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Autore: Palmeras Celestiales    19/07/2013    0 recensioni
Rabbia ribolliva nel suo petto, seduto sulla sedia di fronte alla finestra, le mani sulla testa.
Una debole speranza di un ritorno improvviso lo tormentava, anche solo per prendere una cosa dimenticata… lui!
L’avrebbe trattenuta con ogni forza posseduta dal suo corpo, baciandole il capo, perdonandola per non avergli chiesto di seguirla nel tour.
Le ore passavano e di lei neanche l’ombra.
Il dolore viscerale lo attanagliava… come un cobra avvinghiato su di sé, con le fauci spalancate, pronto a metter fine alle sue sofferenze.
E la cupa disperazione diventava, ben presto, follia.
Follia d’amore, desiderio, rimembranza.
Solo nella rimembranza poteva trovare la felicità, nel ricordo di quegli attimi preziosi vissuti con lei.
Il loro primo ingannevole incontro, la loro prima cena, il loro primo bacio, il loro matrimonio, la loro prima notte…
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haley James Scott, Nathan Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rghh


Love’s The Funeral of Hearts

 

 

“The first cut is the deepest,
baby I know.
The first cut is the deepest
but when it comes to bein’ lucky, he’s cursed
but when it come to lovin’ me, he’s worst.
I still want you by my side
just to help me dry the tears that I’ve cried
but I’m sure gonna give you a try
cuz if you want I’ll try to love again,
try to love again, try to love again
baby, I’ll try to love again, but I know, oooh…”
[Sheryl Crow – The First Cut Is The Deepest]

 

“Se n’è andata!”
Quelle parole risuonavano nella mente di Nathan come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.

“Se n’è andata!”
Per sempre e non tornerà mai più.

“Se n’è andata!”
Con Chris!

Le aveva donato tutto, Nathan! Tutto il suo amore, la parte più profonda e nascosta, pura e genuina del suo stesso essere… l’aveva donata a quell’ingannatrice divenuta sua moglie.

Diceva di amarlo, ma non ci ha pensato due volte ad abbandonarlo per CHRIS, Chris Keller.

Non bisogna sorprendersi molto. Lampante la somiglianza tra il vecchio Nathan e l’attuale Chris.
Riuscirà a cambiare anche lui? A renderlo “migliore”?
In quel momento Nathan si sentiva solo un debole pezzente, immerso nella parte più bassa e putrida del mondo.

Un inganno per ferire Lucas… questo inizialmente l’obiettivo di Nathan conosciuta Haley.
Quell’inganno, nel tempo, mutato in incondizionato sentimento puro d’amore. Magia! Provata per la prima volta, nonostante la moltitudine di ragazze frequentate.
Lei, superato questo ostacolo, lo aveva sposato.

Una sensazione del genere neanche Peyton riusciva a fargliela provare… la più importante fra tutte. Aveva ingannato lei esattamente come Haley aveva ingannato lui.

Si sentiva usato, sfruttato, come le macchinette fotografiche della Kodak: usa e getta.
Lei aveva bisogno di amore e sesso, un fedele servitore comandato a bacchetta. Eccolo qua, lo stupidone pronto a cascarci come una pera.

Rabbia ribolliva nel suo petto, seduto sulla sedia di fronte alla finestra, le mani sulla testa.

Una debole speranza di un ritorno improvviso lo tormentava, anche solo per prendere una cosa dimenticata… lui!

L’avrebbe trattenuta con ogni forza posseduta dal suo corpo, baciandole il capo, perdonandola per non avergli chiesto di seguirla nel tour.

Le ore passavano e di lei neanche l’ombra.

Il dolore viscerale lo attanagliava… come un cobra avvinghiato su di sé, con le fauci spalancate, pronto a metter fine alle sue sofferenze.

E la cupa disperazione diventava, ben presto, follia.

Follia d’amore, desiderio, rimembranza.

