Primo Capitolo.

Io sono un Angelo.
Mi chiamo Liam, Liam Payne e sono una sorta di Angelo, uno di quelli speciali.
Tutti i miei compagni sono Angeli che si limitano ad aiutare una persona a loro assegnata, vengono chiamati Angeli Custodi. Poi ci sono io, io vengo spostato di persona in persona, vengo catapultato nella loro vita. Ho il compito di aiutarli a risolvere dei problemi, grossi problemi. Quelli come me si chiamano Angeli Emoziati. Non ho mai capito il senso di questo nome, ma non mi importa. Io sono qui per raccontarvi la mia esperienza, la più bella della mia esistenza.

Mi trovavo davanti a un negozio, davanti a un cartello con scritto Cercasi aiutante con esperienza. Era un negozio di fiori. Decisi di entrare. Aprii la porta e un campanellio ruppe il silenzio del locale.
-C'é qualcuno?- chiesi con incertezza.
Una ragazza sbucó da una porta laterale. Era castana di capelli, era molto bella.
-Buongiorno, di cosa ha bisogno?- un grande sorriso illuminó la stanza.
-I-i sono Liam, ho letto il cartello qui fuori- allungai una mano che la ragazza mi strinse appena.
-Amber, piacere- il sorriso non si scompose dal suo viso.
-Hai esperienza?-
Annuii.
-D'accordo, vieni con me-
La ragazza mi condusse fino al lato posteriore del negozio, dove c'era un ragazzo con i capelli molto scuri.
-Zayn, abbiamo un raazzo che cerca lavoro-
-Mandamelo qui, Amber-
Camminai verso la voce. Quando lo vidi rimasi a bocca aperta, non pensavo fosse quel Zayn.
-Z-zayn?-
Il ragazzo alzó lo sguardo su di me, i suoi occhi esprimevano spavento. Era invecchiato, ma non molto.
-Liam?- si alzò velocemente e si buttó fra le mie braccia. Lo accolsi ancora perplesso.
Lui era un angelo come me, era il mio migliore amico per la precisione. Ma da due anni era andato in una missione e non era più tornato. Solo l'Angelo Grande sapeva cos'era accaduto.
-Cos'é successo?- chiesi trattenendo le lacrime. Dopo due anni lo avevo rivisto, ed era vero.
-Io non posso dirtelo, Liam-
-Sono il tuo migliore amico...-
Prese un respiro profondo e mi guardó negli occhi. Cercai di esprimere tutta la fiducia che potevo.
-Amber, é mia sorella-
Rimasi di stucco.
Tutti sapevano che gli Angeli Emoziati erano bambini morti alla nascita, ma solo pochi di noi erano riusciti a trovare la propria famiglia d'origine. E l'Angelo Grande dava loro la possibilità di scegliere se continuare ad essere una creatura dei cieli o vivere con la propria famiglia. Evidentemente Zayn aveva preferito l'amore della famiglia.
Sorrisi.
Io che cosa avrei fatto se fossi stata al suo posto? Non saprei, forse sarei rimasto con la mia famiglia, io oltre a Zayn non avevo nessuno. E da due anni non mi prendevo pause, aiutavo gli altri perché questo era il mio destino. Non avevo niente da perdere, potevo fare ció che volevo e a nessuno sarebbe importato.
-Mi sei mancato- dissi semplicemente.
-Perché sei qui? La mia famiglia non ha nessun problema- disse ad un certo punto.
Feci spallucce.
-Non lo so, si scoprirà più avanti come sempre-
In quel momento Amber entró.
-Ber, lui é un mio amico d'infanzia, vivrà con noi, okay?-
La ragazza fece una faccia un po' insicura. Cercai di sorridere per rassicurarla.
-Dai, fidati di me una buona volta- quasi la supplicó.
-Va bene Zayn, mi fido-
La ragazza sorrise poi mi chiese quanti anni avevo.
-Diciannove-
Era solo un numero, nella realtà avevo cinquecentosei anni, ma diciannove erano quelli che dimostravo. In paradiso il tempo non esisteva, quindi ci potevano capitare di aiutare persone del seicento, volendo. Ma in quel momento ero nel 2013, ad agosto per la precisione.
La ragazza sbuffó.
-Sono tutti più grandi di me, che merda- brontoló.
-Amber!- la richiamó con calma Zayn.
-Che cacca, va bene? Che cacca!-
Scoppiammo a ridere tutti quanti, lei compresa.
Zayn mi circondó le spalle con un braccio e mi condusse fuori dal negozio.
-Dove te ne vai, fratello perduto?-
Zayn sorrise.
-Lo accompagno a casa, lavora schiava-
Amber prese una ciocca di capelli e la mise delicatamente dietro l'orecchio destro, poi fece una linguaccia.
Era bellissima.
Camminammo lungo quella via, arriati in fondo svoltammo a destra e ci fermammo subito.
-Che c'é?- chiesi.
-Siamo arrivati, volevi camminare all'infinito?-
Sorrisi.
Zayn aprì la porta e intravidi delle scale.
-Penso che schioccheró le dita-
-Beato te, a me tocca farmele tutte a piedi, non ho più quei poteri- annunció con un pizzico di tristezza.
Decisi di deviare il discorso.
-Quanti anni hai ora?-
-Venti-
Schioccai le dita e in due secondi mi ritrovai in una stanza buia. Sentii un rumore e una porta si aprì.
-Maledetto- Zayn.
Scoppiai a ridere.
-Accendi la luce, idiota-
La stanza si illuminó. Mi trovavo in una cucina.
-Casa dolce casa, eh?-
-Non ti manca la vita di prima?- chiesi malinconico.
-No, ero stufo di avere seicentocinquantasei anni, ora ne ho venti per davvero-
-Non ha senso- risposi confuso.
-Qui c'é un inizio e una fine-
Non risposi, mi guardai la punta delle mie vans.
Annuii solamente.
-Vieni ti faccio vedere dove dormi-
Cominció a camminare verso delle scale.
Feci un sorriso beffardo, pensai alla mia stanza e schioccai le dita.
Fui catapultato su un letto matrimoniale. Due minuti dopo entró Zayn.
-Me lo dovevo immaginare-
Risi. Rise anche lui. Ridemmo assieme per la prima volta dopo due anni.

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Ciao a tutte!
Questa fanfiction mi piace molto di più dell'altra che stavo scrivendo. E poi ho il blocco dello scrittore lol quindi non so quando continuerò.
Questa anche, aspetterò qualche giorno prima di pubblicare un secondo capitolo perchè sto scrivendo anche un'altra fanfiction con una mia amica.
Se vi interessa si chiama Like the ocean and the land di aleari. Devo dire che ci sta venendo pittosto bene :)
Ora vado, alla prossima e lasciate delle recensioni, please.
Ah, AUGURI RAGAZZI, OGGI SONO TRE ANNI OMG.
Arianna.