo letto, nella tua cabina di lusso.
Chiudi
gli occhi, respiri a fondo e li riapri quasi di scatto. Non
è cambiato nulla.
Questa è la realtà Rose, non puoi scappare. Colui
che ti ha salvato, in tutti i modi in cui una
persona può
essere salvata, morirà se non ti muovi. Non vuoi
uccidere il tuo salvatore,
non è così? Pensa, ragiona, trova un modo, ci
deve essere una soluzione, una
qualsiasi.
Ed
eccola lì: un'ascia, dietro uno di quei vetri "da rompere in
caso di
emergenza" e se esiste una vera emergenza è proprio questa.
Il sogno si
sta ribellando, non accetta di diventare un incubo. Ti sta urlando di
combattere per il tuo sogno, per quel ragazzo dagli occhi azzurri e dai
capelli
biondi che ti aspetta al piano di sotto.
Rompi
il vetro e quando stringi l'arma tra le mani ti sembra terribilmente
pesante.
Ce la farai? Avrai davvero la forza di affrontare tutto ciò
che ti aspetta? Da
sola certamente no, ma se lui ti stringerà la mano nemmeno
il più gelido degli
oceani potrà spaventarti.
IL
MIO
ANGOLETTO
Salve a
tutti!
Ho visto Titanic qualche giorno fa in
TV e me ne sono innamorata, tanto da vederlo tre volte in due giorni e
commuovermi come una scema tutte e tre le volte (l'ultima è
stata quella in cui
ho pianto di meno, ma penso fosse stato perché avevo finito
le lacrime, tipo
u.u").
Mi ha colpito molto quando Rose è
appoggiata a una delle pareti della nave dopo aver dato un pungo al
tipo che la
voleva riportare sul ponte. Mi sono chiesta cosa avesse pensato in quel
momento
e questa flashfic è il risultato. Spero vi sia piaciuto e
grazie a tutti quelli
che hanno letto fino a qui :)!
Alla prossima ^^
Kaika