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Autore: Neera Sharim    03/02/2008    14 recensioni
- Bene ragazzi, sarò breve, coinciso e poco doloroso: Voi due partirete ora per andare a recuperare quattro oggetti magici di grandissimo potere che aiuteranno Harry Potter ad uccidere il corpo di Lord Voldemort e sigillarne l'anima. ... ... - CHE COSA?! - Siete la combinazione perfetta. Beh, spero di avervi incuriosito almeno un po', ma nel caso qst nn vi basti... eheh, sappiate che qst viaggio sarà un viaggio... cm dire... abbastanza SINGOLARE! Dedicato in particolar modo a ROX e VALVAL. P.s: Commenti e critiche cm al solito ben accetti eheh! Un bacio a tt, vostra Glo
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Blaise Zabini, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                L'inizio di tutto
                                                                                                                                                                                              A Macicrossy e Valval, con                                                                                                                                                                                                                                          affetto

Era notte fonda e la scuola di magia e stregoneria di Hogwarths dormiva.
Il vento freddo di inizio ottobre sferzava con violenza l'aria nera della notte, abbattendosi con forza sulla roccia fredda del castello, colpendo le vetrate e le torri.
E mentre fuori il tempo autunnale imperversava senza posa, dentro, studenti e professori riposavano tranquilli al caldo, tra le loro coperte e nei loro dormitori.
Non tutti però.
Una figura alta e slanciata camminava veloce e sicura per i corridoi addormentati, lasciando che il rumore leggero delle sue scarpe risuonasse flebile nel silenzio dell'ombra. La luna, coi suoi raggi, ne illuminava la sagoma, rischiarando dolcemente il suo corpo dalle forme seducenti e ben proporzionate, celando però i lineamenti della studentessa. Fu solo quando la giovane donne raggiunse una scala a chiocciola sorvegliata da un gargoile in pietra che le sue forme e i suoi tratti furono completamente svelati da due torce, le cui fiamme si erano svegliate improvvisamente non appena lei si era ritrovata davanti al custode della scala.
Con passo deciso ma lasciandosi sfuggire uno sbadiglio la giovane si avvicinò al gargoile, salendo sull'unico scalino per quel momento presente e appoggiando una mano sulla spalla possente di pietra levigata.
La luce sembrò divenire più forte in quel punto, tanto che sembrava quasi impossibile che un simile bagliore fosse rilasciato da due sole e semplici torce.
La ragazza si portò un ricciolo ribelle color del miele scuro dietro l'orecchio e, dopo aver guardato coi suoi occhi dorati scuriti da una lieve ombra di sonno sopra la sua testa, sussurrò a bassa voce:
- Api Frizzole.
Con uno scatto secco, seguito poi da un rombo lontano, il gargoile si mosse, salendo verso l'alto e portando la ragazza con sè, che si affrettò a scendere non appena quella specie di ascensore improvvisato si fermò davanti ad una grande porta di legno scuro con una targhetta in oro  targata: Albus Silente.
Sorrise quando lo lesse, anche se il caro preside l'aveva buttata giù dal letto alle tre di notte.
Beh, sicuramente deve aver avuto un buon motivo... giusto?
Si passò velocemente una mano tra i capelli boccolosi, per poi stringersi maggiormente la vestaglia che indossava sistemando prima la spallina della biancheria.
- Ok, sono a posto!
Sospirò... in effetti era agitata.
Perchè Silente l'aveva convocata d'urgenza a quell'ora di notte?
In quel periodo stava andando tutto bene, Voldemeort non aveva più organizzato alcun tipo di attacco dal quell'estate... che fosse ritornato in scena!?
Un brivido le percorse la spina dorsale...
Non voleva nemmeno pensarci!
Ricordava bene l'estate appena trascorsa. La battaglia finale... che però finale non lo era stata affatto! Voldemort era stato soccorso e salvato da un suo maniamorte proprio quando Harry lo stava vincendo, rimandando di nuovo la loro resa dei conti.
