Attenzione: Premetto che questa one-shot non è stata scritta da me. Io l'ho solamente tradotta. 
Link one-shot in lingua originale: (qui).
Autrice: queenmcgonagall (tumblr).
Permesso dell'autrice per la traduzione: (qui).
Questa one-shot mi è piaciuta tanto ed è per questo che ho deciso di riscriverla in italiano. Spero piaccia anche a voi e spero apprezziate l'impegno che ci ho messo per tradurla. 
Mi farebbe piacere se lasciaste una recensione. Ciao. :) xx





SIGHT, come Louis appare agli occhi di Harry.

 

 

Louis parla ma Harry non lo ascolta e, nonostante questo, il suono della voce di Louis, come di solito succede, si intreccia intorno al cuore di Harry come fossero lunghe dita a farlo e solo dei sussurri giungono alle sue orecchie. Ma, adesso, tutto ciò che vede sono le labbra di Louis che si aprono e si chiudono e quelle piccole crepe che si formano agli angoli della sua bocca, da cui trasudano infinite parole. La sua lingua fuoriesce rapidamente dalla sua bocca per bagnare le sue labbra fine, lucide e rosa…e Harry rabbrividisce alla vista, così distoglie lo sguardo evitando di saltargli improvvisamente addosso e prendergli la lingua tra i denti, prima che essa si faccia nuovamente spazio nella sua bocca.

 

Louis gli provoca tutto questo ed Harry reagisce sempre nella stessa maniera, rendendolo nervoso e senza fiato. Ed Harry vuole di più, ma deve accontentarsi di incatenare lo sguardo su di lui durante le interviste. Lui risente del fatto che Louis abbia così tanto controllo su di lui, ma questo ad Harry piace perché gli ricorda di ciò che hanno, ciò che loro provano.

 

Il tessuto grezzo del divano raschia in modo fastidioso contro il gomito di Harry appena Louis si siede, il quale gesticola freneticamente con le mani. Harry fa aderire la sua schiena contro il divano, avvicinandosi a Louis, assaporando il momento in cui il tessuto morbido della sua t-shirt preme contro la sua, accentuando i muscoli sotto la maglia aderente.

 

Harry è stato sempre affascinato dal viso di Louis e dal suo corpo. Le piccole espressioni che percorrono i suoi lineamenti appaiono così enigmatiche agli occhi di quell'intervistatrice ma sono così chiare agli occhi di Harry. Le sue sopracciglia si contraggono. Sta mentendo. Sulla pelle dorata della sua fronte si formano delle piccole rughe per meno di un secondo. E' arrabbiato. Quella stupida maschera che Louis di solito indossa non è altro che questo: una maschera. Harry conosce il vero lui, il Louis che si contorce sotto di lui la notte, il Louis che prova a cucinare un toast con del formaggio per Harry e che, nonostante i suoi tentativi, fallisce ogni volta. Harry conosce il vero Louis, il quale lo guarda con amore e lussuria nei suoi occhi, occhi blu scuro e allo stesso tempo limpidi, proprio come il mare. La maschera che indossa è lì per sfidare gli altri, per permettere agli altri di guardare oltre. Louis costruisce delle barriere per permettere a chi gli è intorno di abbatterle. Harry ha demolito quelle barriere dopo pochi minuti dal loro primo incontro, in quel bagno.

 

Gli occhi di Harry vagano su Louis, in modo avido, assorbendo tutti i dettagli di quel viso -che ha memorizzato in quei momenti di quiete nel loro letto prima che entrambi si addormentassero-.

 

Harry nota la sua pelle leggermente livida nell'incavo tra l'occhio e il naso di Louis. La sua pelle violacea è una mappa delle sue vene, le quali aspettano di essere sfiorate dalla labbra e dalle lunghe dita di Harry. Harry vuole disegnare con la sua lingua, in modo dolce, sopra quella pelle che sembra stanca, fino a far scomparire quell'espressione pizzicata lasciando spazio a quel Louis radioso.

 

Dal naso di Louis, gli occhi di Harry viaggiano fino a fermarsi all'attaccatura di quei capelli piumati, i quali si appiattiscono contro la sua fronte e che non ne vogliono sapere di spostarsi nemmeno quando Harry ci filtra le sue dita. Harry sa, per esperienza, quanto soffici quei capelli siano. In questo momento li vede gonfiarsi leggermente a causa della brezza generata dal ventilatore che si trova nell'angolo di quella stanza. Harry guarda mentre la pelle d'oca ascende sulla pelle di Louis e le sue dita si muovono impercettibilmente e, adesso, non vorrebbe fare altro che distendere le mani sulle braccia di Louis e strofinarle fino a riscaldarlo. La scorsa notte hanno lasciato di proposito la finestra aperta nella loro stanza d'Hotel, lasciando che entrasse l'aria fredda. Si sono avvolti nella coperta sdraiandosi sotto la finestra e hanno cominciato a tracciare i propri lineamenti con le dita tremanti, assorbendo calore l'uno dall'altro e condividendolo attraverso dolci baci.

 

La schiena di Harry freme, quando le immagini della notte precedente gli ritornano a mente. Qualcosa dentro il suo petto si dilata. Il suo cuore, forse. Ricorda come si sono rannicchiati, esausti, e dopo Harry ha posato le sue labbra dietro il collo di Louis proprio sotto  i suoi capelli e ha baciato in modo possessivo un piccolo livido che sostava sulla sua pelle. Quando Louis ricompone la sua maglia, i suoi capelli si muovono ed Harry riesce a vedere il margine di quel livido. In quel momento scaturisce il suo orgoglio, ma tutto ciò che può fare è sogghignare senza darlo a vedere.

