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Autore: harrehs    25/07/2013    10 recensioni
Tipico liceo. Tipici professori. Tipici studenti. 
Niall Horan è il tipico capitano della squadra di calcio, superbo ed arrogante. 
Marcel è il tipico secchione preso di mira. 
Che succederebbe se il ragazzo più sfigato della scuola si innamorasse della ragazza del capitano di calcio?
Ecco a voi un'altra nauseante storia d'amore. 
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sono così stupida da aver cancellato per sbaglio questa OS, quindi l'ho rimessa.
Scusatemi.








Another sickening love story.
by harrehs



 

Starring
Marcel


||
-Levati dai coglioni, sfigato.- 
-Bel look, Marcel.-
-Maglione nuovo?-
-Perché non ti butti da un ponte, secchione?-
 
Chiudo con forza il mio armadietto e controllo l'orario scolastico: chimica. 
Perfetto. 
Di chimica non ci ho mai capito nulla, e mai ci capirò. 
Mi incammino per il corridoio, verso l'aula. Un gruppo di ragazzi è radunato in cerchio attorno a qualcosa, o meglio, qualcuno, e urla, ride. 
Fra di loro ne riconosco uno, e accelero il passo. 
Una volta raggiunto il gruppo, vedo il povero Marcel ricoperto dei soliti insulti, piegato verso il basso a cercare gli occhiali caduti a terra. 
-Hai perso qualcosa, quattrocchi?- lo stuzzica uno di loro. -Tipo la virilità?- aggiunge, facendo scoppiare a ridere gli altri. 
Lo guardo furiosa, afferrandogli il braccio, per costringerlo a voltarsi verso di me. 
Il biondo mi guarda stordito, confuso, ma subito dopo la sua espressione torna ad essere tronfia e arrogante. 
Degna di ogni capitano della squadra di calcio della scuola. 
-Lascialo stare dai.- gli chiedo, indifferente. 
In realtà poco mi importa di quel povero ragazzo, però mi dispiace che qualcuno venga preso di mira in questo modo. Non ha fatto nulla di male a nessuno, tranne che rifiutarsi di passare i compiti alle capre della classe. Vale a dire, il biondo e i suoi amichetti. 
-Cosa c'è, Joey? Ora ti metti anche a difendere i meno fortunati?- mi chiede strafottente, e poi, con sicurezza, mi lascia un bacio sulle labbra. -Buongiorno amore.- dice dolcemente. 
Lo allontano infastidita.
-Dovevi passare da me ieri sera, ti ho aspettato.- lo accuso, sputando la mia collera. 
Alza gli occhi al cielo. -Ho avuto da fare.- si scusa con naturalezza. 
-Certo, Niall.- commento sarcastica. Da giorni sono certa che il suo ''da fare'' comprenda il capitano delle cheerleaders. 
-Dai Joey, non mi va che ce l'hai con me.- cerca perdono. Le mie orecchie però sono ancora infastidite dai continui insulti a Marcel, che continuano a dismisura. 
-Falli smettere.- intimo a Niall, seria. Lui ride e poi sbuffa divertito. 
-E' ecosistema, Joey.- risponde semplicemente con ovvietà, dandomi sui nervi. 
-Non sai neanche che cazzo è l'ecosistema.- rispondo a tono. 
Poi, stufa, mi butto in mezzo al gruppo.
-Per oggi avete finito, okay?- urlo per fermare quella schifezza. 
Sembrava di stare al circo, e il secchione di turno era l'attrazione con cui giocare. 
I ragazzi lì intorno mi guardano sorpresi: infatti, non ero solita mettermi in mezzo a certe cose. Ma oggi, sia per l'arrabbiatura con Niall, che per l'imminente lezione di chimica, ero scoppiata. 
-L'avete sentita?- stavolta è Niall a prendere parola. Lui ovviamente sarà ascoltato; lui ha fatto iniziare quel ridicolo circo, e lui è l'unico che può farlo smettere. -Andate via, non c'è nulla da vedere.- afferma e pian piano il gruppo si scioglie e ognuno va nella sua direzione, chi sbuffando e chi correndo per il ritardo. 
Guardo Marcel: ancora alla ricerca dei grandi occhiali. 
Abbasso lo sguardo e li vedo ai miei piedi, così vicini che avrei potuto schiacciarli. Mi chino e li raccolgo. Poi mi avvicino a lui. 
-Tieni.- gli dico, sorridendo e cercando di confortarlo. 
Mi guarda stupito e si rialza. 
-Grazie.- balbetta timidamente, e gli sorrido incoraggiandolo. 
Sorride anche lui e continua a fissarmi. Non posso nascondere che è parecchio inquietante. 
-Ti piacerebbe, Marcel.- dichiara Niall, venendo verso di me e circondandomi la vita con le braccia. Il suo tocco mi da' fastidio, ma non lo allontano, perché essere sua mi piace. -Giù gli occhi dalla mia ragazza.- gli intima alla fine, con cattiveria. Il ragazzo abbassa lo sguardo e si infila gli occhiali, deglutendo sonoramente. 
-Ti è andata bene stavolta.- gli dice alla fine il biondo, lasciandolo andare via. Poi, mi guarda e mi sorride. -E tu sei troppo buona.- 
-Togliti, Horan.- mi libero dalla sua presa e mi dirigo verso il laboratorio di chimica, in estremo ritardo.
 
