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Autore: Infinite Sky Driver    20/07/2013    1 recensioni
Sono le prime ore prima dell'alba, quando accade. E' un giorno come tutti gli altri, ma si sa, che le cose accadono proprio nel momento in cui abbassiamo la guardia.
Di fronte a tanta perfezione, anche la luna avrebbe dovuto chiudere gli occhi.
[...] Chiuse gli occhi, e allora il silenzio fu totale.
Solo le onde, placide, quasi mute, accompagnavano il tutto. E allora cominciò. [...]
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Baekyeol
Visto che non mi piacciono le etichette, direi solamente che questa è una storia che mi è stata dettata all'orecchio dall'inizio alla fine da "Baby don't cry".
Ci terrei davvero a dedicare questa storia alla mia -se così posso definirla- mentore: Elly_♥. So che non si aspetta nulla del genere ed è proprio per questo che la dedico a lei, 'Ecsssotica' fino al midollo delle ossa. Mi ha fatto nascere una passione così grande per le fanfiction, e quindi (in un certo senso) è grazie a 'sta donna che ho scritto questa storia.  Spero tanto che ti piaccia, UmmaH!





•-  °°  -




Vi era una strana affluenza di pubblico, alla spiaggia.

Strano.

Portai uno sguardo all’orologio che portavo al polso, erano solamente le cinque e mezza del mattino.

Com’era possibile che tanta gente si fosse svegliata a quell’ora?

Mi sistemai meglio il cappuccio della maglia sulla testa, sbadigliando sonoramente, mentre le persone sussurravano tra loro parole confuse, eccitate, riguardo uno strano avvenimento per cui la loro attenzione era stata attratta.

Mi sporsi leggermente in avanti, per cercare di vedere dove si stessero dirigendo tutti quei piedi scalpitanti ed emozionati che spostavano gran quantità di sabbia al loro passaggio, interrompendo così la mia quiete mattutina.

Voler vedere in pace l’alba, è chiedere troppo?

Sbuffai, inserendo le mani nelle tasche dei pantaloncini e mi alzai con un balzo.

“Scusa” richiamai l’attenzione di un ragazzo che stava portando la sorellina allo ‘Strano avvenimento’.

“Cosa succede? E’ successo qualcosa?”

“In realtà non so nemmeno io, so solo che tutti i miei amici mi hanno chiamato pochi minuti fa dicendomi di correre alla spiaggia” Si affrettò a dire, scappando poi con la bambina.

D’accordo, non capivo nulla.

“Forza Chayeol, vai a vedere e falla finita”

Mi decisi finalmente a camminare, iniziando a scorgere ad una cinquantina di metri davanti a me una strana forma bianca a ridosso del mare. Cosa diavolo era? Le persone erano accorse solamente per una massa informe sulla sabbia?

Mano a mano che mi avvicinavo, però, dovetti ricredermi.

La forma acquistava piano una dimensione, un senso, un nome: era un pianoforte a coda, candido come la neve.

La parte d’appoggio delle gambe erano affondate nella spiaggia, l’acqua del mare arrivava a lambirle tutte e tre, mentre si creava un lieve strato di spuma chiarissima appena i due elementi entravano in contatto.

Rimasi un momento ad ammirare quello strumento: grande sbaglio.

Poco più a sinistra, precisamente seduto su una piccola sedia di legno priva di schienale, stava un ragazzo vestito interamente in bianco. Portava un paio di pantaloni leggeri che sventolavano grazie alla leggera brezza marittima, una camicia aperta nei primi bottoni, così da lasciare libera buona metà del petto chiaro.

Precisamente, non sapevo cosa mi stava succedendo. Pareva che la sua figura splendesse, poiché il sole non aveva ancora fatto capolino dall’orizzonte ed era infatti il suo corpo ad emanare luce vera e propria, forse era proprio questa caratteristica a farmi perdere il controllo dei sensi.

Mi ritrovai a fissarlo mentre parlava con un bambino curioso che tentava di arrivare ai tasti del pianoforte ma troppo piccolo per arrivarci, così lo prese sulle gambe e lo fece provare, mantenendo sulle labbra un sorriso sereno.

Mi sedetti in modo da vederlo in viso, non mi curai delle onde del mare che mi bagnavano i pantaloni ed arrivavano fino alla vita, facendomi aderire la maglia alla pancia.

Dopo qualche chiacchiera di convenienza, sulla platea scese la quiete, spezzata solamente da qualche parola sussurrata dai presenti.

Il ragazzo fece un respiro profondo, saggiando con i polpastrelli la superficie liscia degli svariati tasti bianchi e neri che stavano in attesa, immobili, di fronte a lui.

Chiuse gli occhi, e allora il silenzio fu totale.

Solo le onde, placide, quasi mute, accompagnavano il tutto. E allora cominciò.

 

 

 

Una nota.

Due note. Tre, quattro, cinque. Accompagnamento.

Introduzione.

Una melodia dolce, adatta ad introdurre una storia d’amore musicale.

E poi la voce.

Una voce roca, graffiata, in certi punti anche un poco nasale, ma pur sempre affascinante, modulata e sensuale.

Mentre canta, numerosi sentimenti affiorano in me. Il mio cuore pare uscirmi dal petto per andare da lui, andare da lui per farsi portare via, senza esitazioni.

Talmente perfetto, che anche la luna avrebbe chiuso gli occhi di fronte alla sua figura, nessuno può reggere il suo confronto, non la donna più seducente, nè l’uomo più avvenente.

