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Autore: greenmidori95    23/07/2013    1 recensioni
Come vi sentireste se la vostra vita cambiasse da così a così? Nuova casa,nuova città. E' quello che succede a Chelsea, ragazza di 18 anni che è costretta ad andare dall'altra parte del globo.
Ma se questo cambiamento radicale potrebbe piacerle?
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dongwoon, Doojoon, Kikwang, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon salve a tutti. Mi chiamo Chelsea, come la squadra di calcio inglese e ho 18 anni. La mia vita non è stata tutta rosa e fiori come alcuni si aspettano. Ho avuto alti e bassi; 3 anni fa mia madre e mio padre divorziarono ed essendo figlia unica tutto ciò fu ancora più brutto. Ma dopo mi sono fatta forza e io e mia madre siamo andate avanti con la nostra vita.
La mia vita andava avanti normalmente, senza cose nuove o originali,era tutto nella norma, fino ad oggi, in cui la mia vita sta per cambiare da così a così.
-Mamma, perchè mi hai portata qui?- domandai tirando giù il finestrino e guardando l'aeroporto assonnata.
-Te l’ho già detto ma una certa persona stava dormendo.- disse mia mamma quasi esasperata. -Te lo ripeto un'ultima volta. Ho conosciuto un uomo, giusto? Lavoriamo insieme ed è divorziato come me; ci conosciamo da un po' di tempo ormai e mi ha chiesto di convivere con lui, ma non qui.- mi spiegò lei, in modo molto riassuntivo. Aveva conosciuto quest'uomo sul lavoro e lo frequentava da un po'. Da come ne parlava era anche un uomo molto simpatico.
-E dove? Sulla luna?- sbottai io.
-Dall'altra parte del mondo, in Corea!- esclamò entusiasta.
-Tutto chiaro. A-aspetta, hai detto C-Corea!?- continuai sorpresa. Perchè così lontano?! Non andava bene in un appartamento qui vicino?
-Esatto! Ha anche un figlio della tua stessa età! Non sei contenta? Almeno non sarai sola- disse ancora più entusiasta sottolineando che aveva un figlio della mia età.
-Oh fantastico, ce la spasseremo allora. Tutti insieme appassionatamente.- dissi incrociando le braccia stendendomi sul sedile.
-Avanti, non fare così. Ce la caveremo vedrai.- disse mia madre sorridendomi.
-Come dici tu,mamma.-
#Corea? Ma mi stava prendendo in giro?#
Non ero d’accordo per niente su questa sua decisione. Avrei dovuto lasciare tutto. Amici,parenti. E per di più non li ho nemmeno salutati.
Dopo essermi resa conto che ormai non c’era più niente da fare, incominciammo a prendere le valigie dal bagagliaio e ci avviammo all'aeroporto.
Dopotutto, non potevo fare niente. Volevo che mia mamma fosse felice e con lui lo è.
-Dimmi mamma, come te la cavi col coreano?-
-Male, e tu?- disse con assoluta nonchalance e sincerità.
-Parlare inglese era troppo mainstream, eh mamma?-
-Infatti parlano italiano. Ricordi che lui l'ho conosciuto qui in Italia?-
-Giusto! Almeno sulla lingua ce la caviamo tutti.-
Finalmente dopo mezz'ora prendemmo l'aereo delle 11,30.         
Dopo ben 8 ore di volo arrivammo in Corea alla bellezza delle... non so che ora era, ma era notte fonda.                                                                                                                                                                                                        
Mezza addormentata, scendo dall'aereo e leggo scritto 'Benvenuti a Seoul!' sia in inglese che in coreano.
Sarà una lingua strana quanto volete, ma vorrei tanto impararla. Potrei sempre chiedere al mio nuovo fratello di insegnarmelo, no?
-Chelsea sei sveglia?- domandò mia madre scompigliandomi i capelli.
-Si, più o meno.- risposi sbadigliando.
-Riesci a vederli?- domandò lei mentre si mise a guardare attentamente per l'aereoporto.
-Ma chi?-
-Oh eccoli!- Esclamò correndo verso dei tizi ignoti.
#perchè deve mettersi a correre? Sto morendo di sonno ed è già tanto se mi reggo in piedi.#
Arrivata da lei, vidi tra veglia e sonno quelli che saranno mio padre e mio fratello.
-Lui è Son Baekyun,ovvero colui che sarà tuo padre.-  disse presentandomelo.
Era un uomo piuttosto giovane,a quanto pare. Rispecchiava a pieno le descrizioni che faceva mia madre. Era abbastanza alto, tipo 1,80 ed aveva anche un bel fisico. Aveva gli occhi a mandorla molto scuri, come i capelli. Gli occhi a mandorla mi sono sempre piaciuti, fin da piccina. Sarà perchè hanno proprio quella forma così particolare.
-Sono Chelsea. Piacere di conoscerla.- dissi presentandomi. Ricevetti un suggerimento da mia mamma:inchinati!
Che stupida che sono! Dovrei saperlo! L'ho ripetuto un sacco di volte in aereo dopo essermi informata per bene.
Baekyun ricambiò il saluto e l'inchino sorridendomi. Sembrava una persona così alla mano e così buona.
-E lui è Dongwoon, tuo fratello!- esclamò lei.
Dopo aver sentito dire a mamma quelle parole, mi girai e vidi lui.. Mio fratello. Era qualcosa di stupendo quel ragazzo. Aveva degli stupendi occhi a mandorla, il tutto accompagnato da un viso chiaro e delle labbra rosee. I capelli castani gli incorniciavano il viso perfettamente. I suoi occhi non erano come tutti gli altri:erano leggermente diversi,ovvero non proprio a mandorla.
Lo rendevano più occidentale. 
Posso dire che quel ragazzo è la fine del mondo o si è capito già? Direi che in questo modo mi sono svegliata completamente!
 
-Dai, non essere fredda! Su con le presentazioni!- mi incoraggiò mia madre.
Iniziò Dongwoon il discorso, sorridendomi a 32 denti. Aveva un sorriso davvero bellissimo.
-Ciao! Io sono Dongwoon, piacere!- disse presentandosi.
-Io sono Chelsea! Piacere!-
-Piacere mio! Un momento, hai detto Chelsea? Come la squadra! Sono un grandissimo tifoso di quella squadra!- disse entusiasta.
-Si! Anch'io lo sono!- esclamai felice. Io e Dongwoon senza accorgermene stavamo parlando in modo così naturale, mentre mia mamma e il mio futuro padre erano andati avanti.
-Wow! Ti vedo stanca.. Dopotutto, dopo 8 ore filate di volo... Se vuoi ti porto io la valigia.- disse sorridendo.
-Oh no, tranquillo non preoccuparti.- ricambiai il sorriso mentre dentro di me mi stavo sciogliendo.
-Dai a me.- disse prendendomela di mano.
-G-grazie.'-risposi sorridendo.
Prendemmo un taxi e in meno di mezz'ora arrivammo in quella che doveva essere la nostra nuova casa. Andai un pò in giro per la casa fin quando non vidi dalla finestra il panorama. Si vedevano tutti i grattacieli e le luci di Seoul. Che spettacolo. 
Dopotutto, non era così male. Sta incominciando a piacermi tutto questo!
  
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