Quando arrivo nel laboratorio noto che tutti i posti sono già stati occupati. 
-Signorina Steel, a quanto vedo ci ha fatto il piacere di assistere alla lezione.- commenta sarcastica la professoressa, esplicitando il mio ritardo. 
-Mi scusi.- rispondo con la testa bassa. 
-Vada a sedersi.- mi intima. 
Cerco velocemente un unico posto libero, non volendo ancora disturbare l'insegnante. 
Noto solo una sedia vuota.
Alzo gli occhi al cielo. Solita fortuna. 
Mi siedo amareggiata. 
La mia amica Stacy si sporge verso di me, dal banco laterale. -Dai, pensa che sei la prima ragazza che si siede vicino a lui.- commenta divertita. Forzo un sorriso. 
-E' la prima persona che si siede vicino a lui.- si intromette Zayn, un ragazzo del gruppetto di Niall, con cattiveria, dal banco davanti. Fa ridere Louis, il suo vicino di banco, e Liam, seduto accanto a Stacy. 
Fa invece arrossire il mio compagno di laboratorio: Marcel. 
Non gli dico nulla, non so come si confortano le persone. 
I minuti passano, e la professoressa comincia a spiegare cosa bisogna fare: oggi dobbiamo riconoscere le biomolecole negli alimenti. Mentre spiega come fare cerco di prendere appunti, ma il mio cervello entra in confusione, e l'unica scritta che trovo sul quaderno alla fine della spiegazione è un ridicolo scarabocchio. 
Mi giro verso Marcel: lui è già al lavoro. 
In quel momento ringrazio il cielo: è un lavoro di coppia e sta facendo tutto lui, meglio di così non poteva andarmi. 
Poi però mi invade il senso di colpa.
-Se mi dici cosa fare posso darti una mano.- dico. Mi guarda per un attimo e poi distoglie subito gli occhi. 
-Posso anche fare da solo, così finiamo prima e puoi raggiungere subito il tuo ragazzo.- afferma con voce rauca. E' la prima volta che faccio caso alla sua voce: adulta, mascolina. 
Sensuale. 
Poi, faccio caso a ciò che ha davvero detto. Mi considera come una di quelle ochette che non vivono senza il loro ragazzo?
Rimango a bocca aperta e se ne accorge, sorridendo amareggiato. 
Cerco di riprendermi e afferro alcune provette, convincendomi che sono almeno in grado a contare tre gocce di sudan. 
Come non detto; appena afferro il contagocce, il liquido scuro mi finisce sulle mani e sul banco. Ovunque, tranne che nella provetta. 
Sento ridere e mi volto verso Marcel, che mi guarda divertito, soffocando una risata. Lo guardo sorpresa, ma la sua espressione fa ridere anche me. -Non ci trovo niente di divertente.- commento fra le risate. 
-Da' qua.- afferma dopo un po', prendendomi dalle mani provette e sudan. -Puoi provare a pulire il banco, almeno.- mi incita, reduce ancora dalle risate. 
-Spiritoso.- commento complice, prendendo alcuni fazzoletti per pulire. 
Riparato il danno, insisto ancora. 
-Posso fare qualcosa?- chiedo. 
-Se ci tieni alla nostra incolumità, no.- afferma scrivendo qualcosa sul suo quaderno degli appunti. 
Rido ancora. 
-Almeno spiegami ciò che stai facendo.- 
Alza gli occhi al cielo, e prende una provetta, mostrandomela. -Questo è lugol.- poi ne prende un'altra. -E in questa ho messo una piccola quantità di biscotto sciolto nell'acqua.- mi informa e me le mette in mano. -Aggiungi il lugol al biscotto, e vedi di che colore diventa.- mi ordina. 
Lo faccio, con cautela. La provetta con il biscotto diventa pian piano più scura, di un colore simile al nero. 
La guardo sconcertata. 
-Questo colore vuol dire che il biscotto contiene...?- mi interroga. 
Ci penso un attimo su, ma visto che ho studiato so la risposta. 
-Amido.- affermo convinta. 
Marcel sorride soddisfatto e riprende le provette, lavandole con cura. -Allora non sei così ignorante come il tuo ragazzo.- mi dice sorpreso, ma con amarezza, lasciandomi di stucco un'altra volta. A quanto pare Niall non gli va molto a genio. 
Resto zitta, non sapendo cosa dire. 
-Sai,- comincia. -Non dovresti farti trattare in quel modo da lui.- dice, senza guardarmi. 
-In che modo?- mi esce naturale, perché è la prima volta che sento una cosa del genere. E sono allibita. 
Scrolla le spalle. 
-Ti mangia in testa.- spiega, e poi mi guarda, finalmente. -Non te lo meriti, insomma. Io non lo farei mai, per esempio.- e distoglie subito lo sguardo. Lo guardo a bocca aperta, e cerco di ragionare sulle sue parole. 
Il cuore mi batte a mille, e non capisco perché. 
La campanella suona e mi salva. 
-Vuoi che ti aiuti a pulire?- gli chiedo cortesemente. 
-Marcel si sarà emozionato con una ragazza a meno di due metri di distanza.- lo canzona Liam alzandosi. E ricomincia il circo. Louis viene verso di me e mi appoggia una mano sulla spalla. 
-Attenta Joey, potrebbe venire.- dice fingendo serietà e poi scoppiando a ridere, con gli altri. 
Guardo Marcel, che mi fa cenno di no con la testa, come se dovessi andarmene. 
E lo faccio, lasciandolo da solo, umiliato.
 
