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Autore: Francy_92    26/07/2013    5 recensioni
[Attori vari]
Kristen, ragazza di 17 anni, porta sulle spalle un grosso fardello. Vive a Savannah, in Georgia, con il padre e i suoi tre fratelli: Cameron, Taylor e Dana.
Costretta dal padre ad una relazione non voluta da lei, decide, una volta per tutte, di ribellarsi e fare ciò che è meglio per lei.
Iniziata una nuova vita, fa delle conoscenze che la porteranno a riscoprire se stessa e il mondo che la circonda.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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My heart is yours

*Mi stai distruggendo*

-capitolo dodici-
*Gra*

 

 
Fisso con sguardo truce i due uomini davanti a me, mentre con la mano massaggio la mia guancia dolorante. Sono sgomenta e inorridita per il coraggio di questo essere chiamato John Stewart, ossia mio padre. Si è presentato alla mia porta senza il benché minimo preavviso e mi ha schiaffeggiata e aggredita appena ho aperto la porta.
Mio fratello mi osserva senza dire una sola parola, so che lui non vorrebbe tutto questo per me. Cameron è un ragazzo d’oro, mi vuole bene veramente e non vorrebbe vedermi soffrire ma nello stesso tempo non può ribellarsi per proteggermi.
Mi chiedo cos’abbia fatto di male per meritarmi tutti questi soprusi… sono sempre stata una ragazza con i piedi a terra, ho accudito i miei fratelli sebbene io non fossi la più grande e ho sempre lavorato per non dipendere da mio padre. Cos’ho risolto? Un bel niente, dannazione!
Impreco contro di loro, contro mio padre particolarmente perché non voglio che entri in casa mia e incontri Robert. Lui non ha nessuna colpa e sono sicura che mio padre se la prenderebbe anche lui e non voglio.
«Kristen sono tuo padre! Fammi entrare!», mi dice urlando, facendomi capire che non ammette repliche. Pensa che sono sempre la solita ragazzina che acconsente a tutto, ma è qui che si sbaglia. Abitando da sola ho capito che niente e nessuno può mettermi i piedi in testa.
«NO!». Ribatto cercando di chiudere la porta, dopo aver dato un ultimo  sguardo a Cam, che è addolorato e mortificato.
Mio padre, essendo più forte di me, allunga il piede in modo da non chiudere la porta.
«Questo è il rispetto che mi porti? Vai a fare subito le valigie, signorina. Si torna a casa. Ora!», scandisce bene l’ultima parola facendomi alterare ancora di più.
«Rispetto? Tu mi parli di questo? Ma come ti permetti a venire qui ad obbligarmi? Non sono più una bambina, non puoi comandare la mia vita. Non verrò con te e non sposerò Michael».
«Oh sì, lo farai altrimenti…», lascia cadere la frase a metà quando vede Robert attraversare la stanza e posizionarsi accanto a me.
«Tutto bene?», mi chiede accarezzandomi il fianco. Annuisco cercando di non dare nell’occhio quanto invece io stia soffrendo per questa situazione così assurda.
«No, non va bene per niente mio caro. Sono John Stewart e lui è mio figlio Cameron», dice mio padre serio porgendogli la mano.
«Io sono Robert, il ragazzo di sua figlia. No, perché  non so se lei se lo ricorda, ma Kristen è sua figlia», ribatte acido Rob.
«Come ti permetti ragazzino? Chi ti credi di essere? È per lui che sei venuta qui? Eh, disgraziata? Ti faccio vedere io», sbotta mio padre avvicinandosi pericolosamente a me.
Robert prontamente si posiziona davanti proteggendomi dallo schiaffo che mi sta per arrivare e che invece si becca lui.
«Và di là, Kristen», farfuglia mio fratello cercando di mettersi tra Robert e mio padre.
Annuisco e mi allontano di qualche metro.
«Sei solo un farabutto. Scommetto che la lascerai a breve, disgraziato. Te la sei scopata, vero?».
«Non sono affari suoi quello che succede nella camera da letto di sua figlia. È maggiorenne e lei non ha nessun diritto. Come si permette a dire questo? Che razza di padre tratterebbe la propria figlia così? E tutto per cosa? Soldi? Mi fa schifo, con tutto il rispetto», sputa acido Robert contro colui che mi ha dato la vita.
«Ti faccio vedere io» borbotta mio padre colpendo il mio ragazzo allo stomaco. Rob si piega a terra ed io inizio a urlare di andarsene, ma mio padre si avvicina a me e mi afferra dal braccio. Mi guarda con odio e mi schiaffeggia ancora fin quando qualcuno non lo blocca da dietro. Scorgo Robert dargli un pugno in pieno stomaco e mio padre cadere a terra. Cameron ci raggiunge e aiuta nostro padre ad alzarsi.
Continuano a darsi colpi su colpi fin quando Robert non cade a terra. Singhiozzo per la scena squallida a cui mi hanno fatto assistere; mi piego sul mio ragazzo ma mio padre mi prende di forza e mi porta via.
«Ora te ne torni a Savannah».
«No! Robert… no!» urlo scalciando e guardandomi indietro. Non posso lasciarlo così… «Sei un bastardo!Robert ti prego…» urlo contro mio padre e contro ormai il nulla.
*
 
