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Autore: Infinite Sky Driver    25/07/2013    2 recensioni
Il Dio Wenoiknij, nell'anno ignoto della creazione, ha creato una legge.
"Nessuno, a parte me, ha il diritto di avere capelli sinuosi e leggeri, così da essere spostati dal vento come i fili d'erba in primavera."
Ora il Dio è morto, ma deve tornare in vita a costo della morte.
C'è chi è idiota, chi è stolto, chi è intelligente.
E poi c'è chi è divertito.
Genere: Comico, Demenziale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Minho, Quasi tutti, Taemin
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'SHINee Legend II'
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Molto, molto, molto, molto, molto, molto, molto, molto, molto, lontanissimo, dal paradiso terrestre, un giovane si svegliava.

Quello non era il mondo degli esseri immortali, bensì quello degli umani, dove i ragazzi regalano cioccolatini e biglietti trovati in penosissimi biscotti della fortuna alle proprie ragazze.

Taemin aveva degli strani incubi, la notte.

Sognava di guru a cui sparivano i capelli, dei di vulcani che spaccavano oggetti sulla testa dei loro alleati e dee dell’amore dalla personalità ambigua. Per la storia delle dee dell’amore, ci arriveremo con calma. Più tardi avrebbe anche capito di essere sotto l’effetto di una maledizione. Comunque..

Avrebbe fatto colazione quella mattina, ma non ne aveva voglia. Doveva fare qualcosa di ben più importante di spalmare della marmellata di more su una fetta biscottata.

Così si vestì in modo strano e casuale, uscì di casa e corse a baciare chiunque gli capitasse a tiro, urlando ai quattro venti che quella era la sua frustrazione, e che voleva “baciare, baciare, baciare, chiaro?”

Il fattaccio capitò al parco divertimenti, quando vi andò senza motivo.

Dopo aver pestato le mani di numerosissimi bambini in cerca dei loro boomerang a terra, arrivò alla ruota panoramica, controllata da un ragaz-..da una ragaz-…da un essere dalla sessualità ambigua.

Questo/a, lo salutò con un’espressione ammaliatrice e Taemin si sentì gelare.

“Benvenuto alla ruota panoramica Mucchinc’è, caro!”

Codesto individuo aveva capelli biondi chiari, un viso alquanto angelico e un’espressione affabile. Se proprio doveva essere sincero, Taemin avrebbe detto che emanava perfezione da tutti i pori.

“Io sono la dea dell’amore, al tuo servizio” Sorrise ancora –finalmente aveva capito il sesso- era una lei (Comunque aveva ancora qualche dubbio al riguardo).

Senza avere il tempo di rispondere, Taemin fu spinto dentro una celletta e la porta si chiuse a chiave.

La sensazione era molto simile a quella che provano i personaggi di storie horror il quale destino è morire assassinato da un maniaco omicida che si nasconde nei luna park, ma Taemin non ci pensò più di tanto, perché alla fine era soddisfatto della propria vita e quello sarebbe stato un bel modo di morire.

Volse lo sguardo alla finestrella da cui poteva guardare fuori, e un corvo appollaiato sul bordo lo fissava con occhi di fuoco. Aprì il becco in modo innaturale e iniziò a fargli delle smorfie di scherno, tanto che Taemin si stufò e tirò una scarpa alla persona che –all’improvviso- era comparsa nei sedili di fronte a lui.

“Ahi!! Ma che ti prende?” Questo si grattò la testa pelata e tolse la mano dall’apertura posteriore del corvo.

Entrambi guardarono il volatile afflosciarsi poi a terra, come svuotato internamente.

Taemin lo afferrò e lo osservò bene, capendo la natura di quell’oggetto: era una marionetta di quelle dei ventriloqui.

Non capiva proprio cosa gli stesse succedendo.

Si grattò il collo, pensando alla strana giornata che aveva passato; in pochi istanti si rese conto di non essere in sé, si fece prendere dal panico e iniziò a urlare spaventato sporgendosi dalla finestrella della ruota, che era arrivata nel frattempo in cima.

-Aiuto! Qualcuno mi aiuti! C’è un tizio che infila la mano nel sedere di un corvo!-

Il calvo lo tirò dentro e gli legò mani e piedi, le ginocchia ai gomiti e anche le dita delle mani tra loro.

-Tranquillo, figliolo, capirai a tempo debito-

Taemin lo guardò spaventato, poi continuò ad urlare in direzione della finestra.

-Io sono divertito. E tu?-

Si guardarono, uno in pace, l’altro con istinti omicidi molto crudeli.

-Io sono incazzato invece!-

-Che strano nome e quanto astio nel dire il tuo nome! Comunque, Namastè incazzato- E Minho si inchinò brevemente.

-Mi prendi in giro?- Il castano cercò di tirargli un calcio, ma Divertito iniziò a fare movimenti di Tai chi, schizzando come una trottola per tutta la cabina in modo da evitare ogni colpo del ragazzo.

Alla fine, quando Taemin si fermò con il fiatone, Divertito sembrò soddisfatto e prese dalla tasca una sasso della grandezza di un pugno chiuso.

-Bene Incazzato! Sei pronto-

-Pronto per cos-

Purtroppo la frase gli morì in gola, perché il pelatone gli tirò in piena fronte quel sasso, facendolo svenire, o peggio.

 

 

 

Taemin si svegliò solo qualche giorno dopo, in un luogo sconosciuto.