Il resto della mattinata scorre lentamente, mentre la mia testa continua a pensare alle parole di Marcel, e a quel ''ti mangia in testa''. 
Davvero mi faccio mangiare in testa da Niall?
Per tutta la mattina lo avevo ignorato, perché non volevo vederlo. Tuttavia, non posso ignorarlo a vita. 
Arrivata in sala pranzo mi dirigo verso il nostro solito tavolo, dove i ragazzi sono già seduti. Liam, Louis, Zayn, Stacy e Niall che come al solito mi ha riservato il posto libero vicino a lui. 
Un attimo. Ci metto un po' a realizzare che il mio posto è occupato dal capitano delle cheerleaders, quella sgualdrina. 
Mi dirigo a passo veloce verso il mio tavolo, furiosa. 
-Ciao Jillian.- le dico, mentre ride e scherza animatamente con Niall. I due mi guardano subito e lei si alza, volgendo un'ultima occhiata maliziosa a Niall che la saluta con un -Ci vediamo dopo.- 
Mi siedo, indispettita. 
-Ciao amore.- mi saluta Niall mettendomi un braccio attorno al collo e sporgendosi verso di me. Mi sposto, schifata. 
''Ti mangia in testa.'' mi ripete nella mente la voce di Marcel. 
-Dai, non sarai ancora arrabbiata.- si lamenta e non gli rispondo. Mi limito a mangiare il mio pranzo silenziosamente, ascoltando i discorsi al tavolo. 
-La prossima settimana ci sarà il ballo, con chi ci andrete?- chiede Liam, masticando ferocemente un pezzo di pollo. Lo guardo schifata. 
-Ehi Stacy, ci vieni con me?- improvvisa Zayn, e la mia amica annuisce raggiante. Scuoto la testa, per così poco romanticismo. 
-Io penso che chiederò a Bridget.- dice Louis. 
-Tu Niall?- domanda Liam. 
Improvvisamente, sono curiosa di sentire il resto della conversazione. 
-Io ci andrò con la mia ragazza, che domande.- dice semplicemente, con la bocca piena. 
Mi giro verso di lui, fulminandolo. 
-Tu non me lo hai chiesto.- gli intimo. 
Scrolla le spalle. -Sei la mia ragazza, che ti serve, un invito scritto?- dice ridendo e facendo ridere gli altri. Facendomi fare la figura della scema. 
-No.- rispondo. -Mi serve solo che tu me lo chieda.- ribadisco. 
-Non fare la bambina.- dice ora seriamente, con superiorità e strafottenza. 
Lo ignoro e torno a mangiare il mio pranzo. 
''Ti mangia in testa.'' ripete ancora quella voce. Sta zitto, Marcel. 
-Mi dispiace per oggi Joey.- si rivolge a me, dopo un po', Stacy. Niall subito si irrigidisce. 
-Che ti è successo?- mi chiede protettivo. 
Non capisco. Di cosa le dispiace? 
Guardo Stacy con aria interrogativa. Gli altri, tranne Niall, scoppiano a ridere. 
