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Autore: Sae    04/02/2008    8 recensioni
- Matt, che cavolo stai facendo?? - Takero trattenne una risata nel vedere il fratello maggiore praticamente disteso sotto il suo letto, nell’atto di cercare qualcosa. -Pensavo fossi intelligente! Secondo te che sto facendo? - gli fece eco da quella posizione, il duro della situazione pizzicato nell’ orgoglio. T.k. indovinò subito che Yamato Ishida, stava attraversando la fase pomeridiana dei grugniti: meglio lasciare correre....
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una donna per amico

Tadha. Eccomi qui. Scusate per il ritardo disumano. ^^ spero che continuate a seguirmi numerosi, qui vedrete una sorprendente dichiarazione (era anche ora) e la dolcissima zia Wilma! ^^Grazie alla mia HikariKanna, a DarkSelene89Noemi, a Valefantasy94 alla mia Memi!! Grazie a tutti voi che continuate a seguirmi.

 

Una donna per amico

Sorrisi coraggiosi

 

 

 

 

Jyou stava rientrando da una lezione all’università, la sua vita era sfiancante –vero- ma era completamente affascinato e veniva proprio ricaricato dal mondo della medicina. Era fiero di quello che doveva diventare, a parte il fatto che doveva superare la sua avversione per il sangue ma determinato come al solito, mise sulla tavola due grossi volumi.

Quindi si decise a studiare affiancato da zia Wilma… quando il campanello prese a suonare.

 

Probabilmente era suo fratello o suo padre, conoscendoli avevano dimenticato sicuramente qualcosa…Si alzò e fu sorpreso, nell’aprire la porta, di vedere la faccia allegra e sorridente del digiprescelto del coraggio.

 

-Ciao Jyou, dov’ è il frigo?-

Joe si limitò a indicarlo, stava per richiudere l’uscio di casa sorpreso ma felice per quell’inaspettata visita… quando un braccio lo spalancò di nuovo.

Seguirono Takero con un’espressione triste, Matt cupo in volto, Ken invece un po’ nervoso e Izumi che spaventò a morte l’universitario.

Come un automa Jyou andò a prendere l’aggeggio per misurare la pressione. E trovò Taichi in piedi vicino al frigorifero e tutti gli altri tetri seduti intorno alla sua tavola.

Sorrise sollevandosi le lenti sul naso.

 

-Okay, cominciamo dal caso più grave!-

 

Capitava qualche volta che i ragazzi si rivolgessero a lui, dopotutto era quello più grande e con maggiore esperienza…

 

I ragazzi erano così presi dai loro problemi che Takeru non si accorse nemmeno che vicino a lui se ne stava seduta la vecchia zia Wilma.

Taichi tutto allegro mentre stava per crogiolarsi con un gelato alla fragola… esordì:-Io non ho niente, ma questi qui hanno bisogno tutti di una seduta spiritica, ahah!! Comunque te li analizzo io Joe!-

-Avevo notato che tu non hai preoccupazioni evidenti… okay, Takeru che hai?-

 

Il biondo alzò il capo, fece una smorfia. -MI hanno offerto un posto in un’importante squadra di basket, e quindi dovrò viaggiare per un po’… tra gli allenamenti e le partite… non ci vedremo quasi mai… e-

-Kari.- Fece Joe terminando la frase e sorridendo amabilmente.

-Okay, passiamo avanti… Ken tu che hai?-

 

Il digiprescelto sorrise grato ed educato. –Tra tre giorni è il compleanno di Miyako e avevo pensato di organizzarle una festa…ma sono nervoso… non riesco mai a parlarne in questo periodo e non ho ancora trovato un regalo accettabile. Cioè ne ho presi tre o quattro ma non mi convincono!-

 

Joe si voltò matematicamente verso Matt. -Dopodomani è venerdì.- fece il biondo piccato.

L’universitario fece una faccia a punto di domanda.

Taichi gli schiarì le idee mentre, aveva messo in un piatto e poi nel microonde una pizza margherita.

