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Autore: simonadirectionerLT    26/07/2013    17 recensioni
lei: calma e tranquilla
lui: cattivo e arrogante
lei: bionda e occhi azzurri
lui: castano e occhi verdi
lei: media scolastica 8
lui: media scolastica 3
lei: innamorata di lui
lui: innamorato di lei
lei: Charlotte Styles
lui: Harry Styles
loro: FRATELLASTRI.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Quel bastardo di Harry Styles -ovvero mio fratello- ci ha gia provato con una decina di ragazze ed è solo il primo giorno di scuola.

Io dico: ma invece di provarci con tremila ragazze perchè cavolo non studia, lui è bravo, quando ero più piccola lui mi aiutava a fare i compiti qando mamma non c'era (quasi sempre) ma invece ora il voto più alto che ha è tre.

Tra me e lui c'è sempre stato un buon rapporto, noi siamo fratellastri: mia mamma ha sposato suo padre quando avevo 5 anni e lui 8, quando avevo 13 anni ho chiesto di prendere il cognome  di Des -nonchè mio patrignio.

 

**

"Puttana svegliati" mi urlò contro il mio 'adorato' fratellino

"smettila di chiamarmi così" gli ringhiai contro lanciandogli il cuscino appresso,

"e tu smettila  di chiamarmi 'morto di figa'"

"caro Harry -dissi io spavalda- io non sono una puttana, in tutta la mia vita ho avuto un solo ragazzo e sono ancora vergine, te invece? Tu sei stato con tremila ragazze e non sei più vergine e solo ieri ci hai provato con una decina di ragazze" lui mi ringhio contro ma poi ammise che avevo ragione andandosene con la coda tra le gambe.

Io non capivo perchè lui ce l'aveva contro di me, non gli ho mai fatto nulla di male, anzi io lo coprivo quando scappava di casa per andare da Louis, quando aveva la punizione a scuola, tutto questo odio verso di me partì quando mi inizia sviluppare fisicamente, lui mi guardava diversamente e poi mi iniziò ad odiare.

 

**

"ciao mamma, ciao papà" dissi scendendo in cucina

"ciao raggio di sole, come stai?" mi disse Des, con lui avevo un vero rapporto padre-figlia,

"bene, oggi rimango a scuola per il progetto ti ricordi mamma?" dissi rivolgendomi a mia madre

"si me lo ric..." non fini di parlare che quel troglodita intervenne

"Anne non mi preparare da mangiare che io non torno a pranzo" disse uscendo fuori casa, gli occhi di mamma si incupirono, prima che iniziasse ad odiare tutto e tutti lui la chiamava mamma e invece ora non più e non riusciva a capire il motivo.

"Tesoro non dargli peso, avrà qualche problema con qualche ragazza" disse papà abbracciando mia madre "quando ritorna ci provo a parlare"

"Mamma io vado che c'è Samantha che mi aspetta" dissi scoccandole un bacio sulla guancia e salutando Des con la mano.

 

**

"Sammy io non capisco che gli prende!" le dissi con gli occhi lucidi

"io nemmeno lo capisco, voi eravate la coppia sorella-fratello più invidiabile della scuola" rispose lei asciugandomi la lacrima che mi era caduta sulla mia guancia rossa.

Lungo il tragitto per arrivare a scuola ci fu un silenzio tombale e quando arrivammo ci separammo per andare alle lezioni.

 

**

"ragazzi io sono il nuovo professore di matematica" disse un ragazzo sui venticinque anni

"buongiorno professore, io sono Penelope Evans" disse una delle troie della scuola e io sbuffai visivamente

"lei signorina come si chiama?" mi disse indicandomi

"Charlotte Styles" dissi io non curante di niente

"signorina Styles sapete che non si sbuffa?"

"ma io.." mi interruppe

"niente ma!"

"professore ma non vede che la signorina Penelope ci sta provando esplicitamente con voi?"

"questo è troppo, vada in presidenza!" io uscii sbattendo la porta e andai in presidenza.

Da fuori si sentiva il preside urlare contro dei ragazzi che se avrebbero di nuovo sgarrato sarebbero stati espulsi definitivamente.

Mentre ero occupata ad ascoltare la conversazione del preside non mi accorsi che si stava avvicinando la bidella.

"Signorina le serve qualcosa? Perchè è fuori dalla classe?" mi disse lei impegnata a portare delle scartoffie al preside,

"Buongiorno -dissi io con fare gentile- il nuovo professore di matematica mi ha mandato dal preside perchè l'ho risposto male"

"ahh capisco, ora glielo dico al preside così magari la fa entrare prima"

"grazie mille" dissi io, perchè si sa che fare amicizia con i bidelli e buono..