Ricordava quanto il mezzosangue nero fosse conciato male.
Non morto... ma almeno abbastanza mal ridotto dal starsene tranquillo per un po'.
E da quel momento tranquillo lo era stato davvero....
Da luglio non c'erano più stati attacchi e quasi quasi qualcuno già sperava nella vittoria, peccato che lei sapeva bene qanto si sbagliavano. Sapeva bene, come lo stesso Harry, Ron e tutti gli altri, che il Lord Oscuro sarebbe tornato.
Che fosse giunto il momento?
Ma allora perchè convocare lei? Perchè non Harry?
Ok, basta Herm con queste domande idiote! Entra e falla finita!
 E obbligandosi da sola a farlo, bussò lievemente sul mogano scuro... o meglio... fece per bussare lievemente sul mogano scuro, visto che non appena il suo pugno chiuso stava per colpire il legno, una voce da dentro lo studio la bloccò.
- Prego signorina Granger, entri pure. L'aspettavo.
Hermione Jane Granger sorrise quando, cominciando a spingere la maniglia, udì la stessa voce di prima riprendere a parlare.
- In effetti cominciavo a chiedermi se avesse deciso di colloquiare con la porta a dividerci, eheh!
A quelle parole dal suono dolce e sinceramente divertito, Hermione aprì finalmente la porta, entrando nello studio del vecchio preside.
- Mi perdoni professore, mi sono incantata un attimo qui fuori. Pensav...
- E figurarsi. Che altro poteva fare la Granger?
All'udire quella voce, la bella grifoncina impallidì.
Davanti a lei, seduto dietro la sua scrivania e col viso appoggiato alle mani incrociate, Silente le sorrise benevolo, per poi farle un cenno sconsolato con la testa, ridacchiando, alla sua sinistra.
La ragazza seguì il movimento del capo del preside e quando vide chi era stato a parlare impallidì ancora di più, irrigidendosi, e il sorriso le scomparve dalle labbra.
Aveva riconosciuto quella voce, come non farlo? Ma vedersi il proprietario davanti agli occhi era troppo.
Draco Malfoy stava in piedi, appoggiato col gomito ad una colonna seminascosta nell'oscurità, bellissimo nella sua vestaglia verde scura con ricami argentati finemente ricamati, mentre senza nemmeno guardarla col braccio libero giocava con un oggetto preso in prestito da uno dei mobiletti di Silente.
- Malfoy!
Per tutta risposta lui rimise a posto ciò che teneva in mano, sogghignando.
- Si Granger, proprio io. E... non urlare. Mi irriti.
E detto questo si voltò verso di lei, avanzando e uscendo dall'ombra. Il suo sguardo sembrava quasi volerle leggere dentro.
Hermione sentì la rabbia montarle dentro mentre lo vedeva avvicinarsi con fare altezzoso. Ma come osava rivolgersi così a lei?!
- Ma come ti permetti razza di furetto platinato che non sei altro! L'unico irritante qui sei tu! La tua sola presenza farebbe saltare i nervi a Merlino in persona!
Per tutta risposta, Draco, mentre le passava dietro le sussurrò lascivamente:
- Veramente Granger, la mia sola presenza basterebbe a far diventare Merlino gay, oltre ad eccitare voi bamboline oltre misura.
A quelle parole Hermione si voltò di scatto pronta ad urlargli contro, ma lui come se niente fosse si sedette tranquillamentedi fronte a Silente, che era rimasto zitto e tranquillo, per poi voltarsi verso le ragazza e rivolgerle uno sguardo beffardo e sprezzante.
- Inoltre la tua è inutile, oltre che dannossa, Granger. Non vorrei proprio finire contaminato per colpa di una babbana pezzente.
- CHE COSA?!
Ora la bella caposcuola era davvero arrabbiata, ma ancora, prima di poter ribattere, fu interrotta.