-Deve uscire con Sora e non sa dove portarla.-

-Eh.- Matt osservò i movimenti del suo migliore amico mentre Joe passava a Izumi… al povero Izumi…

 

Al terrificante, meglio dire.

 

-Izzy??-

 

Il rosso si prese la testa tra le mani, parve infervorarsi.

-Mimi!- disse solo impietosendo gli astanti.

-Lei?-

-Si! Lei, o non so chi magari anche quello scimmione americano…-

Joe si guardò spaesato intorno T.k. gli chiarì la situazione. -Micheal è tornato.- mentre Izumi continuava a parlare…

-Hanno trovato la busta contente le mie scuse, i miei sentimenti per lei e un anello che mi aveva dato mia madre come dono per la persona amata!- Prese fiato.- Perché io non riesco più a parlarle e quello scimmione le sta sempre intorno, solo Mako riesce a capire quello che provo!- Izumi si alzò dal tavolo poggiando la mano sul cranio della zia Wilma.

 

-Magari lei pensa che a me lei piace, ma non è così dato che sono cotto solo di Mimi Takikawa!!!-

 

Koushiro detto questo, si rese conto della superficie liscia su cui era poggiato, mandò un urlo, e anche Takero si accorse di quella inquietante presenza.

-Ehy, calmatevi è solo zia Wilma!!!-

 

Taichi fece una strage spruzzando l’aranciata che stava bevendo. Matt sospirò mentre come lui Ken non aveva fatto una piega.

 

-ZIA WILMA, DICI???- Izumi si tenne il petto scostandosi assieme a Takero da quell’oggetto.

-Si! È la tesi di laurea di mio fratello!-

 

Lei, Zia Wilma, sembrava sorridere, in fondo era uno scheletro a misura naturale bianco niveo e quindi si manteneva bene nonostante risalisse anche alla tesi di laurea del Kido padre.

-Non presentarmi più i tuoi parenti!- Takero sorrise appoggiandosi allo schienale di Matt.

Joe candidamente prese Zia Wilma e la fece volteggiare, danzando quasi con lei.

-Come non detto,-fece Taichi con un meraviglioso sorriso.- è lui il caso più grave.-

 

L’universitario prendendo un certo contegno provò a consigliare i suoi amici con l’aiuto di zia Wilma che teneva tra le braccia.

-Allora cominciamo da te!-

Joe si riposizionò gli occhiali sul naso sottile. – Tu, Ken fatti dare una mano per la festa da Cody,Taichi, Daisuke e le ragazze… non devi essere nervoso noi digiprescelti: siamo specializzati in sorprese, e credo che il miglior regalo per Yolei, saranno i sentimenti che provi per lei.- Joe fece brillare la dentatura di Zia Wilma. -Sappiamo tutti che la violacea ti ha stregato!!!-

Ken arrossì di botto.

-Takeru…-

Joe alzò i capo come se cercasse un’ispirazione. -Mi dispiace dirtelo, ma io credo che sarebbe divertente per un po’ fare il giocatore professionista di basket…ma secondo me non è questo il tuo destino tu sei nato per fare lo scrittore. E poi non puoi partire senza spezzare il cuore a Hikari.- Breve intervallo di un minuto secondo, T.k. dovette annuire anche davanti al pugno minaccioso del digiprescelto del coraggio. -Sappiamo tutti che Davis, non ha change contro il fascino degli Ishida!-

 

Zia Wilma o meglio la sua mano morta si poggiò sulla testa di Matt che inarcò un sopracciglio.

-Tai.- chiese l’universitario al moro che aveva lasciato il capo di T.k.

-Che c’è?-

-Che posti piacciano a Sora?-

Tai ci pensò su un attimo mentre estraeva la pizza dal microonde. –Uhm…- il suo sguardo si fece serio e Matt non perse di vista il volto del suo amico. -Bhe il mare innanzi tutto, poi ovvio le piace il chiaro di luna, il parco…-

-Portala al mare!-

-Si, ma ricordatevi di travestirvi altrimenti verrete scovati da Jun e da Noel!- Takeru sorrise nel poter ricordare quel particolare al fratello.

