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Un SEGRETO fra le sue LABBRA
Lei era la loro
insostituibile
“Umma”, colei che si prendeva cura di loro giorno dopo
giorno. Colei
che si preoccupava più di tutte per la salute di ognuna di loro. Lei era speciale.
E non solo per il suo straordinario talento nel canto, ma anche e
soprattutto
per quell’incredibile energia di cui si rivestiva da capo a piedi, e
che le
dava la forza per non crollare mai. TaeYeon aveva un cuore grande
e
altruista, spendeva sempre una buona parola per tutti. Anche per lei.
Donava sorrisi e affetto a chiunque le si mostrasse meritevole e
amabile. E
aldilà delle apparenze che il suo corpo minuto poteva mostrare, era una
ragazza
forte e risoluta.
Tiffany, però, non era stupida.
Se ne era accorta da tempo, anche se non ricordava il momento preciso
in cui
notò un certo cambiamento nel carattere di TaeYeon. Probabilmente, le
altre
ragazze non avevano dato sufficientemente peso alla cosa, poiché non
era certo
insolito incrociare lo sguardo della loro leader che le sorvegliava
come una
premurosa e attenta madre, o che le coccolava come meglio poteva, dando
loro il
suo pieno supporto, come farebbe una sorella maggiore o la propria
migliore
amica.
Eppure per Tiffany era diverso.
Lo era sempre stato,
ad essere onesti.
Non aveva mai nascosto a sé stessa quanto le attenzioni dell’amica la
rendessero felice, né quanto le stesse le giocassero tiri mancini,
soffocando
il suo cuore in una morsa di dolcezza tale da percepire le sue gambe
fremere
insicure. E per quanto si sentisse felice in quegli istanti, non ne
aveva mai
fatto parola con nessuno, tantomeno con la diretta interessata.
Ora, però, non poteva più ignorare quei particolari gesti e quelle
piccole
attenzioni che TaeYeon continuava ad offrirle con una frequenza sempre
maggiore.
Non aveva capito ancora come o perché,
ma ogni occasione era buona perché lei l’acchiappasse
fra le proprie braccia, cingendola dolcemente contro il proprio corpo –
quasi a
volerla cullare in un dolce riposo – o sfiorarle il viso, accarezzando
la sua
pelle lattea e soffice come cotone.
Forse, non c’era nulla di
anomalo in
quel comportamento, forse era Tiffany ad almanaccare troppo con la
fantasia. Forse, TaeYeon desiderava solo essere maggiormente
protettiva e amichevole nei suoi riguardi.
Il dubbio, però, le restava conficcato nella mente. E non voleva
saperne di
andarsene via, lasciandola libera di pensare serenamente anche solo per
alcuni
istanti.
Possibile che gli sguardi che TaeYeon le lanciasse fossero
solo
frutto della sua fantasia?
Possibile che quelle sue piccole e morbide mani che l’accarezzavano di
tanto in
tanto, fossero dettate da un sentimento di sola amicizia?
Possibile che persino le parole che TaeYeon le riservava e quel
particolare
vocalizzo, fioco e placido, fossero solamente accorgimenti che usasse
anche con
tutte le loro compagne?
Possibile che si stesse inventando ogni cosa?
Forse, aveva solamente bisogno
di una vacanza rilassante per mettere a tacere quelle assurde voci che
le
annebbiavano la mente.
Forse aveva solamente
bisogno di un meritato riposo ristoratore.
Tuttavia, più i giorni si
accavallavano su se stessi, più quei pensieri tormentavano il suo
fragile cuore
di donna. E così, quando per l’ennesima volta la vide sfiorarle in
volto, le
sembrò un gesto del tutto naturale, salvo poi ricordarsi che in quel
preciso
momento si trovassero su un palcoscenico davanti ad un pubblico
sconfinato,
dopo una loro esibizione come da scaletta.
Quel gesto fu accolto con sorpresa e con un gran consenso da parte di
tutti gli
spettatori, a dispetto di quello che Tiffany ipotizzò in un primo
istante.
Gli occhi scuri di TaeYeon continuavano ad osservare i suoi
perdendovisi dentro
e al contempo, la sua mano accarezzava le sue rosee gote, che mai come
in quel
momento si trasformarono in due grosse ciliegie mortalmente rosse, a
causa del
suo eccessivo e malcelato imbarazzo. Sorrise nervosa, conscia del forte
disagio
che palesava nel cuore, ma che tentava di nascondere agli occhi sempre
troppo
vigili dei fans.