- Va bene ragazzi, basta così.
Hermione si voltò verso il vecchio preside, rossa di rabbia, mentre Draco si limitava a spostare su di lui il suo sguardo, ghignando divertito.
- Siediti pure signorina Granger.
Il preside le fece cenno con la mano, indicandole la sedia vicina a quella di Draco e lei, dopo averlo guardato con espressione truce per alcuni millesimi di secondo, obbedì, tornando poi a guardare Silente, che sorrise dolcemente ad entrambi.
Da quel momento...
...Fu solo silenzio.
Quella situazione durò per ben cinque minuti buoni, minuti in cui Hermione aveva preso a picchiettare le dita sul legno del bracciolo della sua sedia, mentre il bel caposcuola biondo, irritato ma troppo Malfoy per darlo a vedere, dopo aver osservato tutta la stanza, aveva preso a guardare l'anziano mago, che era invece tranquillamente seduto a guardarli senza parlare.
E proprio quando entrambi stavano per saltare su esasperati, Silente sembrò quasi ghignare mentre uno strano bagliore divertito gli illuminò per pochi millesimi di secondo quegli occhi color del cielo.
- Bene ragazzi, sarò breve, coinciso e poco doloroso: Voi due partirete ora per andare a recuperare quattro oggetti magici di grandissimo potere che aiuteranno Harry Potter ad uccidere il corpo di Lord Voldemort e sigillarne l'anima.
... ...
Il silenzio che seguì queste parole fu terrificante.
Hermione sgranò gli occhi e spalancò la bocca, mentre il bel serpeverde biondo riuscì per un pelo a evitare la medesima reazione solo grazie al suo ferreo allenamento a mantenersi impossibile davanti a ogni situazione...
Si.
Peccato che quella di situazione era davvero assurda!
Infatti, sebbene nessuna bocca aperta e sguardo allucinato, non potè fare a meno di seguire la bella caposcuola rosso-oro nella reazione che ebbe di li a pochi secondi:
- CHE COSA!?!?!?!?!?!?
Silente sorrise, chinando il capo e sciogliendo per un attimo le dita dall'intreccio che ne sorreggeva il peso, in segno di muta conferma, per poi rintrecciarle di nuovo, risollevare la testa e rivolgere ai due studenti un'espressione angelica e serena, come se quello che aveva appena detto fosse stata la cosa più normale del mondo.
Ma a quel punto Hermione scattò in piedi.
- Ma professore, sta scherzando? Cos'è questa storia, dove dovremmo andare?! E poi... come può parlare tranquillamente di questo piano e addirittura affidarlo a me e Malfoy! Lui è un Mangiamorte!
All'udire quelle parole però il bel biondo scattò a sua volta, questa volta non preoccuparndosi minimamente di mascherare la sua irritazione.
- Ehi Mezzosangue, Mangiamorte lo vai a dire a qualcun altro!
Hermione rise a quelle parole, sarcastica ma un po' nervosa vedendo gli occhi di lui farsi mercurio fuso e ghiaccio. Non si lasciò intimidire però, e fieramente continuò a parlare.
- A si, Malfoy?! E a chi dovrei dirlo, eh? Sinceramente credevo di aver davanti uno degli esempi più lampanti!
Dopo quelle parole lo vide assottigliare gli occhi a due fessure e brividi freddi le percorsero la schiena, ma deglutì in silenzio, rimanendo iera e salda davanti a lui, fiera ed indomabile.
- Beh, credevi male, Granger.
Sibilò lui, di rimando.
- Non ne sono poi così sicura.
I loro sguardi erano incatenati.
Oro caldo e argento freddo combattevano la loro battaglia, i riflessi dei primi che risplendevano nei secondi, e lo sstesso per questi ultimi.
Ma una scintilla era passata nelle iridi di piombo di lui, una fiamma lieve che fece vacillare la bella grifoncina.
Amarezza.