Sull’aereo diretto all’inferno, faccio finta di dormire pur di non vedere e sentire mio padre. Mi ha delusa più di quanto non lo fossi già, mi ha privato di quel briciolo di felicità che mi ero creata.
Mi ha fatto perdere Robert e questo, giuro su Dio, non potrò mai perdonarglielo. Posso sposare un altro, cercare di convivere con questa situazione ma io sono orfana. Da oggi Kristen Stewart è senza genitori.
Sento mio fratello toccarmi il braccio delicatamente, ma non voglio parlare neanche con lui.
«So che sei sveglia, Kris. Con me non vale questo trucchetto» sussurra al mio orecchio. «Apri gli occhi» continua imperterrito.
Faccio come dice e me lo ritrovo a qualche centimetro di distanza, credo che non voglia farsi sentire dal tiranno.
«Che vuoi?» sbotto girandomi di scatto.
«Mi dispiace per come sia andata».
«Lo so».
«Robert sa dove trovarci. Gli ho mandato un messaggio. Verrà a riprenderti e nel frattempo troveremo una soluzione insieme», mi spiega sorridendomi.
«Sta bene? Oddio! Grazie Cam… ti voglio bene» sussurro abbracciandolo. La mia preoccupazione più grande era la salute di Robert. Mio padre l’ha massacrato di botte e non ho potuto neanche vedere come stava.
«In realtà non mi ha risposto».
Sento il mondo crollare sotto di me e i singhiozzi uscire prepotentemente dalla mia gola.
Mi sento come se vi avessero appena detto di avere un giorno di vita, mi sento vuota senza anima e senza forze.
«Non piangere, piccola. Vieni qua» Cam mi abbraccia e cerca di consolarmi in tutti i modi possibili, facendo battute e raccontando di qualche episodio buffo capitato a Dana.
Tutto ciò mi fa stare ancora più male, perché mi sento in colpa nel  non voler rivedere i miei fratelli.
Gli voglio bene, ma in Inghilterra ho lasciato la mia casa, la mia famiglia, la mia vita.
«Fammi sapere quando ti risponde. Io non ho il cellulare, tuo padre me l’ha confiscato» gli chiedo una volta arrivati a casa.
Il viaggio è stato tranquillo, se non fosse che ho pianto per tutto il tempo. Dana e Taylor sono stati felici di vedermi ed io ho cercato di essere più carina possibile con loro. Dopotutto sono dalla mia parte, ma come Cam non possono ribellarsi.
I giorni a seguire il mio arrivo sono stati devastanti.
Mio padre mi  fa sgobbare dalla mattina alla sera e quando cerco di riposarmi un attimo trova sempre qualcosa da farmi fare. Non ci parliamo più ed io non gli rispondo neanche. Annuisco e faccio ciò che mi dice.
Robert non ha risposto a mio fratello ed io sono terrorizzata dall’idea di non rivederlo più. Ho pensato a trentamila ipotesi, anche di una sua possibile morte  dopo tutti quei colpi ricevuti. Inutile dire che sono stata male giorni interi con l’ansia a mille e con i singhiozzi sempre pronti ad uscire. Non mangio più e non faccio nient’altro che non siano pulizie.
Mi fa lucidare ogni singola argenteria tutti i giorni e mi fa potare l’erba una volta ogni due giorni.
Ai miei fratelli, invece, non ordina di fare niente.
Loro vorrebbero aiutarmi, ma ad ogni minimo accenno lui li guarda minacciandoli.
Sono arrivata al punto di voler morire.
Ho pensato più volte ad un modo veloce ed indolore, ma l’immagine di Robert mi ha sempre fatto ricredere.
Il suo sorriso, il suo accento mi accompagnano giorno per giorno. È lui che mi mantiene in vita.
 
