Anime & Manga > Lamù
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Autore: MC_Outlaw    20/07/2013    4 recensioni
Variazione nel finale dell'episodio "E poi non rimase nessuno". Dopo essere tornati finalmente a casa dopo una settimana d'inferno, ad Ataru non resta che una sola cosa da fare...
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il suono di uno sparo. Tutti che accorrono, attirati anche dal grido di terrore di una donna. La scena che vede Ataru, con un foro di proiettile da una parte all'altra del cranio, con il rosso fluido vitale tutto attorno. L'infermiera che copre gli occhi al bambino nella stessa sala di ospedale. Lamù prova a strozzare un grido, ma non ci riesce e cade in ginocchio, con le lacrime agli occhi, cercando di convincersi che quello è tutto un incubo

 

“Ataru...Ataru...no...perchè...” continua a ripetere, senza riuscire a smettere di piangere

 

Il dottore porta tutti fuori, lasciando il corpo del giovane Moroboshi disteso a terra

 

 

 

Passano tre giorni. Mendo ha organizzato il funerale, pagando tutte le spese lui stesso. Milioni di dollari spesi in fiori, chiesa, posto d'onore nel cimitero, alcune cose esagerate, ma anche lui si sente terribilmente in colpa per l'accaduto. Nella cattedrale sono riuniti tutti gli artefici dello stupido scherzo e anche tutte le persone che Ataru conosceva, tutti vestiti in modo elegante. La madre piange sulla bara mentre il padre cerca invano di consolarla. Ran se ne sta con Lamù e cerca di consolarla, anche lei inutilmente. Persino Ten, per quanto lo odiava, ora è triste per la perdita di Ataru

 

Dopo la cerimonia, Lamù si avvicina alla bara del suo amato. Sembra quasi che dorma, che da un momento all'altro si possa risvegliare e saltare addosso alla prima donna che veda. Anche con i ricordi di tutto questo, non può fare a meno di essere triste, perchè non lo rivedrà più. Dopo qualche istante, i suoi occhi si fanno seri e tira fuori un coltello dalla tasca

 

“Aspettami, tesoruccio...sto arrivando!”

 

Alza quindi il pugnale, pronta a infilzare il proprio cuore. E poi...

 

“Ferma! Ma sei impazzita?!”

 

Dalla bara si alzano entrambe le braccia di Ataru, che bloccano quelle di Lamù in un tentativo di suicidio. Lei, sia per la sorpresa che per lo spavento, non può fare altro che gridare e lanciare saette a caso fulminando tutti i presenti, che crollano a terra come zanzare. Ataru è comunque più vicino e non se ne becca solo due o tre, ma le riceve tutte. Dopo essersi ripreso, si alza e le dice

 

“Ma che ti è preso?!”

 

“Tesoruccio! Sei...sei vivo!!”

 

“Certo che sono vivo...”

 

“Ma...ma come è possibile?! La pistola... il sangue...” chiede scioccata Shinobu

 

“Ora vi spiego...”

 

 

 

Tre giorni prima, nella stanza dell'ospedale. Ataru si era appena risvegliato e, dopo aver molestato l'infermiera, sentì l'impulso di andare in bagno. Quindi scese dal letto e se lo fece indicare. Si trovava proprio di fianco all'uffficio del dottore che lo aveva preso come paziente in ricovero. Prima di entrare, stette a sentire ciò che i suoi amici dicevano

 

“Uno...uno scherzo?! Maledetti infami...”

 

Tornò quindi in fretta nella sua stanza

 

“Appena arrivano gliene dico quattro...”

 

Notò poi il bambino nella sua stessa stanza. Stava giocando con una bacchetta ed un cilindro. Gli si avvicinò, e tra le tante cose che c'erano vide due piccoli adesivi, completamente rossi

 

“Scusa piccolo a che servono questi?”

 

“Per un trucco che fa credere alle persone che ti sei bucato!”

 

\Uhm...bucato...idea!\

 

“Senti, me li potresti prestare?”

 

Il bambino allontanò la valigetta e fece come per nasconderla, poi allungò una mano verso Ataru. Lui, sebbene un po' riluttante, capì cosa voleva, quindi mise mano al portafogli

 

“Piccola sanguisuga...ti bastano 1000 yen?”

 

 

 

“Il resto lo sapete, mi avete trovato e ho fatto la scena, usando della salsa di pomodoro compresa nel pranzo. Ho dovuto corrompere anche l'infermiera e il dottore, ma ne è valsa la pena per vedere le vostre facce da stupidi! Hanno ragione quando dicono che la vendetta è un piatto che va servito freddo!”

 

Lamù ignora la presa in giro e gli si getta addosso, abbracciandolo, con il volto rigato dalle lacrime

 

“Sei uno stupido...non fare mai più una cosa del genere!” gli dice,in lacrime ma felice

 

Ataru la abbraccia di risposta. Sa quanto avesse sofferto, allo stesso modo in cui lui aveva sofferto quando credeva che fosse morta. Non c'è dubbio, sono sicuramente fatti l'uno per l'altra

 

“Aspetta un momento...hai idea di quanto tutto questo mi sia costato?!” gli chiede Mendo

 

Ataru si stacca dall'abbraccio di Lamù e gli risponde, con faccia inebetita

 

“Hai pagato tutto tu? Molto generoso, almeno quando morirò davvero sarò ben sistemato”

 

“Allora...vediamo di ben sistemarti in fretta...” aggiunge Mendo mentre estrae la sua katana

 

Con un balzo salta addosso ad Ataru, che ancora sitrova dentro la bara, e molla un vendente orizzontale, che Moroboshi evita rinfilandosi dentro la cassa da morto, mentre Lamù si alzò in volo ad osservare la scena incuriosita

 

In seguito, secondo una legge biologia che dice che quando Ataru si trova in una situazione di pericolo acquisisce la forza di migliaia di uomini, prende a calci il fondo della bara e crea un buco. Mentre Mendo sta per impalarlo sul posto, lui si alza in piedi con addosso la bara e scappa subito fuori dalla chiesa, mentre Mendo lo insegue urlando e agitando la katana. Intanto Lamù pensa,felice

 

“Ora è tutto come prima...”

 

“FERMATI MALEDETTO!” grida Mendo

 

“MAI!”

 

 

 

 

 

Una piccola vendetta da parte di Ataru ci voleva. È stato uno dei pochi episodi in cui si preoccupa veramente per Lamù e me lo trattano così? Eh no! Spero che possa esservi piaciuta

MC Outlaw

   
 
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