Malinconia.
DOLORE...
...e la consapevolezza di non poter trovare nessuno in grado di comprenderlo, quel dolore... rinquorarlo... alleviarlo.
La consapevolezza che per quanto avesse potuto fare... per gli altri non sarebbe stato altro che un Malfoy... per tutta la vita...
Hermione si sentì gelare, mentre qualcosa le pioveva sul cuore.
E proprio nel momento in cui lesse quei sentimenti nascosti, lo vide stringere i pugni con forza e scostare lo sguardo lo sguardo in fretta, per poi risedersi, senza più guardarla.
E lei rimase colpita da quel gesto.
Draco malfoy non aveva mai abbassato lo sguardo di fronte a nessuno... che ciò che avesse letto nei suoi occhi fosse stata la verità?
Si sentì maledettamente in colpa, un peso forte a gravarle sul cuore.
Fece per parlare, ancora in piedi, ma Silente l'anticipò.
- Questa volta il tuo ottimo intuito si sbaglia, signorina Granger.
Le sorrise, dolce e benevolo come suo solito, ma con un velo lieve di amarezza nello sguardo celeste.
- Ah... - continuò poi sussurrando e abbassando lo sguardo come se stesse parlando più a sè stesso che a loro - ...a questa guerra non basta uccidere... vuole distruggere. Abbraccia ogni cuore per allontanarlo dagli altri... solidifica i pregiudizi... condanna le diversità...
Il suo pensiero ad alta voce però entrò nel cuore di entrambi i due ragazzi, che ne rimasero profondamente colpiti.
Pochi attimi dopo il vecchi preside sospirò, appoggiandosi allo schienale, sistemandosi gli occhiali a mezzaluna e riprendendo poi a guardarli.
Draco era ancora immobile nel suo silenzio, mentre Hermione si risedette di fianco a lui, tornando a concentrarsi su Silente.
- Vedi Signorina Granger... il Signor Malfoy non è un seguace di Voldemort, e ha già espressamente ripetuto più volte che non ha la benchè minima intenzione di diventarlo. Al contrario, infatti: E' un menbro dell'Ordine.
A quelle parole la bella grifoncina spalancò la bocca, esterefatta, voltandosi prima verso il ragazzo e poi, dato che lui rimaneva orgogliosamente nel suo silenzio, verso il preside.
- E' la verità?
- Si Hermione. E' da due anni che Draco ci affianca in questa guerra.
- E perchè noi non ne sapevamo niente?
- Per evitare di mettere ancora più a rischio la sua vita di quanto già non sia. Lo sappiamo infatti solo io, Remus e Severus... e ora anche tu, naturalmente.
Hermione a quella rivelazione si morse il labbro pensierosa, per poi ritornare a incrociare quegli occhi celesti e sereni.
- Ma non capisco... tutti noi dell'ordine siamo in pericolo di vita, perchè lui...?
- Perchè io sono un'infiltrato dell'Ordine fra i Mangiamorte, mezzosangue. La serpe in seno a Voldemort stesso.
Di nuovo gli occhi della mora scattarono verso il bel serpeverde, senza però incontrare i suoi.
- Tu sei una spia?
Draco a quelle parole non potè fare a meno di ridere, sarcastico.
- Chi credi che ve le abbia passate tutte quelle belle informazioni sui piani di Voldemort, eh? Nagini?
- No, ma...
Si bloccò, abbassndo lo sguardo...
- Sorpresa Granger? Il principe delle serpi non potrebbe mai essere in grado di compiere nobili azioni?
Colpita e affondata.
E quando lui si voltò e la guardò... Hermione si sentì davvero in torto.
- Solo voi leoni sareste capaci di simili atti eroici?
- Non ho detto questo...
Abbassò di nuovo lo sguardo dorato, Draco aveva ragione.
- Ma l'hai chiaramente fatto notare.
Rimase zitta, consci del suo sguardo freddo su di sè.