*
 
«Oggi viene Nikki a trovarti, in via eccezionale. Solo perché me l’ha chiesto Cameron altrimenti con il cavolo che ti avrei fatto vedere la tua amica» sbotta mio padre a tavola.
Annuisco e afferro il suo piatto ma,  per colpa del destino crudele, cado facendo rovesciare il contenuto addosso a mio padre che si affretta ad alzarsi gridando.
«Sei una buona a nulla. Da chi cazzo hai preso? Non sai fare niente. Guarda che casino che hai combinato. Pulisci!» ordina colpendomi alla testa e facendomi cadere a terra.
«Pulisci!» sbraita.
Mi affretto a farlo e dopo aver finito mi lavo le mani e torno a sedermi. Un’altra cosa che mi ha vietato è quella di alzarmi fin quando non è lui ad averlo fatto. Se lui decidesse di rimanere seduto per tutta la giornata, io dovrei farlo pure.
Mio padre continua a blaterare insulti contro di me senza sosta. Ormai non lo ascolto neanche più.
«Papà non pensi di stare esagerando?» lo rimbecca Cameron guardandomi triste e dispiaciuto.
«Pensa a mangiare tu e anche voi, che avete da guardare?» ribatte osservando i miei fratelli. Loro scuotono la testa e continuano a divorare il pranzo.
Ed io mi rendo conto di essere sola, completamente sola.
«Oggi li faccio io i piatti, papà. Nikki sarà qui a momenti, va bene?». È mio fratello Cameron a parlare. Mio padre lo guarda e dopo qualche minuto annuisce senza dire una sola parola. Ringrazio Cam con lo sguardo e come per miracolo il campanello suona. Mi affretto ad andare ad aprire e quando lo faccio la mia amica mi salta addosso riempiendomi di baci. Sorrido per la tenerezza che mi dimostra ogni volta e anche perché mi era mancata. Saliamo in camera mia e la mia amica chiude la porta.
«Tesoro come stai?» mi chiede lanciandosi su di me.
«Ho vissuto giorni migliori e tu?».
«Non pensare a me. Raccontami di te, Kris. Cos’è successo? Perché sei qua? Robert, Tom e Alyssa?».
Mi accomodo sul letto e inizio a raccontarle tutto quello che non sa. Le dico di me e Robert e del fatto che stiamo insieme, di come mio padre ha fatto irruzione in casa mia portandomi via e lasciando Robert a terra. Le racconto di come mi sono sentita male, del dolore che ho in corpo e del fatto che sicuramente dovrò sposare Michael.
Sfogo ogni piccolo frammento di tensione accumulata contro la mia amica come se lei fosse la causa di tutto il mio male. Le confesso di aver pensato di farla finita ma che mi ha salvato il viso di Robert. Le chiedo aiuto, un aiuto che però lei non può darmi. Mi aggrappo a lei cercando di non svenire per tutti i singhiozzi che sto versando.
«Kristen troveremo una soluzione. Stai calma che altrimenti tuo padre ti sente» mormora Nikki sorreggendomi con un braccio. Mi fa sedere sul letto nuovamente e mi passa la bottiglietta dell’acqua, che era sul comodino.
«Non capisci! Sono rovinata…mi ha rinchiusa in queste quattro mura».
«Robert verrà presto. Verrà… chiamiamo Alyssa? Chiamiamo chi vuoi».
Mi porge il cellulare per poi attraversare la stanza fino ad arrivare alla porta; la apre lentamente e guarda a destra a sinistra per vedere se mio padre sia nelle vicinanze. Richiude e sorride scuotendo la testa.
Compongo il numero di Robert due, tre volte ma niente. Non risponde. L’ansia mi perfora anche i timpani, la vista mi annebbia e le mani iniziano a tremare.
