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Autore: Reiki    25/07/2013    2 recensioni
C'erano una volta,
un giovane uomo dai capelli biondi, ed un uomo stanco e vecchio.
“Io voglio essere libero, Adam. E non mi importa a quanta gente, a quante nazioni dovrò dichiarare guerra per esserlo.”
“John... E' una follia. Zero non lascerà mai che tu abbia pace.”
“Non importa! Io costruirò il mio Paradiso. O morirò nel tentativo.”
(Guiding Light - Muse)
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Beep... beep... beep...

 

Una breve discesa, un picco, un'altra discesa. La rassicurante onda dell'elettrocardiogramma sul monitor getta sui tratti vecchi, stanchi del volto qualche anno in più, impietosamente.

Le dita lunghe scorrono delineando il profilo pallido di un volto artificiale e rubato, percorrendone le rughe, sfiorando la depressione della palpebra destra.

 

“John.”

 

Pure hearts stumble,

in my hands they crumble,

fragile and stripped to the core,

I can't hurt you anymore.

 

Il rumore pesante degli stivali, il vago tintinnio metallico degli speroni, si accodano al pacato gorgoglio delle bolle nella boccia della pompa d'infusione, involontariamente ritmici, mentre aggira il freddo letto metallico, controlla ancora una volta, ossessivamente, la velocità dei liquidi infusi. Labbra sottili e strette, sguardo gelido eppure venato da qualcosa di profondo, nel tornare sulla figura immobile, così familiare, così estranea.

 

“...mi dispiace.”

 

Appena un sussurro, nemmeno percettibile, un eco lontano, eppure, mai dimenticato.

 

C'erano una volta,

un ragazzo biondo dagli occhi color del ghiaccio ed un uomo con un occhio solo.

...sembra che la tua fortuna abbia superato la mia di nuovo...”

L'uomo non commenta, guarda il revolver che ha in mano, lascia che il ragazzo prosegua

..perchè non hai premuto il grilletto..?”

...Ma non gli risponde di nuovo, ed allora il ragazzo si avvicina, forse divertito, forse sollevato

Ah, beh... Allora... Al nostro prossimo incontro... John.”

 

Loved by numbers,

you're losing life's wonder,

touch like strangers; detached,

I can't feel you anymore.

 

Prende una sedia, il metallo freddo che stride contro gli speroni, la accosta al letto, vi si adagia lentamente, con una certa eleganza, in movimenti sinuosi, ondulati quasi. Gomiti ossuti che incontrano il materasso ad acqua, mani che affondano nel viso, tra i rigogliosi baffi, nascondono gli occhi, sfiorano la fronte. Il tempo è scandito dai battiti di un cuore trapiantato, dal suono roco dell'aria che passa attraverso la mascherina dell'ossigenoterapia.

 

“...mi dispiace... così tanto...”

 

Una breve discesa, un picco, un'altra discesa.

 

C'erano una volta,

un ragazzo biondo con un revolver ed un uomo dallo sguardo triste.

Sei... Sicuro?”

Lo sono.”

Autoritario, disilluso, diverso. Anche gli occhi color del ghiaccio si fanno tristi.

Da questa strada... Non c'è ritorno. Lo sai.”

Non voglio tornare. Non era questo che lei voleva. Non è questo quello che per lei era un Patriota.”

Abbassa il viso, un po' colpevole, un po' complice, mai indeciso.

...sia. Sono con te.”

Ed il sorriso che riceve, la stretta sulla spalla, quell'aria cameratesca, di ringraziamento, comprensione, condivisione... Lo ripagano già di tutto.

 

Alza il viso, le ciocche prematuramente grige scivolano sulle spalle, ormai lunghe. Non guarda quel volto rubato, fissa gli occhi sul freddo neon al di sopra della porta, deglutendo in silenzio. Le dita scivolano all'interno del cappotto, si chiudono attorno ad un oggetto cilindrico...

 

“Ho portato il tuo preferito.”

 

Chafff...

L'unica luce calda nella stanza, è la brace del sigaro.

 

C'erano una volta,

un ragazzo biondo senza i vestiti addosso ed un uomo che addosso ha soltanto una bandana.

 

The sunshine trapped in our hearts

it could rise again...

 

E stavolta parla il corpo, nel rossore dei volti, nel tremare dei respiri, nel sudore sotto le dita. Gli occhi di ghiaccio sono appannati, confusi, abbandonati, l'occhio solitario è offuscato, eppure sempre velato da qualcosa, un'ombra costante, quell'ombra che se solo potesse sparire...

Scorrono le dita nella luce del mattino, scivolano le labbra sulla pelle salata, la schiena si inarca, lo sguardo si perde...

 

E' la fredda luce del neon, nello sguardo, quando il sole caldo del mattino è appena un ricordo che inizia a sbiadire.

 

But I'm lost, crushed, cold and confused with no Guiding Light left inside.

 

Il fumo del sigaro sale in volute, appanna lo sguardo, lo fa bruciare. Due lacrime scorrono via, cadono sul braccio anche lui rubato a un cadavere, mentre l'odore pungente del cubano permea la stanza, impregna i vestiti. Nulla si muove, nella stanza di metallo il tempo si è fermato. Non scorre più, quello che l'elettrocardiografo scandisce non è più il tempo.

E' la vita.

 

“...ho...”

 

Il sigaro rotola sul pavimento di metallo, si spegne al contatto con la superficie gelata.

 

“..un piano.”

 

C'erano una volta,

un giovane uomo dai capelli biondi, ed un uomo stanco e vecchio.

Io voglio essere libero, Adam.”

Il giovane uomo biondo sposta il peso da un piede all'altro, prende a rigirarsi nervosamente una ciocca di capelli attorno ad un dito.