Fu di nuovo la voce calma di Silente a interrompere quel momento.
- Eh, ragazzi... vedete? Una delle ragioni per cui siete stati scelti proprio voi è appunto questa, eheh. Imparare a conoscervi, rispettarvi... e finalmente abbattere i vostri sciocchi pregiudizi.
I due lo guardarono, in silenzio, finchè Hermione non parlò di nuovo.
- Quali sono le altre? Perchè non Harry? Non Ron?
- Cos'è Granger, ci tieni così poco alla riuscita dell'impresa?
Come se niente di quello successo fino a poco prima fosse successo i due ripresero i loro normali modi di fare, ed Hermione, di fronte alla sua frecciatina arrogante e sarcastica, scoccò al rampollo della nobile casata Malfoy un'occhiataccia stizzita.
Silente però riprese parola, ridacchiando.
- Beh signorina, perchè lei è la studentessa più brillante che io abbia mai conosciuto e... mi creda... le sue doti e le sue conoscenze le saranno davvero MOLTO d'aiuto... e per quanto riguarda il Signor Malfoy, lui si è già rivelato molte volte un ragazzo altrettanto intelligente, razionale e soprattutto responsabile. - A quelle parole Hermione non potè evitare di guardare scettica il biondino, sollevando un sopracciglio, che per tutta risposta si limitò a scoccarle uno sguardo compiaciuto e ghignare - Inoltre... il signor Weasley - Continuò l'anziano preside - non sarebbe indicato ad affrontare le difficoltà che dovrete superare. E poi c'è bisogno di lui qui... come c'è bisogno naturalmete di Harry. Se mentre voi siete ancora impegnati nella ricerca Voldemort decide di attaccare... beh, dovremmo almeno essere pronti. Se andiamo a cercare invece un possibile accompagnatore per Draco, beh, ce ne sarebbe solo uno, e se al posto tuo ci mandassi il Signor Zabini...
- Blaise?
- Si Granger, anche lui ha voluto giocare a fare il valoroso Grifone.
- Stupido.
- Bambinetta irritant...
- Ok ragazzi, torniamo a noi! Dicevo: Se mandassi il Signorino Blaise... eheh... stiamo pur sicuri che non tornerebbero indietro ne da soli, ne con gli oggetti richiesti.
- E perchè mi scusi?
Chiese Draco che sentendosi dare dell'incapace si era abastanza infastidito.
- Oh, non mi fraintenda Signor Malfoy, è che... come dire... nessuno di voi due avrebbe le informazioni necessarie per portare a termine la missione e inoltre, mi creda... è meglio avere una testa femminile ed una maschile al posto di due uguali, eheh. L'intuito della donna è fondamentale quanto la razionalità maschile.
Dopo quelle parole però fu Hermione a tornare all'attacco.
- Ma mi scusi, cosa le fa credere che noi torneremmo?!
E fu a queste parole che il ghigno tanto particolare tornò a dipingersi sul volto del professore.
- Perchè voi siete la combinazione perfetta.
E dopo aver parlato, mentre i ragazzi esterefatti si lanciavano un'occhiata quasi schifata, si alzò tranquillamente.
I due però riportarono scandalizzati lo sguardo su di lui.
- SCUSI?!
Per tutta risposta, il mago, tutto arzillo, aprì l'anta di un armadio e ne tirò fuori un oggetto che sembrava proprio un pensatoio... se non fosse per il fatto che chi ci guardava dentro, non vedeva altro che buio e vuoto.
- Che cosa intende, professore?!
- Oh Hermione, lo scoprirete presto.
Disse, appoggiando l'oggetto sul tavolo.
Prima che hermione potesse chiedersi cosa fosse e che draco potesse a sua volta ribattere, Silente alzò il capo tutto sorridente e battè forte i palmi delle mani.
A quel gesto da nulla apparirono due bisacce, che davanti agli occhi scandalizzati dei due ragazzi si tuffarono nell'oggetto... scomparendovi dentro.