-Già- commenta Louis. 
-Devi sapere vicino a chi è capitata la tua ragazza oggi- aggiunge Liam divertito.
-Lo scarto della società.- dice alla fine Zayn, e sento la fastidiosa e alta animalesca risata di Niall. 
Questo mi fa saltare i nervi e mi alzo involontariamente. 
-Che fai?- mi chiede Niall stupito. Lo ignoro. 
Prendo il mio vassoio e mi allontano, verso un posto libero. 
Ed eccolo lì, seduto solo, a un tavolo doppio, che beve un succo, a testa bassa. Mi dirigo verso il suo tavolo e mi siedo. Marcel mi guarda sorpreso e per la prima volta noto la bellezza dei suoi occhi verdi. Scuoto la testa, prima che potesse dire nulla. 
-Posso sedermi?- gli chiedo, ma sono già seduta. 
Annuisce e silenzioso torna a mangiare. 
Il silenzio regna anche a quel tavolo, mentre sento ancora le occhiate di Niall e gli altri su di me. Cerco di distrarmi, e il miglior modo possibile è parlare con il ragazzo di fronte a me. 
-Sei molto bravo in chimica.- dico. 
Sorride. 
-Più bravo di te, sicuramente.- commenta divertito e rido. Rido di gusto, perché è divertente. 
-Non penso capirò mai nulla di quella materia.- dico con ovvietà. 
Tossicchia.
-Se...- comincia e porta lo sguardo fisso sul vassoio. -Se vuoi posso darti ripetizioni.- continua timidamente. -Anche gratuitamente se vuoi. Anzi, decisamente gratuitamente.- finisce e alza lo sguardo, cercando approvazione. 
-Sarebbe fantastico.- rispondo e sorride raggiante. Due irresistibili fossette gli si formano sulle guance, e non posso far altro che fissarle ipnotizzata. Poi abbasso lo sguardo anche io, imbarazzata.
Suona la campanella, e sono quasi dispiaciuta. 
Faccio per alzarmi, ma poi mi ricordo di dover dire una cosa. 
-Grazie.- gli dico. 
-Di cosa?- 
-Per le parole di prima. E per le ripetizioni. E per la compagnia.- ammetto, e Marcel mi guarda confuso. 
-Non devi ringraziarmi, è una cosa che faccio naturale.- risponde. 
-Sei davvero un bravo ragazzo.- commento senza pensarci e lui arrossisce. Come me in quel momento. 
-E tu sei sprecata con uno come Niall.- dice alla fine, e forzo un sorriso. 
-Ci si vede in giro.- gli dico. 
-Ci si vede in giro.- risponde. 
Mi volto e vado via, con la testa piena di domande e dubbi. 
Marcel è divertente. 
E' un bravo ragazzo. 
In quel momento la sua voce non dice più ''Ti mangia in testa.'' ma le parole che si ripetono nella mia mente sono ''Non te lo meriti. Io non lo farei mai, per esempio.''
 
