Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: khika liz    22/07/2013    0 recensioni
Le nostre mani distrutte per graffiarci sul cuore. Come i gatti sulle porte annientate e tu con la tua paranoia che è meglio cambiare quartiere che se ci vedono sono guai.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le tue mani di cemento armato. 
I sorrisi di cartapesta che bastava una parola sbagliata a distruggerli.
I tuoi occhi come quei mari del nord che sognavi sdraiata sul pavimento di casa dei tuoi e ti faceva ridere quella macchia sul soffitto, a forma d’America. O forse era solo una macchia e tu sognavi.
Le nostre mani distrutte per graffiarci sul cuore. Come i gatti sulle porte annientate e tu con la tua paranoia che è meglio cambiare quartiere che se ci vedono sono guai.
I nostri sorrisi rasi al suolo dalla pioggia troppo pesante sulle guance, che non lo sai che poi l’acqua ti penetra dentro e i tuoi occhi sono ancora più come il mare del nord.
Le nostre pupille dilatate dalla luce che non c’è mai in questa cazzo di strada e tu che te ne sei andata perché non mi vedevi più, ed era colpa dell’inquinamento globale, delle macchine che vanno troppo veloci, degli abbracci dati male, degli alberi storti come le giornate quando non ci sei.

 

N.d.A
Probabilmente chi conosce Le luci della centrale elettrica ci potrebbe aver ritrovato qualcosa di Vasco Brondi qua in mezzo. Ovviamente io le stavo ascoltando mentre scrivevo, e quindi questo è uscito fuori.
Have a nice day :)

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: khika liz