Guardò l’amica in cerca di un’eventuale gesto o spiegazione, ma la
tranquillità
sul volto disteso e rilassato di TaeYeon fecero ben intuire a Tiffany
che lei
di spiegazioni non desiderava darne affatto. E in verità come darle
torto!
Nemmeno Tiffany avrebbe desiderato commentare l’avvenuto, ma
ritrovandosi in
mezzo a quel palco tanto affascinate quanto inquietante, e riscoprendo
di avere
non poche luminarie puntate addosso, come fari nella notte, optò
per imporsi
di trovare una scusa plausibile per rinsavire da
quell’intricato
labirinto di specchi.
«Umma, ero sporca di
rossetto sino
sulle guance? – increspò le labbra in uno di quei suoi magici sorrisi
carichi
di sentimento. – Yah! Sono davvero terribile!» esplose poi, con un po’
d’infantilismo, cercando di sdrammatizzare l’accaduto, onde evitare che
qualcuno potesse mal interpretare quel lieve contatto.
«No, Fany.» a quella breve ma significativa risposta, Tiffany sbarrò
gli occhi,
credendosi convinta che al contrario, l’amica avrebbe appoggiato quella
sua
infondata frottola, creata così dal nulla. E invece no, TaeYeon la
stupì ancora
una volta. E arrivata a quel punto, si domandò quale assurda fandonia
la
compagna avrebbe estratto dal suo magico cilindro, solitamente sempre
ben saldo
sulla sua buffa testolina bionda.
«Desideravo solamente
poter sfiorare
la tua pelle.» rispose con una calma senza eguali, gettando scompiglio
fra i
loro fans e suscitando una reazione di totale sorpresa sui volti delle
loro
amiche e colleghe di squadra.
Tiffany, dal canto suo, si sentì il cuore palpitare nel petto sino a
farle male
e l’unica melodia che le sue orecchie riuscirono a percepire, fu
l’assordante
ritmo del suo cuore indiavolato, seguita da quel sensuale movimento di
labbra
di TaeYeon. E ancor prima di elaborare cosa effettivamente avesse
proferito, se
ne sentì completamente ammaliata; rapita.
«Hai la pelle così liscia
e soffice
che ogni volta sembra di toccare quella di un neonato! Ah… Sei davvero
fortunata, amica mia!» aggiunse poi, con una ritrovata ironia
che servì
per rincuorare gli spettatori presenti, incitandoli a far sentire anche
la loro
voce.
«Yah! Voi due! Volete tenere una conferenza stampa in solitaria, o
preferite un
appuntamento al lume di candela sulla spiaggia?» domandò Sooyoung,
intromettendosi divertita, mettendo la parola fine a quel gioco di
sguardi
durato forse troppo.
«Ma anche io voglio andare in spiaggia!» affermò entusiasta Sunny,
trascinando
l’amica Yuri al centro del palco, ristabilendo un contatto di gruppo
fra le
ragazze e il pubblico.
Tiffany ringraziò
mentalmente le sue
compagne, dovendo riconoscere loro un sofisticato talento
nell’aggregarsi
quando la situazione la riteneva necessaria. E disegnando sul suo volto
un
sorriso caldo e rassicurante, rilassò i muscoli del suo corpo,
lasciandosi
andare ad una genuina risata. Ora che le sue amiche le erano andate
incontro,
non aveva più il timore di barcollare su sé stessa o di non riuscire a
respirare, annaspando per raccogliere l’aria nei polmoni, come invece
le
capitava spesso, restando da sola a scorgere l’immagine perfetta di
TaeYeon. E
quasi come un gesto del tutto involontario, Tiffany ricercò lo sguardo
complice
dell’amica che le sorrise benevolmente.
Chissà se ciò che le
labbra di
TaeYeon esplicarono gioiose quel giorno, era da considerarsi l’unica
verità che
segretamente sancivano.
Incuriosita, Tiffany continuava a domandarselo una volta ancora,
ricercando
l’affetto che le braccia di TaeYeon le concedevano ogni qualvolta che
le
auguravano la buonanotte, premurandosi poi di vederla guizzare sotto le
coperte, poco prima di spegnere la luce.
©
LADY ROSIEL/ Luna Azzurra