Nel mentre, Silnte disse:
- Allora ragazzi miei, pronti a partire?
Ma in quel momento i due ragazzi erano talmente esterefatti che non aprirono bocca... o meglio: Non lasciarono uscirne suono.
- Bene! Dunque, se non ci sono altre obbiezioni, passo velocemente a ricapitolarvi il tutto. Dovete recuperare quattro artifici magici antichi, importantissimi anche nella storia babbana: I bastoni di Horus, il vaso di pandora, il sangue del Drago che ha reso Sigfrido invincibile e la spada Excalibur.
- E dove li dovremmo trovare, mi scusi?!
Riuscì a balbettare hermione, guardando stralunata l'oggetto sul tavolo che aveva preso ad attirarla a sè.
- Beh, nel loro luogo nativo, no? Spero che l'Egitto sia di vostro gradimento!
- L'EGITTO?!
Urlò Draco, che senza sapere come si ritrovò sospeso a mezz'aria senza riuscire a scendere.
- Allora, cambierete luogo non appena prenderete l'ogetto richiesto nella data era in cui vi troverete. Quando sarete in possesso di tutti i manufatti... beh, verrete riportati indietro tranquillamente.
Continuò sorridendo, mentre i due ragazzi urlavano come pazzi da sopra quel pozzo nero apparentemente senza fondo.
- UN MOMENTO! COSA INTENDE CON "DATA ERA"?!
- Eheh, buon viaggio nel passato ragazzi miei e... mi raccomando: COLLABORATE! ...A proposito, fate con calma... non dovete avere fretta!
- NO, NO, ASPETTI UN ATTIM...... AAHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!
- Buona fortuna, eheh!
E come le due bisacce prima di loro, i due ragazzi scomparvero, risucchiati dal pozzo nero.
Silente sorrise, prima di prendere il contenitore e appoggiarlo su un comodino (l'unico vuoto!) lì vicino.
- Oh! E questa è fatta! ...Ahhw! E ora a nanna, eheh.... sono sicuro che ne vedrò proprio delle belle, eheh!


OK, Vi dico già da ora che qst fic è un'esperimento, ma visto che l'idea era originale.... beh, ho voluto postarla subito, nonostante avessi già due fic all'attivo e un'altra, lunga e che voglio scrivere per il meglio, in cantiere, eheh!
Premesso questo, ci tenevo a dire che non credo di aggiornarla in tempi brevissimi, dato che darò la precedenza alle altre due... ma dato che qll, appunto, mi stanno dando un po' di problemini in quanto a ispirazione... beh, ho scritto il primo cap di questa, nella speranza che la fic possa piacere! ME LO FATE SAPERE.... VERO????????????????????????????????
Grazie mille a chi ha letto e a chi mi farà l'immenso onore di recensire, eheh: Mi farebbe davvero piacere!
Detto questo, basta, non ho motivo di tormentarvi ancora, eheh... solo una piccola cosa:
QUESTA FIC E' DEDICATA:  SOPRATTUTTO ALLA MIA FANTASTICA MACICROSSY E ALLA MIA NEO SISTER VALVAL, MA ANCHE A TUTTE COLORO CHE MI HANNO SEGUITA NELLE MIE FIC FINO AD ADESSO.... PERCHE' SONO PERSONE STUPENDE A CUI DEVO MOLTISSIMO.... EHEH, SOPRATTUTTO IL BUON UMORE IN QST PERIODO! 


                                                                             BACISSIMI
                                                                                                          GLO

P.S:  X  Christina Malfoy: Eheh teso... credo proprio che la tua richiesta di scrivere qlcs che nn sia retin rosso mi abbia spinta a scrivere qst... quindi credo che sia merito tuo se ora sn qui! Eheh: Un bacio bellissima, spero mi farai sapere presto cs ne pensi!  



   
 
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