Titolo: La muta del serpente.
Autore: Lady Atena.
Fandom: Thor.
Personaggi/Paring: Loki; Sif; Sigyn; Thor. Thor/Loki, Loki/Sigyn
Genere/Avvertimenti: Erotico; Introspettivo; Sline of life.
Rating: Giallo.
Wordcount: 762.
Disclaimer: I personaggi non sono miei, gli attorni nemmeno, la marvel neppure e perciò io non ci guadagno un soldo. Le idee invece mi appartengono, per quanto possano valere. Amen.
Tema della settimana: Amori felici.
Challenge: La sfida dei duecento prompt.
Prompt: 15; Irritazione.
Nda: La storia partecipa fuori concorso rispetto al contest.

Thor si appoggiò con le braccia alla ringhiera del balcone, sospirò piegandosi in avanti e poggiò il mento sopra la pelliccia che gli copriva le braccia.
< Questa battaglia è stata stancante oltre ogni previsione > pensò.
Udì la risata di Loki e abbassò lo sguardo sporgendosi in avanti, nel prato sotto di sé il dio degli inganni stava scuotendo il capo indicando alla giovane davanti a sé un punto in alto a destra nella tavola d'argilla tra di loro. Thor strizzò gli occhi, piegò il collo in avanti e guardò la ragazza arrossire, lei si tolse una ciocca rossa da davanti al volto e indicò un punto in basso nella tavoletta. Vide le labbra aprirsi e chiudersi, Loki scosse nuovamente il capo e ticchettò con l'indice nel punto in alto.
< Dev'essere la sua promessa Sigyn, quella donna con cui si diletta negli studi > pensò Thor.
Strinse la presa sulla ringhiera del balcone, osservò Sigyn sporgersi in avanti baciandogli la guancia e vide le guance di Loki diventare rosate. Thor sogghignò, scosse il capo stringendo gli occhi.

Loki gli strinse le ciocche di capelli biondi, lo tirò verso di sé e lo baciò. Gli morse il labbro inferiore, lui sogghignò stringendogli i fianchi nudi e Loki ridacchiò nel bacio sollevando le lunghe gambe. Le avvolse attorno ai suoi fianchi e lo tirò all'indietro cadendo con la schiena sul letto con un tonfo.

Sentì dei passi accanto a sé, si voltò e sorrise.
“Anche tu riposi le membra dalla battaglia qui, Sif?” chiese.
Sif annuì, guardò verso il giardino e vide Loki sorridere muovendo in aria le mani; dalla punta delle sue dita fiorivano luci verde chiaro che formavano dei disegni.
“La nostra serpe sembra un adorabile micio, quand'è accanto a Sigyn, non trovi?” chiese.
Thor osservò Loki, lo vide tracciare una spirale in aria con il dito formando un piccolo vortice verde. Sigyn applaudì e Loki arrossì lievemente abbassando il capo. Thor rise gettando la testa all'indietro, la scosse facendo frusciare i capelli biondi contro le giunture metalliche dell'armatura.

Loki gli graffiò le spalle, lui soffiò e gli morse un capezzolo tirando fino a sentirlo turgido. Alzò il capo incontrando le iridi verdi del fratello screziate di rosso, sogghignò e Loki si sporse in avanti.
“Un giorno ti stregherò con uno dei miei incanti, così la smetterai di fare il superbo” sussurrò.
Lui rise, gli carezzò la guancia con una mano e portò l'altra al fianco del fratello, sollevandogli le natiche.
“Non sei così bravo con le magie, fratello” mormorò.
Loki strinse gli occhi, gli morse il lobo dell'orecchio e sogghignò.
“Anche più di così, Thor” sussurrò.

Tossì, si piegò in avanti e le iridi azzurre brillarono.
“Lo rende anche modesto, a quanto pare” disse.
Sif sospirò, sorrise e guardò i due nel giardino. Sigyn gesticolava con le guance arrossate e un sorriso gentile mentre Loki annuiva, indicando le rune sulla tavoletta ogni cinque respiri.
“L'amore rende domata anche la peggior belva” disse Sif.
Thor aggrottò le sopracciglia, osservò Sigyn avvicinarsi alle labbra di Loki e l'altro tirarsi indietro diventando rosso. Lo vide scuotere il capo, abbassare lo sguardo e sussurrare qualcosa.

Loki gli strinse una spalla sporgendosi sulle punte, aderì al suo petto e lo baciò. Lui gemette, lo allontanò con entrambe le mani e si guardò intorno.
“Siamo in corridoio, scemo” sussurrò.
Loki ridacchiò, gli avvolse le braccia attorno al collo e soffiò sulle sue labbra.
“Temi che gli Aesir possano rimanere sconvolti dalle tue prestazioni?” chiese.
Thor arrossì, spinse Loki facendolo cadere seduto e sbuffò.
“Non in pubblico”.
Loki ridacchiò, si rizzò e batté le palpebre facendo fremere le lunghe ciglia nere.
“Ti attendo in camera, allora” mormorò.

Sospirò, scosse il capo e lasciò la ringhiera.
“Diventa sempre più pudico e fragile. Non credo che sia una buona nuova” disse.
Sif alzò le spalle.
“Per lo meno non diventa sempre più pericoloso e menzognero”.
Thor strinse le labbra socchiudendo gli occhi, guardò verso Loki e vide il fratello fargli l'occhiolino. Sospirò, scosse il capo e alzò le spalle facendo ondeggiare il mantello rosso dietro di lui.

Loki poggiò il capo sul suo petto, chiuse gli occhi stringendo le gambe al ventre e socchiuse le labbra.
“Quando non riuscirai più a distinguere le mie bugie dalle mie verità, saprò di aver perduto un fratello” disse.
Thor gli passò la mano tra i capelli, gli baciò il capo e sorrise.
“Io saprò di aver perso tutto” mormorò.

Chiuse il pugno attorno al manico di mijonir attaccato alla sua vita, sorrise.
< È ancora il mio Loki > si disse.