Dopo cinque minuti usci dalla presidenza e mi disse se volevo entrare e io entrai perchè gia non mi andava di stare li.

Appena entrai vidi un ragazzo dai capelli ricci molto familiare seduto e di fianco a lui un ragazzo biondo con la faccia da angelo che si girò, mi vide e diede una gomitata al ragazzo dai capelli ricci ma se ne fregò.

"Ahh benissimo signorina Styles -mi disse il preside e il ragazzo dai capelli ricci si girò, era Harry- come posso notare lei inizia subito a dare fastidio in classe, proprio come suo fratello" Harry mi fulminò con gli occhi: ma che voleva?!

"mi dispiace signor preside, non era nelle mie intenzioni" dissi io 'dispiaciuta'

"eh lo so ma comunque deve avere una punizione" mi disse lui facendo l'apprensivo

"preside non oggi perchè ho il progetto di scienze" dissi io

"mi dispiace ma dovrai rimanere a scuola fino alle cinque insieme a suo fratello e Niall Horan, le ricerche le farà qui: vedrò di farle avere un computer o un ipad con la connessione ad internet"

"vabene signor preside"

"ora potete andare però signorina mi raccomando non prenda la strada di suo fratello" mi disse il preside congedandomi.

'meglio di così non si può'.

Ritornai in classe dopo un po' di tempo con gli occhi torvi di tutti quanti addosso ma poco me ne fregai, non dovevano rompere le palle che già ero scazzata di mio.

 

**

Finite le cinque ore di mattina andai in giardino a mangiare e telefonai mamma, la dovevo avvisare che sarei rimasta a scuola per la punizione

'glielo dovevo dire di Harry?'

"no, non farlo" sentii dire, una voce roca e calda, l'avrei riconosciuta tra mille... ERA HARRY

"Harry"dissi sorpresa

'come aveva fatto a capirmi?'

"ti prego non farlo, non dirgli di me"mi disse lui supplicandomi

"Harry io non glielo dirò ma tu non sgarrare più, porca puttana ti manca solo un anno!"gli dissi io incazzata e amareggiata

"io non ce la faccio più" prese un respiro

'cosa? Harry Styles si stava confidando con me'

 "non ce la faccio a stare nella stessa scuola sua, vederla ogni giorno" continuò

 'aveva ragione Des, aveva problemi di cuore, ma chi era lei?' lo abbracciai e lui sembrava tranquillarsi,

'stavamo forse ricreando il nostro rapporto fratello-sorella?'

"Harry posso farti una domanda?" chiesi io, volevo sapere chi era lei, lui annuì

"chi è lei? per questo mi tratti sempre male?" sul suo volto si creò un espressione incazzata,

"Lottie non sono cazzi tuoi" mi disse andandosene

'mi ero solo illusa'.

 

**

"Pronti per la punizione?" ci disse un professore tondo e basso entrando in classe  sorridendo, io abbassai lo sguardo in segno di pentimento ma in realtà lo volevo uccidere per l'afferma che aveva appena fatto.

'Harry e Niall ancora non arrivano'

"signorina il preside mi aveva avvertito che ci sarebbero stati tre alunni invece io vedo solo lei, sa dove sono gli altri?"

"no non lo so"

"ah vabbe" disse un po' amareggiato e mentre stava scrivendo l'assenza sul registro sentimmo dei picchi vicino alla porta

"avanti!" disse tenendo la penna in mano e quando si accorse che che erano Harry e l'amico la posò sulla cattedra.

"ci scusi per il ritardo" disse mio fratello,

'dio quando è bello'

"vi stavo per mettere la nota, avete fatto in tempo -prese una pausa- ah signorina mi ha detto il preside che non è riuscito a trovare un computer disponibile per lei, si dovrà accontentare dei libri" io sorrisi amaramente

'e che cazzo! non c'è un computer disponibile!'

"fa niente" dissi io, si prospettava un pomeriggio pallosissimo tra l'altro con mio fratello.

Passarono due ore, io leggevo mentre Harry e Niall facevano gli scemi. Harry mi guardava e questo mi dava piuttosto fastidio.

"Quando è bella tua sorella" disse il biondo a mio fratello che lo fulminò con gli occhi

'ma che gli prendeva? era geloso di me?!'

"geloso?" continuò

"no è solo mia sorella e la voglio proteggere da tutti" disse il mio fratellone

'quanto mi mancava il suo tono protettivo'

"Styles! Horan! silenzio la signorina -cercò sul registro il mio cognome e quando lo lesse fece una faccia strana- Styles? vorrebbe studiare" loro annuirono.

 

Passo una mezzoretta e mi sentii toccare una spalla, mi girai.