-Noel?-

Izumi specificò.- Un amico d’asilo di Sora.- Si vede Matt sbuffare sonoramente.

-Tu!-

 

Joe si voltò verso il rosso. SI morsicò il labbro inferiore.-Devi parlare con Mimi, perché la busta è vero che l’hai persa… ma i tuoi sentimenti ce li hai solo tu no?! E ora andate in pace!!-

-E con il tuo spirito!- Takero gli sorrise salutandolo e uscendo, seguito da un determinato Izumi, un più sereno Ichijouji e dal solito Matt Ishida.

 

Tai si toccò la mascella lasciando cadere folgorato il pezzo di pizza che aveva smozzicato.

-È immangiabile!!! Credo di essermi rotto un dente!-

Joe lo prese per il colletto.- Fa vedere a zia Wilma!-

 

--

 

Un giorno passa in fretta e in un tranquillo pomeriggio…

 

-Sono così contenta che ci abbiate chiamate!!-

Yuko saltellò con il cartellone nel garage Ichijouji.

Mako sorrise ammonendo però la cugina.-Così lo distruggi e invece dobbiamo appenderlo! Izumi è davvero grande a computer, l’ha stampata lui no?-

-Si, dopo aver messo a soqquadro la casa per colpa di una busta…- Ken sorrise nel rivedere ancora dentro di se quella scena…

-Yolei impazzirà due volte quando saprà che gliel’hai organizzata tu, la festa!-

Cody finì di spolverare un tavolo di legno, passando poi a pulire le sedie.

Daisuke sospirò guardandosi attorno.-Si, ma tutti gli altri?-

Chiese verso il digiprescelto del coraggio che stava aprendo la scala, per spostare alcuni oggetti…

-Kari è da Sora, verranno tra un po’… Mimi è con Micheal stanno facendo la spesa… o meglio Micheal l’ha seguita a fare la spesa, Matt è andato a casa sua a prendere l’impianto stereo… Poi vediamo Takeru è in un negozio di elettronica a prendere la doppia spina… e poi Izumi… non mi ricordo cosa doveva cercare, me l’ha urlato per telefono e non ci ho capito un acca… ma forse si riferiva ad una busta. Prendi Daisuke e sali un momento che ti passo delle cose.-

 

Daisuke ascese borbottando. A metà scala un grosso sospiro gli uscì dalle labbra carnose.

-La mia dolcissima Kari!-  si lasciò scappare mentre chissà perché Yuko aveva leggermente urtato la scala con la scopa…

 

--

 

-Non voglio essere egoista… se lui vuole andare a giocare, non posso impedirglielo, capisci?-

Sora annuì mentre si copriva il volto con un cappellino.

-Si però lui ha detto: conosci un motivo per rimanere qui?- La digiprescelta dell’amore sorrise passeggiando al fianco di Hikari.

-Loro sono fatti così, e la genetica non mente. Anche Takeru è orgoglioso e si sarà sentito morire quando tu gli avevi urlato che non eri gelosa di lui…-

Kari la guardò supplichevole.

-Si, non fare quella faccia, non lo dico per rassicurarti. Tutti anche Davis sanno il legame che vi unisce e non può essere spazzato da una frase… fa la cosa giusta…-

 

Sora si abbassò la visiera.-Piuttosto… abbiamo avvisato i genitori di Yolei?-

-Si! E secondo me lei non sospetta nulla!-

-Bene!-

Kari si girò osservando una figura dietro di loro. Toccò il braccio a Sora.

-Ehy…ma ci stanno pedinando!-

Sussurrò all’amica, spaventata.

-Lasciami indovinare… alto, capelli castani occhi verdi?-

-Si… hai ragione ora che lo guardo bene sembra essere…-

-Noel! Accidenti!- digrignò i denti e poi sorrise riconoscendo il garage di Ichijouji. –Menomale che siamo arrivate!-

 

La prese per un braccio e come quella volta in cui a Digiwold si ritrovarono nella città sotterranea prese a correre… mentre la castana non sapeva se ridere o se piangere.