 
Tiro un respiro di sollievo: anche un'ennesima giornata scolastica è finita. Sistemo accuratamente i libri nell'armadietto, selezionando quelli che mi serviranno domani. 
-Che ti salta in testa?- sento una voce alle mie spalle. Alzo gli occhi al cielo. 
Mi volto e trovo il mio ragazzo con un'espressione fredda e furiosa, appoggiato agli armadietti. 
Lo guardo confusa. 
-Perché ti siedi con gli scarti?- mi spiega e stavolta sono io quella arrabbiata. 
Ora, a differenza di stamattina, mi importa di quel ragazzo. 
-E' un problema?- gli domando con tono di sfida. -Hai paura che la tua ragazza si mostri sfigata perché si siede con gli sfigati? Be', se pensi una cosa del genere sappi che lo sfigato sei tu.- gli dico tenendo testa, puntandogli l'indice sul petto. 
Mi guarda sorpreso e poi mi afferra i polsi con forza, per farmi smettere di gesticolare.
-Sì, è un problema, perché non voglio che le persone ti vedano con qualcuno che non sono io. Perché, Joey, tu sei mia. Mettitelo bene in testa.- afferma. 
Mi libero dalla presa. 
-Io sono tua? E Jillian lo sa?- gli chiedo pungente. Mi guarda confuso e tossicchia imbarazzato. 
-Ti amo Joey.- dice. Scuoto la testa, delusa. 
Poi, inaspettatamente, si mette in ginocchio, davanti a me. 
-Devo fare un annuncio.- urla, e gli studenti per i corridoi sono costretti a voltarsi. Lo guardo sbalordita. -Joey Steel, vuoi venire al ballo con me?- domanda, urlando. 
Sono sorpresa, ma felice. 
-Sì.- mormoro. 
-Non ho sentito...- mi incita divertito. 
-Sì.- urlo e si alza per abbracciarmi, mentre la scuola applaude unanime. 
 