"Dopo devo dirti una cosa" mi disse Harry

"se devo essere trattata come prima in giardino le tue parole te le puoi tenere" dissi io girandomi,

"scusami"

'cosa?? Harry Styles che si scusava con me?!'

"io ti ho sempre perdonato."

"anche dopo tutto il male che ti sto facendo?" mi disse lui apprensivo

"tu non mi hai mai fatto male" dissi io tentando di non guardare i suoi occhi, quei bellissimi occhi

"Lottie tu non mi puoi mentire, forse è meglio che stiamo lontani" mi disse lui duro

'ma che gli prendeva?'

"io proprio non ti capisco" mi girai per non far vedere gli occhi lucidi

'perchè mi trattava male?'.

Arrivate le cique me ne scappai dalla classe, volevo solo non vedere Harry.

Quando fui a casa mi chiusi in bagno per farmi una doccia per togliermi tutti i pensieri di dosso.

Finita la docci mi rivestii e andai in cucina, sul tavolo c'era un biglietto:

Tesoro, io e Des andiamo a cena fuori

prepara qualcosa per te e tuo fratello e andate a dormire.

Mamma xx.

 

Benissimo, dovevo cucinare io, ma che avrei fatto?

Mentre pensavo a cosa cucinare senti le chiavi nella porta mi girai e vidi Harry

"cosa vuoi per cena?" dissi io ma lui se ne andò in camera sua. Optai per fare una carbonara.

Pronto tutto mangiai, poi preparai un piatto per Harry presi le posate e salii al piano di sopra, sentivo dei singhiozzi.

Picchiai alla porta di Harry ma non rispose e così entrai lo stesso.

"Vattene!" mi urò contro con la voce spezzata dal pianto e dai singhiozzi

"no io resto! tu sei mio fratello e non riesco a capire cosa ti prende, voglio che tu stia bene"

"tu non puoi capire!" mi ringhiò contro

"fammici provare" dissi io "ho bisogno di mio fratello, quello di una volta" lui mi prese per i polsi e mi fece andare a sbattere vicino al muro, mi strinse i polsi fortissimo, eravamo vicinissimi.

"io ti... ti odio!" mi disse ringhiandomi addosso,

"e io che ti volevo aiutare, vaffanculo Harry" dissi io arrabbia uscendo dalla camera.

Andai in camera mia piangendo, vidi i polsi pieni di lividi e li strinsi ancora di più. Andai in bagno e presi quel fottuto oggetto di metallo, lo passai sul braccio, vidi del sangue uscire e poi non ci capii più nulla.

NERO.

 

 

 

POV'S HARRY

Avevo sentito un botto, all'inizio non ci avevo dato peso

'se era una ladro?'

"Lottie Lottie!" la chiamai ma non rispondeva, aveva ragione ad odiarmi, per quello che le ho detto mi vorrei picchiare.

"Lottie ti prego rispondi!" urlai ma niente, andai in camera sua ma non c'era, vidi la porta del bagno schiusa e mi avvicinai.

Vidi delle goccioline rosse 'SANGUE?!' spalancai la porta e vidi Lottie, la mia Lottie stesa per terra per colpa mia.

Sul braccio c'erano diversi tagli, glieli pulii piano piano per evitare di farla male, le misi una fascia sul polso e la portai sul suo letto.

Andai in camera mia per prendere il cellulare per avvisare i miei amici che non sarei uscito e presi il mio diario per scrivere un po'.

Ritornai in camera di mia sorella e iniziai a scrivere.

 

Caro diario,

non so che mi sta prendendo, oggi stavo per perderla. Io la amo ma non posso dirglielo. Sento che lei da oggi in poi mi odierà sempre di più, la sto trattando male da quando aveva 15 anni ma io non voglio che capisca che la amo...

Da quando ho capito cosa provo veramente per lei ho inizato a non chiamare più Anne mamma, ho iniziato a rispondere a Papà e ai professori e a non studiare più.

Ho deciso di comportarmmi male per essere espulso definitivamente dalla scuola per non vedere più Lottie ma proprio ora mi sto rendendo conto che senza di lei sarei perso.

Ora si è appena ripresa quindi ti devo lasciare.

 

 

"Ehi sei sveglia" le dissi appena vidi che aveva aperto gli occhi e quando notò la benda vicino al braccio la ritirò sotto le coperte

"io ho visto tutto, c'è ne sono anche altri" continuai io

"Harry io..." disse Lottie con la voce spezzata

"quando me lo volevi dire?" dissi un po' arrabbiato

'che cazzo è mia sorella!'