 

In questo momento è Liam a parlare. Harry guarda nel modo in cui Louis si rilassa, non essendo più al centro dell'attenzione. Le sue dita sottili raggiungono la sua frangetta per aggiustarla. Le stesse esili dita che hanno accarezzato la cavità dei fianchi di Harry la scorsa notte, la stessa frangia che ha solleticato lo stomaco di Harry nel momento in cui Louis ha dolcemente pressato un bacio sul suo torso. 

 

Louis muove la sua testa ogni minuto, dando delle rapide occhiate ad Harry. Tutto ciò che Harry riesce a catturare è quello spiraglio di blu prima che il suo viso inoltri ed i suoi occhi si posino da un'altra parte. Harry può vedere gli angoli della  bocca di Louis distendersi in un piccolo sorriso, non appena si rende conto che Harry non ha fatto altro che guardarlo per tutto quel tempo. Quando finalmente Louis si volta, intreccia i suoi occhi a quelli di Harry e una valanga di farfalle si fanno largo nel suo stomaco. Sono stati insieme per un intero anno e, quando gli occhi di Louis si concentrano su di lui -increspandosi leggermente agli angoli-, riesce sempre a farlo sentire come una dodicenne innamorata.

 

Qualcuno tossisce e sente come se qualcuno gli avesse dato una gomitata nelle costole. Harry non sa chi sia stato, Liam forse, ma riceve immediatamente il messaggio. Si gira. E smette di guardare Louis. Non può.

 

Vede Louis che lo guarda dagli angoli dei suoi occhi, ancora. Harry ama il modo in cui le ciglia di Louis sfiorano la pelle arrossata dei suoi zigomi quando sorride leggermente, cercando di non arrossire a causa del mondo in cui gli occhi di Harry sono puntati su di lui. Harry ignora quel sorrisetto ed i suoi occhi si soffermano sulle estremità del suo orecchio colorate di rosso, consapevolmente. Harry si volta e sorride a se stesso.

 

Se adesso loro fossero stesi sul loro letto a casa, i loro corpi sarebbero pressati uno sull'altro con il sole che oltrepassa le tende e lascia che i raggi si posino su tutto il copriletto. Harry vorrebbe percorrere il viso di Louis con le sue labbra anziché con gli occhi, adesso. Ma non sono a casa. Sono seduti in una piccola stanza, mentre l'intervistatrice punta il microfono su ognuna delle nostre facce, facendo domande insensate e ascoltando le risposte, anch'esse stupide. Sono questi momenti che portano Harry a fissare Louis fino ad arrivare al punto che i suoi occhi vitrei non battano ciglio.

 

Finalmente sembra che l'intervistatrice stia concludendo e, successivamente, stringe la mano a tutti. Fortunatamente non rilascia nessun commento riguardo al prolungato silenzio di Harry durante l'intervista. Sicuramente avrà pensato fosse solo un po' nervoso. Ma Harry sa che è per Louis. E' sempre per Louis.

 

In pochi minuti entrambi saranno a casa, nel loro appartamento. Louis si sfilerà le scarpe e getterà la giacca al suolo. Harry raccoglierà la sua giacca e l'appenderà all'attaccapanni che si trova nell'ingresso, come ogni sera d'altronde. Poi prepareranno dei pancake. Forse guarderanno un film. Se Harry è fortunato, Louis potrebbe riempire la vasca da bagno con acqua calda e lavare i capelli di Harry al suo posto, insaponando i suoi ricci, mandando via lo stress dal cuoio capelluto di Harry e massaggiando la testa con amore e adorazione. Forse Louis si appoggerà al tavolo della cucina e Harry lo bacerà fino a non ricordare più il suo stesso nome.

La serata finirà nello stesso modo.

Entrambi si stenderanno sul divano, aggrovigliati tra loro. Guarderanno un qualunque programma in tv. Louis traccerà delle forme nella clavicola di Harry fin quando sarà tanto assonnato da non riuscire più a tenere gli occhi aperti. Louis lo raccoglierà e lo guiderà nella loro camera da letto nel modo in cui a Harry piace -perché a lui piace sentire quel senso confortevole di sicurezza quando Louis si prende cura di lui-. Harry crollerà nel letto sprofondando la sua testa nel morbido cuscino, il quale ha un odore familiare. Louis sfilerà i pantaloni di Harry, sbottonerà la sua camicia e li getterà sul pavimento vicino al letto, aspettando che sia Harry a portarli nella biancheria sporca il mattino seguente. Harry, assonnato più che mai, volterà il suo viso in attesa di un bacio da Louis, che catturerà le sue labbra tra le sue in un gesto così dolce che farà in modo che le dita dei piedi di Harry si arriccino contro le lenzuola. Louis crollerà nel letto accanto ad Harry e lo avvicinerà a se stesso, fino a far combaciare i loro corpi insieme. Lui respirerà lievemente tra i ricci di Harry e li tirerà dolcemente con le sue agili dita, cullandolo nel suo più profondo relax. Harry poserà dei baci affaticati nella colonna del collo di Louis, ascoltando il modo in cui il respiro di Louis intoppa al suo tocco. La mano di Harry raggiungerà il fianco di Louis e presserà le sue labbra sulla guancia di Harry, nuovamente. Loro, nel buio, sottovoce e nel modo più dolce, si sussurreranno "Ti amo, ti amo, ti amo".