Il giorno dopo arrivo a scuola in perfetto orario, contenta. Come al solito raggiungo il mio armadietto alla ricerca dei libri. Qualcuno mi tocca la spalla e, certa di trovarmi davanti il mio ragazzo, mi volto raggiante. 
Invece, c'è Marcel. 
-Ehi, Marcel- lo saluto, un po' delusa. 
-Senti, devo chiederti una cosa.- dice, ed ecco che riporta lo sguardo sul pavimento. Ho un brutto presentimento. 
-Certo.- gli dico, ma sono poco sicura. 
-Ecco... Mi chiedevo... Se... Ti andava di... Venire al ballo... Con me?- chiede timidamente, un po' balbettando, grattandosi la nuca, con lo sguardo fisso sui suoi piedi. 
Mi mordo il labbro nervosa. 
-Io... Ecco... Ho già detto di sì a Niall.- ammetto, in colpa. 
Deglutisce, e il rumore che emette mi crea un buco nello stomaco. 
-Okay...- dice in un sussurro e fa per andarsene. 
-Marcel- lo richiamò, e si volta di scatto, speranzoso. 
Volevo rivedere i suoi occhi verdi. E le sue fossette. 
-Io...- cominciai, ma fui interrotta. 
-Ancora qui?- lo accusa Niall, apparso improvvisamente. 
Il biondo mi avvolge possessivamente fra le sue braccia, ma non fa che incrementare il mio senso di colpa. 
-Stavo andando via.- dice Marcel, voltandosi, desiderando solo di andarsene. 
-E fai bene.- intima Niall vincente. Vedo Marcel girarsi un'ultima volta per scuotere la testa deluso e amareggiato, e so che intende. Ecco di nuovo la sua voce che mi dice ''Ti mangia in testa. Non te lo meriti. Io non lo farei mai, per esempio.''
-Coglione.- sussurra. 
Quelle parole fanno infuriare la parte animale di Niall. 
Mi lascia improvvisamente, e va verso di lui. Lo afferra con forza per il colletto della camicia, per poi sbatterlo sugli armadietti. 
Io resto lì, incapace di dire una parola di fare qualcosa. 
-Che cazzo hai detto?- chiede il biondo furente. 
-Che sei un coglione.- dice l'altro, senza fiato. 
-Ma che ti pensavi, eh, sfigato? Che se una ragazza si avvicina a te vuol dire che le piaci? No. Sei uno sfigato, lo scarto della società. Ti si avvicina perché le fai pena. Fai pena a tutti qui dentro.- gli urla in faccia Niall. 
No. Non mi ero avvicinata a lui per pena. 
A quelle parole, Marcel si volta verso di me. Credendoci. 
Cerca conforto, un appiglio, ma io non riesco a dire nulla. 
-E ti lascio andare solo perché fai pena anche a me.- gli dice alla fine, allentando la presa e lasciandolo andare. 
-Mi dispiace.- muovo il labiale, mentre Marcel mi guarda, ma se ne sta già andando, come un povero cucciolo di cane con la coda tra le gambe. 
Niall torna da me, circondandomi di nuovo con le sue braccia. Ma stavolta ne sono infastidita, quasi schifata. 
-Ci vediamo al ballo, se qualcuno avrà il coraggio di venirci con te.- gli urla ancora, ma ormai Marcel è già sparito in una delle classi. 
E vorrei andare da lui, ma non posso. 
 