"io... Harry" mi alzai dalla sedia e mi sedetti di fianco a lei

"io non ce la faccio più, non so che ti prende, non so perchè tu ce l'hai con me e mi odi, io ti... ti voglio bene" mi disse lei piangendo, l'abbracciai,

'però quello che prova lei non è lo stesso di quello che provo io'

"anche io ti voglio bene" dissi io stringendola forte stando attendo al polso,

"chi è lei? lo sa che sei innamorato di lei?" mi domandò lei

'è curiosa di sapere, è lei, è mia sorella'

"chi è non te lo posso dir.." mi interruppe

"la conosco" io annuii

"e poi non sa, almeno credo, che sono innamorato di lei" continuai, lei rimase delusa ma perchè?!

"ah capisco, anche a me piace un ragazzo sai?" mi disse lei con un sorriso bellissimo

'cosa?!'

"chi è?" domandai io,

'devo sapere  chi è così gli spacco il bel faccino che ha'

"lo conosci" disse lei

"quindi non te lo dico" continuò

'e che palle'

" e dai Lottie! sono tuo fratello maggiore, me le puoi dire queste cose" dissi io con la faccia da cucciolo

"io sono tua sorella minore e non me lo hai detto" ammisi la verità

"io devo andare" dissi amareggiato

" no rimani a dormire qui" disse lei, io accettai e mi misi sotto le coperte, come allungai il braccio sotto il cuscino senti un quaderno

'anche lei ha un diario'.

L'abbracciai e sentii che un brivido le percorse la schiena.

 

 

*il giorno dopo*

Mi svegliai molto presto, andai di sotto e c'erano Anne e Papà

"Ciao mamma, ciao papà" dissi abbracciando Anne, lei era visibilmente felice per l'affermazione che avevo appena detto

"figliolo sei felice?" disse papà

"più o meno" dissi io sorridendo

"dopo possiamo parlare?" io annuì

"Buon giorno mamma, buongiorno papà" disse una voce dolce, impastata dal sonno,

"buongiorno raggio di sole" dicemmo insieme io e papà, lei era inbarazzata e le sue guance si colorirono di un lieve rosso,

"Fratellone oggi sei di buon umore?" mi disse lei, io annuì sorridendo, fece una cosa che non mi aspettavo.

Corse ad abbracciarmi. Dopo tre anni di 'litigio' ci eravamo finalmente riappacificati.

Mamma e papà erano felici. Noi due eravamo felici.

"Io vado a farmi una doccia veloce" disse la mia Lottie

"va bene" disse mamma preparando le crepes per me e per mia sorella

"io vado un attimo sopra" dissi io

'devo leggere il suo diario, devo sapere chi è'

"okey però fate veloci che ho quasi finito" disse mamma.

Salii di sopra fortivo e mi diressi in camera di Charlotte, alzai il cuscino e trovai il diario aperto. Iniziai a leggere.

 

 

Caro diario,

io avevo solo dubbi ma ora ho certezze, non so che mi prende quando sto con lui, sono capace di perdonarlo sempre,

qualunque cosa mi faccia, ieri mi ha fatto male e io lo perdonato.

Io lo amo. Io amo

 

Che cazzo non aveva scritto il nome,

'io adesso come faccio a saperlo?!'.

Lottie aveva appena chiuso l'acqua, sarebbe uscita a momenti dal bagno e se mi avrebbe trovato? Era meglio uscire.

 

"io avevo solo dubbi ma ora ho certezze"

di che dubbi parlava?

 

"capace di perdonarlo sempre, qualunque cosa mi faccia, ieri mi ha fatto male e io lo perdonato."

chi è che le ha fato del male? io gli spacco la faccia.

 

Mentre esco dalla mia camera lei esce dal bagno, è solo in intimo, ha un corpo perfetto.

"Lottie?" la chiamo, ho bisogno di sentire la sua voce,

"si?" disse lei non curante di essere in intimo,

'in fondo è mia sorella',

"io.. beh, ti vorrei ringraziare, beh io, avrei voluto farmi espellere ma tu beh..." dissi io balbettando lei mi mise l'indice sulla mia bocca,

"shh" mi disse "io non ho fatto niente, ti ho aiutato a capire"

"io ti voglio bene, troppo, non riuscirei a stare senza di te, ti prego non lo fare più" le dissi indicando il polso,

"eh" rispose lei triste

"tu sei una ragazza meravigliosa, non meriti di essere triste" l'abbracciai e poi scesi sotto.

Mangiammo in silenzio, anzi divoramo perchè ravamo in ritardo.

"Harry posso scroccarti un passaggio?" mi disse Lottie

"certo"

"grazie" mi disse lei e mi scoccò un bacio sulla guancia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio Autrice

Salve, questa è la mia prima ff che credo porterò avanti perchè

tutte le altre le ho bloccate perchè non avevo idee.

Spero che vi piaccia *-*

Simona xx

 

p.s.: se volete commentate

  
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