Quella canzone parla di cicatrici profonde, così intense che per forza devono trattarsi di cicatrici d’amore. Ma non è così. Il suo sguardo, assieme alla sua voce, dice di credere ancora nell’amore, perché le tenebre non possono rimanere per sempre; tutti i dolori, prima o poi passano e lui non si annullerà, non si lascerà trascinare via dalla spuma del mare, la stessa che in quel momento lambisce il pianoforte ed i suoi piedi.

Cos’è ciò che sento dentro?

Possibile che sia amore? Quel ragazzo non lo conosco nemmeno, eppure lo sento così affine, così delicato. Quegli occhi hanno pianto molte lacrime, e il solo pensiero mi fa venire la pelle d’oca.

Impossibile da concepire ed accettare. Non piangere, ti prego, non piangere, il mio amore ti proteggerà.

Continua a cantare la strofa successiva più soavemente, spinto dal desiderio di far comprendere a tutti l’importanza di quelle parole. Il suo sguardo si alza dalle mani proprio in quell’istante, incontrando per la prima volta i miei occhi.

Ed ecco di nuovo quella sensazione. Un brivido lungo tutto il corpo, che mi dice chiaramente che le nostre anime sono legate, che è inutile separarsi solamente per dar ragione al buon senso. Non significa nulla essere estranei, poiché se due persone si appartengono nulla può dividerle.

Ed eccolo arrivare finalmente, il colpo fatale. La sua arma preferita, quella che non infligge danno al corpo, ma al cuore.

Un sorriso.

Sorride a me, e il sole, chiamato in appello, illumina il suo viso. Non solo la bocca sorride, ma anche gli occhi, le guance, la fronte, tutto.  

Tutto, in lui, Sorride.

Con uno splendore tale che è impossibile da descrivere a parole, e l’astro ha deciso di apparire proprio per quel ragazzo.

Come può il mio cuore reggere a tutta la situazione? Quella luce, quel mare, quella tempesta, quel cielo in procinto di cadere.

Ma ecco che il suo sguardo si stacca dal mio, quale tortura. Sarei riuscito a lasciarlo andare mentre tornava ad intonare parole nuovamente cariche di lacrime brillanti? Avrebbe ricordato il mio sguardo carico d’amore, che lo cercava in mezzo al buio e al dolore?

No, non posso dire addio, addio a quegli occhi che, so già, tormenteranno ogni mio sogno.

Guardami, guardami, donami un altro sorriso di ghiaccio, piuttosto che queste lacrime roventi di cui parla la tua canzone.

Basta, smettila, non piangere, non continuare. Tu sei una persona che splende, non temere le tenebre. Torna a ferirmi con il tuo divampante sorriso, prima che cali di nuovo la fredda notte e con lei la luna.

E come chiamato dalla mia voce, alza di novo il viso, cercando i miei occhi, trovandoli immediatamente, pronti a sorridere con lui e a scacciare quelle poche lacrime che gli avevano percorso il viso mentre pronunciava le precedenti parole. Le tenebre se ne vanno sempre, lasciando posto ad un nuovo giorno, come se nulla fosse successo.

Le onde spumeggianti non l’avrebbero mai travolto ed ora ne è sicuro, nelle sue parole vive una nuova forza, grazie al contatto visivo creatosi fra noi.

Ormai è quasi giunta la fine. Si capisce dalle note più lente del pianoforte, all’incrinatura della voce.

Il sole ormai fa capolino dall’orizzonte, illuminando tutta la sua figura candida, ricordandomi che non siamo in un luogo mistico, ma sul suolo sabbioso di una spiaggia, ed è probabilmente lui ad essere sceso dal paradiso fino a qui.

I miei occhi, ancora incatenati ai suoi, sono persi. Persi in quel mare scuro confinato dalle iridi castane e profonde.

La canzone finisce, e sento le lacrime premere agli occhi. Le lascio uscire, senza problemi, consapevole del fatto che la mia è pura emozione, il mio cuore non è mai stato così traboccante d’amore, prima di questo giorno.

 

 

 

 

La folla proruppe in un applauso sentito, vigoroso e sincero. Erano rimasti tutti abbagliati da quel giovane ragazzo. Alcuni gli si avvicinarono sorridenti, per porgergli i complimenti di persona e chissà, magari a qualcuno avrebbe pure concesso un autografo.

“Baekhyun! Sei stato bravissimo!”

“Baek, ma è tua questa canzone? Come si chiama?”

“Sei fantastico davvero..”

Ma Baekhyun non li guardava. Per lui la spiaggia era deserta, così com’era quando era appena arrivato, a notte inoltrata. Esistevano solo lui e quel ragazzo.

Quel ragazzo che gli aveva riservato uno sguardo intenso sin dall’inizio della canzone, e che lui aveva corrisposto.

Ed era felice. Felice di essersi perso in quello sguardo, poiché era la cosa migliore che gli fosse mai capitata in tutta la vita.









::: INFINITESKYDRIVER Corner :::

Beh, cosa posso dire? Spero vi sia piaciuta!
So che devo continuare "La Verità" e, per chi dovesse leggere questa storia e segue anche l'altra, non temete: sto lavorando al capitolo successivo ( Y )
Inutile dire che "Baby don't cry" è una delle canzoni che preferisco in assoluto degli EXO e questa canzone è anche un tributo a Bakhyun, per il quale ho una fissa ATOMICA. E non ho problemi a dire che il suo, è uno dei sorrisi più belli che abbia mai visto in vita mia. Hai un dono prezioso, Bacon! ;;
Se volete farmi sapere che ne pensate, beh, non temete a recensire °3°
Haloa~! ♡







  
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