 

-Buongiorno ragazzi!-

 

Sora sospirò appena entrata, si guardò intorno alla ricerca di Matt… cosa che fece anche Hikari che invece cercava con gli occhi Takeru.

-Mi dispiace deludervi, - fece Cody perspicace come al solito. –Ma i due Ishida/Takashi non sono ancora arrivati.-

-CIAO HIKARI-CHAN!!- Daisuke scese come un fulmine dalla scala mentre Yuko faceva una smorfia incomprensibile.

 

-Ah… ciao Davis.- Kari arretrò leggermente spaventata dal viso del digiprescelto troppo vicino.

-Come stai? La maglietta rosa che hai addosso ti sta proprio bene!-

 

Hikari sospirò mentre il viso di Yuko si incupiva., Mako tremò vedendo la su aurea rossastra tipica dello zio….

 

-Ce l’ho da tre anni Davis.- Specificò facendo ridere il fratello.

–Ehy tu, moro non importunare mia sorella!- lo rimproverò allora Taichi richiamando anche la sua attenzione.

Joe entrò nel garage proprio in quell’istante e i suoi occhi neri si incontrarono con quelli ambrati di una ragazzina che si ritrovò ad arrossire come una stupida.

-Jyou!- Sora lo abbracciò contenta di rivedere l’universitario in quel frangente.

 

-Ciao a tutti ragazzi!- Alzò il braccio sorridendo.

-Buongiorno vecchio mio!- Lo salutò invece Daisuke trascinato sulla scala da Tai che l’aveva agguantato per unorecchio.

-E zia Wilma non l’hai portata?-

-Zia Wilma?- Fece Kari indietreggiando ancora…

-Sì, portala così facciamo morire di paura le ragazze!-

-Tai, Ken a che cavolo vi riferite chi è sta Wilma?-

 

-Wilma è la zia di Joe, Sora.-

 

La voce di Matt la fece arrossire immediatamente. Taichi lasciò andare dalle sue labbra un lungo sospiro.

-Ehy Joe!-

 

Takeru gli battè una mano sulla spalla entrando nel piccolo locale illuminato.

-Ciao T.k.!- Yuko sorrise vedendo il biondo, mentre Kari si irrigidì trovandoselo vicino.

 

-Fratellino, non è che mi dai una mano?-

 

Takeru gli si avvicinò rubandogli una cassa che teneva sotto il braccio e gli sorrise mostrandogli le spine e gli spinotti che aveva acquistato.

-Ehy, ma qui urgono presentazioni!- Fece Mimi apparendo anche lei nel garage, raggiunta da Micheal che reggeva pacchi e pacchettini.

Joe abbracciò la castana e annuì stringendo il mignolo (l’unico che non fosse stato occupato da qualche busta) di Micheal.

 

-Piacere!- disse poi a Yuko che annuiva contenta.

-Piacere…!- Mako arrossì completamente nel dargli la mano e anche Joe provò una specie di scossa elettrica appena gliela aveva stretta…

 

In realtà la scossa ci era stata eccome! Il tipico rumore bizbiz della corrente era fuoriuscito da uno spinotto che era saltato e ora un leggero fumo nero usciva da una cassa dello stereo Ishida… Inutile dire che era stato manovrato da Daisuke e che ora, matematicamente, veniva strangolato senza alcuna pietà da Matt.

-Dai Yamato, Daisuke ci serve ancora deve attaccare i festoni!-

Taichi cercava di fermare il biondo mentre Ken batteva la testa al muro… “Come faremo senza musica e io che contavo di ballare con lei! Uffa!!” questi erano i suoi sadici pensieri e che oramai conosciamo fin troppo bene!

Sora nel frattempo aveva tirato fuori dalle buste della carta da parati e aveva sottratto Ichijouji dai suoi pensieri punitivi.

-Ti piace? Possiamo io e Kari decorare questo garage? Ci vuole sempre un tocco femminile!-

 

Takeru nel frattempo si era avvicinato a Hikari… Yuko sorrideva felice di vedere quei due finalmente cercare un punto di contatto.