Solo nella rimembranza poteva trovare la felicità, nel ricordo di quegli attimi preziosi vissuti con lei.
Il loro primo ingannevole incontro, la loro prima cena, il loro primo bacio, il loro matrimonio, la loro prima notte…

 

“Here we go,
just lose control and let your body give in
to the beat
of your heart as my hand touches your skin
is this love or
just sexual desire,
we’re gonna start a fire”.
[Ryan Star – Start A Fire]

 

Eh si, il loro fuoco stava davvero iniziando, bloccato, prima ancora di divampare, da un Chris Keller qualunque.

Ma anche lei possiede tanta colpa quanta Chris.
Poteva rifiutare quel bacio, poteva chiedergli di seguirla nel tour… nessuna di queste cose aveva fatto.

L’amava, tanto, ma la fiducia in lei iniziava a venir meno.

Rabbia, delusione, dolore, impotenza, abbattimento, SMARRIMENTO… gli stati d’animo che si alternavano nel cuore di Nathan.

Smarrimento… lui inconsistente senza Haley, perdeva di significato.

Voleva solo annegare in quello stato depressivo. Voleva che esso prevalesse su tutto. Voleva morire del suo dolore.

Nulla potevano coloro che tentavano di risollevarlo… non esisteva soluzione! Destinato a perire così, per il tradimento di una maestrina qualunque.

D’un tratto si rendeva conto cos’era costretta a sopportare Peyton ogni qual volta la tradiva. Si rendeva conto di quanto le parole e i buon propositi non avessero senso di fronte ad un tale affanno.

Nessun gioco, nessuna canzone, nessuna frase fatta e carina potevano alleviare tutto ciò.
Non Lucas, non Cooper, o peggio ancora, i suoi inutili genitori potevano aiutarlo. Solo nel suo disprezzo. Solo nel suo nero mondo.

I suoi genitori… quante volte lo avevano avvertito? Quante volte lo avevano messo in guardia? Non gli aveva mai creduto, perché erano loro, Deb e Dan: la coppia scoppiata! La coppia meno sensata del mondo. Deb sposata solo perché figlia di persone ricche e facoltose.
Diverso il suo matrimonio, improntato sul reale sentimento.

O almeno, così credeva.
Osservava, in quel momento, la grande bugia sul quale si basava il SUO di matrimonio: LE PERSONE NON CAMBIANO, MAI!

Ed improvvisamente, tra lui e i suoi genitori non appariva alcuna differenza, solo i ruoli invertiti: Nathan = Deb ; Haley = Dan.

Paragonare sua moglie a suo padre… che cosa assurda, eppure non vedeva alcun dubbio in quell’oscena similitudine.

La sensazione di non poter più amare faceva breccia nel suo cuore ogni giorno.

Quella sensazione di soffocamento non lo abbandonava mai, neanche per un secondo.

Il mondo appariva ridicolo ai suoi occhi, ridicolo al suo cuore, così piccolo e meschino, così inafferrabile.
E se, di solito, il basket faceva miracoli, ora neanche quello riusciva a far tacere la bestiolina che dentro di lui urlava a squarciagola, urlava di intenso dolore, come un ineffabile piacere crudele.

La verità è che l’amore fa schifo e ha ragione Peyton quando dice che “le persone se ne vanno sempre”, ha torto quando dice “a volte ritornano”. Haley non tornerà. Triste, ma vero.

Una vita di sogni e rimpianti, ecco cosa resta, tutto sfumato.
Una sola domanda: “Cosa avrei potuto fare” e una miriade interminabile di “se”.

 

“I'm surrounded by liars everywhere I turn,
I'm surrounded by impostors everywhere I turn,
I'm surrounded by identity crisis everywhere I turn,
Am I the only one to notice?
I can't be the only one who's learned.

I don't wanna be anything other than what I've been tryin' to be lately,
all I have to do is think of me and have peace of mind,
I'm tired of looking 'round rooms wonder what I gotta do,
or who I'm supposed to be,
I don't wanna be anything other than me”.
[Gavin DeGraw – I Don’t Want To Be]



 

 

  
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