Il giorno del ballo. 
Sono agitata, perché?
Ovviamente, Niall non mi è venuto a prendere a casa. Come neanche Zayn lo ha fatto con Stacy. Loro sarebbero arrivati in gruppo, e noi li avremmo aspettati fuori. 
Arriviamo in anticipo, e sbuffo all'idea di dover aspettare tanto tempo per Niall. 
Ci mettiamo davanti all'entrata e aspettiamo una decina di minuti, a parlare e spettegolare sull'imminente ballo. 
Finalmente vediamo arrivare la combriccola. 
-Spero ci sia da bere a questo ridicolo ballo.- commenta Niall, e quasi mi ignora. 
Scuoto la testa e mi pento di essere venuta al ballo con lui. Mi chiedo dove sia Marcel adesso. Perché è la sua compagnia che desidero al momento. 
In quel momento, una Range Rover parcheggia proprio accanto a noi. Davanti all'entrata. 
Lo sportello si apre, e tutti si voltano, a bocca aperta. 
Dall'auto scende un ragazzo alto, robusto. 
Smoking.
Capelli ricci pettinati perfettamente.
Sorriso smagliante. 
Bello, insomma. 
-Ma chi è quello?- sento delle ragazze commentare. 
Io lo so chi è. 
Vado lentamente verso di lui, e mi guarda, sorridendo ancora. 
-Wow.- gli dico.
Fa un giro su se stesso. 
-Come sto?- chiede. 
Mi mordo il labbro. -Ti preferivo prima, Marcel.- affermo, ed ecco spuntare di nuovo quelle meravigliose fossette. 
-Ne dubito.- dice. 
-Perché?- chiedo improvvisamente, fissandolo sorpresa.
-Perché cosa?- 
-Perché ti ostini a portare quei dannati occhiali, a vestirti senza gusto e a pettinarti i capelli in quel modo?- gli domando, perché davvero non capisco. 
Scuote la testa. 
-Perché a me non interessa. Possono chiamarmi sfigato quanto vogliono. Ma io voglio solo essere me stesso.- afferma. 
Ci penso su, e ne resto affascinata. Ha ragione. 
-Sarei davvero voluta venire al ballo con te.- ammetto, ma so che è troppo tardi. 
Alzo lo sguardo su di lui, e per la prima volta vedo che non lo abbassa, e continua a fissarmi, leggendomi dentro. Aspetta, come se dovessi continuare a parlare. -Be'- riprendo. -Sarà fortunata la ragazza che ti si aggiudicherà.- commento amareggiata. 
Sospira. 
-Purtroppo, l'unica ragazza a cui ero interessato, e che mai mi ha degnato di uno sguardo, va già al ballo con un altro.- dice, avvicinandosi pian piano a me. 
Sorrido. 
-Ah sì?- chiedo, con il cuore che batte a mille. -E com'è lei?- domando, sperando per il meglio. 
-Mmmh... Vediamo. E' intelligente, estremamente bella, parecchio insicura e... Una frana in chimica.- continua. Mi manca il fiato. 
-Io penso sia davvero stupida invece, se non ha accettato di venire al ballo con te.- dico, ormai vicinissimi, da poter ammirare ogni dettaglio del suo viso.
-Vuoi venire al ballo con me, Joey?- chiede alla fine, prendendomi le mani. Il suo tocco mi provoca una scarica di brividi, ma cerco di mantenere la calma. 
-Ne sarei felicissima.- rispondo. 
Si avvicina sempre di più, portando le sue mani sulle mie guance, e romanticamente, come nessun ragazzo aveva mai fatto, mi lascia un dolce bacio sulle labbra, scaraventandomi in paradiso. 
-Non male, Marcel.- commento dopo. Ride, e la sua risata mi fa piacere. 
Mi mette un braccio attorno alla vita, e insieme ci dirigiamo verso il ballo. 
Niall si piazza davanti a noi. 
Mi ero quasi dimenticata di lui.
-Marcel, che cambio di look.- commenta amareggiato. 
Poi porta il suo sguardo sul braccio del riccio, e sulla presa che lo legava a me. Furioso. 
-Ti piacerebbe, Horan.- dice Marcel, citando le parole di Niall, di qualche giorno prima. -Giù gli occhi dalla mia ragazza.-
 




***
Ave popolo di efp.

Questa è la mia prima OS.
L'idea mi è venuta in mente ieri sera
e ho scritto tutto di botto.
Fa un po' schifo,
ma spero vi sia piaciuta
e vi abbia fatto spuntare un sorriso.
Se vi va lasciate una recensione
e ditemi che ne pensate.

Premetto
che è il massimo della banalità.
L'ho messa anche per farmi perdonare dei miei continui ritardi.
Non temete,
i capitoli delle altre storie arriveranno presto.

Per chi non le ha mai lette,
se vi va passate,
mi farebbe piacere.

Okay, 
ora mi dileguo
ne avrete abbastanza di me.

A presto, si spera
Su twitter sono:
@xsmilecmon

XXX
harrehs


 

 

  
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