-Ti va se ce la svigniamo?-

Lei si limitò a regalargli un sorriso un po’ melanconico ma accettò… con lui sarebbe sparita anche in capo al mondo.

 

Daisuke nel frattempo cadeva a terra e Yuko gli faceva un po’ d’aria con un ventaglio (provenienza ignota) divertendosi nel vedere le onde nere dei suoi occhi.

 

Ishida allora, si mise a smontare borbottando lo stereo che parve funzionare… e allontanò con i suoi occhi freddi Taichi che voleva aiutarlo…

-Dov’è Izumi quando serve?- fece cercando di collegare meglio che poteva una delle tre casse.

Gli occhi di Micheal sfavillarono. –Può andarlo a chiamare Mako, sono o no fidanzati?!-

Si sentì sussultare la ragazzina dai capelli neri che stava parlando con Joe e si sentì cadere in pezzi un vaso della signora Ichijouji.

 

-Io non sono fidanzata con Izumi!- Mako sbattè le palpebre incredula.-Non so chi di voi l’abbia pensato, ma dovreste saperlo che lui è pazzo di un’altra persona!-

 

Mimi non potè fare a meno di guardare lo stupore autentico della ragazzina. Non stava mentendo lo sentiva. Arrossi senza ritegno quando la maggior parte degli sguardi si puntò verso di lei.

-Che c’è??- chiese mentre, Micheal sospirava.

-Mimi, va tu a chiamare Izzy, vuoi?- Jyou sorrise amabilmente invitandola a quell’azione.

-Ti accompagno allora!- Micheal sorrise furbo e previdente.

 

Yuko allora si alzò in piedi rialzando Daisuke.

-No, no! Andiamo io e Davis a chiamarlo, non vi preoccupate!!!-

 

Il moro che non aveva la forza di ribattere venne trascinato in una nuvoletta rosa, provocata dallo scatto in velocità della cugina di Mako.

-Oh.- Fece Mimi prendendo la scopa e scusandosi con Ken per aver rotto quell’antico vaso…ma rincuorata e felice come non lo era da parecchi giorni.

 

Sora si avvicinò a Matt. Sorrise.

-Ti serve una mano?-

-No, grazie ma, mi serve un altro spinotto…-

 

Micheal allora sottrae la scopa a Mimi e la prese per mano.

-Andiamo noi!-

Tai scosse il capo…pensoso.

 

--

 

-Davis?-

 

Yuko si volto sorridendo. Il moro si limitò a borbottare un –Eh.- senza capo ne coda.

-Sei felice?-

 

Il castano si voltò ad osservarla. Fece una smorfia che si tramutò in un sorriso sincero. Pensò e si limitò ad annuire, soddisfatto. Aveva una casa, una famiglia, degli amici meravigliosi… anche una sorella pazza… e Kari, o almeno il sentimento che nutriva per lei.

-Sì.- rispose allora convincendosi di quello che aveva pensato.

 

-Anch’io, ho incontrato voi… ho… ho incontrato te.-

 

Quello si irrigidì mentre, la luce illuminava il volto di Yuko Aruma. I suoi occhi verdi per la prima volta e in un modo del tutto speciale si incontrarono e calamitizzando quelli del moro.

 

-Cosa?-

 

Yuko si avvicinò a Daisuke, gli tocco la mano, leggera come una piuma… e lo sentì tremare leggermente a quel contatto.

 

Allora, sorridendo perché finalmente liberava il suo cuore. Allora, sorridendo come non aveva mai fatto, perché la forza che ti dà l’amore non lo rende niente…

 

Sempre sorridendo… usò parole semplici per spalancare non solo il cuore ma, anche la mente del moro… perchè a volte, basta un sorriso per farti entrare dentro una persona … o almeno per sperare di far capolino nei suoi pensieri…

 

-Mi piaci Davis.-

Il vento sembrò una bufera al pari di quello che si scatenò contemporaneamente dentro di lui.

 

-Io ti amo Daisuke Motomiya.-

 

Tentò di dire qualcosa ma le labbra gli si richiusero, senza che nessun suono l’avesse lasciate.