Ho paura che gli sia successo qualcosa di male, ho paura che lui non voglia più avere niente a che fare con me. Ho paura anche della mia ombra in questo momento.
«Dammi a me e stai calma» esclama Nikki seria. Mi prende il cellulare dalle mani e inizia a comporre il numero di Alyssa che le sto dettando io balbettando.
«Squilla».
Rimango in trepidante attesa finchè la mia amica sorride segno che mia cugina ha risposto.
«Ciao Alyssa sono Nikki, l’amica di Kristen. Lei è qui… te la passo» mormora ed io mi affretto a prendere il telefono per parlarle.
«Sono io. Robert… dov’è? Sta bene? Ti prego» scoppio a piangere per l’ennesima volta mentre ascolto Alyssa parlare.
Mi dice che è in ospedale per sua madre. Mi spiega che è stata male all’improvviso e che Tom è con lui, che sta bene e che verrà a riprendermi.
«Mi stai dicendo la verità? Aly, ti prego. Sono rinchiusa in casa mia, ho bisogno di sapere» sussurro con il cuore in gola.
Sento che è titubante, sento che mi sta nascondendo qualcosa.
«Tranquilla tesoro. Robert sta bene. Ci sentiamo presto. Okay? Ti prego, stai tranquilla Kris».
«Okay… digli che lo amo tanto. Digli che mi dispiace di non averlo capito prima. Digli che mi manca e che non posso stare senza di lui. Digli che ho bisogno di lui… mi manca così tanto» mormoro con le lacrime che mi rigano il viso.
Mi chiedo quanto ancora io possa piangere… non ho versato già abbastanza lacrime?
«Sono sicura che anche lui ti ama tanto. Risolveremo questa situazione… Ti voglio bene» dice e chiude la chiamata.
Sento la sua voce spezzata dal pianto e non capisco perché.
«Allora?» mi chiede Nikki vedendomi piangere.
«Mi ha detto che sta bene».
«Perché piangi allora?».
«Mi è sembrata strana… piangeva, Nikki».
«Beh per te, sciocchina. Stai tranquilla» cerca di rassicurarmi senza riuscirci purtroppo. Mi prende il cellulare dalle mani appena in tempo dato che la porta della mia stanza si spalanca all’improvviso. Mio padre è proprio davanti che ci guarda con occhi severi.
«Nikki devi andare adesso. Potrai venire un altro giorno, adesso la signorina ha un appuntamento» ci spiega lui mentre si sistema la cravatta.
Indossa il suo vestito migliore e non capisco il perché.
La mia amica annuisce intimorita dal tiranno e dopo avermi baciata sulla guancia esce lasciandomi da sola con lui.
«Cosa dobbiamo fare?» chiedo quasi a bassa voce.
«Mettiti il tuo vestito più bello. Dobbiamo cenere a casa del tuo futuro marito. I tuoi suoceri ti hanno dato un’altra opportunità e questa volta vedi di non fare cazzate. Intesi?»
Annuisco cercando di mantenere quel poco di dignità che mi è rimasta, cercando di apparire tranquilla mentre dentro di me sento che mi sto distruggendo ogni giorno di più.
 
 
 
 

***

 
 
Loooool… ciao a tutti :3 siamo ritornate con il penultimo capitolo di questa storia. Ci dispiace averci messo così tanto tempo, ma ora eccoci qui con un capitolo troppo triste. Mi sono sentita male mentre lo scrivevo çwç Francesca mi è stata di grande aiuto dicendomi cosa c’era di sbagliato e cosa invece andava bene :3 Vi è piaciuto? Che ne pensate? A voi la parola <3
Un bacione e grazie di essere ancora qui <3
Gra&Fra
   
 
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