Il Samurai sfoderò l'arma, alzandola di fronte all'avversario.
Con calma e grazia portò un colpo sul nemico, trapassandolo.
Non aveva possibilità.
Il Samurai cadde in ginocchio, una larga macchia di sangue sul petto.
Guardò con apprensione di fronte a sé, vedendo nient'altro che uno specchio in frantumi.
Era l'unico modo.
Il Samurai si alzò a fatica e pose una mano sullo specchio.
La sua immagine lo fissò più volte da ogni frammento.
Che altre opzioni aveva?
Il Samurai s'acquietò, scivolando lentamente sulla superficie gelida.
La lastra di schegge lo avvolse e divennero uno.
Ormai aveva fatto la sua scelta.
Lo specchio non mostrava più nulla.
Il guerriero poteva finalmente riposare.
Meglio per mano propria, che per mano degli altri.
Note dell'autore:
Buonasera notturni :D
Bentornati ad un'altra pagina de mio diario onirico ;)
Anche quasta, come altre mie opere precedenti, trae spunto da eventi "reali"...se con reali intendete "emozioni/sensazioni di origini non determinata causate da eventi mondani e/o di tutti i giorni" xD
Scherzi a parte, spero vi piaccia quest'altra mia compasizione ^^
A presto,
S.D.K.
Note dell'autore:
Buonasera notturni :D
Bentornati ad un'altra pagina de mio diario onirico ;)
Anche quasta, come altre mie opere precedenti, trae spunto da eventi "reali"...se con reali intendete "emozioni/sensazioni di origini non determinata causate da eventi mondani e/o di tutti i giorni" xD
Scherzi a parte, spero vi piaccia quest'altra mia compasizione ^^
A presto,
S.D.K.