La natura regnava incontrastata, in quel luogo. L’aria era pulita e le piante parlavano tra loro tranquillamente, in conversazioni che spaziavano dalla partita di cocco al torneo delle lattughe carnivore.

Appena aprì gli occhi, la prima cosa che vide fu la testa pelata di quel tizio che forse l’aveva ammazzato.

Numerosi uccellini multicolore gli stavano addosso, ma quelli erano veri, perché le mani di quel tizio erano al loro posto e non in luoghi ambigui.

Alla fine aveva ragione, era morto davvero in quella cabina.

-Mi dispiace, ma non sei morto- Rise divertito, Divertito.

Taemin si tirò su a sedere, constatando che la sua testa stava bene, ed era vestito come i monaci tibetani. Al contrario dell’altro, però, aveva ancora tutti i capelli.

-Stiamo trasgredendo la sacra legge dei pelati, spero che tu ne sia consapevole- lo guardò duramente Divertito.

-Legge?-

-La legge creata da sacro Dio dei capelli, in base alla quale solo lui può avere capelli che ondeggiano al vento come fili d’erba in primavera-

-…quale Dio dei capelli. Cosa stai dicendo? Sei idiota per caso?-

-Mi sembra di essermi già presentato. No, sono divertito.- Sorrise. –E tu sei Incazzato, dico bene?-

-Eccome se lo sono!- Sbottò Taemin.

-Non essere così astioso, dopotutto me lo sono ricordato-

Il castano prese un respiro profondo, pensando che in pochi minuti si sarebbe svegliato da quel sogno privo di senso, ma la realtà rimase tale e quale, anche dopo un’attesa di svariati minuti.

-Abbiamo una missione importante.-

Taemin decise di restare al gioco.

-Dobbiamo resuscitare il nostro Dio dei capelli, Wenoiknij-

-Che diavolo di nome è. Cosa dici. Il Dio dei capelli non esiste!-

-QUESTO LO DICI TU! POVERO ESSERE MORTALE INCAZZATO!- Non era affatto divertito, ora.

-Ok, ok, perdono! Continua- Se si trovava in quel gioco, tanto valeva giocare.

-Tu non capisci, non puoi capire finché non vedi ciò che io ho visto. Anch’io ero come te, prima, poi ho visto Lei: La dea dell’Amore e della bellezza, che riesce a farti cambiare idea su tutto!- I suoi occhi si illuminarono, grazie a ricordi che gli passarono in mente. Taemin riuscì persino a vederne alcuni, come quando si vede il film della propria vita alla fine dei giorni, poichp il film di Minho gli stava letteralmente passando di fronte agli occhi, così che entrambi potevano guardarlo, peccato non avessero un po’ di pop corn.

-Tra poco arriverà, ma tu non puoi parlarle, poiché Lei è Santa e non può essere toccata. Solo il Dio del vulcano può bramare il suo amore, ma è troppo stupido per capire che lui può averla- Scosse la testa desolato.

-Diventa tu il Dio del vulcano se la ami tanto, no?- Parlò svogliatamente il ragazzo, mentre mangiava alcuni pop corn comparsi dal nulla.

-CI HO PROVATO, INCAZZATO! Ma…non è servito-

-Ah davvero? Magari è proprio per quello che hai fallito. Serve calma per certe cose- E soffocò una risatina, compiaciuto della propria ironia.

-Dici? Dici davvero?- Il pelato gli prese le mani e si avvicinò a lui speranzoso.

-Allora potremmo andarci insieme! Tu sei calmo, Incazzato!-

-O sono calmo…o sono incazzato, decidi tu-

Divertito (alias Minho), lo guardò confuso.

-Sei Calmo? Ma…non ti chiami Inc-

-NO. Ora ricordo. Sono Calmo- Ad essere sincero era anche Stufo, ma meglio lasciar perdere le discussioni.

-Bene! Allora….partiremo subito! E dopo aver ucciso il Dio del vulcano, evocheremo il mio Dio Wenoiknij!-

Taemin non badò più alla rabbia che provava per quel tizio e si fece trasportare dal suo entusiasmo, era curioso di conoscere quegli dei e non vedeva l’ora di spaccare la faccia di tutti, uno ad uno, partendo da Divertito, fino a quando non l’avrebbero riportato nel suo mondo.

 

::: InfiniteSkyDriver Corner :::

Ecco, vorrei precisare, per chi non se ne fosse accorto, che una volta riletta tutta questa..."cosa" ho trovato un bellissimo doppio senso che nello scriverlo non me ne ero nemmeno accorta. Se siete lungimiranti nella comprensione dei doppi sensi, ecco...non avrete problemi a trovarlo. Sono curiosa di sapere quanti di voi lo vedranno e quante menti perverse ci sono a leggere questa cosa priva di senso 8°°D

Beh, come promesso, ecco il secondo episodio di SHINee Legend II, entra in gioco Taemin! (Evito di dire [ma lo dico lo stesso] che ho amato descriverlo in questo modo <3 )

Fin ora abbiamo il nostro bel Divertito e la new entry Calmo. Penso che ci siano già molti aiuti sui personaggi successivi, ma devo trovare il modo di rendere il tutto molto insensato e apprezzabile allo stesso tempo ;u; Non è affatto facile! Grazie mille a voi lettori che leggete, grazie enormerrimo ai recensori che recensiscono,...grazie a TUTTi insomma.

  
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