Yuko allora rise a fior di labbra, ancora, forse per non piangere… era pazza… sapeva che lui aveva un’altra persona in mente… ma, credeva in sé nei suoi sogni.. e in uno di questi c’era anche quel moretto simpatico e allegro.

 

-Lo so, so che tu sei perso di Hikari… ma dovevo dirtelo, Davis.-

 

Ancora, con una semplicità irresistibile fece tre passi avanti, mentre il moro la guardava con gli occhi spalancati.

 

-Allora andiamo da Koushiro-kun?-

 

--

 

Seduti nel parco a pochi metri dal garage Ichijouji sentivano solo il vento tra di loro. Kari alzò gli occhi un paio di volte verso di lui per poi riabbassarli subito.

Si fece coraggio perché quello che stava per dire era importante.

 

-Takeru.-

 

Il biondo alzò i suoi occhi puntandoli in quelli dell’amica.

Arrossì, mentre il vento le spostava una ciocca della frangetta sfuggita al fermaglio rosa.

 

-Tu dovresti accettare.- sibilò mentre il rossore spariva dalle guance del biondo, attratto da quelle parole.

-Cosa?-

-Dovresti accettare l’offerta del padre di Yuko…- Kari strinse i pugni cercando di spiegarsi come meglio poteva.

Lui rimase in silenzio.

-Vedi e che se sei felice, se ti rende felice giocare a basket… allora devi accettare.-

 

T.k. sorrise… come al solito quella splendida ragazza pensava prima a gli altri e poi a se stessa… non sarebbe mai cambiata.

 

-Uhm.- La luce gli illuminò i capelli dorati, Kari osò alzare il volto rossa.

-è vero sono felice quando gioco…ma non come quando sto con voi, con Matt, con la mia famiglia.-

 

Parlò piano eppure ogni parola sembrava aveva un significato così intenso, da aver confuso momentaneamente il cuore della digiprescelta.

 

-Non ho intenzione di andarmene… di lasciare tutto questo. È per questo che prima ho parlato a telefono con il mister, spiegandoli il perché rinunciavo a quella proposta.-

 

Kari arrossì di botto, gli occhi le brillavano… forse se conosceva bene Takeru sapeva dove voleva andare a parare.

 

-All’inizio mi è sembrato un po’ scettico, forse non l’avevo convinto… conoscendo poi la figlia, non era per niente facile…ma…ma è bastato dirgli che io ero già felice qui e che non rimpiangerò la mia scelta…-

 

I suoi occhi cerulei andarono a bucare quelli di Hikari.. erano così intensi che rabbrividì sorridendo a quelle parole.

 

-è bastata una parola Hikari, per convincerlo.-

 

Il vento gli scompigliò i capelli ed arrossì abbassando e rialzando lo sguardo coraggioso.

 

-è bastato dirgli che sono innamorato.-

 

Kari rimase senza fiato. Il suo cuore batteva all’impazzata mentre gli occhi le si velavano.

 

-Takeru…- La sua mano toccò il petto del digiprescelto che trasalì voltandosi a guardarla, rapito da lei, dalla sua voce, dalla sua luce, dai suoi gesti.

 

-TAKERU-KUN!!!-

 

Un’altra mano quella di Jun Motomiya gli coprì gli occhi, facendolo sobbalzare mentre Hikari rossissima, nascondeva la mano e spaventata si scuoteva anche lei.

 

-Adesso mi dici dov’è Matt!!!-

 

T.k. borbotto qualcosa di incomprensibile… probabilmente erano maledizioni -in barese- o comunque in un dialetto molto simile alla lingua celtica.

-JUN!- Esclamò mentre la ragazzina si sedeva in mezzo alla luce e alla speranza.

-Avanti, dimmelo… ma non è che per caso si è fatto castano? Non lo vedo più in giro da parecchio tempo…! Uffa, io lo adoro  e poi io sono la sua fidanzata ufficiale, Io! Avanti ditemi dov’è così vi lascio in pace!-

 

  
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