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Autore: scrittrice in canna    21/07/2013    5 recensioni
Ecco, ogni volta che provo a scrivere è sempre la stessa storia! Non riesco mai a concentrarmi.
Questo è quello che succede di solito.
Tra libri parlanti
e stanghette di word arroganti.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia di una scrittrice distratta...

Ok Elena, ce la puoi fare devi solo piazzarti davanti a quel PC e spremerti le meningi.

Raggiungo il salone, apro la porta-finestra per far entrare un po’ d’aria, sprofondo nella sedia di fronte alla mia scrivania, mi avvicino al tavolo da lavoro, più disordinato del solito, apro lo sportellino del mio computer portatile, aspetto che si carichi, clicco sulla faccia dei miei attori preferiti ed ecco qui che si apre il Dextop con la faccia di mia sorella dagli occhi sgranati che mi saluta. Guardo per un attimo le cartelle: musica, film, foto e poi ecco che la trovo: File word. La cartella dove sono conservate tutte le mie storie dalla prima all’ultima senza nessuna eccezione, comprese quelle inedite. Ci clicco due volte su e guardo tutti i file, ammiro straziata quello che non sono riuscita nemmeno a cominciare. Il titolo recita: Capitolo 7, come with me. Combatto contro il desiderio di non aprire quel file, ci provo, lo apro e ciò che mi trovo d’avanti è solo un guazzabuglio di parole che non mi convincono né tantomeno mi piacciono, un paragrafo e mezzo di nulla.

Cancello tutto, ho deciso di ricominciare. Mani sulla tastiera, dita in posizione d’attacco ma ecco che una vocina mi distrae da ciò che devo scrivere: “Vieni.” Mi dice “Ti manca solo un capitolo! Poi puoi tornare a scrivere.” Ed è quella voce distorta che mi convince ad afferrare l’ultimo libro di Zafòn dalla mia libreria e continuare a leggere da dove avevo interrotto. Stupidi romanzi parlanti! Un giorno di questi mi prenderanno per pazza!

Finito di leggere un altro capitolo de “Il Prigioniero Del Cielo” torno al mio file word, comincia la lotta di sguardi tra me e la stanghetta, una lotta assurda. Io guardo lei, per tutta risposta lei lampeggia, insistente, insopportabile, arrogante “Ehi, allora? Che dici? Vorrei fare un po’ di esercizio.” Sembra dirmi con quel lampeggiamento costante, provo a scrivere alcune parole ma esce fuori solo una matassa di parole sconnesse, cancello, mi concentro nuovamente, scrivo una parola e poi la cancello, penso ad un’idea che mi sembra geniale, la scrivo e realizzo che è una cavolata, dopo dieci minuti buoni sento una musica a me familiare in sottofondo alla voce di mia madre che grida: “Elena!” comincia la mia serie TV preferita, mi catapulto nell’altra stanza lasciando il PC in balia di se stesso. Non finirò mai di scrivere.

 

I pensieri di una scrittrice in canna

Ecco, questo è quello che succede mediamente ogni volta che cerco di scrivere qualcosa e specialmente questo capitolone che avevo promesso a Zava e FInk, scusate! T.T ma non è colpa mia! Sono i libri che mi parlano… loro vogliono essere letti! Poi con queste vacanze sono sempre dove internt NON c’è! Quindi spero di potermi far perdonare! :D

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Scrittrice in canna

   
 
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