E non mi importa a quanta gente, a quante nazioni dovrò dichiarare guerra per esserlo.”

Gli occhi color del ghiaccio restano bassi, la gola è secca.

John... E' una follia. Zero non lascerà mai che tu abbia pace.”

Non importa! Io costruirò il mio Paradiso. O morirò nel tentativo.”

E c'è qualcosa di ispirante in quel pensiero, in quella forza d'animo, in quello sguardo. Per un attimo vede il suo sogno, lo sente suo. E' seducente e suona così... Giusto...

 

You were my Guiding Light.

 

La mano macchiata dal tempo, dalla pelle sottile che non nasconde la ragnatela di rughe sul dorso, si posa su quel volto che potrebbe richiamare alla mente con precisione, quel volto che era in pezzi e che ha pazientemente ricostruito, rimodellando i tratti, riportandolo ad una sobria bellezza che non è sfiorita con il trascorrere degli anni. Segue quei tratti regolari, pettina quei capelli sottili. Gli occhi si stringono.

 

“...lo faccio per noi.”

 

C'erano una volta,

un uomo dai capelli dorati, ed un vecchio a piedi nudi sulla sabbia canterina.

Gli sorride, in un momento di svago, un attimo di pace. Ha i calzoni arrotolati alle ginocchia, e lo sguardo di quell'occhio solitario non sembra tanto triste, oggi.

Non trovi che sia bella?”

Quanto all'uomo biondo, sorride, si...

Credevo che fosse per questioni militari...”

E divertito, anche. La sabbia canta sotto i piedi del vecchio.

Questioni militari, si, infatti è così. Ma ai bambini... Ai bambini piacerà.”

 

When comfort and warmth can't be found I still reach for you...

 

E a lui sembra ancora una cosa piuttosto stupida, ma quell'entusiasmo...

 

Beeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeep

 

Febbrile lo sguardo corre sui monitor, con vago panico identifica il parametro che improvvisamente ha dato allarme, eppure non sembra essere cambiato nulla, lo guarda, lo scruta, controlla l'ossigeno, controlla il polso, controlla il respiro, alza una palpebra, il petto che si alza, si abbassa, si alza, si abbassa, sudore che gocciola freddo, occhi che guizzano, la scintilla del panico, il verso roco, strozzato, nel vedere a terra la sonda, mani tremanti che la prendono, la rimettono al suo posto, respiro spezzato...

 

Beep... beep... beep...

 

Gli occhi si chiudono, l'aria abbandona lentamente i polmoni. Il vecchio corpo stanco si affloscia sulla sedia, la testa all'indietro mentre l'adrenalina viene smaltita nel torrente del sangue lasciandolo debole, indifeso.

 

...But I'm lost, crushed, cold and confused with no Guiding Light left inside.

 

C'erano una volta,

un uomo dagli occhi atterriti ed un vecchio morente.

NO! No, John, no, maledizione, resta con me! John!”

Nero. Il colore del carbone deturpa quel corpo di cui potrebbe descrivere ogni palmo, ha mangiato già le gambe tornite, ha devastato il torace possente, ha sfigurato quel viso... Il “suo” viso...

Resta con me, John... Io non... Non so che fare, se tu muori...”

 

You're my Guiding Light.

 

Quel poco che resta dei polmoni rantola un colpo di tosse, un grumo di sangue rappreso. Forse una parola, ma il fuoco gli porta via anche quella.

Oh no, oh no, no, no, John, no....”

Trema come non ha mai tremato, quelle dita così precise, così perfette nel centrare i bersagli, sono scosse dall'angoscia, e se le fiamme hanno divorato il vecchio, non ha dubbio... Hanno divorato anche lui.

Resta con me! Combatti, brutto figlio di puttana, combatti! Non puoi lasciarmi da solo...”

 

You're my Guiding Light.

 

C'erano una volta,

un vecchio dai capelli d'argento ed un ragazzo con la bandana.

C'era una volta una luce nello sguardo degli occhi di ghiaccio, e non era la luce che c'è oggi.

Oggi quella luce è un riflesso.

E' il riflesso dell'elettricità che scorre attraverso la carne indifesa di quel ragazzo, che strappa urla strazianti alla sua gola, che distrugge le cellule, danneggia i tessuti.

Ma quando l'elettricità non c'è più, lo sguardo è freddo, vuoto. Solo cupa determinazione, una scintilla di perverso divertimento.

 

When there's no Guiding Light left inside,

 

C'è oggi,

un vecchio dai capelli d'argento, con troppi pesi sulle spalle, troppa rabbia, troppo dolore, in un cuore troppo, troppo piccolo; ed un vecchio strappato alla morte che ha strappato la vita dai corpi dei suoi figli e strappa ancora un respiro, ancora un battito di cuore, un giorno dopo l'altro, bloccato tra la vita e la morte.

 

“...no... Lo faccio... Lo faccio per te, John.”

 

Trova ancora una volta la forza di alzarsi. Nasconde quegli occhi gelidi dietro un paio di occhiali da sole, sistema il cappotto. Getta l'ultima occhiata a quel vecchio con cui ha condiviso un'intera vita, a cui ha dedicato ogni sforzo, ogni attimo, ogni respiro.

 

“Lo faccio per te.”

 

E gli da le spalle, quando con decisione così lo saluta.

Così com'è venuto, così si allontana. Si allontana dalla stanza di metallo, da lui, e già inizia ad allontanarsi persino da se stesso, annichilendosi con ogni passo, accettando il proprio destino per lui, come ha sempre fatto.

Come farà sempre.

 

. . . T h e r e ' s n o G u i d i n g L i g h t i n o u r l i v e s . . .

 

Beep... beep... beep...

 

Una breve discesa, un picco, un'altra discesa.

   
 
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